Francia su due ruote

Tra il Parco del Vercors e due passi alpini protagonisti di tante tappe del Tour de France
Scritto da: antonella.p
francia su due ruote
Partenza il: 21/07/2018
Ritorno il: 25/07/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

Durante questo itinerario abbiamo unito un viaggio nel Parco del Vercors (a pochi km da Grenoble) con due passi alpini famosissimi e protagonisti di tante tappe del Tour de France: il Col du Galibier e il Col du Télégraphe. L’intera zona è frequentatissima da ‘turisti a due ruote’, bici o moto che siano.

Per chi abita nel Nord-Ovest la Francia è la classica meta fuori confine, comoda, vicina e ricchissima di luoghi da visitare, naturalistici e non. Uno degli itinerari che si può organizzare in una settimana (o anche meno) è la Routes des Grandes Alpes, ovvero l’itinerario che attraversa i grandi passi alpini che segnano il confine fra Liguria, Piemonte, Francia fino ad arrivare al confine Svizzero. E’ un itinerario che può essere fatto durante un unico viaggio o, così come lo stiamo facendo noi, ‘a pezzetti’, ognuno dei quali inserito in una settimana di ferie rosicchiata qua e là. Questi i link agli ultimi nostri viaggi in questa zona: http://turistipercaso.it/provenza/71749/francia-dalle-alpi-al-mare.html http://orsiconlavaligia.blogspot.com/2017/08/motoweek-end-infrancia-cosa-fare-se.html. Questa volta abbiamo unito un viaggio nel Parco del Vercors (a pochi km da Grenoble) con due passi alpini famosissimi e protagonisti di tante tappe del Tour de France: il Col du Galibier e il Col du Télégraphe. L’intera zona è frequentatissima da ‘turisti a due ruote’, bici o moto che siano.

1° giorno: ITALIA – VINADIO – ARGENTERA COLLE DELLA MADDALENA BARCELLONETTE

Partiamo con le nostre moto attrezzati di tutto punto; autostrada fino a Cuneo e poi si comincia a salire. Una breve sosta a Vinadio (ci sarebbe il Forte da visitare ma, causa meteo incerto, siamo costretti a rinunciare) e poi via, sempre in salita. Argentera prima e poi il primo bellissimo passo alpino: il Colle della Maddalena che segna il confine Italia/Francia. La nostra prima giornata termina a Barcelonnette, una curiosa cittadina di montagna dove si respira aria… messicana! Una parte degli abitanti del paese nell’800 era emigrata ed ha trovato fortuna in Messico, e in memoria di ciò, sagre, feste, addobbi, ed i diversi negozi offrono prodotti con sapori e colori messicani.

2° giorno: BARCELLONETTE – VIZILLE – VILLARD DE LANS

Ben rifocillati dalla colazione, partiamo in direzione Nord verso il Parco Nazionale del Vercors, più precisamente in direzione Villard de Lans, cittadina che sarà la nostra base per i prossimi due giorni.

Evitiamo l’autostrada e con calma facciamo strada (e curve) attraverso le campagne francesi. Le strade sono scorrevoli, con poco traffico e ben asfaltate. Ci fermiamo a Vizille, per visitare uno storico e importante castello dove, nel 1788 in piena Rivoluzione Francese, l’assemblea dei tre ordini del Delfinato si riunì per discutere sulla convocazione degli stati generali. Il parco del castello è veramente magnifico e degno di una sosta.

Riposati ci rimettiamo in viaggio per l’ultimo tratto di strada che, superata Grenoble, arriva a Villard de Lans, di fatto ‘la Capitale del Vercors’. Siamo a circa 1100 m.

3° giorno VILLARD DE LAND – PARCO REGIONALE DEL VERCORS – VILLARD DE LANS

Siamo nel cuore del Parco, strade vertiginose e ricchissime di curve ci attendono! Si, questa è il vero paradiso per il turismo a due ruote (bici da corsa o moto che siano). Strade in perfette condizioni, cartelli di benvenuto per motociclisti e turisti e, ultimo ma non ultimo, il fatto che sia una zona non troppo turistica e quindi con un traffico contenuto fa la differenza.

Le strade e gli itinerari da seguire sono tantissimi e noi partiamo con un po’ di dubbi sul percorso da seguire, e quindi con il senno di poi ci permettiamo di darvi un po’ di consigli per un tour ad anello che, se siete motomuniti, vi terrà piacevolmente occupati per l’intera giornata:

Da Villard de Lans imboccate la D531 e vi addentrate nelle Gorges de la Bourne, se volete fate una sosta alle Grotte di Choranche (la visita guidata dura 1h, noi l’abbiamo rimandata al giorno successivo per poterla fare con più calma), seguite la strada in direzione Pont-en Royans e lì fate una sosta per visitare il pittoresco paesino.

Riprendete ora la strada e seguitela in direzione St Jean en Royan da dove imboccate la D76 in direzione Col de la Machine, un po’ prima di arrivare al passo incontrate la parte più spettacolare dell’itinerario: il Cirque de Combe Laval che… vi consigliamo di godervi un paio di volte avanti e indietro… vertigini permettendo!

Da Col de la Machine seguite le indicazioni per il Col de Carri (non particolarmente bello e con una strada piuttosto pericolosa per la presenza di una insidiosa ghiaia). Da qui si scende a Vassieux en Vercors dove potete visitare il Cimitero di Guerra e il Giardino della Memoria e… godervi un pranzetto nella minuscola e sonnacchiosa cittadina.

Da Vassieux en Vercors non perdetevi la deviazione verso il Col de la Rousset, superate il piazzale e la galleria e godetevi il panorama. Vi consigliamo, anche se è una deviazione da fare avanti e indietro di scendere almeno una parte del passo e poi risalirlo perché offre degli scorci veramente molto belli.

Tornati in cima al passo prendete in direzione La Chapelle en Vercors e, se avete ancora tempo, rientrate a Villard de Lans passando da Plaine d’Herbouilly, altrimenti dalla via diretta.

Altra deviazione molto bella è quella che collega Pont en Royans a La Chapelle en Vercors ma quando siamo stati noi la strada era chiusa e, pare sia chiusa già da diverso tempo.

4° giorno: VILLARD DE LANS – GROTTE DE LA CHORANCHE – LAC DU MOUCHEROLLE – VILLARD DE LANS

Ci concediamo un giorno di ‘relax’ ovvero con un po’ meno curve e km in moto ma con due altrettanto soddisfacenti escursioni.

La prima è alle Grotte de la Choranche, a circa 15’ da Villard de Lans lungo la bellissima strada delle Gorges de la Bourne. La visita dura circa 1h, le grotte non sono le più belle viste fino ad oggi ma comunque meritano sicuramente una sosta. Abbiamo visto per la prima volta i protei, delle specie di salamandre privi di colore e di occhi (beh, si, piuttosto brutti…) che vivono nelle grotte e un suggestivo spettacolo di suoni e luci.

Nel pomeriggio, con la funivia Cote 2000, siamo saliti invece in quota – 2000 m – per una breve ma piuttosto faticosa camminata fino al Lac du Moucherolle, un laghetto alpino molto carino.

5° giorno: VILLARD DE LANS – COL DU GALIBIER – COL DU TELEGRAPHE – MONCENISIO ITALIA

Per tornare a casa scegliamo una via differente rispetto a quella dell’andata. Partiamo da Villard de Lans in direzione Les 2 Alpes per poi inerpicarci sugli oltre 2600 m del Col du Galibier. Fate attenzione a due cose: la prima è che la salita sul colle è proprio tosta, molto stretta e priva di ogni genere di protezione a valle: può risultare molto fastidiosa a chi soffre di vertigini; la seconda: controllate bene che il colle sia aperto al traffico veicolare perché in alcuni giorni lo riservano ai ciclisti.

Dal Galibier scendiamo a Valloire – molto carina – per poi risalire verso il Col du Télégraphe. Da qui facciamo strada verso l’Italia attraverso il bellissimo Colle e Lago del Moncenisio. Se vi occorrono informazioni su questo o altri itinerari potete far riferimento al mio blog https://orsiconlavaligia.blogspot.com

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