Yucatan in auto: Tacos y Topes

Qualche consiglio per chi vuole visitare il Messico sulle "proprie ruote"
Scritto da: Siusanna&Marco
yucatan in auto: tacos y topes
Partenza il: 22/06/2013
Ritorno il: 10/07/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Mamma pilota, papà navigatore e nostra figlia di nove anni “eroica” passeggera dato che spesso ha sofferto il mal d’auto: questo l’equipaggio che ha percorso più di 3000 Km nel sud del Messico per scoprire spiagge incantevoli e visitare affascinanti rovine Maya. Il tour che è durato 17 giorni ed è partito da Cancun ha toccato gli stati di Yucatan, Campeche, Tabasco, Chiapas e Quintana Roo. Questa recensione, invece di dare impressioni sui luoghi visitati ha l’intento di far conoscere a chi voglia affrontare il viaggio in automobile possibili insidie e contrattempi cosi come quelli che abbiamo sperimentato noi. Come doverosa premessa va detto che le aree visitate non sono ritenute pericolose come quelle del nord del paese, che i centri abitati più importanti forniscono, in termini di servizi gli stessi standard europei e che i messicani sono persone simpatiche e disponibili.

In Messico le “carreteras” di grande comunicazione sono molto larghe e rettilinee, spesso hanno due corsie per ogni senso di marcia oppure una sola ampia più una sorta di corsia di emergenza che viene utilizzata dai mezzi pesanti o lenti per accostare e facilitare il sorpasso di chi sopraggiunge. Sebbene questo tipo di strade inviterebbero ad una guida “sportiva” bisogna prestare attenzione al fondo stradale che quasi mai è regolare; spesso sono munite di una aiuola spartitraffico che per mezzo di una corsia di canalizzazione permette sporadicamente di invertire il senso di marcia: attenzione pertanto a chi potrebbe spuntare sulla corsia di sorpasso da sinistra. Frequentemente ci è capitato di affrontare tratti caratterizzati da un susseguirsi di lunghi e profondi dossi che possono creare l’ansia di vedersi spuntare il “matto” che sta sorpassando. Le strade a pedaggio o “autopistas” sono segnalate dalla dicitura “Cuota”; come struttura sono sostanzialmente uguali alle carreteras precedentemente descritte, compresa la possibilità di invertire il senso di marcia! Il pedaggio a volte si paga all’ingresso e terminano senza che ve ne accorgiate diventando improvvisamente strade normali ! Tuttavia, quando vi capiterà l’occasione consigliamo di preferirle alle altre perché non attraversano i centri abitati ed in certe zone impervie vi permettono di risparmiare un sacco di tempo. La segnaletica di prescrizione e di pericolo è ridotta all’essenziale e spesso è poco visibile perché i pannelli sono un po’ piccoli. Quella di direzione invece è ben visibile con grandi pannelli a cavallo della carreggiata o a lato della stessa, tuttavia a volte possono essere fuorvianti perché indicano città molto distanti dalle zone che state esplorando o che non sono esattamente su quella direttiva di marcia: è come se procedendo da Bologna verso Firenze vi trovaste improvvisamente l’indicazione del chilometraggio per Lecce !

Quasi del tutto assente la cartellonistica pubblicitaria, salvo per alcun tratti della carretera che congiunge Cancun e Tulum che è molto frequentata dai turisti.

Tutte le altre strade, cioè quelle secondarie, sono alquanto malandate; possono attraversare sequele di piccoli centri abitati incontrando bimbi che giocano sul ciglio, venditori ambulanti, lenti motocarri o mezzi a pedali, cani magri e tristi fermi sulla mezzeria oppure decine di chilometri di foresta completamente disabitata.

Ma per tutti i tipi di strada sopra descritti, ad eccezione delle autopistas, l’inconveniente più grande è costituito dalla presenza di infiniti “topes” che sono dissuasori di velocità costituti principalmente da cordoli di asfalto di altezza e profondità variabili o raramente da grosse borchie d’acciaio; posti in prossimità di attraversamenti pedonali, incroci ma anche in posizioni casuali obbligano quasi a fermarsi per poterli scavalcare; il pericolo è costituito dal fatto che sono pressoché invisibili perché quasi mai tinteggiati: solo cartelli verticali gialli simili alle nostre “cunette” li segnalano ma capita che questi vengano posti proprio a ridosso dell’ostacolo quando è ormai troppo tardi. Basta sapere che esistono ed in breve tempo imparerete a prevedere la loro presenza ed a rivedere i tempi della vostra tabella di marcia.

La viabilità nei centri urbani è abbastanza congestionata. Nelle vie cittadine procedete stando quanto possibile sulla sinistra perché sul lato destro della strada sostano “improvvisamente” i collectivos che sono piccoli autobus o pulmini per il trasposto di persone e fermano per “alzata di braccio” in qualsiasi punto del loro percorso cosi come un taxi. Negli incroci non regolati dal semaforo il diritto di precedenza non è segnalato: se all’angolo della strada che state per incrociare riuscite a scorgere il cartello esagonale dell’ “Alto” (Stop) significa che passate prima voi ! Attenzione ai sensi unici perché non sono segnalati da cartelli ma da piccole frecce pitturate sugli spigoli degli edifici in alto. Nella città di Cancun farete fatica a capire quale “avenida” state percorrendo perché il nome della vostra strada lo vedono solo gli automobilisti che sopraggiungono dalle vie che state incrociando! Cautela agli incroci semaforici perché, come negli USA, i semafori sono montati in alto sull’altro lato della strada e non in prossimità della vostra fascia d’arresto.

I semafori lampeggiano il verde poco prima di passare al giallo.

Avete presente i “guerrilleros”, iconografia del centroamerica violento di film e romanzi ? le forze dell’ordine messicane talvolta si presentano proprio cosi :volto coperto e mitra spianato !. Esse sono li per “servire e proteggere” ma anche per elevare salate contravvenzioni a “gringos” sprovveduti! Lungo tutte le strade potrete trovare posti di blocco fissi rispettivamente di: Esercito, Policia Federal, Policia Estatal e Policia Municipal. Noi siamo stati fermati 4 volte ed in due casi anche multati perché una volta, appena usciti da una stazione di servizio nostra figlia sdraiata sul sedile posteriore non aveva ancora indossato la cintura di sicurezza e la seconda per non avere inserito la freccia in una svolta a destra nella caotica Cancun. Fortunatamente i turisti stranieri, a quanto pare, possono godere di una sorta di bonus particolare! anziché dover recarsi al comando più vicino per sbrigare le pratiche basta accettare la proposta di pagare la multa direttamente alla pattuglia che vi ha fermati col beneficio di avere subito lo sconto del 50% che può aumentare ulteriormente se dimostrate di non possedere tutta la somma richiestavi ! Ovviamente non dovete pretendere alcuna ricevuta; inoltre ci hanno consigliato di consegnare il denaro inserito tra le pagine della patente! Questo è quanto è successo entrambe le volte.

Visto queste premesse è buona cosa partire muniti di regolare patente internazionale. In Messico esiste un solo fornitore di gasolina che è lo stato stesso. Tutti le stazioni di servizio si chiamano Pemex ed ospitano quasi sempre un piccolo supermercato con tutti i viveri di prima necessità; la benzina costa mediamente 11,50 pesos con piccole differenze tra il tipo “Mag-na” 87 ottani e la “Premium” 92 ed in molti casi si può pagare con carta di credito. Alcune strade poco frequentate sono sprovviste di pompe di benzina e potreste percorrere più di 100 chilometri prima di trovarne una. Ad esempio, sulla tortuosa 199 che corre per più di 200 km tra S.Cristobal d.Casas e Palenque la benzina è venduta a taniche nei modesti empori degli Indios locali.

Per alcuni dei luoghi che abbiamo visitato la cartografia fornita da Google Maps è molto lacunosa: quanto abbiamo desiderato possedere l’atlante della famosa Guia Roji ma che si fatica a trovare sul posto! Consigliamo di procurarsela prima di partire. Il soccorso stradale risponde allo 078 (acquistare una SIM messicana può tornarvi utile); abbiamo visto un paio di volte il furgone degli “angeles verdes” che pattuglia le strade in cerca di turisti in panne, ma non aspettatevi di trovarlo nel folto della foresta di Calakmul !

La nota agenzia di autonoleggio che abbiamo scelto ci ha consegnato un’automobile con parecchie ammaccature sulla carrozzeria. Sebbene l’addetto le abbia registrate sul voucher all’atto della consegna del mezzo la cosa ci ha infastidito un po’ perché avrebbe potute dare adito a contestazioni all’atto della riconsegna; Tuttavia se una ammaccatura l’avessimo causata noi nessuno se ne sarebbe accorto ! Consigliamo vivamente un auto con cambio automatico visto la presenza delle innumerevoli topes che vi obbligano quasi a fermarvi e per chi non ha problemi di budget il noleggio di un fuoristrada offre l’opportunità di esplorare in autonomia favolose zone selvaggie come ad esempio Punta Allen, alla quale abbiamo dovuto rinunciare.

Da buoni “turisti per caso” per finire ecco un piccolo accenno ai luoghi visitati ai quali abbiamo attribuito un punteggio personale da 1 a 3.

Spiagge: Cancun 1: belli gli alberghi! Isla Mujeres 2: mare incantevole ma troppo urbanizzato. Isla Holbox 3: romantica. Majahual 2: splendidi posti ma l’arenile sporco, Tulum 3 : incantevole.

Siti archeologici: ChiChen Itza 1: un grande mercato di souvenir con all’interno qualche rovina Maya. Uxmal 3: con una piramide non piramidale! Comalcalco 2 : un modo diverso di concepire i palazzi.

Tulum 2: celebrazione delle vestigia e del mare dei Maya, peccato per la presenza di turisti che ci vanno solo a fare il bagno. Palenque 3: notevole. Calakmul 3: sul set di un film di Indiana Jones!

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Presso Comalcalco



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