Corsica su due ruote

Un magnifico viaggio in moto alla scoperta dell'isola francese
Scritto da: maribi8
corsica su due ruote
Partenza il: 30/05/2013
Ritorno il: 06/06/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
“Ma tu sei matta! Un viaggio così lungo, non hai più 20 anni …” Fino a poco tempo fa questo era quello che dicevo alla mia amica Doni, quando mi diceva che per le vacanze sarebbe andata per l’ennesima volta in Sardegna in moto. Questo era quello che pensavo, invece ora sono pronta a raccontarvi il mio viaggio su due ruote, destinazione Corsica. Eh già, proprio così, chi l’avrebbe mai detto? Io, che fino a tre anni fa la moto la conoscevo appena. I protagonisti del viaggio siamo io, Emilio, il mio motociclista preferito, Pier e l’immancabile Donatella. Abbiamo pianificato queste vacanze per bene: il traghetto, i posti dove dormire, il tragitto, i luoghi più belli da visitare. Siamo pronti: si parte!

Ci troviamo così la mattina del 31 maggio alle 7.00 a Bergamo. Raggiungiamo con la strada statale Piacenza, dove prendiamo l’autostrada, direzione Livorno. Abbiamo il traghetto alle ore 14.30 ma è meglio arrivare con un po’ di anticipo. Ci imbarchiamo e, con un leggero ritardo, salpiamo. Il viaggio parte tranquillo, prendiamo sdraio e crema solare. Poi pian piano l’aria si fa più fresca, il mare si fa mosso al punto che non si riesce più a stare sul ponte, scendiamo sotto coperta e per metà viaggio dondoliamo parecchio. Poi di nuovo la calma e… siamo arrivati: ecco la Corsica! Orario previsto 18.30, orario d’arrivo 18.30, perfetto. Sbarchiamo a Bastia e dobbiamo raggiungere un piccolo paese sulla punta del “dito”, a 30 km circa di distanza: Macinaggio. Troviamo l’hotel prenotato su Booking, si chiama “Marina d’oro”, è piccolo ma carino, proprio sul porticciolo del paese. Ceniamo in una trattoria con piatti locali e poi tutti a nanna, se oggi abbiamo fatto tanta strada, domani e nei prossimi giorni non saremo da meno. La colazione è buona e abbondante, e questo è un ottimo inizio di giornata. Qualche foto al paesino e in sella, direzione Cap Corse. Purtroppo non riusciamo fare la strada che avevamo programmato, a causa di un rally automobilistico. Quindi niente giro del “dito”. Si ritorna a Bastia e poi raggiungiamo St Florent. Qui pausa pranzo, direttamente sugli scogli, poi ci rimettiamo in viaggio verso Algajola, che sarà la tappa dei prossimi 3 giorni. Le strade sono molto belle, il paesaggio e i panorami mozzafiato. Fra un paese e l’altro solo km e km di natura. Poche macchine, qualche bici e tante moto, un vero paradiso per le due ruote. Non è stata una sorpresa constatare che la posizione dell’Hotel St Joseph è meravigliosa, dal sito dell’albergo infatti si vedeva bene. Ci hanno assegnato due camere, la 10 e la 11, che danno direttamente all’esterno. A pochi metri da noi: gli scogli e il mare. Da qui ci godiamo il tramontare del sole. Il paese è piccolo ma molto carino: poche case, un castello, qualche albergo e ristoranti. Tra questi ne scegliamo uno ottimo per la cena. Poi pochi passi, e siamo già a “casa”. Alla mattina davanti a una buona colazione scopriamo la simpatia dei proprietari e l’originalità della lingua Corsa, che è un misto di dialetti: ligure, sardo e anche un po’ portoghese. L’itinerario di oggi ci porta alla scoperta della Balagne, la regione più bella della Corsica. La strada che ci dovrebbe far raggiungere la spiaggia della Saleccia, a causa del brutto tempo dei giorni scorsi, è poco praticabile (soprattutto per chi ha delle zavorre come noi). Si “sacrifica” solo Pier e raggiunge la spiaggia attraversando il deserto degli Agriates. Restiamo ad aspettarlo per una mezz’oretta e al suo ritorno dal cellulare ci mostra con entusiasmo quello che ci siamo persi. Le spiaggie da queste parti sono veramente fantastiche, strada facendo vediamo anche la bellissima spiaggia di Ostriconi, e poi ci fermiamo per un panino e una birra a Licciola, in un minuscolo bar ricavato da un vecchio rudere: 4 assi, una tettoia e un panorama unico: indescrivibile. Da quassù si domina tutta la costa.

Proseguiamo verso I’lle la Rousse, cittadina balneare dove decidiamo di farci un bagnetto. Il sole è caldo ma l’acqua è ancora un po’ freddina. Ancora una sosta per un gelato e poi di ritorno al st. Joseph. Dopo una breve sosta, risaliamo in sella, direzione Calvì, una località di grande importanza, con il porto, chiese, monumenti e palazzi storici (pare sia anche la città natale di Cristoforo Colombo); qui ci fermeremo per la cena. Si sta tanto bene a letto ma sono già le 8.00, qualcuno bussa alla porta. Doni e Pier sono già pronti, ci prepariamo in fretta, colazione e via, la meta di oggi è Corte. Pochi chilometri e il paesaggio cambia, dal mare si passa alle verdi colline,e poi subito la montagna, Attraversiamo la Val d’Asco fino al rifugio monte Cinto, che è il monte più alto della Corsica, infatti sulle sue cime c’è ancora la neve Il tempo di un caffé e ripercorriamo la strada nel senso inverso, curva dopo curva su strade deserte raggiungiamo la nostra meta. La piazzetta è piena di moto. É quasi mezzogiorno e il cielo si fa nero. A piedi raggiungiamo la cittadella fortificata e da qui si domina tutta la città. Per fortuna stiamo già degustando il piatto tipico del posto quando un violento acquazzone, e anche un po’ di grandine, scarica sopra le nostre moto. Appena smette decidiamo che forse è meglio tornare verso il mare, il giro alle gole e cascate che ci eravamo prefissati non si farà, conviene andare nella direzione opposta al temporale. Licciola è proprio sulla strada e la tappa è quasi d’obbligo. Siamo stanchi, la doccia ci rigenera, una pizza ad Algajola ed è già ora di preparare i bagagli per domani. A malincuore lasciamo questo posto. Siamo stati davvero bene e la zona è molto bella, chissà, magari un giorno ci potremmo anche tornare.

Una curva, poi un’altra e un’altra ancora, facciamo un passo montano e raggiungiamo Galeria, un grazioso villaggio sulla spiaggia. Una strada interminabile tutta curve e molto stretta, dove si gode di uno dei paesaggi più affascinanti dell’isola: sono le Calanche di Piana, formazioni rocciose di granito rosso che a seconda delle ore del giorno assumono colori diversi, ocra al mattino, giallo e rosso al tramonto, rosa e grigio al crepuscolo. Un paesaggio incantato che è divenuto “Patrimonio dell’Umanità”. La pausa pranzo di oggi è nella cittadina di Piana. Abbiamo ancora tanta strada prima di raggiungere Propriano, una stazione balneare molto turistica, e precisamente il Beach Hotel che ci ospiterà questa notte.

La mattina seguente, dopo le dovute fotografie in spiaggia, ripartiamo per l’ultima tappa. Dobbiamo raggiungere Lecci, il B&B Belle Terre, lasciare i bagagli per viaggiare più leggeri e andare a visitare Bonifacio, località della Corsica del sud, probabilmente una delle più affascinanti del territorio. Si affaccia sul mare, tra meravigliosi strapiombi sull’acqua e coste frastagliate. E di fronte a noi la Sardegna. Prima di rientrare facciamo una piccola sosta sulle bellissime spiagge di Santa Giulia e di Palombaggia, poi Porto Vecchio per la cena.

È già arrivato il 6 giugno: la data prefissata per il ritorno a casa. Il tempo vola quando si sta bene e si è in buona compagnia. L’ ultimo tratto di strada è tutto rettilineo e anche un po’ noioso, dobbiamo arrivare a Bastia per le 12.00, orario di partenza del nostro traghetto. Arriviamo con un po’ di anticipo, come è giusto che sia, ci imbarchiamo su una nave quasi vuota, recuperiamo le sdraio e ci spalmiamo la crema solare: il mare è liscio come l’olio. Ci rilassiamo pensando ai giorni trascorsi,ai tanti chilometri fatti, ai bellissimi posti visitati. Arriviamo a Savona alle 17.30 puntualissimi, imbocchiamo l’autostrada verso casa. Incrociamo il cartello “Trezzo sull Adda” e la pioggia ci sorprende, la pioggia che avevamo paura ci accompagnasse in questa settimana e che invece per fortuna ci ha risparmiato.

Adesso sono a casa, forse un po’ stanca, ma solo adesso ho capito che quella matta della Doni, in fondo in fondo proprio matta non è…

Mariangela

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