Koh Chang un piccolo paradiso tailandese raggiungibile dalla Cambogia

Koh Chang, un'isola più tranquilla rispetto alle più conosciute
Scritto da: travelale
koh chang un piccolo paradiso tailandese raggiungibile dalla cambogia
Partenza il: 10/01/2017
Ritorno il: 30/01/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
L’isola di Koh Chang si trova nella provincia di Trat un territorio thailandese molto più vicino al confine con la Cambogia, che alla capitale Bangkok, meta ideale per chi è alla ricerca di un’isola vagamente hippie dove lasciarsi cullare dal rumore delle onde e dalla visione di uno dei tramonti più belli che abbia mai visto in Asia.

Raggiungere Koh Chang è abbastanza facile se si proviene dalla capitale Bangkok dalla quale dista 350 chilometri. Koh Chang è collegata alla capitale da un servizio giornaliero di bus alcuni dei quali direttamente dall’aeroporto internazionale di Suvarnabhumi. In alternativa ci sono servizi di vip bus che partono da Khaosan Road in Bangkok, la strada più turistica e vivace della città. Il bus 392 è efficientissimo parte dall’aeroporto di Bangkok arriva al porto d’imbarco Laem Ngop e dopo una traversata di 45 minuti si sbarca a Koh Chang in un tempo complessivo di sei ore, al costo di circa 24 euro a tratta.

Un’altra possibilità per raggiungere Koh Chang è quella di arrivarci dalla Cambogia come abbiamo fatto noi durante uno dei nostri viaggi in Asia. In questo caso i tempi si allungano e la procedura non è così snella come per la Thailandia. Partendo in bus dalla capitale Phnom Penh si impiegano circa 10 ore tra bus, dogana e traghetto anche se il costo del biglietto a persona è altrettanto irrisorio pari a circa 26 euro. Le strade non sono delle migliori in Cambogia e la prima tappa importante del viaggio verso Koh Chang è Ko Kong, peraltro una bellissima zona verde dove consiglio di fermarsi per un paio di notti, non solo per spezzare il viaggio ma anche per godersi la natura e qualche attività ad essa legate come la canoa lungo i molti corsi d’acqua che solcano la giungla. I bus comunque non sono scomodi e nel prezzo è compreso anche un leggero pranzo e l’assistenza di un hostess. Unico momento al quale prestare attenzione è quello della frontiera per entrare in Thailandia dove è molto probabile che qualche malandrino avvicinandosi a voi possa instillarvi la paura di non riuscire a prendere il bus una volta superato il varco frontaliero (che invece attende che tutti siano ritornati a bordo), offrendosi così di alleggerire i tempi d’attesa in cambio di cifre molto alte.

Entrati in territorio thailandese non si vedrà l’ora di arrivare a Koh Chang un’isola che ammalia e non tanto per i colori del mare che siamo onesti non reggono il confronto se paragonati a quelli del Mar delle Andamane dove sorgono Koh Phuket e le sue sorelle ma che rapiscono per la tranquillità e la quasi totale assenza di grandi strutture ricettive perlomeno sul lato dove sorge Long Beach, una piccola mezzaluna di spiaggia orlata da alte palme. Long Beach è probabilmente la spiaggia più frequentata dai viaggiatori zaino in spalla quelli con poche pretese che cercano solo un piccolo bungalow immerso nella natura ed un pezzettino di spiaggia, libera da ombrelloni, dove per il tramonto si trovi un angolo tranquillo per fare yoga e meditazione. Le possibilità a Koh Chang per fare escursioni sono diverse e vanno da quelle acquatiche verso le vicine Koh Mak, Koh Wai e Koh Kood veri paradisi per subacquei oppure più a contatto con la natura che ancora a Koh Chang è rigogliosa, molte agenzie propongono camminate nella giungla a dorso d’elefante, animale simbolo dell’isola. Poi ci sono quelli che proprio non possono fare a meno di trotterellare da un capo all’altro dell’isola e noleggiano motorini per 5 euro al giorno, conducenti di mezzi non sempre abituati agli imprevisti delle strada, come i numerosi macachi che ti spuntano fuori all’improvviso e quindi frequente trovare ragazzi con ginocchia o gomiti sbucciati a seguito di una caduta dallo scooter.

Ma se Koh Chang è un’isola diversa allora è proprio nella sua diversità che bisogna viverla, percorrendo impervi sentieri tra la vegetazione per arrivare in spiaggia, fermandosi ogni sera e mattina davanti ad piccolo altare buddista per alzare una preghiera al cielo, o adottando un gallo o un gatto che vivono liberi intorno ai bungalow più immersi nella natura e che ogni sera vi aspetteranno per reclamare la loro razione di carne in scatola.

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