Martinica: non solo spiagge caraibiche

Fiori, oceano e vulcano: viaggio tra il misterioso vulcano (spesso avvolto nelle nuvole), la vegetazione tropicale e le spiagge di sabbia nera e quelle bianche punteggiate di palme
Scritto da: Greba
martinica: non solo spiagge caraibiche
Partenza il: 21/12/2015
Ritorno il: 08/01/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Non è mia intenzione annoiare i lettori di questo diario di viaggio in Martinica con un minuzioso resoconto giornaliero di ciò che abbiamo fatto o di come era il meteo (caraibi = tempo variabile con probabilità alta di rovesci quotidiani anche durante la stagione “secca”). Semmai mi interessa maggiormente dare indicazioni generali su come strutturare una vacanza sull’isola.

I 16 giorni (18 in tutto con il viaggio) che avevamo a disposizione per visitare la Martinica li abbiamo distribuiti nella seguente maniera:

– 6 giorni nel “Nord caraïbe” con il misterioso vulcano (spesso avvolto nelle nuvole), la esuberante vegetazione tropicale e le spiagge di sabbia nera

– 10 giorni nel “Sud caraïbe” con le classiche (e anche molto turistiche) spiagge bianche punteggiate di palme

Col senno di poi avremmo dovuto trascorrere più tempo nel “Nord caraïbe” visto che la parte nord-occidentale dell’isola è quella che ci ha colpito e affascinato maggiormente per il suo carattere più selvaggio e decisamente meno turistico.

NORD CARAÏBE

Abbiamo alloggiato presso La Gragerie (www.locations-vue-turquoise.com/index.php?p=la_gragerie), dimora -peraltro perfettamente restaurata secondo la tradizione locale!- facente parte di un complesso di edifici di un vecchio zuccherificio definitivamente abbandonato nel 1959. Situata a Morne Etole (a circa 10 minuti di auto dalla bellissima e affascinante Saint-Pierre), si è rivelata la location perfetta non solo per la tranquillità e la calma che la avvolge ma anche per la relativa vicinanza alle mete previste dal nostro programma di viaggio. Per non parlare della nostra ospite, Alison, che è stata di una squisitezza unica: ci ha fatto trovare il frigo pieno la sera del nostro arrivo e ci ha portato una baguette la mattina successiva! Inoltre anche i beni di prima necessità come olio, sale, pepe, detersivo per piatti, sapone, sacchetti per il patume etc. li abbiamo trovati già nel’appartamento, che è pure dotato di una lavatrice.

DA NON PERDERE

  • Visita di Saint-Pierre, la “petite Paris” distrutta nel giro di pochi minuti dalla furia del vulcano Pelée nel 1902 con la sua affascinante baia.
  • Trekking “Canal de Beauregard”: passeggiata suggestiva e mozzafiato su un muretto di appena 40 cm di larghezza che costeggia un vecchio canale di irrigazione costruito dagli schiavi nel 1760 al fine di alimentare le distillerie di Saint-Pierre e di Carbet. Sconsigliato a chi soffre di vertigini! Vista sontuosa e fantastica sulla vallata di Carbet e sul mar dei caraibi. Il ristorante/bar “Relais de la maison Rousse” vi gratificherà di ogni sacrificio!
  • Trekking “La Trace du Nord”: il “non plus ultra” della Martinica per noi! Si tratta di una fantastica passeggiata di circa 6 ore (solo andata) lungo il fianco nord della montagna Pelée attraverso una rigogliosa ed esuberante giungla tropicale. Noi abbiamo preferito percorrere il tragitto da Anse Couleuvre a Grand-Riviere ma la passeggiata si può effettuare anche in senso contrario. Il ritorno in yole (“Au fils des anses” del capitano Omer; tel. 06 96389068) ha coronato questa giornata indimenticabile! La passeggiata è lunga ma non difficile. Per chi ci si vuol cimentare, è fondamentale munirsi di un abbondante riserva d’acqua e di cibo energetico!
  • Visita di Grand-Rivière, suggestivo paese di pescatori all’estremità settentrionale della Martinica. Le coloratissime case creole sono un delizioso spettacolo visivo.
  • Trekking della riserva naturale della “Presqu’île dela Caravelle”. Noi abbiamo effettuato il percorso lungo della durata di circa 4 ore che ci ha portato dal faro passando per l’anse Chandelier e la mangrovia alla baie du Trésor.
  • Il tramonto del sole sorseggiando un cocktail presso il Wahoo Café, a Le Carbet
  • Gli imbattibili succhi di frutta esotica preparati da Raymond nel suo negozietto di fronte alle rovine del teatro. Formidabili quello alla papaye, arancia e zenzero!

SPIAGGE

Tutte le spiagge del “Nord caraïbe” sono caratterizzate da sabbia di origine vulcanica dalle “mille sfumature di grigio”: bellissime e suggestive, ciascuno a suo modo, quelle dell’Anse Couleuvre, di Grand-Riviere ( la più nera in assoluto) e dell’Anse Turin immortalata in un quadro da Gaugin). Per chi ha tempo e soprattutto voglia di camminare, da non perdere sono pure l’Anse Lévrier e l’Anse è Voile (noi le abbiamo purtroppo viste solo dalla yole durante il ritorno da Grand-Riviere)

L’UTILE

Saint-Pierre dispone di due supermercati: Ecomax (simile all’Eurospin) e 8 à Huit (per noi di qualità superiore perché con più scelta). Frutta e verdura fresca le abbiamo comperate al mercato che ha luogo giornalmente (festività escluse) presso la piazza principale.

SUD CARAÏBE

Qui abbiamo soggiornato presso Le Domaine de l’Anse Ramier (www.anseramier.com), un residence a due piani dotato di due stanze e di sei studio. Noi abbiamo richiesto lo studio “Cannelle” per via della confortevole terrazza e della vista panoramica sull’oceano. Lo studio non è sicuramente dei più nuovi (porta chiari segni di usura) e non posside certo il fascino della storica “casa coloniale” nella foresta tropicale. Ciònondimeno è pulito (-le lenzuola e gli asciugamani così come gli strofinacci da cucina sono stati cambiati regolarmente-) e soprattuto è funzionale al nostro scopo, ossia la visita del triangolo “Les Anses-d’Arlet – Sainte Anne – Ilets du Robert”. Nonostante Le Domaine millanti la presenza di una propria spiaggia privata, questa purtoppo delude le aspettative visto che si affaccia sul golfo trafficato di Fort-de-France.

L’UTILE

Presso la vicinissima Anse à l’Âne si trova il supermercato 8 à Huit. Per frutta e verdura ci siamo recati quasi giornalmente al mercato di Les Trois-Îlets.

DA NON PERDERE

  • Visita e snorkeling nella spiaggia nera di Anse Noire
  • Visita e snorkeling nell’adiacente spiaggia bianca di Anse Dufour. Andandoci verso sera si ha la possibilità di partecipare alla tradizionale raccolta delle reti insieme ai pescatori locali e agli altri numerosissimi turisti…
  • Visita alla bellissima spiaggia dorata di Grande Anse dall’acqua cristallina. In particolare vale la pena fare snorkeling presso il sentiero sottomarino di Cap Salomon, piccolo parco naturale protetto
  • Visita al paese di Le Diamant col monumento “Le mémorial Cal 110” e l’isolotto vulcanico Le rocher du Diamant.
  • Visita agli Ilets et fonds blancs e agli iguana. Molti sono quelli che offrono escursioni giornaliere agli isolotti. Noi abbiamo preferito una visita di tipo ecologico nel completo rispetto della natura e pertanto ci siamo rivolti a Ty-Domino (www.ty-domino.fr). Il capitano Christian non solo ci ha fatto trascorrere una piacevole giornata nonostante il temporale che ci ha colto all’improvviso subito dopo la partenza ma ci ha deliziato con ottimi manicaretti casalinghi.

La tanto decantata spiaggia caraibica Grande Anse des Salines così come il trekking (che abbiamo fatto a più tappe) della Trace du Caps ci hanno invece deluso, la prima per la mancanza di acque calme e cristalline e per la presenza di moltissimi turisti, il secondo invece per la presenza di una quantità enorme di alghe gettate a riva dalle correnti (soprattutto nella zona costiera tra la Pointe d’Enfer e la Pointe Mareé e lasciate lì a marcire al sole (figuratevi il tanfo!).

Un viaggio in Martinica è sicuramente un’esperienza indimenticabile, anche se noi personalmente abbiamo preferito il nord selvaggio al classico sud caraibico e turistico. Ma come in ogni cosa, è sempre e solo una questione di gusti! A questo punto non ci ci resta che auguravi BUON VIAGGIO!



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