Marocco, un viaggio autentico

Itinerario di due settimane alla scoperta di un Paese straordinario
Scritto da: I viaggi di Ines
marocco, un viaggio autentico
Partenza il: 08/08/2017
Ritorno il: 22/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Scegliere il Marocco come meta delle vacanze estive vuol dire avere coraggio. Essere pronti non solo ad immergersi in un altro mondo e in un’altra cultura, ma soprattutto ad affrontare temperature superiori ai 40°, in alcune zone. Proprio a causa del caldo ho abbandonato l’idea del deserto, della notte in tenda sotto il cielo stellato e della cammellata tra le dune dorate. Dicono sia un’esperienza fantastica, imperdibile. Se avrete occasione di visitare il Marocco in primavera annotate di passare da Merzouga e di farvi portare a Erg Chebbi. Se invece, come me, potete concedervi un paio di settimane consecutive solo in estate, ecco alcuni suggerimenti per un percorso che alterna città e mare, mercati e spiagge.

CONSIGLI PRATICI

DOCUMENTI E SALUTE: per i viaggi turistici di durata inferiore ai 90 giorni al momento non è necessario il visto, ma solo il passaporto. Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie. Il Marocco in alcune occasioni metterà a dura prova il vostro stomaco per i forti odori e profumi, per le strade tortuose ed irregolari, per il cibo speziato che potrebbe provocarvi qualche disordine intestinale. Siate pronti a tutto e portate i farmaci adeguati. Non lasciate che qualche piccolo imprevisto vi rovini la vacanza!

VALUTA E PAGAMENTI: la moneta utilizzata in Marocco è il Dirham (MAD). Nessuna banca potrà convertire il vostro denaro prima della partenza. La soluzione migliore è portare con voi parecchio contante e farlo cambiare una volta arrivati a destinazione. Non dimenticate la carta di credito per i pagamenti più consistenti (hotel / ristoranti).

TRASPORTI: come sempre prenotare in anticipo permette di risparmiare sui prezzi dei voli e di alcuni viaggi in pullman e/o treno. Se come me sceglierete di utilizzare gli autobus (consigliati vivamente dopo aver visto la guida marocchina e il caos delle grandi città), potrete fare riferimento a CTM e SUPRATOURS: offrono un ottimo servizio anche nella gestione dei bagagli. CTM permette di acquistare online, scegliendo anche i posti. SUPRATOURS invece consente l’acquisto dei biglietti esclusivamente in loco. Vista la grande affluenza consiglio di mettervi in fila alla prima biglietteria che troverete appena arrivati in Marocco e di premunirvi dei titoli di viaggio che vi serviranno durante la vostra vacanza. In ogni caso dovrete presentarvi mezz’ora prima in stazione per registrare il bagaglio. Il trasporto ferroviario (ONCF) attualmente è disorganizzato a causa dei lavori in corso sulla nuova linea di Alta Velocità. Non stupitevi se il vostro treno dovesse subire ritardi o essere cancellato. Visitate il sito delle Ferrovie per tutti gli aggiornamenti in tempo reale, per controllare gli orari e per eventualmente acquistare i biglietti.

STRUTTURE RICETTIVE: organizzarsi prima vi permetterà di poter scegliere le strutture più belle in cui soggiornare. Date la priorità ai Dar e ai Riad, bed & breakfast ricavati nei tipici palazzi mosaicati e decorati all’interno delle Medine. Sono le strutture più autentiche. Verrete trattati con cura, coccolati e viziati con colazioni abbondanti a base di prodotti freschi e genuini.

ACCOGLIENZA: il Marocco vive anche grazie all’industria del turismo. Molti marocchini sono ospitali, mentre alcuni vedono il turista come una “gallina dalle uova d’oro” e, a volte, capita che se ne approfittino chiedendo ricompense economiche persino per dare indicazioni stradali. Fidatevi, ma non troppo. Cercate di essere autonomi, per quanto possibile. Se capite le intenzioni del vostro interlocutore sinceratevi prima del prezzo oppure rifiutate con fermezza.

FEZ

Rimpiangerete la pace e la desolazione del nuovissimo aeroporto di Fez dopo che il grand taxi vi avrà lasciati fuori dalla Porta Blu (Bab Boujloud), la chiave d’accesso a una delle Medine più caotiche del Marocco. Un labirinto di vicoli che vi farà perdere il senso dell’orientamento. Ripiegate la cartina e lasciatevi guidare dal flusso della gente. Quello che c’è da sapere sulla Medina di Fez è che si sviluppa sostanzialmente intorno a due vie principali: Talaa Kebira sulla sinistra e Talaa Sghira sulla destra. La prima corrisponde al mercato alimentare, la seconda a quello artigianale. La pendenza delle strade vi aiuterà a capire se state risalendo verso la Porta Blu o se state scendendo verso Place Seffarine (la Piazza degli artigiani del rame) e la bellissima Medersa Attarine, tappa obbligata per riempirsi gli occhi con i colori delle tipiche zellige (piastrelle) e con l’incantevole decorazione degli stucchi. La città antica di Fez conserva un’autenticità quasi medioevale, capace di proiettare indietro nel tempo chiunque abbia la fortuna di visitarla. I ritmi di vita lenti sono scanditi dai canti dei muezzin che richiamano i fedeli musulmani alla preghiera dall’alto dei minareti delle moschee, prima fra tutte la Moschea Karaouiyne, la più grande della Medina, famosa anche per l’Università e la libreria adiacenti. Nei mercati (souq), invece, le attività artigianali procedono frenetiche e le merci vengono trasportate sopra carretti trainati da cavalli o spinti a braccia che vi capiterà spesso di incrociare lungo il vostro percorso. Una delle attrattive principali di Fez è rappresentata dalle concerie Chouara, nascoste tra gli alti palazzi. Un luogo unico, non solo per il forte odore prodotto dai pigmenti e dalle sostanze utilizzate nella lavorazione del pellame. Trovare l’entrata per poter salire sui balconi panoramici potrà rivelarsi un’ardua impresa, ma verrete ampiamente ripagati della fatica. Non limitatevi alla Medina durante il vostro soggiorno a Fez: fuori dalle mura vi attendono altri tesori da scoprire! Per esempio il Museo Batha che, oltre ad una collezione di manufatti che spaziano dalle ceramiche ai costumi tradizionali, vanta un fresco giardino incorniciato da un porticato. Merita una visita anche il parco ben curato Jnan Sbil, che incontrerete sulla strada verso la Mellah, il quartiere ebraico. Ultimo consiglio: ritagliatevi un po’ di tempo al tramonto e fate una passeggiata a piedi fino al Borj Nord, vicino alle tombe merenidi. Su questa collina vi innamorerete della vista a 360° su Fez e sulle colline alle vostre spalle. Un paesaggio tipicamente mediterraneo che, dai finestrini del pullman, vi farà compagnia durante le quattro ore di viaggio verso Chefchaouen. Distrarvi guardando i colli con gli ulivi, le greggi al pascolo e i fichi d’india maturi sarà la soluzione ideale per non soffrire l’asfalto irregolare e le tante curve che salgono verso la montagna.

CAFE’ CLOCK: Avete mai assaggiato un hamburger di cammello? Da Cafè Clock è uno dei piatti forti! Locale giovane, con una clientela internazionale, propone ogni settimana corsi di cucina marocchina, di scrittura araba e allegre serate musicali. A Fez lo trovate appena entrati nella Medina; a Marrakech, invece, a dieci minuti da Piazza Jemaa el Fna. D’obbligo, in estate, rinfrescarsi con un bel succo di menta e limone, magari sulla terrazza panoramica!

DAR MEHDI: la gentilezza e la cortesia di Mourad sono il valore aggiunto di questo piccolo Dar. Vi sentirete come a casa in questa fresca oasi con poche stanze, ricavata in una classica casa marocchina decorata con mosaici favolosi. La mattina, a colazione, dovrete disporre con cura i piatti sul tavolo per riuscire a farceli stare tutti. Più che “breakfast”, oserei dire “lunch”. Da provare anche la cena.

CHEFCHAOUEN

Un paio di giorni vi basteranno per girare in lungo e in largo Chefchaouen, una graziosa località turistica incastonata ai piedi delle alte montagne del Rif, chiamata anche la “perla blu” per le sue case intonacate di azzurro. L’origine di questa tendenza a rinfrescare le pareti degli edifici con le tonalità del blu è ancora molto discussa: alcuni sostengono che serva per tenere lontani gli insetti, altri che furono gli ebrei in fuga ad utilizzare il colore del paradiso. Poco importa il motivo, la cosa certa è che il risultato è davvero affascinante! Per una vista completa sulla Medina fate una passeggiata fino alla Moschea Spagnola, magari al tramonto. Da lì noterete anche l’unico elemento che stona con il colore dominante di Chefchaouen (ripreso persino dai petit taxi): la Kasbah, la fortezza ocra che si affaccia sulla Piazza principale Uta el-Hammam. Non mancate una visita al fiume Ras el-Maa: scendendo lungo il suo corso potrete vedere i lavatoi ancora in uso tra le donne del posto e i caratteristici chioschi dove, in estate, le sedie e i tavolini sono immersi nell’acqua, tra la frutta fresca che galleggia. Noterete l’influenza della dominazione spagnola non solo nella lingua, ma anche a tavola. Preparatevi ad un nuovo trasferimento in autobus per raggiungere la tappa successiva del vostro viaggio. Anche in questa occasione i bellissimi paesaggi rurali che attraverserete cattureranno la vostra attenzione. Assicuratevi di essere svegli quando passerete da Tetouan: imperdibili le greggi ammassate nei garage o trasportate sui rimorchi dei furgoncini, con tanto di pastori al seguito.

DAR ZAMBRA: Non lasciatevi impressionare da qualche scalinata (neanche troppo ripida) quando dovrete prenotare questo Dar. Una volta arrivati a destinazione rimarrete affascinati dalle camere graziose arredate con mobili dipinti a mano, ma soprattutto dalla panoramica terrazza sulla quale ogni mattina viene servita una colazione sublime. Sperimenterete l’emozione di essere davvero “on top of… Chefchaouen”! Consigliatissimo!

SOFIA: Un cameriere che parla perfettamente qualsiasi lingua (italiano compreso) vi illustrerà il menu di questo posto davvero particolare amato non solo dai turisti, ma anche dagli abitanti di Chefchaouen. In questo ristorante con pochi tavoli all’aperto, a due passi da Piazza Uta el-Hammam, avrete modo di assaggiare un’autentica cucina casalinga ed avrete l’impressione di essere ospiti in una casa marocchina. Tajine e cous cous sono celestiali, per rimanere a tema con il colore della città.

TANGERI

Una striscia di mare separa Tangeri dall’Europa: è il famoso Stretto di Gibilterra. Nelle giornate di cielo terso si riesce persino a vedere la costa spagnola da uno dei tanti punti panoramici della Medina. Contesa per secoli dai colonizzatori europei per il suo essere porto e porta di accesso all’Africa, Tangeri risente ancora oggi degli influssi francesi e spagnoli e si presenta come una città variegata. Questa mescolanza la ritroverete nelle architetture, passeggiando per le strade, ma soprattutto nella cultura e nelle abitudini delle persone che incontrerete. Avreste mai immaginato, per esempio, che il cafè con leche è la bevanda più ordinata nei bar? Protagonista di questa città è senza dubbio il mare: appena arrivati vi salteranno all’occhio la lunga e moderna promenade (passeggiata) che nasconde una dozzina di parcheggi sotterranei e l’immensa spiaggia sabbiosa. Non mancate di fare un salto al nuovo porto la mattina presto per assistere all’animata contrattazione del pescato. Gli appassionati di fotografia dovranno rimettere la macchina nella custodia: scattare è severamente vietato!

La maggior parte dei tesori di Tangeri è custodita all’interno delle mura della Medina dove ancora oggi sopravvive il caotico Petit Socco (mercato). Non stupitevi vedendo la gente locale fare la spesa rimanendo comodamente seduta in auto! Tra la confusione delle compravendite ricordatevi di dare un’occhiata al cinema Rif ancora attivo con un programma di proiezioni in francese e alla piccola Chiesa anglicana di Sant’Andrea conosciuta per il suo piccolo cimitero. Un labirinto di strade in salita vi condurrà fino al punto più alto di Tangeri. Dalla cima del promontorio la Kasbah domina il mare, nascondendo al suo interno un bellissimo chiostro, un giardino e persino un museo. Lasciatevi incantare dalla passeggiata panoramica che costeggia le mura regalando una vista spettacolare sul porto. Risollevata dal suo passato malandrino, oggi Tangeri ha fatto tornare a galla quello splendore e quel fascino che per secoli hanno richiamato in città molti artisti da tutta Europa. Scoprirete i segni di questa rinascita allontanandovi dalla Medina e passeggiando per le strade della Ville Nouvelle, in continua espansione, tra i negozi, gli altissimi grattacieli e gli hotel di lusso.

Tangeri è una città viva soprattutto di notte. Tanti locali ed eventi vi daranno la possibilità di fare le ore piccole. Chi preferisce andare a letto presto, potrà godersi la tranquillità mattutina facendo jogging o una passeggiata sul lungomare deserto.

GRAN CAFE’ DE PARIS: D’estate dovrete fare la fila per riuscire a sedervi su uno dei tavolini all’aperto di questo caffè. Una buona scusa per abbandonare l’idea e accomodarsi all’interno, sui divanetti in pelle e ordinare un cafe con leche, come fa la maggior parte dei marocchini qui. Un personale in uniforme vi servirà con gentilezza mentre fuori esplodono il trambusto del traffico e la vita di quartiere.

ASILAH

Turista tra i turisti. E’ questa l’impressione che avrete passeggiando in pieno agosto sul lungomare di Asilah, località di soggiorno facilmente raggiungibile in treno da Tangeri. Qui, a differenza delle altre città marocchine, passerete quasi inosservati mescolati tra le famiglie e i gruppi di amici in vacanza. La piccola Medina, ordinata e pulita, ricorda tanto le città di mare greche e spagnole per gli edifici intonacati a calce con porte e persiane colorate. Costruita sulla spiaggia, a due passi dal porto, è protetta dalle mareggiate grazie alle sue spesse mura. All’interno troverete tantissimi Dar e Riad in cui soggiornare, botteghe artigianali ma soprattutto gallerie d’arte. Asilah è famosa per il Festival che ogni anno alla fine di Luglio vede arrivare artisti provenienti da tutto il mondo. In questa occasione i muri delle case diventano tele bianche pronte ad essere colorate e trasformate. Una manifestazione originale che permette ad Asilah di indossare una veste sempre nuova. Dopo aver trascorso un’intera giornata ad arrostire sulle lunghe spiagge sabbiose, ricordatevi di conservare qualche energia per la sera: con il calare del sole, abbandonati infradito e costume, scoprirete una “Rimini” marocchina stile anni Ottanta. Le griglie dei piccoli chioschi ambulanti riempiono l’aria di fumi e profumi. La fragranza di pesce, pannocchie e lumache si mescola a quella dello zucchero filato del vicino luna park, la principale attrattiva notturna. Passeggiando tra le vecchie giostre vi ritroverete, senza accorgervene, con il sorriso stampato sulla faccia. Asilah è la giusta destinazione per trascorrere qualche giorno in relax e spensieratezza, dopo il caos delle città. Concedetevi una suggestiva passeggiata sulla spiaggia in sella ad uno dei tantissimi dromedari oppure fate un giro con le pacchianissime carrozze in partenza dal lungomare.

A pochi passi dal centro e dal mare, Al Alba vi accoglie con uno staff tutto al femminile attento e premuroso, in un’atmosfera bianca e blu davvero rilassante. A disposizione degli ospiti tè alla menta, dolci e frutta durante tutto l’arco della giornata. Un modello di accoglienza molto occidentale che vi farà sentire come a casa. Le camere sono piccole, ma ben arredate e soprattutto pulite. Potrete decidere di rilassarvi con un trattamento presso l’Hammam interno alla struttura oppure prenotare la ricca e deliziosa cena. Per gli ospiti è riservata una tariffa speciale.

ESSAOUIRA

Un cielo pieno di gabbiani. Vi porterete a casa questo ricordo, dopo avere fatto tappa ad Essaouira, la città africana del vento. Qui, persino in piena estate avrete bisogno di sciarpa e golfino, complice la fresca brezza che arriva dall’Oceano. Raggiungibile anche in autobus a tre ore di viaggio da Marrakech, è diventata una delle mete più ambite per le gite in giornata dei turisti che sono in visita alla città rosa. Di fronte alla Medina, là dove i cavalloni si infrangono violenti contro gli scogli, potrete ammirare la selvaggia isola di Mogador raggiungibile solo in barca, divenuta la casa di intere colonie di uccelli. Per godere di una vista completa sulla città antica, non mancate di visitare la Skala du Port. Vi troverete a camminare lungo la parte fortificata delle mura tra due file di antichi cannoni e potrete salire persino sulla torre più alta. Ma la vera chicca di questo posto è poter scattare la fotografia più caratteristica! Uno sgabello posizionato ad uso esclusivo dei visitatori permette di inquadrare la Medina incorniciata in un oblò. Lo scatto vale il costo del biglietto! Appena fuori dalle mura, l’enorme Piazza Moulay el Hassan fa da collegamento tra la città e il porto. Affacciati sullo spiazzo troverete diversi chioschi che vendono succhi di frutta e cucinano pesce. Rinunciate a pranzare qui, preferendo locali più autentici all’interno della città vecchia, dove l’uso di prodotti freschi è una garanzia. Ad Essaouira sopravvivono ancora oggi le corporazioni artigianali: dei veri e propri quartieri dove poter osservare da vicino chi sferruzza la lana per realizzare berretti colorati o chi intaglia il legno costruendo portagioie e scatole che, all’apparenza, sembrano impossibili da aprire. Anche il porto ha il suo fascino. Accanto ai grandi pescherecci attraccati troverete ammassate le caratteristiche barche in legno verniciate di blu, con i proprietari seduti sul molo intenti a cucire gli strappi nelle grandi reti rosse. Se amate il kytesurf o la vela siete nel posto giusto! Un pò meno se pensavate di stare in spiaggia a prendere il sole. Il troppo vento e la sabbia vi faranno preferire una bella passeggiata nel cuore della Medina dove non vi annoierete di certo curiosando tra le bancarelle che vendono di tutto oppure lasciandovi trasportare dai profumi del mercato alimentare.

PASTICCERIA CHEZ DRISS: Per riuscire a mettere mano su uno dei dolci esposti in vetrina dovrete fare una lunga fila. Questa storica pasticceria di Essaouira è affollata a qualsiasi ora. Fette di torta, frutti di zucchero, paste ripiene di crema. Potrete gustare questi dolci sulla spiaggia utilizzando il servizio di take away oppure all’interno del locale, in un ambiente colorato tappezzato con locandine, disegni e fotografie.

GRILLADE CHAWAYA: Con soli 5 DH (50 cent) potrete far grigliare tutto il pesce che volete, dopo averlo acquistato al mercato ittico che si trova esattamente dall’altra parte della strada. Vi basterà consegnare la busta con il pescato al proprietario e scegliere quale contorno abbinare tra patatine fritte ed insalata. Vi innamorerete dell’autenticità di questo posto frequentato soprattutto da marocchini.

MARRAKECH

Il caos. Non esiste parola più adatta per descrivere l’essenza della Medina di Marrakech. Se pensavate di concludere il vostro viaggio con qualche giorno di relax nella famosa città rosa vi sbagliavate! Marrakech si sveglia lentamente ogni giorno verso metà mattina per riaddormentarsi solo a notte fonda, anche in piena estate quando il caldo e l’afa sono insopportabili. Il fulcro è Piazza Jema El Fna, un vero e proprio teatro a cielo aperto. Di giorno ospita tatuatrici di hennè, incantatori di serpenti (ebbene sì, camminerete a pochi centimetri anche dai temuti kobra neri), musicisti, venditori d’acqua in costume tradizionale. Dopo il tramonto lo scenario cambia: iniziano ad arrivare i cantastorie che con i loro racconti coinvolgenti radunano gruppi di persone di ogni età. Un vero peccato non conoscere l’arabo! Nella penombra della sera si accendono anche le luci e le griglie delle bancarelle ambulanti che cucinano il cibo da strada,servendolo su delle lunghe tavolate. Non c’è bussola che tenga nella Medina, specialmente nei mercati. Ogni volta che penserete di aver intuito la strada, vi starete sbagliando. Avrete modo di vedere da vicino uno dei souk più grandi del Marocco, coperto con teli che non permettono di avere punti di riferimento. Abbandonatevi alla provvidenza e lasciatevi incantare dalla bellezza dei prodotti artigianali esposti. Quando non riuscirete più a sostenere il trambusto e quando avrete terminato le visite ai maggiori punti di interesse della città antica (da non perdere la Madrasa di Ben Youssef, una scuola coranica incantevole) prendete un taxi e fatevi un giro nella Ville Nouvelle. Lì l’atmosfera è un po’ più rilassante e potrete visitare dei bellissimi e freschi giardini. Primo fra tutti il Jardin Majorelle, riportato al suo splendore originario grazie alla Fondazione Pierre Bergè – Yves Saint Laurent. Intorno all’edificio principale blu e giallo scoprirete un parco curatissimo con piante grasse, palme e fontane. Un altro posto da favola sono i giardini de La Mamounia. Non tutti sanno che, anche se non si soggiorna in questo hotel da Mille e Una Notte, durante il giorno il parco è accessibile a tutti. Vi basterà attraversare la hall dell’albergo, lasciandovi alle spalle vetrinette contenenti accessori di moda griffati ed entrare nella grande oasi verde. Per un attimo, vedendo i facchini che vi aprono la porta, vi sentirete delle persone importanti. Un po’ meno curati e meno ombrosi i Giardini Menara. Meritano una visita per vedere l’enorme piscina che si trova al centro, dove si specchia il padiglione. Un luogo suggestivo, a due passi dal minareto più famoso di Marrakech, quello della Moschea della Koutoubia.

LE JARDIN MARRAKECH: Piastrelle colore verde smeraldo, la frescura delle piante e dei ventagli di paglia messi a disposizione degli ospiti. Questo ristorante propone una cucina tradizionale a base di prodotti freschi, con un servizio curato e attento. State attenti a non calpestare la padrona di casa: una tartaruga che abita qui e che si muove liberamente tra i tavoli!

ARGANA CAFE’: Dalla terrazza di questo bar / ristorante si vede tutta la Piazza Jema El Fna, come del resto da quasi tutti i locali che si affacciano sullo spiazzo. Normalmente offrono cibo nella norma a prezzi un po’ più elevati. Saliteci al tramonto per scattare delle foto senza pari, quando il sole si abbassa e tutto si trasforma. Per entrare all’Argana dovrete passare il metaldetector: le giuste precauzioni dopo l’attentato del 2011. Vedere il locale rimesso a nuovo e gremito di clienti è la miglior risposta alla paura.



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