Moldova, turista per… Chiese

Moldova, il mio secondo viaggio in questo piccolo Paese dell’ex impero sovietico.
Scritto da: Fabrizio Zingrillo
moldova, turista per... chiese
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Moldova, il mio secondo viaggio in questo piccolo Paese dell’ex impero sovietico. Atterro all’aereoporto di Chisinau dove mi attende Lilia. La rivedo piu’ bella, come piu’ bello mi appare il Paese che l’anno precedente ho visitato per la prima volta con Stefano, l’amico giornalista del “sole 24ore” .

Sara’ forse la presenza di Lilia , allegra , radiosa e sorridente , che mi fa vedere le cose in maniera diversa? No, non è solo questo. Mi accorgero’, giorno dopo giorno, che anche in questo piccolo Paese dai grandi problemi le cose stanno lentamente cambiando, migliorando seppur tra infinite difficolta’.

Due palazzoni di stile Sovietico , che non avevo notato nel viaggio precedente, rappresentano una sorta di cancello di entrata alla citta’ alla periferia di Chisinau.

Prendo alloggio in un appartamento in Stefan Cel Mare Bv. Vedendolo da fuori il classico palazzone di cui sopra dove la porta d’ingresso sembra quella di entrata al carcere, le scale in rovina, l’ascensore un autentica scommessa; ce la fara’ a portarmi al 7° piano? Mi aspetta una grassa “babuska” che mi saluta consegnandomi le chiavi . Entro in casa…Un appartamento veramente bello, spazioso e pulito che contrasta con l’austerita’ l’imponenza e il degrado della facciata esterna. Dentro non manca assolutamente nulla. Lilia mi porta a vedere, anzi, a rivedere il centro citta’ dove noto, ad ogni angolo, internets points, cafes’ e ristoranti che non avevo notato nel viaggio precedente. Cosi come non ero mai stato al centro commerciale “Sun city” che non ha nulla da invidiare ai migliori centri commerciali europei del medesimo standard. La Moldova sta lentamente cambiando in meglio. Chisinau, sulle rive del fiume Byk, è una città verdeggiante, fiancheggiata da parchi e laghi. Durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti distrussero quasi due terzi dei vecchi edifici di Chisinau, che è adesso una città in via di ricostruzione. Essa conserva però ancora un gran numero di imponenti palazzi antichi e di cattedrali dalla cupola a bulbo, cui si mescolano gli squallidi edifici quadrati grigio-gulag dell’era stalinista compensati dai numerosi originali bar e caffè che stanno spuntando in tutta la citta’ .Nelle aree rurali che circondano la città, tuttavia, il grado di povertà della popolazione diventa evidente. Con l’eccezione delle statue dei famosi scrittori Alexander Pushkin (che trascorse i suoi anni di esilio a Chisinau) e Mihai Eminescu, quasi tutti gli altri esempi di scultura della città sono monumenti di guerra di ogni tipo. All’interno del parco di Stefan cel Mare, che domina il lato occidentale del viale omonimo, si erge la statua di Stefan cel Mare, l’eroe nazionale, il “Garibaldi” dei Moldavi. Ci sono numerosi musei di arte e storia sparsi per il paese, ma il Museo Nazionale di Storia offre un allestimento davvero stupefacente. Si tratta di una rappresentazione a grandezza naturale dell’invasione di Chisinau da parte dei sovietici nel 1945. Chisinau è fatta su misura per chi ha problemi di orientamento: strade diritte disposte secondo una pianta a griglia. L’arteria principale, il Blvd Stefan cel Mare, attraversa la città da sud-est a nord-ovest. All’estremità settentrionale si apre la piazza centrale, dominata dagli edifici più imponenti, le cattedrali principali e l’Arco di Trionfo della Moldavia. Alcune vie hanno nomi moldavi, alcune conservano ancora i nomi russi e altre hanno sia il nome vecchio sia quello nuovo.

I giorni successivi visita della citta’ di Soroca, monasteri di Cosauti, Capriana, e Saharna.

Soroca e monastero di Cosauti.

A Soroca visitiamo il castello dove la guida ufficiale della fortezza intrattiene un gruppo di bambini di un vicino orfanotrofio illustrando e raccontando la storia di quel luogo. La guida è molto conosciuta in Moldova perché commenta trasmissioni storiche alla televisione . Lilia si intrattiene a parlare e il nostro ci invita a proseguire il tour con i bambini dell’orfanotrofio al monastero di Cosauti. Veniamo presentati a un’altra guida turistica , Don Petru ., un signore di mezza eta’ che mi chiede se c‘ è la possibilita’ di trovare un lavoro in Italia per la figlia separata con figli. I bambini , cosi piccoli ma dai volti gia’ maturi, sentendomi parlare una lingua diversa dalla loro, chiedono informazioni a Lilia . Uno di loro mi chiede un autografo!! Entriamo al monastero di Cosauti , immerso nel verde in cima ad una collina . Icone multicolori e pellegrini in preghiera attirano la mia attenzione. Acquisto delle candele. La ragazza alla cassa , vestita come una suora ma bella come una top model , mi chiede da dove arrivo e come mi chiamo. Alla mia risposta dice: “what a wonderful name you have!” . Cosa ci sia di “meraviglioso” nel mio nome ancora me lo sto chiedendo. Mentre proseguiamo il viaggio per una gita in battello sul fiume che divide la Moldova con l’Ukraina mi trattengo a parlare con don Petru . Mi racconta che in quel luogo hanno combattuto i soldati italiani durante la II guerra mondiale e mi indica un cippo che ricorda il sacrificio dei nostri soldati . Suo padre raccontava che gli italiani si spostavano sempre in bicicletta (probabilmente truppe di bersaglieri) piu’ interessati alle ragazze del posto che a combattere il nemico. Proseguiamo la gita in battello sul fiume . Ritorno a Chisinau in serata. Monastero di Capriana.

C’è un antico monastero situato in comoda posizione nell’isolato villaggio di Capriana, che visito insieme ad Andrei, il fratello di Lilia.

Si tratta di un monastero del XIV secolo miracolosamente scampato all’ateismo militante dell’era sovietica e ai suoi saccheggi. Appollaiato placidamente in riva a un lago, il monastero si divide in tre sezioni, ciascuna costruita in un’epoca differente. La parte più antica è costituita dalla chiesa dell’Assunzione della Vergine. La chiesa di San Nicola fu costruita ai primi del XIX secolo e la chiesa di San Giorgio (a ridosso della casa dell’abate, del refettorio e delle celle) all’inizio del XX secolo. Oggi nel monastero vivono ancora 42 monaci ortodossi. Monastero di Saharna Saharna. Siamo partiti alle la mattina di buon’ora, dato che la strada che dovevamo percorrere era abbastanza lunga. Dopo 2 ore di viaggio siamo finalmente arrivati e subito sono rimasto colpito da un monastero che era situato in cima ad una altissima rocca. Avevi l’impressione che nessuno ci avesse mai messo il piede. Però a guardare più attentamente, potevi osservare gente che saliva fino in cima. Ci siamo avventurati in una vera gita turistica. Prima di arrivare al monastero rupestre siamo saliti a vedere le cascate percorrendo un sentiero piuttosto pericoloso. Tutto estremamente suggestivo . Visitando questi monasteri , tutti in ristrutturazione, mi sono chiesto il perché non possano essere inclusi in un tour organizzato . Ricordo di aver letto che esiste la possibilita’ di tour organizzati alla visita dei Monasteri Romeni. Perché non inserire anche la visita anche ai Monasteri Moldavi? L’ambiente è di una bellezza paesaggistica spettacolare. È ancora possibile vedere cinghiali, tassi, volpi, lupi e varie specie di cervo. Ampie distese selvagge sono state inghiottite dai vigneti e dai campi coltivati che, nei mesi estivi, si trasformano in brillanti tappeti di girasoli. Un paesaggio da fotografare! Piccolo Paese dai grandi problemi. Cara e bella Moldova!! Forza Moldova!!



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