Mantova-Sabbioneta, in bici con “tutela”

Un nuovo percorso ciclabile collega le due città: una passeggiata tra salici e aironi
Patrizio Roversi, 04 Apr 2012
mantova-sabbioneta, in bici con “tutela”
Due città preziose collegate, non solo dalla tutela dell’Unesco, ma anche da un nuovo percorso ciclabile. Il percorso tra Mantova e Sabbioneta, inaugurato da poco, permette di andare dalla capitale dei Gonzaga fino alla “città ideale”. Bellissimi sono anche i 47 km di strada: un itinerario slow, anche se non si tratta esclusivamente di una pista, ma di un percorso su strade e stradine a basso traffico. La stagione è propizia per cimentarsi in questa nuova possibilità open air (da marzo si può fare anche in bus). Lasciato il centro storico di Mantova si parte alla scoperta del territorio della Bassa, punteggiato di vigneti e frutteti, boschi di latifoglie e distese di campi coltivati. Durante la pedalata – circa 3-4 ore su strade pianeggianti – s’incontrano diversi paesi, ciascuno con le sue particolarità: Buscoldo con la chiesa parrocchiale tardo barocca; Torre d’Oglio e l’oratorio del Correggioli; San Matteo delle Chiaviche (nel comune di Viadana) con le sue idrovore che pescano nell’Oglio per irrigare le campagne e Commessaggio con il Torrazzo costruito da Vespasiano Gonzaga. Una curiosità: questo paese è celebre per i suoi meloni dolci, prodotti in gran quantità. Siamo già nel Parco Oglio Sud, un’area umida protetta dove, pedalando con calma, si possono ammirare le sfilate di salici e pioppi bianchi, simili a sentinelle sul fiume. E, per chi ha fortuna e vista acuta, si possono anche scorgere aironi e falchi pescatori nascosti tra le foglie.

DIRITTURA D’ARRIVO

Le prime case dipinte in colori vivaci preannunciano l’arrivo a Sabbioneta, dove si sbuca – quasi all’improvviso – in piazza Ducale, cuore della cittadina. È stata definita la “piccola Atene” del Rinascimento, ma soprattutto è conosciuta come la “città ideale”. Sabbioneta è il sogno realizzato di Vespasiano Gonzaga che, a metà del 500, ha voluto e creato quello che era un minuscolo stato indipendente fortificato. La città è l’espressione in pietra e mattoni della passione di Gonzaga per l’arte antica. Da vedere il Palazzo Ducale, sull’omonima piazza, che conserva al suo interno sale riccamente decorate, come quelle Delle Aquile, degli Imperatori, degli Elefanti. A lato si erge il Palazzo del Cavalleggero (residenza privata), mentre bastano poche pedalate per arrivare al Teatro All’Antica, realizzato dall’architetto Vincenzo Scamozzi tra il 1588 e il 1590.