Incredibile Messico

Sicuramente non sarà facile dimenticare le emozioni e le sensazioni provate in questo splendido viaggio! I colori, gli odori e i sapori di questa fantastica terra rimarranno per molto tempo impressi nella memoria. Il nostro viaggio è iniziato in una calda mattinata romana precisamente il 14.06.03 alle 08.30 in direzione Mexico City (oppure...
Scritto da: Sergio Albani
incredibile messico
Partenza il: 14/06/2003
Ritorno il: 01/07/2003
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Sicuramente non sarà facile dimenticare le emozioni e le sensazioni provate in questo splendido viaggio! I colori, gli odori e i sapori di questa fantastica terra rimarranno per molto tempo impressi nella memoria.

Il nostro viaggio è iniziato in una calda mattinata romana precisamente il 14.06.03 alle 08.30 in direzione Mexico City (oppure semplicemente DF) via Madrid.

Complice il fuso orario alle 17.30 locali sempre di quell’interminabile sabato 14 eravamo già a destinazione. Già dall’aereo DF appare in tutta la sua grandezza, un’ interminabile distesa di case circondata da montagne sulle quali si abbarbicano altre interminabili file di case dove vivono chissà quanti milioni di persone. L’impatto con la città è tremendo, usciti dall’aereoporto ci siamo trovati in una vera e propria giungla di auto dove il colore verde dei maggiolino-taxi spiccava su tutto il resto. Fortunatamente il tanto temuto viaggio in taxi non ha avuto sorprese sgradite anzi il nostro taxista si è rivelato anche molto disponibile e cordiale (come in realtà la stragrande maggioranza dei messicani incontrati o conosciuti). Il percorso per arrivare al nostro albergo è durato due ore per pochi chilometri e siamo passati attraverso il centro storico e lo Zocalo che era in quel momento stracolmo di gente.

Arrivati all’albergo abbiamo fatto una buona cena e poi via a nanna.

La mattina sveglia alle 7.00 e via a Theothiuancan a vedere il sito archeologico e soprattutto la Piramide del Sol (70metri) e della Luna. La scalinata è interminabile ma una volta lassù la sensazione è stupenda. Ho già rivisto le riprese che ho fatto dalla piramide, ma la telecamera come le parole non riesce nemmeno un poco a dare l’idea di cosa si prova ad essere lassù.

Il pomeriggio, dopo la prima esperienza con i tacos messicani, siamo subito partiti per Oaxaca con un deluxe da 370 pesos. In effetti è stato lo spostamento meno economico di tutto il tour ma la comodità di quel ADO è risultata sorprendente.

Alle 9.00 eravamo già a Oaxaca. Qui siamo rimasti tre giorni alloggiando in un ospitale e pulitissimo ostello (Casa Paulina) per 75 pesos a persona.

Oaxaca è a mio avviso una tappa assolutamente da non perdere; si respira appieno l’atmosfera di una tipica cittadina coloniale messicana, il suo centro è molto carino è affollato in tutti i suoi caffè nei portici che delimitano lo Zocalo, c’è una bellissima cattedrale, e la sera pur rimanendo molto tranquilla offre la possibilità di trovare locali dove poter ballare bere e chiacchierare, magari con qualche simpatico ragazzo o ragazza Oaxaqueno.

Assolutamente da non perdere invece sono i suoi mercatini coloratissimi e profumatissimi dove troverete di tutto e dove comprerete o vorreste comprare di tutto, dai dolci alla frutta alla salse messicane agli incredibili prodotti dell’artigianato locale. Gli sguardi e le espressioni dei messicani delle bancarelle in particolare dei bambini difficilmente non potranno colpirvi come il loro sorriso che anche nelle condizioni di vita più estreme è sempre presente.

Tipico della città di Oaxaca sono la particolarità della sua cucina (il mole negro che troverete dappertutto è una piccante salsa di colre marrone) e il Mezcal il famoso liquore derivato come la tequila dalla pianta di agave. Non dimenticate di assaggiare il baco alla fine della bottiglia; noi l’abbiamo fatto così come abbiamo assaggiato le chapulinas (cavallette fritte).

A Oaxaca abbiamo fatto anche vistia alla vivina Monte Alban, un sito archeologico zapoteco molto molto interessante che rimane in una posizione strategica sulle montagne offrendo quindi anche la possibilità di godere di uno straordinario panorama su tutta la spianata della città. In tutti i posti che visiterete in particolare nei siti archeologici sarete avvicinati da venditori ambulanti di qualsiasi tipo, uomini donne bambini e anziani. In alcuni momenti la loro presenza è davvero massiccia e potrebbe disturbarvi ma non fatevi innervosire, in fondo cercano solo di vendere qualcosa per mangiare e poi basta un cenno col capo o dire di no e si allontanano.

Da Oaxaca altro spostamento questa volta notturno per Pochutla su Pacifico, punto di partenza per i vari Zipolite Mazunte e Puerto Angel.

Il viaggio è stato terrificante, da più di 2000 metri al mare per delle strade a picco su burroni e molto strette benchè percorse da grossissimi camion a cui bisognava lasciare il passo accostando.

Arrivo a Pochutla all’alba, e sistemazione a Mazunte per tre giorni. Mazunte mi è rimasto nel cuore. Tre giorni in cabanas in letti oppure in amache direttamente sulla Spiaggia, mangiate di pesce freschissimo, le splendide onde del pacifico e la cordialità e semplicità della famiglia proprietaria delle nostre cabanas. Qui hai veramente l’impressione di un paese dove il tempo si è fermato, te ne accorgi quando viaggi nella camionetas insieme agli abitanti locali, quando vedi i bambini a piedi nudi che giocano a pallone, alle galline che incontri per la strada. Qui il turismo di massa non è ancora arrivato, ci sono solo un certo tipo di viaggiatori e i locali sono gestiti direttamente dai paesani. L’atmosfera è incredibile. E poi c’è l’oceano con tutto il suo fascino, le onde, le escursioni in lancia a pescare in altura, a fare snorkeling e ad avvistare delfini e tartarughe giganti. Siamo rimasti tre giorni spendendo 500 pesos a persona in tutto. Da qui non vorresti più riaprtire!!! Invece dopo tre giorni abbiamo dovuto riprendere il nostro viaggio; altri bellissimi posti ci attendevano. Abbiamo salutato le nostre due amiche canadesi e poi via alle 23.00 destinazione San Cristolbal de las Casas, Chiapas! Viaggio lunghissimo 12 ore circa in Cristobal Colon da 270 pesos. Arrivo verso le 11 a San Cristobal, di nuovo a più di 2000 metri passando per un montagna verdissima dove sembrava di salire all’infinito. San Cristobal non tradisce certo le attese. E’ molto carina, vivace, e c’è un bellissimo mercato delle tribù delle montagne vicine con i loro prodotti coloratissimi. Qui attenzione alle foto, loro non amano essere fotografati o ripresi.

Per il resto va detto, per quanto mi riguarda (i miei tre amici e compagni di viaggio mettono San Cristobal al primissimo posto) che qui si incomincia a vedere il turismo, quello di massa che riesce a sconvolgere un po’ le atmosfere e le tradizioni di una volta. Comunque niente a che vedere con la finzione di Playa del Carmen! San Cristobal è comunque una tappa da fare di sicuro e poi è il punto di partenza per moltissime escursioni come San Juan Chamula (che noi complice la tequila della sera prima abbiamo dovuto saltare) e altre escursioni nelle montagne.

Il giorno dopo siamo andati al Canyon del Semidero per una bellissima escursione con la lancia di due ore tra pareti di montagne alte fino ad 1000 metri. Abbiamo avuto anche la fortuna di avvistare un coccodrillo. Dopo ritorno a San Cristobal per un’altra serata.

La mattina sveglia alle 7.00 ; l’autobus per Agua Azul partiva prestissimo. Il viaggio fino alle famose cascate pur non essendo stato lunghissimo si è segnalato lo stesso per la sua scomodità, in questo tratto di strada infatti è concentrata una quantità esagerata delle famigerate “Topes” i rallentatori stradali presenti ovunque in Messico.

Agua Azul sinceramente è stata forse l’unica delusione di tutto il viaggio, in effetti in questo periodo le sue acque risentono di tutti i sedimenti causati dalle piogge e il colore non è molto Azul come suggerisce il loro nome ma piuttosto di un color caffe’ nemmeno troppo invitante per un bagno. Da Agua Azul a Misol-Ha sempre con i nostri zaini in spalla per una delle giornate più faticose di tutto l’itinerario. Misol-Ha è una cascata di 35 metri molto interessante da vedere in particolare per il sentiero che permette di andare addirittura dietro la cascata. E’ qui che ha avuto fine la breve vita della mia macchinetta fotografica comprata all’aereoporto e caduta tra il vortice di gocce d’acqua della cascata. Da Misol-Ha abbiamo raggiunto Palenque prima con un passaggio di un furgone che trasportava fusti di birra credo e poi con una “camioneta”.

La città di Palenque non è niente di interessante serve solo per pernottare in vista dell’escursione al sito archeologico. Così fatto, la sera a letto presto e la mattina subito pronti per le rovine.

Tra tutti i siti archeologici che abbiamo visto in Messico Palenque ha senza dubbio qualcosa in più! E’ incredibile, tutto immerso nella giungla con fiumiciattoli e cascatelle tutto intorno tra le grida delle scimmie urlatrici (che però non abbiamo avuto la fortuna di vedere). Le rovine sono tutte interessanti, El Palacio il campo della pelota le varie piramidi e il Tempio delle Incrisiones con in cima la tomba di re Pakal. Un consiglio: se vi interessa scendere fino a al sepolcro della tomba di Pakal andate subito a fare domanda alla Biblioteca vicino al museo e loro vi diranno a che ora potrete andare perché rimane aperta solo per poche ore al giorno e bisogna fare appunto domanda per visitarla. La sera altro super spostamento da Palenque a Tulum per altre 12 ore di viaggio.

Arrivati a Tulum prendiamo sistemazione in una cabanas per quattro persone (400 pesos al giorno in tutti) al Papaia Playa. Appena arrivati ci sembrava di essere in paradiso: sole, mare incredibile e spiaggia bianchissima; purtroppo tempo due ore ha incominciato a piovere per ben due giorni, uno dei quali l’abbiamo utilizzato per andare a vedere Chichen Itza (molto bello in particolare El Castillo).

Quando ormai non ci speravamo più è di nuovo uscito il sole in tutta la sua potenza e bellezza caraibica, cosi abbiamo preso il Ferry e via a Isla Cozumel da Playa del Carmen. Appena scesi un tipetto ci aggancia subito e ci propone un giro in barca per fare Snorkeling. Proprio quello che cercavamo!!! Abbiamo nuotato per un ora con maschera e pinne per 20 dollari nella barriera corallina. Fantastico! Eccitante! Incredibile! nuotare tra coralli, stelle marine e una miriade di pesci coloratissimi è una esperienza unica. Ed eccoci arrivati all’ultimo giorno ancora una mattina per godere dell’ultimo sole tuffarsi ancora in quelle meravigliose acque e poi…Poi via…, Aeroporto, Miami, Madird, Roma con il cuore pieno di emozione e negli occhi mille immagini di questi fantastici diciotto giorni, da DF a siti archeologici, dalle città al mare, dalle camionetas alle 50 ore di autobus, dal sorriso di quella gente cosi umile e cosi dignitosa agli sguardi dei bambini che si avvicinano per qualche pesos, dalle galline di Mazunte alla finta Playa del Carmen, dai splendidi tramonti sull’oceano alle mattinate fresche del Chipas, dalle amache sulla spiaggia ai grattacieli di Cancun, dai sapori e gli odori dei mercati di Oaxaca ai colori di quelli delle tribù di San Cristobal, dal caldo insopportabile ai rovesci improvvisi di Palenque, dalle bevute di Mezcal a quelle di tequila, dal baco alle cavallette e dalle mille altre immagini. Perché il Messico è tutto questo anzi è sicuramente molto di più di ciò che i miei occhi di turista per caso hanno potuto percepire. Gracias Mexico e a presto!!!!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche