Marocco sconosciuto

Era il nostro ennesimo viaggio in Marocco. Ci eravamo prefissati di esplorare con Camilla, il nostro Nissan scassatissimo, nuovi percorsi nel sud est di questa nazione. Abbiamo così "volato" le già conosciute vie fino a Merzouga, per poi, soli, tuffarci nel vuoto tra Taouz e Zagora, lungo un itinerario inedito, tra le gole dei jebel a sud di...
Scritto da: RoboGabr''Aoun
marocco sconosciuto
Partenza il: 01/08/1998
Ritorno il: 20/08/1998
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Era il nostro ennesimo viaggio in Marocco. Ci eravamo prefissati di esplorare con Camilla, il nostro Nissan scassatissimo, nuovi percorsi nel sud est di questa nazione.

Abbiamo così “volato” le già conosciute vie fino a Merzouga, per poi, soli, tuffarci nel vuoto tra Taouz e Zagora, lungo un itinerario inedito, tra le gole dei jebel a sud di Oum Jirane. E poi ancora immersi nel silenzio incantato della Kasbha Issfoull, a nord di Tegounite, per poi riprendere la via del sud verso il quasi ignoto Erg Debahia, detto Ch Gaga, il grande mare di sabbia, un vero erg, propaggine dell’erg Occidentale Algerino.

E poi ancora la pista per FoumZguid, e risalire al nord percorrendo le gole meravigliose tra la Kasbha di Ait Ben Haddou e il passo di Tiz ‘n Tika, 70 km di pista montana puntellata da circa 50 Kasbha, verdeggianti e fresche nella calura di agosto.

Non ho parlato della pista delle miniere, da M’fis a Rissani, nel Tafilalet, della Valle dei fossili, dove le ruote del Patrol sfioravano fossili di 350 milioni di anni. Non ho raccontato della frescura delle oasi a sud di Merzouga, verso l’Algeria, delle nuotate nelle pozze d’acqua dei villaggi berberi con i bimbi a giocare insieme a noi…

Come non ho parlato della festa per il solenne temporale ad ErRachidia, il primo da 7 anni, con tutta la gente in strada a festeggiare. Ed ancora la nostra passeggiata a Taza, unici occidentali in tutta la città, tra le bancarelle del mercato serale. O ancora della strada dimenticata e sperduta tra Guerciff e Midelt, o delle piste silenziose tra i grandi cedri a est di Ifrane…

Ma per tutto questo ci saranno altre parole, altri fiumi di ricordi e di profumi di spezie. La sabbia è in me…

Robo Gabr’Aoun



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