Un itinerario di viaggio insolito a Milano

Abbiamo chiesto ai TPC di scegliere i loro luoghi insoliti preferiti a Milano e li raccontiamo in modo altrettanto insolito!
Silvia, 22 Dic 2016
un itinerario di viaggio insolito a milano
Se diciamo Milano, voi a che cosa pensate? Le associazioni mentali (turistiche) che scattano alla mente su questa città, più o meno, vanno da Piazza del Duomo alla Galleria Vittorio Emanuele, dal Castello Sforzesco alla Triennale. Niente di male, anzi. Se siete mai emersi in Piazza del Duomo direttamente dalle scalinate della metropolitana sapete cosa si prova a trovarsi di fronte quello spettacolo, così quasi all’improvviso, preceduto da una folata di vento. Sembra di non avere abbastanza occhi per vederlo tutto, il Duomo. E di non avere abbastanza spazio per contenere l’emozione. Vero? Eppure a Milano c’è molto di più, a volte ci sono dei veri e propri tesori nascosti e a volte, semplicemente, ci sono luoghi dove si passa di continuo senza prestare attenzione. Per questo assieme agli amici di Turismo Milano abbiamo ideato una galleria fotografica di 27 posti insoliti che vale la pena visitare in città, chiedendo ai Turisti per Caso (milanesi e non) di sfogliare questo album e dirci ‘alla maniera di Facebook’ (ovvero con dei like) quali raccontare sul nostro sito per farli scoprire e conoscere a tutta la Community. Dopo di che l’equazione è lineare: insoliti i posti, insolito il racconto di viaggio! Vediamo come.

Tocca-MI: Dialogo nel Buio, Orto Botanico e percorsi Tactile Vision

Quando si parla di turismo accessibile si fanno spesso ragionamenti di carattere logistico e pragmatico: si pensa alle barriere architettoniche o alla comodità dei trasporti per spostarsi e raggiungere la propria meta. Non ci si interroga di certo sul motivo per cui una persona su una sedia a rotelle desideri viaggiare, né su quali emozioni proverà durante il percorso. Di fronte al Duomo di cui sopra, ad esempio, la meraviglia ci accomuna indipendentemente da come ci siamo arrivati. Ma il turismo accessibile non riguarda solo le disabilità motorie, anzi. Ci siamo chiesti a un certo punto quali siano le motivazioni al viaggio dei turisti non vedenti o ipovedenti e che cosa vadano cercando nei luoghi che visitano, posto che l’esperienza è così diversa. Abbiamo scoperto così che a Milano esistono dei percorsi interessanti accessibili ai non vedenti e c’è anche un sito, Milano per tutti, che li raccoglie e suggerisce. E poi c’è un posto speciale, l’Istituto dei Ciechi, dove vale davvero la pena andare.

L’Istituto dei Ciechi si trova in centro, in via Vivaio (non lontano da Piazza San Babila), e ospita il Dialogo nel buio, una mostra permanente dal sottotitolo molto evocativo: “Non occorre vedere per guardare lontano”. Il Dialogo nel buio è un percorso che si svolge nell’oscurità più completa, dove i visitatori vengono accompagnati da guide non vedenti attraverso alcuni ambienti di vita quotidiana. Non è banalmente una simulazione della cecità per sensibilizzare i partecipanti, è un’esperienza di grande coinvolgimento e di concentrazione. Sicuramente c’è una presa di coscienza sulle difficoltà di chi si muove al buio, che sia al sicuro in casa propria o nel caos del traffico cittadino. Ma è soprattutto un’occasione per riflettere sulle nostre capacità, sui sensi che non usiamo praticamente mai e sul modo in cui ci relazioniamo con gli altri completamente influenzato dalla vista. Accettate un consiglio, provate il Dialogo nel buio. Al venerdì e al sabato sera, poi, il bar è aperto e potete decidere anche all’ultimo momento di andare lì a bere qualcosa. Ovviamente anche il bar è al buio, così come sono al buio altri eventi organizzati dall’Istituto di solito al giovedì sera: aperitivi, degustazioni a tema, etc. State già chiamando gli amici per organizzare il weekend? Chiedete di Marinella, è una persona che vale la pena conoscere.

L’Orto Botanico di Brera è una specie di giardino segreto, nel senso che a pensarci bene è davvero incredibile che in pieno centro, alle spalle della Pinacoteca, si trovi questa oasi verde (o meglio gialla e marrone, in autunno e inverno). Al tempo di Maria Teresa d’Austria era praticamente una farmacia a cielo aperto dove procurarsi piante officinali e aromatiche, anche esotiche, arricchite poi dalle campagne napoleoniche. Oggi è un luogo sensoriale e didattico che cambia aspetto con il cambio di stagione! Procuratevi nel chiostro della Pinacoteca l’opuscolo Arte e Orto e fatevi guidare nella visita attraverso i collegamenti tra i quadri esposti a Brera e le piante del giardino. Bello no? L’Orto Botanico di Brera ha anche un percorso accessibile ai non vedenti, appunto, che funziona così: un bastone speciale intercetta a contatto con il terreno dei chip nascosti sottoterra che rimandano allo smartphone del visitatore le informazioni sul giardino e sulla vegetazione intorno. È possibile poi, a seconda delle aree e delle piante, completare l’esperienza sensoriale affondando le mani nelle ciotole piene di semi o di frutti, annusare i fiori e gli aromi delle foglie, abbracciare i tronchi e accarezzare la corteccia per sentirne la superficie. Come spesso accade le facilitazioni messe in atto per rendere un luogo accessibile diventano delle opportunità in più per tutti quanti. L’ingresso è libero, andateci anche solo per guardare da vicino il ginkgo biloba monumentale infondo, un albero bicentenario!

Tactile Vision è una Onlus che ha realizzato in 15 diverse chiese di Milano un percorso accessibile ai non vedenti: dei leggii con delle mappe in rilievo che delimitano e descrivono sia la facciata che l’interno di ogni chiesa. Dei pannelli multisensoriali e multimediali che orientano la visita e danno accesso tramite QR code a dei video guida da ascoltare con il racconto della storia del luogo e dei suoi tesori artistici, tradotti anche nella lingua dei segni. Un progetto realizzato in collaborazione con Associazione Lettura Agevolata di Venezia e con Andrea Rui, illustratore di architetture. Con la nostra amica Marinella abbiamo visitato San Simpliciano e San Marco. Le conoscete? Le altre chiese del circuito sono quelle di San Vittore al Corpo, Santa Maria delle Grazie, Sant’Ambrogio, San Maurizio, San Lorenzo, Sant’Eustorgio, Sant’Alessandro, Santa Maria presso San Satiro, Santa Maria dei Miracoli, San Nazaro in Brolo, San Fedele, Sant’Antonio e Santa Maria della Passione.

Interpreta-MI: Cimitero Monumentale, San Bernardino, Navigli e Parco Sempione

Cimitero Monumentale, San Bernardino alle Ossa, Naviglio Grande (e Vicolo dei Lavandai), Parco Sempione. Questi sono i quattro luoghi milanesi che hanno sbancato la classifica facendo incetta di like e commenti, tra tutti quelli rappresentati nell’album fotografico su Facebook. Come raccontarli? – ci siamo chiesti. Abbiamo scelto un modo diverso dal solito: questa volta niente diario di viaggio “tradizionale”, questa volta abbiamo dato spazio all’ispirazione con un racconto per immagini che vi faccia venire voglia di andarci in prima persona e metterci le vostre, di parole. Dunque abbiamo invitato una carnettista, Virginia Caldarella, e un fotografo di viaggi, Vincenzo Cammarata, entrambi siciliani, a fare questo tour e a interpretare rispettivamente con il disegno e con la fotografia lo spirito di questi luoghi. Il carnet de voyage di Virginia e le fotografie di Vincenzo saranno presto on line su Turisti per Caso e sui canali di Turismo Milano. Da una parte una modalità di racconto intimista e un po’ retrò, il disegno, che ricorda i diari dei primi esploratori. Dall’altra la fotografia di viaggio, che seleziona e ferma in uno sguardo gli elementi della realtà circostante, la vita che scorre, fuori dal set. C’è da dire che questi quattro luoghi si prestano particolarmente bene alla narrazione visuale perché sono carichi di suggestioni. Il Cimitero Monumentale e l’Ossario di San Bernardino non sono affatto lugubri come si potrebbe credere, ma emanano anzi un fascino dark un po’ decadente. Mentre a Parco Sempione e ai Navigli c’è la natura che si fa spazio nel cuore della città, offrendo scorci romantici, riflessi e contrasti a volte quasi paradossali. Cimitero Monumentale, Navigli e Parco Sempione hanno in comune anche la caratteristica di essere dei luoghi di passeggio, dove è bello andare a “perdere tempo”, senza per forza cercare qualcosa in particolare. Si possono visitare gironzolando e guardandosi intorno, liberamente, senza biglietti d’ingresso né percorsi prestabiliti. Per questo siamo curiosi di vedere e di pubblicare le suggestioni che hanno intercettato i nostri inviati speciali e, come sempre, invitiamo tutti voi Turisti per Caso a fare lo stesso e a condividere con la nostra Community anche le vostre! A presto.

Silvia

redazione turistipercaso.it



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