Viaggio a Marrakech

In Marocco (a dicembre) per andare alla scoperta di ogni angolo della città
viaggio a marrakech
Partenza il: 27/12/2011
Ritorno il: 31/12/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Per queste ultime festività, abbiamo deciso di andare a Marrakesh. Era tanto tempo che volevamo andare… Non so perché! Voglio scrivere della mia esperienza non solo per condividere la bella avventura, ma anche per evitare ad altri di “incappare” in situazioni o fatti più o meno piacevoli e trarne il meglio del meglio!

Complessivamente il viaggio è stato bello, pieno di attrazioni turistiche e non, nel senso che abbiamo cercato di mangiare nei posti locali, con locali, parlando con locali e quindi sentendoci un po’ più a contatto con il luogo. Se mi si chiede “Lo rifaresti?” direi che preferirei andare fuori dalla città caotica e optare per località come Fes o Essaouira per vedere cose nuove, ovviamente, per assaporare davvero il Marocco reale, non quello turistico che ti vogliono a tutti costi ‘appioppare’ a Marrakesh!

Andando con ordine, ecco i miei pensieri e commenti che spero possano tornare utili a chi vuole andare a visitare questa interessante città: – Viaggio Io sono andata col mio moroso dal 27 al 31 dicembre. Abbiamo deciso di tornare il 31 per risparmiare sul volo (Ryanair, claro…). Da casa, avevamo prenotato 2 riad di medio-alto livello, sui 30€ a testa per notte, che comprendevano solo la colazione. Inoltre, sempre tramite internet, abbiamo deciso di prenotare un viaggio nel deserto.

Alloggio Per cominciare… i riad: il primo (Riad Noor Charana) moolto carino, si trova a 5min a piedi dalla piazza El Fna. Le stradine che ti portano fino al riad sono piccole, poco frequentate ma di sera illuminate, tuttavia ci hanno fatto temere il peggio, quando siamo arrivati, perché proprio non si vedeva una faccia simpatica in giro, nonostante fosse giorno! Una volta entrati, si apre come un altro mondo… il riad è proprio bello, confortevole, silenzioso. La signora francese che ci ha accolto è stata molto gentile, ci ha parlato delle attività che potevamo fare e nel frattempo ci ha offerto il tipico thè alla menta abbiamo conversato del più e del meno e, dopo averci mostrato la nostra stanza, estremamente carina, anche se piccina, ci ha accompagnato alla piazza per farci vedere la strada giusta da prendere al ritorno senza perderci. Ci ha inoltre assicurato che la zona era tranquilla, su quello non ho avuto dubbi (dopo). Anche il secondo riad (Ryad Dar Ganou) era molto carino, tranquillo, non lontano dalla piazza. Come l’altro offrivano una buona e sostanziosa colazione (succo d’arancia freschissimo, yogurt ottimo, caffè/thè, vari tipi di pane strabuono con burro e marmellate..). Abbiamo pagato qualcosina di più credo per il fatto che avesse il riscaldamento, ma davvero non è che ne avesse bisogno.. Una pecca: non c’era il wifi WIFI, ma solo un laptop di quelli piccoli che a turno bisognava dividere con gli altri ospiti. L’altro aveva il wifi

La città: All’inizio Marrakesh mi ha dato un impatto forte. I suoi abitanti sono persone invadenti, aggressive, che cercano di fermarti per spillarti uno, dieci, cento dirham… (=10 cent, 1 euro, 10 euro..). All’inizio non è facile, perchè tutto, proprio tutto quello che fai è scrutinato, tutti cercano di avvicinarti con un secondo fine, quindi chiedere For Free non esiste a Marrakesh! Mi hanno detto che in altre città, tipo Fes, la gente è molto più tranquilla… Comunque, dopo uno o due giorni ci si abitua a questo continuo tentativo di “aiuto molesto” e si entra nello spirito, ci si adatta e tutto fila molto più liscio.

Da vedere (e da evitare)

Abbiamo visitato poco, ma quel poco ve lo dico:

Evitare di sprecare 4€ con il parco Majorelle, a meno che non siate fan di cactus e piante di vario tipo… sulle guide ne parlano come di una meraviglia incredibile, mentre davvero è una perdita di tempo e denaro. È piccolo, sicuramente ben tenuto, ci stava Yves Saint Laurent, se siete suo fan, andateci che ci sono delle cartoline di auguri con Love&Peace come messaggio ai suoi amici.. e niente di più. Altra attrazione turistica, il palazzo Bahia che è un grande palazzo nobile, vuoto (non arredato), con grandi sale decorate molto carine. 10 Dirham, ovvero 1 euro, noi non abbiamo pagato… all’inizio credevo perché fosse venerdì e quindi una parte del palazzo era chiuso, poi all’uscita gli altri turisti pagavano… mistero! Comunque, è in centro, ci si arriva agevolmente, non come il parco Majorelle che è un po’ più fuori, per cui ne vale la pena.

La Medina: Regola d’oro per la medina: contrattare, contrattare, contrattare. Non accettate mai il prezzo che vi dicono, è almeno 3 volte tanto quello che pagherebbe un marocchino. Ti dicono 150, tirate giù fino a 30, vi diranno scandalizzati “No, no, no”, ma proprio scandalizzati e quasi arrabbiati! Ma se voi, lentamente ve ne andate via, vedrete che vi richiameranno! Tanto, loro non sono mica gli unici a vendere quello che stanno vendendo! È come da noi, nel mercato ci sono sempre più di una bancarella che espone più o meno la stessa merce… Sono loro a perderci non voi, sicuramente dopo pochi passi incontrerete la stessa merce a meno!

Taxi: contrattare sempre i prezzi all’inizio della corsa. Esempio, dall’aeroporto, che è molto vicino al centro, se vi chiedono più di 30/40 dirham (=3/4€) a persona vuol dire che stanno esagerando. Non accettano la vostra proposta, andate via, non mancheranno altri meno ingordi!

Cena: A cena abbiamo mangiato sia nella piazza che in un ristorantino davvero ottimo (si chiama Dar mimoun, ed è vicino alla piazza El Fna), decorazioni incredibili, cibo molto buono, prezzi buoni. Faceva un po’ freddo, perchè era stile riad (a cielo aperto), ma fa niente. Assolutamente da provare la carne d’agnello alle prugne e fichi, una delizia celestiale! Abbiamo preso anche degli antipasti e poi dei dolcini. Mi pare che abbiamo speso intorno ai 15 euro. Ci sta, per il posto e l’esperienza.

Mangiare in piazza El Fna: un’avventura… ci sono tantissime bancarelle… tipo festa dell’unità, che ti fanno da mangiare sul momento e mangi in mezzo alla folla, seduti sulle panche. Per cui ti aspetti che sia economico. Ma ecco il marocchino che urla “vieni da me a mangiare, qui economico, qui buono”. Insomma, si fanno competizione fra di loro e ti frastornano fino a quando qualcuno non ti convince, tra il casino della piazza e le loro urla, di sedersi nel loro ristorante. Noi ci siamo fatti fregare, grazie a questo sistema. Non sapendo cosa scegliere, ci siamo fatti consigliare carne e pesce misto grigliato. Il tizio ci ha portato anche altro cibo che non avevamo chiesto, ma visto le quantità sembravano fossero degli antipasti (inclusi). Alla fine ci ha portato un conto esorbitante: 70 euro in 4! Un vero furto! Gli abbiamo lasciato i soldio solo di quello che abbiamo mangiato… ma è ovvio che ci hanno raggirato. Questo è avvenuto alla baracchina n. 12. Evitatela! Poi ci hanno poi detto che la n.14 è migliore e ha prezzi più convenienti. Infatti, c’era addirittura la fila!

Viaggio nel deserto: noi abbiamo prenotato in anticipo e, nonostante ciò, non abbiamo pagato molto di più. Si paga circa 60/65 euro a persona per 2 giorni e 1 notte, inclusa una cena e una colazione e il giro con il dromedario (a chi piace…). In cosa consistono questi 2 giorni? Sedici ore di viaggio in pullman turistico (8 all’andate e 8 al ritorno) per raggiungere Zagora, ovvero la porta del deserto. Si passa da Ourzazate che è una cittadinella del 1100 (se la guida non ha detto male) che fa da sfondo a tanti film, come quello di Indiana Jones (non chiedetemi quale!), Il Gladiatore, Laurence D’Arabia e altri meno conosciuti… Molto bello! Ogni 2/3 ore di viaggio ci fermavamo presso baretti o località turistiche stile “ripulisci il turista”… Nonostante questo, la serata è stata simpatica, il cibo molto buono e i tuareg/berberi simpaticissimi a servirti e farti compagnia. Si vede che non fanno questo di mestiere, sono imbranati ma genuini (almeno loro!).

La notte nel deserto non è fredda. Di più! Si dorme in tende da 5 persone e tutti abbiamo dormito completamente vestiti e con 2-3 coperte sopra. Nonostante questo ti si ghiaccia la testa! Ma è una bella esperienza… soprattutto vedere quel mondo fantastico di stelle e stelle comete! I berberi scherzando dicevano che era la loro TV! Caspita, bellissima sta TV la voglio a casa mia anche io!

Il deserto la mattina sembra uno di quei paesaggi dai colori pastello con una luminosa e fantastica alba! Poi ritorno al famigerato bus con dromedario (che strapuzza! Niente di personale contro i dromedari, però giornata senza doccia…) e via, per rifare i 400 km del ritorno. Il paesaggio è fantastico, si passano le montagne e si arriva fino a 2200 metri per poi riscendere. Ci sono anche viaggi nel deserto di 3 giorni e 2 notti, ma altri che lo hanno fatto hanno detto che cambia poco, nel senso che ti portano sul minibus per ore e ore e fermano in posti turistici… quindi 2 giorni, sembrano abbastanza!

Piazza El Fna: un circo all’aria aperta… letteralmente! Ci sono serpenti, macachi, addestratori di piccioni, giocolieri, saltimbanchi, donne che ti vogliono fare l’hennè… e questo succede tutti i giorni! La piazza è sempre viva, c’è sempre qualcosa che succede da qualche parte… è grandissima. È consigliabile godersi lo spettacolo dal Cafè de Paris, da qui c’è una vista molto bella; Sconsigliato – dalla signora francese proprietaria del primo riad – mangiare lì… mentre prendersi un bel thè alla menta non costa tanto! Il lato negativo della medaglia sta nel fatto che non puoi fare due passi che c’è sempre qualcuno che insiste per farti scattare qualche foto… se ne fate una saranno subito pronti a chiedervi soldi! E non saranno mai contenti di quello che gli darete! Anche per 10€! Ti daranno sempre e comunque del pezzente! Detto questo, detto tutto (credo). Spero che il mio breve racconto sia utile anche solo a una persona! Se avete domande, scrivetemi commentando l’articolo oppure scrivendo all’indirizzo alessia.bisogni@gmail.com

Ciao!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche