Marocco on the road 3

Amore a prima vista... in giro per Marrakech, Ouarzazate, Merzouga Rabat, Fez
Scritto da: Alicinalicetta
marocco on the road 3
Partenza il: 23/08/2011
Ritorno il: 03/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Viaggio in Marocco 23/8 – 03/09

Io e Amy!

10 giorni on the road, 2000 km, un viaggio incredibile… a sole 3 h di aereo da casa!

Ecco i miei consigli per i prossimi temerari che vorranno provare questa incredibile esperienza, ripercorrendo le tappe del nostro viaggio

23/08: Pisa-Marrakech

Soggiorno al Riad Aubrac: bello, posizione comoda nella Medina, prezzo buono se trovi offerta su booking. Marrakech è una città veramente allegra soprattutto la sera (cosa che nel resto del viaggio mancherà completanente) ma due giorni di soggiorno sono abbastanza: quasi tutto è finto e preconfezionato pet i turisti, vere e proprie prede di truffe legalizzate da parte di venditori ambulanti, false guide, ecc è impossibile visitare la città on pace poiché tutti ti tirano da una parte all altra, ti costringono letteralmente ad entrare nei loro negozi, si offrono di accompagnarti per poi pretendere un Lauto compenso… Per questo è sempre meglio concordare prima il prezzo di qualunque cosa, anche col semplice ragazzino che si offrirà di accompagnarvi all albergo, perché altrimenti a posteriori pretenderà almeno il triplo.

24/08: Visita Di Marrakech

Suq bellissimi, piazza al jeema… ripeto inutile in quanto finta (va giusto bene per mangiare la sera su una bancarella e sentire un po’ di musica, ma diffidate da quelli con la scimmietta che vela sbatteranno sulla testa per farvi fare la foto ricorfo: a posteriori pretenderanno delle cifre folli per una cosa che non gli avete chiesto, e sarete costretti a cedere se nom altro per sfinimento!!! Nel periodo del ramadan tutte le attrazioni chiudono alle h 15!

25/08

Noleggio auto: si parte in direzione Ouarzazate! (ps: noi l abbiamo noleggiata la mattona stessa in arreoporto, x 300 euro 9 giorni con aria condizionata e navigstore che nn serve a niente, ma in periodi di alta stagione converrà prenotarla prima via internet). Arriviamo a Telouet, dove si visita la vecchia Kasbah. Molto carina. Non c’è altro. Poi proseguiamo per Ait Ben Addouh, dove visitiamo la spettacolare Kasbah all’imbrunire. Lungo la strada vedrete una serie di alberghi di pseudo lusso: lasciate perdere! Il mio consiglio è di andare in uno degli alberghetti dentro, meno lussuosi di sicuro ma piu autentici: noi siamo stati Chez Brahim, posto meraviglioso! Per 200 dh a testa, notte in camera con vista sulla Kasbah che all Alba è davvero spettacolare! E cena ottima sulla terrazza a lume di candela! Impagabile. Tanta ospitalita e zero invadenza. Mettete la sveglia per vedere l’alba, non ve ne pentirete! E cmq, tra il caldo, la luce (in Marocco non esistono persiane!) e le capre che belano a più non posso non potrete che svegliarvi. Voto dieci e lode!

26/08

Si prosegue per Ouarzazate: visita agli studios, niente di che ma per curiosità si può fare! Pranzo in bellissimo ristorante con vista sulla Kasbah (passando in macchina proprio di fronte all Kasbah, a fianco al museo del cinema, con varie terrazze). Alle 14 proseguiamo per la valle del dades, e decidiamo di svoltare per le gole del dades: mai scelta fu più azzeccata! Paesaggi bellissimi, colori accecanti, Kasbah in rovina color rosso fuoco che si fondono col terreno sottostante… Proseguite oltre Come indica la lonley planet, e arriverete a percorrere una strada a precipizio sulle gole, fino ad arrivare ad in bar ristorante a picco sulla gola (non ricordo il nome ma lo vedrete perché non passa inosservato!): qui non potrete che fernarvi a bere un ottimo the alla menta con vista mozzafiato sotto di voi! Tornati indietro e ripresa la strada principale, prendiamo poi la deviazione per le gole del todra: qui cerchiamo una sistemazione per la notte e finiamo nel villaggio berbero che si chiama. Dove dormiremo presso l’hotel camping Chez badoo: la guida routard lo consiglia, ma io vi dico che non vale la pena fare tanta strada (questo villaggio si trova a 24 km di curve oltre le gole!): molto meglio fermarsi in uno degli alberghi che si trovano proprio nella gola, ad esempio l’hotel yasmina.

27/08

Giro per le gole del Todra dove la gente dorme in mezzo al fiume all ombra delle falesie per rinfrescarsi (a proposito, molte sono anche chiodate per cui se siete dei climber rivordatevi l’attrezzatura! Io comunque non ho visto scalare nessuno). Decidiamo di spendere ben 450 dh a testa (a posteriori direi che é troppo) per fare un giro di due ore a cavallo organizzato da Assetif Adventure: il giro è stato davvero bello perche ci ha permesso di percorrere buona parte del fiume e passare tra le gole, vedere la gente del posto che lavava i panni, gli orti, le palmieraie… Insomma molto carino ma se devo dire la verità forse come valle preferivo quella delle gole del dades. Torniamo quindi sulla strada principale che ci condurrà per 4 lunghissime ore fino a Merzouga, avvolti in una tempesta di sabbia. Ed è proprio a causa di questa tempesta che commettiamo il più grave errore della vacanza (a posteriori parzialmente rimediato, ma quanto nervoso!).

Avvolto nella tempesta sbuca dal nulla un ragazzo tutto imbacuccato che si butta letteralmente sotto le ruote della nostra macchina, per chederci un passaggio fino ad Erfoud. Con che cuore potevamo lasciarlo lì nella tormenta? Cosi lo carichiamo in macchina: il ragazzo dice di chiamarsi Joseph, parla benissimo l’italiano e dice di fare il cammelliere. Ma che combinazione, anche lui va a Merzouga! Risultato, fa tutto il viaggio con noi, e sembra piuttosto alternativo diciamo: fuma e beve anche se c é il ramadan e si entusiasma per la musica italiana che ascoltiamo. Arriviamo a Merzouga che ancora la tempesta imperversa, insiste tanto che ci costringe in pratica ad accompagnarlo ad Erg Chebbi e ci invita a bere un the nell’albergo in cui dice di lavorare: inizia a intortarci in modo piuttosto fastidioso sul trascorrere la notte lì (bellissimo albergo com piscina direttamente sulle dune) e sul prenotare l’escursione in cammello per la notte seguente. Insomma, ci dà tanto che nel frattempo viene buio, fuori c’è la tempesta e noi siamo sfiniti dal viaggio e da lui, cosi accettiamo dopo un’ora di contrattazione: notte in camera con vista dune, cena colazione e pranzo del giorno dopo 90 euro per due (da listino 110) ed escursione a suo dire la più economica (come da noi richiesto espressamente), sempre “grande sconto amigo ecc ecc” 70 euro a testa. Vi preciso che se guardate su tripadvisor troverete duemila alberghi che organizzano la stessa cosa per 30/40 euro. L’albergo è molto bello, ma io rimango tutto la sera dubbiosa (siamo gli unici della struttura) perche qualcosa non mi torna.

28/08

Il giorno dopo passiamo tutto il giorno a giocare come dei bambini sulle dune roventi che sono proprio di fronte, a 3 metri dall albergo (non per niente Merzouga viene chiamata la porta del deserto) e nella piscina direttamente sulle dune, un vero toccasana! Alle 5 selliamo il nostro dromedario e partiamo con la guida: un paio d ore (che male al sedere!) e si arriva nell’accampamento berbero dove dormiremo. La gita è sicuramente una cosa molto turistica, ma non si può venire fin qui e non farla. Lo scenario intorno è indescrivibile. Tuttavia tenete conto di questo: dentro la tenda vagava una quantità incredibile di scarabei giganteschi, cosa per me davvero intollerabile e, inoltre, era una specie di forno crematorio. La guida ci consiglia di dormire all’aperto e ci prepara il letto fuori! Bellissimo guadare le stelle in questo ambiente surreale, ma preparatevi a una bella notte in bianco: tra il forte vento, la sabbia che ti finisce in bocca e gli insetti forse forse avremo dormito un ora. Esperienza comunque indimenticabile! Alle 5 ci si alza, si riparte per vedere l’alba e si torna con altre due ore di cammello in albergo. Ben felice comunque di aver trascorso una notte all’addiaccio in pieno Sahara, la prossima volta pero opterei per una gita (a piedi con le mie gambe) alle 4 del mattino per vedere l’Alba: basta infatti addentrarsi anche solo di poco tra le dune per trovarsi in un altro mondo!

Al nostro ritorno colazione in albergo e pronti per ripartire (tramortiti). Arriva il momento di pagare (avevamo già lasciato un acconto di 130 euro a fronte dei 230 che avremmo dovuto dare in tutto, e preciso che Joseph aveva insistito per avere il totale in anticipo ma io mi ero opposta). Dal bancone leggo il listino dei prezzi ufficiali e… Indovinate un po’? Il prezzo della gita col cammello con bivacco sulle dune costava 40 euro a testa! E non i 70 che ci aveva detto Joseph facendolo passare per un prezzo amico. A questo punto non abbiamo più resistito ed esprimendoci in tutte le lingue possibili abbiamo detto al gestore (Joseph naturalmente dopo aver preso la sua lauta commissione non si era più visto) che avremmo pagato solo quanto previsto nel listino, e non i 60 (!) euro in più che alla fine erano la commissione di quell impostore! Il gestore lì per lì ha tentato di difendersi dicendo che avremmo dovuto chiedergli subito se Joseph diceva la verità (xche di solito se il commesso vi dice un prezzi voi andate dal proprietario del negozio a chiedere se è vero?!) ma noi, ormai disillusi e fermi nella nostra posizione non ci siamo smossi. In pochi minuti il conto è quindi sceso da 230 a 170 euro!! Cioè il prezzo corretto. Il buon Joseph si sara preso minimo qualche (meritatissima) sberla x la sua disonestá smascherata (va bene approfittarsi un Po dei turisti, ma in maniera coSi squallida ed evidente è davvero troppo). Per concludere, mi sono anche accorta che i miei occhiali sono spariti dalla macchina proprio dopo che Joseph ha fatto il viaggio con noi!! Che ennesima coincidenza! Peccato per lui, non erano affatto originali, ci ha guadagnato ben poco.

Stanchi morti, agitati per la discussione ma soddisfatti per aver smascherato l impostore partiamo per una giornata intera di viaggio da merzouga a meknes: ci vogliono 9 ore e il paesaggio non è un granché.

Soddisfazione enorme pero quando in prossimità di Afrou troviamo lungo la strada decine di scimmie bertucce coi cuccioli sulla schiena! Ci fermiamo e le ammiriamo a bocca aperta a un paio di metri da noi: sembrano davvero umane! Semplicemente meraviglioso. Tappa ad Afrou che é molto graziosa, sembra di essere in svizzera! A Meknes, soggiorniamo per due notti allo spettacolare Riad Atika. Andateci perche è a dir poco fenomenale, varrebbe la pena andare a meknes anche solo per questo riad! Per soli 50 euro la camera (da mille e una notte).

29/08

Giornata dedicata alla visita di Meknes, davvero carina, a misura d’uomo, non troppo caotica. La giriamo con un calesse (120 dh: ci vuole, il tour della città imperiale è di 8 km) e con una guida ufficiale: 150 dh (totalmente inutile; non ha detto una parola più della lonley planet). Comunque bellissimo soggiorno a meknes per riposarsi un Po e riprendersi dalla dura esperienza del deserto, le 9 h di viaggio ecc…

30/08

Da Meknes decidiamo (poiché mancano 5 gg al nostro aereo di ritorno a Fez) di andare a visitare la capitale Rabat e le famose spiagge dei surfisti.

Per fortuna c’è l’autostrada (tra meknes fez e Rabat) per cui il viaggio per una volta è meno stancante. Andiamo subito alla ricerca di Tamara Plage, 10 km a sud di Rabat, dove prendiamo il sole per un paio d ore: niente a che vedere neanche con la più brutta delle spiagge italiane! Una specie di palude con tanto vento (ma non c era nessun surfista solo qualche pseudo bagnino che voleva convincerti a provare la tavola) e tante tante mosche. Andiamo alla ricerca di un alberghetto economico (in alternativa a Rabat ci sono decine di hotel 4 stelle per uomini d affari) e optiamo per l’hotel Splendid: bruttino ma comidissimo al centro, con doccia, pulito e per soli 230 dh la camera per cui va più che bene! Ci aggiriamo per Rabat a piedi, decisamente più moderna e anche decisamente piena di facce losche… Visitiamo la Kasbah bianca e azzurra al tramonto, da cui si gode una spettacolare vista sulla baia! Bellissimo! Dopo di che rientriamo in centro alla ricerca di un posto per mangiare: duemila persone da tutte le parti, centinai di braci accese e pentoloni di lumache, neanche un ristorante degno di essere chiamato tale! Alla fine ceniamo in un posto che si chiama “afrique di nord”, nella via principale della Medina: davvero sporco e strapieno di gente, prezzi da terzo mondo (6 euro cena per due con acqua!) dove alla fine mangiamo un pollo arrosto con patatine niente male! Poi di corsa in albergo, la città non sembra affatto un posto raccomandabile la sera

31/08

Visita della medina di Rabat: finalmente un Po di shopping in pace! Qui il tampinamento dei negozianti è minimo e la maggior parte dei prezzi sono fissi ed esposti. Attenzione perché sulle cose più turistiche come i tessuti si contratta sempre un po’. Comunque facciamo tanti acquisti in pace (il che è un merito davvero raro per una città marocchina) e la medina non é affatto male!

Dopo pranzo si riparte destinazione Moulay Idriss, la città Santa, prendendo l’autostrada fino a Kenitra e poi una strada normale. Il paesaggio intorno è bellissimo, sembra quasi Toscana. Arrivati a destinazione, scopriamo che Moulay è una specie di Positano dei poveri! Qui vengono in vacanza i marocchini di tutto il Paese, il piccolo centro è pieno di bar gremiti di gente (tutti uomini come al solito). Alloggiamo all hotel per soli 230 dh. La camera è graziosa e c’è addirittura la tv!

01/09

La mattina partiamo alla volta di Volubilis per visitare le rovine. L’ingresso costa appena 10 dh a testa, ma subito una volta entrati nel sito ecco accorrere uno dopo l’altro autoctoni che si proponevano o meglio imponevano come guida. Ma io ormai ho capito l’andazzo e gli spiego per mezz’ora che voglio stare da sola col mio fidanzato, e che non sono interessata a nessuna guida (140dh!)… che come al solito ne saprà tanto quanto la lonely planet. Mi sento addirittura rispondere che non hanno mai conosciuto una donna dura come me! Finalmente, divincolatici dai soliti rovina giornate, ci aggiriamo per le rovine con l’aiuto della lonely che le illustra con una bella cartina e – come volevasi dimostrare – ce la caviamo benissimo da soli! Ed è molto carino, andateci (anche se noi in Italia siamo abituati a ben altro…). Il pomeriggio proseguiamo per Fez. Tra l’altro decidiamo di non passare da Meknes, ma da un’altra via. La scelta si rivela ottima perché il panorama è bellissimo!

A Fez, è un vero delirio destreggiarsi in auto, comunque con un po’ di fatica troviamo la porta che ci interessa e il nostro riad (riad dar skalli, bellissimo, 60 euro la suite con un offerta su booking).

Decidiamo quindi (dopo aver già preso accordi per la mattina dopo con un ragazzino per fare il giro della città) di fare 4 passi nella Medina prima di cena: non lo avessimo mai fatto! Una vera e propria persecuzione da parte di tutti i giovani che incrociavamo che ci inseguivano incessantemente per proporrò come guide senza che nessuno glieli avesse chiesto, e alla fine pretendevano fior fior di dirham per qualcosa che nessuno gli aveva chiesto! Probabilmente la situazione è stato così insostenibile perché c’erano pochissimi altri turisti in giro, per cui tutti su di noi, alla fine ne avevamo alla calcagna una dozzina e non c era verso fargli capire che il giro in città l avremmo fatto il giorno dopo con un ragazzo con cui avevamo già un accordo! Per non farci venire l esaurimento siamo letteralmente scappati nella volle nouvelle dove almeno siamo stati un paio d ore in pace.

A cena ci siamo fatti lasciare da un taxi (qui funzionano col tassametro! dieci minuti circa 8 dh, altro che i taxi di Marrakech!) dalla porta blu e siamo volati al ristorante Chez Thami s, indicato dalla lonely. Molto grazioso e anche abbondante. Buono… Peccato che il mio ragazzo abbia passato la notte a vomitare tutta la cena, con crampi ecc! Non sappiamo se dipenda dall ultima cena o dall’accumulo dei giorni precedenti, ma il risultato è stato questo!

Il giorno dopo, con Nico mezzo tramortito, facciamo il giro con la guida. Guida si fa per dire perché io da sola con la cartina avrei fatto di sicuro di meglio, ma almeno ci hanno lasciato in pace: in pratica abbiamo dovuto dare 5 euro a un teppistello perché girasse con noi solo per evitare che tutta Fez ci inseguisse per proporsi come cicerone! Comunque tra Nico malaticcio, la guida abbastanza imbranata e gli scocciatori intorno non abbiamo troppo apprezzato Fez che, invece, sicuramente di per sè è una bellissima città.

Conclusioni:

Il Marocco è una terra meravigliosa e ancora incontaminata. Andate a visitarla prima che diventi troppo turistica!



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