Al mare in Montenegro nell’Agosto 2006

Spostamento ----------- Siamo partiti l'8 Agosto 2006 alle 22.00 dal porto di Bari e siamo tornati il 18 Agosto sempre a Bari (traghetto alle 22.00 del 17 Agosto da Bar). Il traghetto era della compagnia Montenegro Lines che ha, come agenzia di riferimento, la Morfimare con l'ufficio proprio di fronte al porto. Pensavo di risparmiare i diritti...
Scritto da: pozz
al mare in montenegro nell'agosto 2006
Partenza il: 08/08/2006
Ritorno il: 17/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Spostamento ———– Siamo partiti l’8 Agosto 2006 alle 22.00 dal porto di Bari e siamo tornati il 18 Agosto sempre a Bari (traghetto alle 22.00 del 17 Agosto da Bar).

Il traghetto era della compagnia Montenegro Lines che ha, come agenzia di riferimento, la Morfimare con l’ufficio proprio di fronte al porto.

Pensavo di risparmiare i diritti agenzia andando direttamente al terminal del porto, ma allo sportello della Montenegro Lines mi hanno detto che facevano solo biglietti per la giornata. Così sono andato all’agenzia Morfimare e sono stato costretto a pagare i 5€ dei diritti agenzia. Al porto, poi, abbiamo pagato 3€ di supplemento carburante per persona e per auto.

Siamo partiti con 5 ore di ritardo da Bari, ma c’era da aspettarselo con la disorganizzazione che imperversa. Ho impiegato 2 ore solo per fare il check-in al banco della Montenegro Lines, mentre l’auto era parcheggiata molto più lontano (ci si spostava con un autobus gratuito tra il terminal ed il parcheggio). Secondo me è inutile presentarsi 2 ore prima: o si arriva MOLTO prima (magari in mattinata, ma non so sei può fare il check-in) oppure all’ultimo momento.

Ero preparato al peggio perché molti conoscenti mi avevano parlato male sia della compagnia che della nave, ma io mi sono trovato relativamente bene (ho preso, qualche anno fa, la Ventouris per la Grecia e la Jadrolinia per la Croazia).

Sarà che la nave non era pienissima, sarà che le esperienze precedenti sono state pessime, ma abbiamo trovato posto sul ponte con estrema facilità. Il modulo e il sacco a pelo ci hanno permesso di fare un viaggio tranquillo nel sonno (odio stare all’interno della nave perché, dopo qualche ora, l’aria diventa irrespirabile, considerando che non c’è il divieto di fumare, ma anche se ci fosse stato nessuno l’avrebbe rispettato).

La nave era abbastanza pulita e c’erano altri posti anche all’interno. Purtroppo non si poteva mangiare nulla da asporto ma solo al ristorante (penso che la cosa sia voluta per far guadagnare il ristoratore). Al ritorno abbiamo mangiato al ristorante con poco e la qualità non era così male, tenendo presente che è un ristorante di un traghetto.

Considerando le 5 ore di ritardo, siamo arrivati al porto di Bar (in Montenegro) alle 11.00 anzichè alle 7.00. Il ritorno è stato più puntuale.

All’arrivo in Montenegro, viene dato una specie di visto (uno per due persone) che deve essere riconsegnato all’uscita. Controllano anche il possesso della carta verde per la circolazione dell’auto.

Ovviamente è sufficiente la carta d’identità per l’ingresso nel Paese.

Alloggio ——– Avevamo prenotato solo nave per due persone con auto. Nessun alloggio. Ci avevano tutti detto che si sarebbe potuto trovare un alloggio direttamente sul posto ed effettivamente è stato così.

Persone ad ogni angolo delle strade principali che ti offrivano Sobe (camere private) o Apartman (appartamenti). Cercavamo un appartamento privato con ingresso indipendente, ma è stato difficile perché eravamo solo in due e perché cercavamo qualcosa di veramente economico. Però con 50€ ti davano un appartamento per almeno 4 persone con tutti i comfort.

Purtroppo i montenegrini che offrono alloggio privato sono MOLTO cortesi e disponibili e questo vuol dire che, spesso, le camere e gli appartamenti si trovano ALL’INTERNO della casa del proprietario. Spesso per entrare nelle camere devi attraversare il loro soggiorno dove pranzano o vedono la TV. Gli appartamenti spesso sono ai piani superiori, ma l’ingresso rimane comune a quello del proprietario. Spesso, se vuoi cucinare, ti dicono che puoi usare la loro cucina o il loro frigorifero o il loro stendino o il loro ferro da stiro. Questo può essere vantaggioso, ma per me, che voglio un po’ di privacy, è uno svantaggio.

Alla fine abbiamo trovato una camera a 27€/giorno con letto matrimoniale, lavandino, mini-frigo, due piastre elettriche e condizionatore in un unico ambiente. Il bagno era privato e nella camera. Spendendo sui 40€ si poteva avere anche molto di meglio.

L’ingresso della casa era comune al proprietario, ma al piano superiore. Loro rimanevano al piano inferiore, anche se ti vedevano ogni volta entrare ed uscire.

Attenzione ai parcheggi!!! In genere sono tutti privati e piccolissimi, così come le strade. Noi dovevamo parcheggiare in un vialetto e dovevamo accordarci ogni volta su chi doveva uscire prima. Più volte sono stato costretto ad alzarmi per andare a spostare l’auto. Alla fine può essere una grossa scocciatura, quindi consiglio di capire bene se il posto auto è privato e libero.

Abbiamo trovato e voluto l’alloggio a Budva, il centro maggiore del turismo sulla riviera del Montenegro e, alla fine, abbiamo fatto bene. La sera, facendo 15 minuti a piedi, si arrivava al lungomare ed al centro storico, gremito di gente, ristoranti, shops, discoteche, ecc. Le altre città (Sveti Stefan, Petrovac, ecc.) sono MOLTO più tranquille di sera.

Naturalmente è da prevedere una intera giornata a cercare l’alloggio, tranne se ci si accontenta del primo che capita o si vuole anche spendere di più. Tenete presente che c’è sempre margine per una piccola trattativa privata (ci avevano chiesto inizialmente 30€).

Altra cosa importante è la tassa di soggiorno, 1€/persona. E’ inclusa nel prezzo della camera degli alberghi o campeggi e dovrebbe essere pagata anche dai privati che affittano camere/appartamenti. Il nostro proprietario ha detto che la pagava lui (si è preso tutti gli estremi dei documenti) ma non ci ha rilasciato nulla di scritto. Non so se qualcuno avrebbe potuto chiederci, per strada, la ricevuta di pagamento di questa tassa… Nessuno me l’ha chiesta in 10 giorni.

ATTENZIONE: solo per sentitore dire (da amici di amici) vi invito a fare attenzione ai furti negli appartamenti privati occupati dai turisti. Sembra che i ladri riescano ad entrare senza forzare nulla, cosa che fa pensare ad una connivenza con il proprietario. Forse è meglio lasciare un po’ di privacy, ma prendersi un appartamento/camera da un privato che abita lì vicino e che non sia un losco individuo.

1° giorno: Cetinje —————— Purtroppo il primo giorno utile è stato brutto tempo così abbiamo deciso di fare una visita alla ex-capitale, Cetinje (Cettigne). Non è molto lontana da Budva ma la strada, come tutte, non è agevole. Bisogna considerare circa 40-50km/h di media. Purtroppo c’è molto traffico, soprattutto all’entrata dei grandi centri della costa (Budva, Becici) e le strade sono strette e il manto stradale poco curato.

Cetinje ha poco da mostrare: un paio di vecchi monasteri ortodossi e un paio di musei relativamente interessanti. Secondo me è da evitare quello della storia del Montenegro e quello dell’arte. L’unico che vale la pena di visitare è quello del re Nicola, dove c’è una guida in italiano gratuita (anzi, si può entrare solo durante il giro organizzato).

Tutti i posti sono abbastanza vicini, basta chiedere un po’ in giro (spesso sanno parlare l’inglese o l’italiano). C’è anche un grande parcheggio a pagamento nelle vicinanze, anche se eravamo gli unici ad aver parcheggiato lì.

Abbiamo perso molto tempo perché pioveva così non siamo potuti andare a Podgorica, l’attuale capitale.

2° giorno: Queen’s beach, Milocer, Sveti Stefan ———————————————– Il tempo non era proprio bello ma siamo andati lo stesso al mare. Poco a sud di Sveti Stefan ci sono alcune calette molto belle: Milocer e Queen’s beach.

Se parcheggiate a Sveti Stefan vi chiedono 10€, così la cosa migliore è quella di scendere alla piccola località chiamata Przno e trovare la posta. Lì vicino c’è un grande arco su cui c’è scritto Hotel Milocer ma si può tranquillamente entrare con l’auto (non è quello l’ingresso dell’Hotel). Poco dopo c’è un parcheggio a 3€ per tutto il giorno.

Da lì si raggiunge subito la Queen’s beach che è una piccola ed incantevole caletta di ciottoli che, purtroppo, non siamo riusciti a visitare di giorno perché era occupata da politici montenegrini (qualcuno parlava anche di diplomatici stranieri). Abbiamo tentato di tutto, ma non è stato possibile entrare “via terra”. Era possibile entrare solo dopo le 20.00. Proveremo poi “via mare”.

Subito dopo Queen’s beach c’è la spiaggia di Milocer che dovrebbe essere chiamata King’s Beach. Qui penso ci sia stata la residenza estiva del re del Montenegro. La spiaggia è un po’ più grande di Queen’s Beach, ma sempre meravigliosa e, per fortuna, poco affollata. Perché? Semplice, perché per entrare bisogna litigare con 2/3 persone. Un tipo vicino all’Hotel (la residenza del re è diventato un Hotel) che dice che la spiaggia è solo per i clienti. Questo tipo lo abbiamo facilmente superato…

Ci siamo sistemati sulla spiaggia in modo da non dare fastidio a nessuno, c’era comunque poca gente. Non abbiamo chiesto né ombrelloni né sdraio per evitare che ci cacciassero. Comunque sia, dopo una mezz’oretta, una specie di bodyguard ci dice che non possiamo stare lì e che la spiaggia è solo per i clienti degli Hotel. Così ci obbligano a spostarci nell’angoletto sfigato della caletta… Vabbé, altro che turismo genuino come qualcuno ci aveva detto.

Nel pomeriggio ci spostiamo, sempre a piedi, a Sveti Stefan. Una bella passeggiata su una collinetta dove si può ammirare un bello spettacolo. Sveti Stefan è un posto molto VIP, un’isoletta che ora è completamente adibita ad Hotel di lusso e collegata al continente da un piccolo istmo (penso artificiale). Guardando l’isola, la parte sinistra dell’istmo è dedicata alla spiaggia libera molto affollata e comunque attrezzata. La parte destra è tutta dedicata ai clienti dell’albergo e lì non ci si può proprio andare, altrimenti si rischia un arresto con processo sommario e fucilazione immediata.

Più tardi siamo andati a fare un giro nell’isoletta, cioè nell’albergo. Le stanze sono tante piccole casette separate, tipo un centro storico di una città, con lo spettacolo del mare da tutte le parti. Vale assolutamente la pena di fare il giro, anche se l’ingresso è sicuramente esagerato: 7€!!! Una famiglia di quattro persone ci spende 30€ per farci una passeggiata tra quattro vecchie casette vicino al mare. Per carità, tutto molto bello, ma sapete quanti centri storici ci sono in Italia e che possono essere visitati gratuitamente? 7€ son decisamente troppi, ma una volta che siete sul posto vale la pena pagarli.

Aspettiamo le 19.30 e finalmente ci fanno vedere la Queen’s beach, ovviamente deserta a quell’ora. Una vera bellezza.

3° giorno: Jaz, Trstno, ??? ————————— Il tempo era decente anche se c’era molto vento. Abbiamo fatto visita ad una famosa spiaggia a nord di Budva, chiamata Jaz. Ovviamente si paga il parcheggio, come sempre (2/3€ per tutto il giorno). La spiaggia è abbastanza grande e di ciottoli. Il mare era agitato per il vento, così era molto torbido.

L’unica cosa che mi ha colpito è stato il bagno del campeggio… Vergognoso ma almeno gratuito. Più in là hanno chiesto 0.50€ per una pisciata in un bagno turco senza scarico… Una cosa vomitevole!!!! Un po’ più carina e meno affollata è la spiaggia che si raggiunge camminando verso sinistra (tenendo di fronte il mare) e che dovrebbe essere proprio quella che chiamano Jaz. Prima era meta dei nudisti ora si trova ancora qualche nudista continuando a camminare e attraversando scogli pericolanti.

Le spiagge, come tutte quelle da noi visitate, sono ben attrezzate: si può chiedere l’ombrellone, le sdraio, ci sono bar e piccoli ristoranti. Il prezzo dell’ombrellone è di circa 2€, con una paio di sdraio è intorno ai 5€.

Nel pomeriggio ci siamo spostati a Trstno, sempre sulla stessa strada per Jaz ma proseguendo oltre. Lì almeno non abbiamo pagato il parcheggio ma la spiaggia è piccolissima e le persone che ci vanno sono veramente tante. Abbiamo trovato solo posti in piedi sulla sabbia, forse c’era qualcosa sulle palafitte dove hanno messo bar, ombrelloni e sdraio. Il mare era agitato, la spiaggia sporca, il mare torbido, niente ombra naturale. Siamo andati via, proseguendo sempre sulla stessa strada per arrivare ad un’altra spiaggetta di cui non ricordo il nome (dovrebbe iniziare con la lettera P). Non abbiamo pagato il parcheggio, ma la spiaggia era di scoglio. Sempre un sacco di gente, sempre ombrelloni e sdraio buttate da tutte le parti… Una mezza delusione anche lì.

Così ci siamo spostati subito a Becici, poco a sud di Budva, dove è stata una impresa trovare un parcheggio nella cittadina, anche chiedendo ai passanti. Tutti avevano un alloggio lì e i parcheggi erano tutti privati. Solo dopo qualche giorno abbiamo visto il parcheggio a pagamento della spiaggia, andando ancora verso sud.

La spiaggia è molto grande e la gente tanta. Il mare era sempre agitato e molto mosso… Abbiamo mangiato i nostri panini sulla spiaggia, comprando una lattina di coca-cola da un bar a 2€!! Poi s’è messo a piovere e siamo andati via.

La sera abbiamo mangiato ad un buon ristorante sul lungomare di Budva (Donna, kod Nikola). Buon ristorante, ma ovviamente abbastanza costoso. La sera Budva si riempie di tantissima gente. La strada con le discoteche è frequentata soprattutto da giovani e ragazze (14/15 anni) mezze nude. Il centro storico, invece, si popola di un pubblico più adulto (le donne sono comunque sempre mezze nude, anche se fa freddo). Prima di mezzanotte si possono fare due passi in tranquillità, dopo diventa difficile anche camminare, soprattutto nel centro storico dove le vie sono molto strette. Comunque la visita al centro storico (chissà come gratuita) deve essere fatta.

4° giorno: bocche di Kotor ————————– Brutto tempo, così decidiamo di visitare queste famose bocche di Kotor, il più grande fiordo del mediterraneo. A partire da Tivat fino a Herceg Novi la strada è veramente molto bella e permette di ammirare le varie insenature del mare. Sono 50km, ma la strada è molto stretta e si viaggia a bassa velocità. Ci vogliono almeno 2 ore per fare tutto il giro. Ovviamente a Kotor (Cattaro) bisogna asslutamente fermarsi per fare una visita al centro storico, che è sotto la protezione dell’UNESCO. Il centro storico dovrebbe essere antico, ma i vari terremoti e incendi hanno distrutto tutte le costruzioni originali e quello che si può vedere sono solo ricostruzioni, più o meno recenti. Il posto è molto bello, però sapere che tutto è praticamente ricostruito, anche pochi anni fa, mette tristezza. Cosa dovremo dire noi in Italia con i nostri centri storici antichissimi? Ma se la sono comprata la protezione dell’UNESCO? Consiglio di acquistare una guida di Kotor, altrimenti la passeggiata è praticamente inutile. Il giro sulle mura dura molto tempo e noi non siamo riusciti a farlo (vuoi per tempo ma soprattutto per il freddo e la pioggia che ci ha colpiti).

Non ci siamo fermati a Perast, un’altra cittadina che si incontra durante il periplo delle bocche, ma dalla guida in nostro possesso sembra dovesse essere interessante. Se avete tempo, andateci.

Da Herceg Novi si può vedere un bel panorama delle bocche dalla vecchia fortezza dove fanno anche degli spettacoli di musica e teatro. Dovrebbe essere molto suggestivo, ma noi non siamo riusciti a vederli. Ovviamente, un giretto di 5 min in questa fortezza c’è costato 1€ a testa. E non vi dico le difficoltà per trovare un parcheggio più o meno vicino (ormai era veramente tardi).

Al ritorno abbiamo preso il traghetto che ci ha evitato la circumnavigazione delle bocche, ma ci ha fatto perdere lo stesso un’oretta. La coda che si era formata era lunghissima su una strada ad una corsia per senso di marcia. I furbi ci sono anche lì, ma sono più spudorati. Hanno invaso l’altra corsia per superare quelli in coda, ovviamente bloccando il traffico nell’altro senso. Si è formato un ingorgo pauroso dove eravamo praticamente fermi. Ogni tanto qualche delinquente ha cercato di spillare soldi “lavando” il parabrezza (così come agli incroci dei semafori in Italia). Il costo per auto è 3.50€.

Per quanto riguarda le spiagge nelle bocche, ce ne sono molte ma nessuna ci ha colpiti particolarmente. Comunque il tempo necessario per farsi il giro delle bocche è tanto e difficilmente si ha anche tempo per un bagno.

In serata abbiamo cenato in un locale vicino al nostro alloggio a Budva. Carne. C’era musica dal vivo (secondo noi in play-back) e, per questo, le bevande erano aumentate di 1€ l’una. Ovviamente non era scritto da nessuna parte. Mbah! 5° giorno: Budva —————- Dopo la stanchezza del giorno precedente, decidiamo di visitare le spiagge di Budva, così da non prendere l’auto. La Slovenska Plaza è molto grande e si estende verso sud, lontano dal porto e dal centro storico. E’ la spiaggia più commerciale e più gremita, noi abbiamo visto solo il tratto vicino al porto e il mare lasciava proprio a desiderare.

Andiamo più a nord, superando il centro storico di Budva, per raggiungere le due spiaggette caldamente consigliate da amici, chiamate Mogren I e Mogren II. Si può entrare solo costeggiando il mare perché dietro le spiagge ci sono colline a strapiombo. La SOLA entrata nella spiaggia costa 1€, il solo ombrellone 2€. Purtroppo sono spiagge molto piccole e, considerando il turismo a Budva, dopo un certo orario (le 11.00) ci sono solo posti in piedi e fra i piedi degli altri. Il mare sembra pulito anche se pieno di rifiuti solidi (assorbenti, buste di plastica, cartoni, alghe, ecc.). Penso che, probabilmente, sia dovuto alla forte e lunga pioggia del giorno precedente, altrimenti non mi spiego come mai tante altre persone ne parlano così bene.

Prendiamo un pedalò e raggiungiamo l’isola di fronte a Budva chiamata Sveti Nikola. Stiamo per sbarcare sull’isoletta molto carina e un omino dalla spiaggia ci fa segno con le mani. Non sa dire nulla tranne che il posto è privato e non possiamo attraccare!!! Assurdo, un’isoletta nel mare completamente privata!!! Il mare comunque era molto sporco, sia dei soliti rifiuti solidi che di bolle e carburante, probabilmente dovuto alle innumerevoli barche e barchette che portano in giro per l’isola i turisti. Non siamo riusciti a fare il giro dell’isola, probabilmente da qualche parte si riesce ad attraccare senza che il bodyguard di turno ti arresti.

Altra cosa negativa di queste spiagge è che il sole non dura molto. Intorno alle 17.00 inizia ad ombreggiare la zona di destra (guardando il mare). Bisogna pian piano spostarsi verso sinistra, naturlamente addossandosi agli altri, anche se la spiaggia piano piano si spopola. Comunque sia, oltre le 19.00 non c’è alcun punto che viene colpito da un raggio di sole.

6° giorno: Kamenovo, Perazica, Petrovac Lucice ———————————————- Andando da Budva verso Sveti Stefan abbiamo notato, per fortuna, dalla strada una caletta non proprio piccola ma, stranamente, non affollata. Il mare sembrava cristallino e così decidiamo di scendere lì. Ovviamente 3€ di parcheggio te li tolgono subito. La località si chiama Kamenovo. Finalmente una spiaggia non affollata con un bellissimo mare. La spiaggia è, come al solito, attrezzata di ombrelloni, sdraio, bar, ristoranti, ecc. Probabilmente è poco frequentata perché è poco nota, ma per noi è meglio così.

Più tardi ci spostiamo a Perazica, un’altra piccola località con una piccolissima spiaggia di scoglio e pietre bianche. Purtroppo i parcheggi sono tutti privati e non esiste quello a pagamento. Ho parcheggiato sulla strada sulla curva, di un tornante e, per fortuna, non ho avuto multe. Dal piccolo market bisogna scendere giu per la collina attraverso un sentiero completamente all’ombra e ben curato. La spiaggia non è comoda (scogli e pietre grosse) però l’acqua è stupenda. C’è solo un piccolo bar che fa ottimi gelati. Ovviamente ombrelloni e sdraio a volontà. Purtroppo stanno costruendo un grosso palazzo, molto probabilmente un hotel, proprio sul mare. Sembra che abbiano sventrato una parte della montagna. E’ un vero peccato… Altro che turismo genuino. Questi montenegrini vivono principalmente di turismo, hanno una bella costa e poche cose da vedere e le trasformano solo nell’ottica del turismo. L’impatto ambientale di questo hotel è veramente notevole e disgustoso, tenendo presente che la baia è proprio tranquilla e il mare stupendo. Molto probabilmente, in futuro, la renderanno privata solo per i clienti dell’hotel.

Ci spostiamo ancora più a sud, verso Petrovac. La spiaggia principale è grande ma gremitissima di gente. Ci spostiamo leggermente più a sud per la piccola caletta di Lucice, anch’essa affollata ma, vista l’ora (16.00), inizia a spopolarsi. Prendiamo subito un pedalò per raggiungere le due isolette al largo. Qui ho fatto il bagno più bello. Il mare intorno alle isolette è veramente cristallino, il fondale scoglioso è pienissimo di ricci enormi e di pesci. Serve assolutamente una maschera o degli occhialini. In cima ad una isoletta c’è anche una piccola chiesetta che è possibile raggiungere. A differenza di Sveti Nikola (l’isola privata al largo di Budva che chiamano Hawaii), qui il mare è proprio pulito, probabimente perché ci sono meno barche che inquinano con il carburante.

7° giorno: Ulcinj —————– Abbiamo sentito parlare spesso dell’Ada Boiana e della Long Beach, così siamo partiti alla volta di Ulcinj, la città più a sud del Montenegro, praticamente confinante con l’Albania. Qui c’è un fiume, la Boiana, che sfocia nel mare con un delta che forma un’isoletta, chiamata Ada Boiana. Ci vogliono 2 ore scarse per raggiungere questo posto da Budva e, sinceramente, non ne vale la pena.

Arrivati a questa Ada Boiana, ci bloccano con la macchina dicendo che è riservata ai soliti clienti di qualche fatidico hotel. Comunque, sembra che la spiaggia sia completamente dedicata ai nudisti, così noi non ci andiamo. E’ curioso vedere il fiume vicino al mare che è molto pulito rispetto ai nostri fiumi. Sulle sponde ci sono molte terrazze di ristoranti o barchette che pescano ancora in modo tradizionale.

Ritorniamo per 3km circa verso nord per visitare la Long Beach, una lunghissima (13 km) e larghissima spiaggia di sabbia. Per 5€ prendiamo ombrellone e due sdraio. Qui i turisti sono principalmente albanesi. Inutile dire che è una comunissima spiaggia come tante che si trovano da noi, anche se molto più grande. La sabbia è scura, dovrebbe essere terapeutica.

Purtroppo, tornando, non riusciamo a passare né dalla città di Ulcinj né dalla città vecchia di Bar (Stari Bar), che sembra essere una città fantasma dove non abita più nessuno.

8° giorno: Milocer, Queen’s beach ——————————— Abbiamo solo la mattinata così ritorniamo alla spiaggia Milocer per poter affrontare la Queen’s beach “dal mare”. Se l’altra volta ci avevano detto che la Milocer era solo per i clienti dell’hotel, oggi ci dicono che bisogna pagare 2€ solo per stare sulla spiaggia. Facciamo presente la cosa al ragazzo che ci ha fermato, il quale, con fare scocciato (avrà pensato, i soliti italiani) ci fa parlare con il suo boss. A questi diciamo chiaramente come sono incongruenti e alla fine ci fa stare senza pagare. La questione non è sui pochi soldi, ma sulla loro poca correttezza: ogni giorno cambiano le regole e le cambiano a seconda delle persone che si trovano di fronte.

La Queen’s beach non è molto distante, ma bisogna superare una piccola protuberanza che separa le due calette. Dopo un bel po’ di nuoto, stiamo per entrare nella fatidica Queen’s beach ma due uomini su un motoscafo ci fanno il solito segno e sentiamo la solita parola “Privat”. Diciamo che siamo stanchi e ci fanno salire sul motoscafo, piuttosto che farci riposare sulla spiaggia, e poi ci riportano a Milocer. Almeno abbiamo visto la Queen’s beach dal mare di mattina, ma niente da fare per la spiaggia…

I due bodyguard ci dicono che la spiaggia è bloccata ai turisti per una quindicina di giorni all’anno… Ovviamente doveva capitare nel nostro periodo.

CONCLUSIONI ———– Spiagge A chi piace il mare pulito di ciottoli o scogli con un bel fondale, sicuramente il Montenegro vale una visita. Se volete la grande spiaggia di sabbia, dove giocare e fare sport, avete solo la possibilità di andare verso Ulcinj, molto a sud e lontana dai centri turistici più importanti (Kotor, Budva e Sveti Stefan).

Le spiagge sono tutte attrezzate di parcheggi a pagamento (almeno le più importanti) ombrelloni, sdraio e bar (le più importanti hanno anche qualche ristorante). Considerate 2/3€ di parcheggio, 2€ per l’ombrellone e 3€ per le sdraio. E considerate anche 1/2€ per il solo ingresso alla spiaggia (Mogren I e II, in alcuni casi Milocer).

Purtroppo le più famose (Mogren I, Mogren II, Perovac, Lucice, Sveti Stefan) sono superaffollate, cosa che può dare molto fastidio se si vuole un po’ di tranquillità e non si vuole andare a caccia di gnocche o gnocchi. In questo caso, scegliere spiagge meno note, come Kamenovo, o spiagge dove è difficile entrare, come Milocer o Queen’s beach.

I vari pagamenti (parcheggio e spiaggia) rendono difficile l’esplorazione di più spiagge nella stessa giornata. Visitare 3 spiagge vuol dire spendere solo di parcheggio sui 10€!! Senza contare il fatto che, spesso, devi parcheggiare lontano dalla spiaggia, quindi senza poterla vedere. Se non ti piace, ti piangi i soldi del parcheggio.

Ah, si paga SEMPRE anche la visita al bagno e, in genere, 50cent. Probabilmente una persona va in bagno almeno due volte durante la permanenza sulla spiaggia. Una famiglia di 4 persone spende 4€ solo per pisciare!!! E allora, forza con le pisciate nel mare.

Alloggio L’unico vero punto a favore del Montenegro. Si trovano alloggi privati veramente a poco, dai 20€ per camere poco attrezzate a 50€ per appartamenti grandi. Questo almeno nei ditorni di Budva, scendendo verso Ulcinj qualcuno ci parlava addirittura di 8€ a persona per camere attrezzate.

Ci sono anche gli hotel, ma io li sconsiglierei considerando quanto si può risparmiare con un alloggio privato. Sconsiglio anche di prenotare l’alloggio da un’agenzia italiana… Lì si può trovare di tutto, ammettendo di voler perdere una mezza giornata abbondante.

Sconsiglio caldamente i campeggi che, anche se non ho frequentato, sembravano veramente fatiscenti e poco attrezzati.

Attenzione al parcheggio privato e libero da vincoli permanenti o mobili (altre auto).

Cibo A differenza dell’Italia dove, nei luoghi più turistici, è impossibile trovare posti con un rapporto qualità/prezzo decente, in Montenegro si può mangiare sempre bene, sia carne che pesce. Dimenticate, però, i lauti pranzi a base di pesce e vino pregiati a 20€ a testa. L’aragosta, così come i gamberi, sta circa 50/60€ al chilo. Il pesce di prima categoria sui 40€ e il pesce di seconda categoria sui 30€. Anche la carne è buona.

Un buon ristorante da me provato a Budva è Kod Nikola. Prezzi simili a quelli italiani, forse leggermente superiori, di buona qualità anche se non proprio abbondanti. Abbiamo provato anche Kusta, sulla strada a sud di Becici, anche se si mangia solo carne. Consiglio il pollo con salsa ai funghi, veramente buono.

Spostamenti Molto difficili. Spesso ci sono code sulle strade principali (una sola nel tratto costiero) in corrispondenza dei centri maggiori (Budva, Becici, Petrovac, Sutomore, Bar). L’asfalto è spesso pieno di fossi e la strada è piccola. Bisogna considerare non più di 40km/h di media.

Anche i parcheggi sono un GROSSISSIMO problema. Praticamente in città sono tutti privati per gli alloggi. Poi ci sono quelli a pagamento in corrispondenza di spiagge e città grandi (Budva, Sveti Stefan, ecc). A Budva si paga anche e soprattutto di notte, altrove solo di giorno perché di sera non c’è nessuno che gira.

Le strade in città sono VERAMENTE strette e spesso bisogna fare manovre assurde per cercare di uscire o fare inversione (difficilmente una strada esce da qualche parte, spesso è un vicolo cieco che non è segnalato). Io, purtroppo, mi sono fatto una mezza fiancata cercando di girare su una strada strettissima e ad angolo retto.

Non so come funzionino i mezzi pubblici, ma sinceramente io non andrei mai in quei posti senza un’auto.

Sicurezza Anche io voglio sfatare il mito della pericolosità del Montenegro. Non abbiamo mai avuto problemi, in nessun caso. In spiaggia abbiamo lasciato di tutto e nessuno ci ha rubato nulla. I privati mantengono le porte delle case aperte, anche perché devono entrare gli eventuali ospiti. Anche le auto, spesso, sono aperte. Da questo punto di vista, nessun problema. Qualcuno ci aveva detto che i problemi sono maggiori ad Ulcinj, ma nella nostra breve visita non ci siamo accorti di nulla. Probabilmente non è più pericoloso dei nostri centri.

Spiagge da visitare – Kamenovo – Milocer (se ci riuscite) – Queen’s beach (se ci riuscite) – Sveti Stefan (solo per il panorama e la vista dell’isoletta) – Lucice o Petrovac (solo per raggiungere le due isolette con il pedalò) – Ulcinj (solo se vi piace la lunga distesa di sabbia su cui praticare sport) Luoghi di visitare – Kotor (il centro storico e le bocche) – Sveti Stefan (l’isoletta a 7€) – Budva (il centro storico e il passeggio notturno) – Ostrog (il monastero incassato nella montagna, anche se non l’ho visto) Se proprio avete tempo: – Cetinjie – Podgorica (anche se ci sono stato) – qualche altro monastero sparso qua e là, di cui trovate indicazioni da tutte le parti



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