Il Mar Rosso ancora incontaminato

Il mio compleanno davvero speciale
Scritto da: amarantegnene
il mar rosso ancora incontaminato
Partenza il: 22/05/2010
Ritorno il: 29/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
22 Maggio: partiamo all’alba da Fiumicino con volo Livingstone; dopo circa 4 ore e mezzo finalmente atterriamo all’aeroporto di Marsa Alam e appena sbarcati ci assale subito la magnifica sensazione di calore sulla pelle, da troppo dimenticata dato il lungo inverno italiano di quest’anno. Una volta saliti sul pullman che ci attende, partiamo alla volta della nostra meta, l’Elphistone Village Veratour, che dista circa mezz’ora dall’aeroporto; una volta arrivati lasciamo le valigie nella comoda camera fronte mare e, messo il costume, eccoci subito in spiaggia. Il villaggio è abbastanza grande, ma ben organizzato; la spiaggia ampia, con un bel mare davanti anche se un po’ influenzato dal fenomeno delle maree; quella che, però, si verificherà essere la pecca più grande del villaggio è data dalla mancanza di un pontile che porti alla barriera corallina. Quest’ultima, infatti, si trova a circa 500 metri dalla spiaggia, anche se è facilmente raggiungibile. Finalmente ci possiamo buttare sul letto per un meritato sonno ristoratore. 23 Maggio: dopo una ricca colazione ci accaparriamo un paio di comodi lettini e un ombrellone e ci godiamo il sole del Mar Rosso; è una giornata particolarmente ventosa, cosa abbastanza frequente a Marsa Alam. Di solito il vento, comunque necessario data la temperatura, dura circa tre giorni, poi si placa e praticamente sparisce, facendo diventare la spiaggia una specie di forno… Comunque, dato il vento, approfittiamo del pontile del vicino villaggio (3 € per l’ingresso) e ci facciamo un po’ di snorkeling; appena immersi ci rendiamo conto delle bellezze sottomarine del posto. La barriera è davvero bella, ricca di coralli e pesci di ogni genere; bisogna però fare attenzione, poiché siamo praticamente in mare aperto, pertanto c’è spesso onda e soprattutto si fanno molti…incontri ravvicinati!! E infatti, proprio mentre seguivo un pesce Balestra Titano gigantesco, ecco che mi trovo davanti alla maschera un barracuda che mi guarda con fare minaccioso…quindi decido di allontanarmi e cambiare strada. Nel pomeriggio, invece, decidiamo di approfittare della ulteriore spiaggia a disposizione del villaggio e quindi ci facciamo accompagnare dalla navetta; purtroppo però l’intensità del vento è aumentata tanto da non riuscire a stare neppure in spiaggia e siamo costretti a tornare in albergo. E proprio a causa del forte vento, l’indomani decidiamo di farci una lunga e faticosa escursione a Luxor; la partenza è fissata alla 5 di mattina, quindi dopo cena andiamo subito a letto. 24 Maggio: alla 5 si parte alla volta di Luxor; la strada da percorrere è molto lunga, più di 5 ore, attraversando prima il deserto per poi arrivare nel verde della valle del Nilo. Il paesaggio è davvero sensazionale e il viaggio scorre veloce; il deserto è affascinante e misterioso, con qualche mandria di cammelli che pascolano qua e la; all’improvviso, poi, tutta la sabbia scompare e lascia il posto al verde alimentato dalla prima fonte di vita egiziana, il Nilo con il suo lento incedere. Arrivati a Luxor, la prima tappa è il Tempio di Karnak; scesi dal pullman capiamo subito che sarà una giornata bellissima, ma tremendamente calda. Ci immergiamo immediatamente nell’antico Egitto, passando attraverso il viale degli Arieti e subito dopo ecco decine e decine di colonne mastodontiche completamente ricoperte da geroglifici. La temperatura aumenta sempre di più e ci sono tantissimi turisti, di ogni nazionalità, ma la maestosità del luogo e il profumo di storia che emana non fa sentire la fatica. La tappa successiva è il Tempio di Luxor, collegato a quello di Karnak da un viale di sfingi di recente scoperto e soltanto in parte scavato; il tempio è “sorvegliato” al suo ingresso da due gigantesche statue la cui grandezza è difficilmente descrivibile. Anche in questo tempio il gran caldo si fa sentire, ma la voglia di scoprire le meraviglie del mondo antico è troppo forte per fermarci. Finalmente arriva l’ora del pranzo e possiamo quindi trovare un po’ di refrigerio nel ristorante dell’hotel dove ci dirigiamo, proprio sulle rive del Nilo, tutto pieno di navi da crociera ancorate alle sue rive. Subito dopo il pranzo ristoratore attraversiamo il Nilo a bordo di una pseudo-barchetta e, risaliti sul pullman, ci dirigiamo verso i Colossi di Mnemnon; sono davvero mastodontici e, in fondo, anche piuttosto integri. Anche il luogo in cui sono situati è particolarmente suggestivo, con, sullo sfondo, le colline che circondano la città di Luxor. La tappa successiva di questo tour bello ma massacrante è rappresentata dalla mitica Valle dei Re; arriviamo all’ingresso intorno alle 15 e ci meravigliamo di non trovare praticamente nessuno con noi. Solo successivamente, quando il piccolo trenino elettrico ci scarica nel luogo dove si trova la maggior parte delle tombe, capiamo perché a quell’ora non vi sono visitatori…il termometro, infatti, segna ben 53 gradi… Iniziamo la visita che comprende 3 tombe e restiamo esterrefatti per la ricchezza dei colori, la finezza dei geroglifici e la cura con la quale sono rappresentate le varie scene che si susseguono man mano che si scende per i cunicoli delle singole tombe. In effetti la temperatura si fa sentire, l’umidità è particolarmente intensa; non riusciamo davvero a comprendere come sia possibile che, nonostante queste condizioni climatiche, tutto si sia conservato per ben 4.000 anni… La visita della Valle dei Re si conclude con la discesa nella tomba di Tukankamen, una delle più recenti tra quelle scoperte, e altresì una delle più ricche di tesori; al suo interno riposa tutt’ora la mummia del Faraone, ben visibile senza grossi sforzi. E’ inoltre conservato qui anche il famoso sarcofago che custodiva la mummia medesima, tutto d’oro; bellissimo. L’escursione termina in un villaggio nel quale viene lavorato l’alabastro e poi inizia il viaggio di ritorno che ci riconduce in albergo alle 22 passate. 25 maggio: Dopo una giornata bella ma faticosa come quella precedente oggi decidiamo di goderci il sole di Marsa Alam e quindi assoluto riposo sulla spiaggia del villaggio. Preso posto in spiaggia notiamo subito con gioia che il vento che fino a quel momento ci aveva sempre accompagnato, come d’incanto è completamente sparito. La gioia del primo momento, però, si tramuta in disperazione dopo poco; purtroppo, infatti, non essendoci un alito di vento, la spiaggia diventa una sorta di forno, e intorno all’ora di pranzo la colonnina di mercurio segna ben 46 gradi all’ombra… 26 maggio: Anche oggi la giornata si prospetta decisamente calda e senza vento. Decidiamo quindi di approfittare della ulteriore spiaggia messa a disposizione dal villaggio, con pontile e una barriera corallina facilmente accessibile. Quindi, muniti di pinne, maschera e boccaglio saliamo sulla navetta e partiamo; la spiaggia dista poco più di 5 minuti dal villaggio ed è munita di ombreloni e lettini gratuiti per i clienti Veraclub. Appena arrivati ci predisponiamo a dovere e quindi iniziamo un bello snorkeling intorno alla barriera corallina; anche qui, come in tutta la barriera di Marsa Alam, i colori sono ancora molto intensi. Incontriamo pasci pappagallo, pesci pagliaccio con i loro immancabili anemoni, pesci palla, pesci trombetta… La giornata prosegue tornando al villaggio e quindi ci prepariamo ad una cena un po’…speciale. Infatti oggi è il mio trentesimo compleanno, e per l’occasione abbiamo prenotato una ricca cena a base di pesce in un altro ristorante del villaggio. La serata poi viene ulteriormente arricchita dalla carinissima animazione Veraclub che, avendo saputo del mio compleanno, viene a farmi gli auguri nel corso della cena con annessa torta. 27 maggio: dopo una ricca colazione, la mattinata è dedicata alla escursione alla “spiaggia delle tartarughe”, meglio conosciuta come Abu Dabbab. L’escursione è organizzata dal diving center del villaggio, e pertanto partiamo con il pulmino insieme ad un istruttore che ci farà da cicerone tra i flutti del Mar Rosso. La spiaggia è molto grande e decisamente affollata; infatti ci sono tantissime escursioni che vengono qui organizzate per la ricchezza delle barriera corallina, che circonda da entrambi i lati la insenatura. Dopo esserci muniti di pinne, maschera e salvagente obbligatoriamente richiesto, capiamo il perché di tanta gente; ci sono migliaia di pesci, di tantisime specie diverse, ma soprattutto ci sono le tartarughe giganti che nuotano insieme a noi. Oltre alle tartarughe, poi, vediamo uno squalo chitarra, alcuni trigoni, e molto altro ancora; purtroppo però non siamo riusciti a vedere il dugongo, un grande mammifero erbivoro, simile ad un elefante marino, che purtroppo è una delle tante razze in via di estinzione. L’escursione dura circa 1 ora e mezzo, ed è abbastanza faticosa; ma vale tutta la fatica fatta. Dopo essere tornati in albergo ci godiamo un po’ di relax in spiaggia e la giornata prosegue all’insegna del sole e del riposo. 28 maggio: purtroppo è il nostro ultimo giorno intero a Marsa Alam, quindi decidiamo di fare il pieno di sole e di mare, all’indomani, infatti, si riparte alla volta dell’Italia. La giornata si svolge interamente nel villaggio e alla sera c’è un bello spettacolo organizzato dai bravissimi ragazzi dell’animazione, con il quale intendono salutarci e augurarci un buon ritorno a casa. 29 maggio: si torna in Italia. Il volo di ritorno è puntuale. Dobbiamo dire che Marsa Alam è un posto ancora relativamente poco inflazionato, dove si può vivere tranquillamente e al di fuori della confusione di Sharm. Il mare è bello e la barriera corallina ancora ben conservata e ricca di pesci; il villaggio è ben organizzato, pulito e ben tenuto da Veratour; l’equipe di animazione molto preparata e allo stesso tempo decisamente discreta e non invadente. Tutto sommato è un ottimo luogo per una breve digressione infra-lavorativa…


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