Francia del sud in moto

Alla scoperta dell'Alta Provenza, la Linguadoca, i Pirenei e la Camargue
Scritto da: Elisa Piaggi
francia del sud in moto
Partenza il: 12/08/2013
Ritorno il: 20/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’estate per il nostro “Tour de Force” (di 2500 km) in moto abbiamo deciso di percorrere le strade della Francia del sud, reduci l’anno scorso di un bellissimo viaggio sempre in Francia ma al Nord, in Normandia, Bretagna e Valle della Loira.

1° Tappa: Arona – Moustiers-Sainte-Marie (420 km)

Partiamo da Arona, bellissima località sul Lago Maggiore, famosa per il colosso di San Carlo Borromeo (un po’ di pubblicità alla nostra città non guasta) di buon mattino, i kilometri sono tanti e fortunatamente la giornata è bellissima. Attraversiamo il confine a Claviere e superiamo il Colle del Monginevro (oltre 1.800 m di altezza) e ci fermiamo per il pranzo sul lago di Serre-Poncon, un lago artificiale molto esteso dove vengono praticate tantissime attività sportive. Arriviamo nel tardo pomeriggio alla nostra prima tappa e porta per le Gole del Verdon: Moustiers-Sainte-Marie, bellissimo villaggio arroccato che si trova nel mezzo di due maestose rupi rocciose. Parcheggiamo la moto in Hotel (Auberge Belvedere – 80€) , facciamo una doccia e partiamo alla scoperta di questo delizioso borgo attraversato da viuzze in salita e dove abbarbicata sulla roccia si trova la trecentesca Chapelle Notre-Dame de Beauvoir che si raggiunge con un ripido sentiero e da qui è possibile vedere da vicino la stella del cavaliere fatta innalzare fra due pareti di roccia con una catena dal cavaliere di Blacas per ringraziare la Vergine di essere tornato vivo dalle crociate.

2° Tappa: Gole del Verdon – Manosque (160 km)

Al mattino di buonora partiamo per il giro delle Gole del Verdon, la strada è ad anello e noi decidiamo di affrontarla in senso antiorario. Subito dopo il paesino di Aiguines si gode già di una vista meravigliosa del canyon, la strada corre piuttosto alta rispetto al fiume e i panorami oltre che a togliere il fiato fanno un po’ paura soprattutto a causa di protezioni molto basse ai lati della strada. Attraversiamo il Ponte Artuby e iniziamo la risalita dal versante nord dove a breve distanza si susseguono dei belvedere da cui si gode una vista spettacolare, in particolare dal Point Sublime. Successivamente affrontiamo la Corniche de cretes, una strada più stretta ma con diverse aree di sosta e magnifici panorami da dove è possibile vedere il punto di congiunzione di tre valli. Ci fermiano per un riposino al Lac du Croix caratterizzato da un colore turchese intenso. Raggiungiamo in serata Manosque dove dormiamo in una hotel della catena Il Campanile (54 €) dopo aver gironzolato per le vie del centro e mangiato un’ottima galette.

3° Tappa: Montfuron – Avignone (140 km)

Il terzo giorno visitiamo diversi villaggi arroccati, il primo è Montfuron che conserva un mulino a vento originale del XIX secolo. Da qui si gode un panorama mozzafiato sull’Haute Provence. La strada è un saliscendi e ci porta a Castellet, un caratteristico borgo in stile provenzale dove sono raggruppate poche case e regna un silenzio assoluto rotto solo dal rumore inconfondibile delle cicale. Arriviamo all’ora di pranzo a Roussillon caratterizzato dalle calde tonalità delle sue rocce rosse dove anche le case hanno queste sfumature rossastre. Qui visitiamo il Sentiero delle Ocre (2.5€) un percorso a piedi attraverso formazioni rocciose dalle forme più strane e dai colori intensi. E’ possibile scegliere tra quello da 30 minuti o quello da 50, noi abbiamo optato per il secondo che permette di ammirare questa valle da diverse angolazioni e scattare meravigliose foto. Un consiglio: il sentiero sale e scende ed è ricoperto dalla polvere rossa dell’ocra, quindi scarpe comode e soprattutto lavabili! Ripartiamo ma ci fermiamo subito al Village de Bories, un gruppo di abitazioni in pietra risalenti all’età del Bronzo ora completamente restaurate e visitabili pagando un biglietto di 6€.

Arriviamo a Gordes meraviglioso villaggio arroccato su uno sperone di roccia dove è stato girato il film Un’ottima annata con Russel Crowe. Passeggiamo per le sue vie e ci beviamo a nostro rischio un caffè. Passiamo poi da Bonnieux, Menerbes, dove saliamo fino al castello per godere della bellezza del panorama, e Oppède-le-Vieux. L’ultima tappa prima di Avignone è L’Isle-sur-la-Sorgue, una cittadina percorsa da diversi canali caratterizzati dalla presenza di antiche ruote idrauliche in legno ricoperte da muschio. Arriviamo un po’ stanchi ad Avignone dove fortunatamente abbiamo prenotato un hotel in pieno centro con garage gratuito per la moto (Le Médiéval – 76€). Usciamo quindi a piedi e in due minuti siamo di fronte all’imponente Palazzo dei Papi. Scattiamo qualche foto poi ci dirigiamo al ristorante Le Lutrin con cucina casalinga consigliato dall’hotel proprio in Place du Palais e ci mangiamo due ottime omelette. Dopo cena passeggiamo fino al ponte di Avignone e alla piazza dell’Orologio pienissima di gente che cena nei tantissimi ristorantini.

4° TAPPA: Les Baux-de-Provence – Carcassone (300 km)

La prima tappa del 4° giorno di viaggio è il villaggio di Les Baux-de-Provence arroccato su una rupe di roccia bianca dove il tempo sembra essersi fermato. Dopo una passeggiata tra le sue viuzze ripartiamo e arriviamo ad Arles dove ci addentriamo insieme a una gran quantità di turisti. Arriviamo all’arena e poi ci spostiamo sul lungo Rodano. Inizia a far caldo e quindi decidiamo di ripartire visto che abbiamo davanti diversi km da affrontare. Evitiamo l’autostrada e ci dirigiamo verso la costa… e finalmente arriviamo al mare, a Frontignan e da li proseguiamo fino a Adge passando da Sète (colorata e caotica)… kilometri e kilometri di spiagge da quelle attrezzate a quelle più selvagge. Arriviamo in Linguadoca e giungiamo a Carcassonne, borgo medievale fortificato, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Si resta a bocca aperta di fronte alle enormi mura, ai numerosi bastioni e imponenti torrette che si accendono al tramonto. Appena cala il sole si inizia a respirare una strana magia che riporta al passato. Gironzoliamo per le strade e curiosiamo nei tanti negozietti fino all’ora di cena e qui proviamo il Cassoulet, specialità regionale a base di fagioli bianchi, carne di maiale e salsiccia. L’aspetto lascia un po’ a desiderare ma il gusto è ottimo. La notte la passiamo nuovamente in un hotel della catena Il Campanile (69€) a un paio di Km dalla città.

5° TAPPA: Pirenei Centrali francesi (240 km)

Il 5° giorno ci aspetta il versante francese dei Pirenei Centrali. Nella prima parte di giornata percorriamo la via dei Catari che si snoda tra castelli e abazie e un paesaggio che inizia decisamente a cambiare: boschi, strade più strette e tortuose che costeggiano torrenti, paesi sempre più piccoli fino a non trovare una casa per kilometri… iniziamo a salire e superare alcuni colli, si va dai 900 ai 1300 metri. Arriviamo a Saint- Béat, piccolissimo comune situato nella regione dei Midi-Pirenei allo Chalet Chapeau Blue (58€ con colazione) appena in tempo perché si scatena un tremendo temporale… vento e grandine.

6° Tappa: Pirenei Centrali spagnoli – Principato di Andorra (200 km)

Al mattino fa piuttosto freddo, il cielo è grigio e c’è anche nebbia ma noi non ci facciamo scoraggiare anche perché la prossima tappa è il principato di Andorra. Attraversiamo il confine e costeggiamo i Pirenei centrali dal versante spagnolo, il paesaggio è molto diverso, molto più simile alle nostre Alpi (e quindi più bello) e le strade sono piacevoli da percorrere… iniziamo a salire e il freddo è pungente ma finalmente arrivati a Port de la Bonaigua a quasi 2100 m di quota sbuchiamo dalla nebbia e troviamo il sole, rocce e prati verdissimi con cavalli al pascolo. Iniziamo la discesa fermandoci spesso ad ammirare il panorama fino a scendere alla strada statale che porta ad Andorra e qui troviamo una lunghissima coda in direzione del Principato… fortunatamente in moto, anche se a fatica, riusciamo a passare. Dopo la dogana notiamo la presenza massiccia di distributori di carburante e con sorpresa constatiamo che il costo della benzina è di 1.27€ al litro!!! Arriviamo a La Vella, la capitale del principato e paradiso dello shopping: profumerie, negozi di elettronica e abbigliamento, centri commerciali si susseguono senza sosta nelle vie della città circondata da altissime montagne (per molti versi mi ha ricordato Livigno, anche se qui il caos è pazzesco!). Alla fine cediamo alla curiosità e anche noi ci lasciamo affascinare dalle vetrine (anche se in realtà tutta questa convenienza da Paradiso Fiscale non l’abbiamo trovata). Lasciamo La Vella e ci spostiamo a Encamp molto più tranquilla dove ci fermiamo per la notte all’Hotel Mila (54€ con colazione e garage gratuito).

7° TAPPA: Pirenei orientali – Aigues Mortes (340 km)

La tappa del 7° giorno è piuttosto lunga, l’obiettivo è di arrivare nel pomeriggio in Camargue ad Aigue Morte ma prima dobbiamo affrontare i 2408 m di quota del Port d’Envalira, passo che separa Andorra dalla Francia. Per evitare il colle è possibile utilizzare un tunnel a pedaggio ma in moto affrontare i tornanti è tutta un’altra cosa anche perché in vetta sembra di toccare le nuvole con un dito. Arriviamo nel pomeriggio ad Aigues Morte all’hotel Des 4 Vents (79€) alleggeriamo la moto e partiamo subito alla scoperta della Camargue. Kilometri di strada corrono tra distese d’acqua e natura selvaggia dove si vedono i fenicotteri rosa camminare tra le risaie e i cavalli bianchi allo stato brado. La strada termina a Saintes-Maries de la Mer villaggio in riva al mare alla foce del Rodano. Purtroppo ad agosto c’è veramente tanta gente, troppa. Le spiagge sono invase dai bagnanti e le vie del paese sono quasi impossibile da percorrere a causa della gran folla. Arriviamo a fatica al Santuario Notre Dame de la Mer tappa di tanti pellegrini. Ripercorriamo la strada al contrario e all’ora del tramonto arriviamo ad Aigues Mortes, un paesino completamente racchiuso dalle mura e perfettamente conservato. Purtroppo non è più possibile salire sulle mura da cui sarebbe stato possibile godere del tramonto ammirando le saline accendersi di rosso. Gironzoliamo tra le vie e ci facciamo tentare da una delle tante botteghe di maestri cioccolatieri.

8° TAPPA: Cassis – Aix-en-Provence – Sisteron (330 km)

Iniziamo la giornata decidendo di allungare un pochino la strada passando da Marsiglia. La città è molto caotica ma la strada che costeggia il mare offre degli scorci meravigliosi e l’acqua al di sotto è limpidissima, proseguiamo in direzione di Cassis caratterizzato da un piccolo porticciolo stracolmo di barche e sormontato da un castello sopra un promontorio roccioso. C’è un gran viavai per le sue stradine, i ristoranti e la spiaggia antistante sono pieni di vacanzieri. Ripartiamo, il nostro obiettivo è percorrere La Routes des Cretes una strada panoramica che si snoda per 16 km fino a Le Ciotat e permette di salire su una delle scogliere più alte d’Europa: Cap Canaille. Da qui la vista è spettacolare! Arriviamo a Aix-en-Provence nel pomeriggio, parcheggiamo la moto e percorriamo il frequentatissimo Cours Mirabeau, un antico corso per carrozze, dove si affacciamo ora eleganti caffè e antiche dimore. Ci addentriamo nella parte antica caratterizzata da viuzze animate e ricche di negozi di artigianato provenzale e soprattutto pasticcerie dove tentati dalle coloratissime vetrine acquistiamo un ottimo macarons gigante al pistacchio! Arriviamo a Sisteron, la nostra ultima tappa in serata. Questa piccola cittadina, considerata la “Porte de la Provence” (per noi ahimè sarà quella di uscita), è stata costruita contro una altissimo sperone di roccia che si affaccia sul fiume Durance. In cima alla rupe si trova la cittadella, un’ imponente fortezza. Ceniamo in un ristorantino del centro con galette, crepe e cidre per chiudere il nostro giro.

Rientriamo ad Arona il giorno seguente. Il viaggio è stato faticoso ma siamo stati ripagati dalla bellezza dei posti e da un paese che se a volte consideriamo snob invece ha moltissimo da offrire e soprattutto a misura di viaggiatori e turisti. Inoltre la spesa è stata contenuta poco più di 600€ a testa grazie al costo della benzina di circa 30 centesimi più basso che in Italia come anche il costo dell’autostrada notevolmente inferiore. Abbiamo poi soggiornato in buone strutture spendendo mediamente meno di 70€ al giorno. Per il pranzo abbiamo optato per qualcosa di veloce e leggero magari al sacco. La sera invece per la cena ci siamo giustamente concessi qualche sfizio ma senza mai spendere cifre folli.

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Una galleria d'arte ad Arles

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Le mura che racchiudono la cittadina di Aigues Morte

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Il porticciuolo di Cassis

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La vista da Cap Canaille

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Cavalli al pascolo in Camargue

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La bandiera francese in un'insolita veste

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Le gole formate dal fiume Verdon

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Moustiers Sainte Marie alle porte delle Gole del Verdon

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