Malta in 3 giorni in febbraio

Malta in 3 giorni con auto a noleggio in completa libertà
Scritto da: Elle67
malta in 3 giorni in febbraio
Partenza il: 15/02/2019
Ritorno il: 18/02/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Io consiglio la macchina a noleggio ma attenzione perché le strade non sono ottime, c’è molto traffico e vista la guida a sinistra si fa un po’ fatica. Il nostro hotel era a Sliema che in linea d’aria è vicino a La Valletta ma a piedi non ci arrivi. Non c’è nulla da vedere, bel lungomare ma giusto per una passeggiata. Molto cementificata. C’è una zona con qualche graffito che si vede solo scendendo a riva ma sono molto rovinati. Traffico intenso, difficile parcheggiare, stradine strette a senso unico. Io non ci perderei tempo. Abbiamo però trovato un buon ristorante, molto tipico e minuscolo (5/6 tavoli), il Merill. Cucina locale, pochi piatti ben cucinati, prezzi onesti. Unica cosa rilevante a Sliema è Fort Manoel che però è praticamente sempre chiuso. Siamo stati fortunati e abbiamo beccato l’unico giorno in cui era aperto. È abbastanza abbandonato ma in ristrutturazione. La cosa più bella è la vista che c’è verso La Valletta. E poi ci sono pochi turisti in giro. Io cercherei di vederlo, anche se è chiuso magari si può fare un giro nelle vicinanze. È un luogo abbandonato che ha un suo fascino.

Prima tappa a Mosta per vedere la Rotonda, una chiesa, appunto, rotonda. Nulla di particolarmente rilevante dal punto di vista architettonico ma una curiosità: durante la seconda guerra mondiale una bomba è caduta esattamente al centro della chiesa, sfondando la cupola, e nonostante ci fosse una messa in corso non fece nessuna vittima perché non esplose. La bomba è conservata e sotto alla chiesa si possono visitare i sotterranei. Poi ci siamo diretti verso Gozo, facendo prima una tappa alla Red Tower. Carina, ma purtroppo chiusa quindi l’abbiamo vista solo da fuori. A Gozo ci sono diverse cose da vedere, è un’isola piccola e abbastanza selvaggia. Abbiamo iniziato dai Templi Neolitici di Gigantia ma sinceramente, pur riconoscendo l’enorme valore storico, non è che ci abbiano entusiasmato. Ci siamo spostati sul mare alla Grotta di Calipso. C’è una bella spiaggia che in febbraio era vuota quindi meravigliosa, con mare mosso e molto vento. Ci siamo arrampicati su per la collina e siamo finiti nelle vicinanze di una villa abbandonata in mezzo a due squadre di soft air che si sparavano addosso! Per un secondo ho temuto il peggio ma ci hanno schivati! Abbiamo ripreso la macchina e continuato lungo la costa fino alle Saline (Salt Pans), bel panorama. Siamo tornati verso l’interno passando dal Santario di Ta’ Pinu, una vera Cattedrale nel deserto, ma è nuova e non particolarmente interessante. Poi di nuova sulla costa verso il blue hole / azure window, era un bellissimo arco che purtroppo è crollato qualche tempo fa a causa di una tempesta. Le scogliere sono comunque molto belle. Ormai era l’ora del tramonto e abbiamo cercato un posto in cui vederlo. Abbiamo scelto le scogliere di Ta Cenc, altissime e impressionanti! Sono segnalate come uno dei posti migliori da dove vedere il tramonto ma non siamo riusciti a trovare il sentiero giusto. Comunque abbiamo esplorato da soli a piedi e siamo riusciti ad arrivare abbastanza vicino al baratro, anche se quando inizia a far notte non è bello restare in zona, quasi nessuno in giro, nessuna luce, terreno accidentato… diciamo che vale la pena andarci, vedere il tramonto e poi tornare verso la strada. La cosa più divertente è stato che mentre cercavano il sentiero girando a piedi per le stradine malmesse della zona, abbiamo visto in lontananza una ragazza con un grande cane al guinzaglio. Pensando di chiedere a lei informazioni ci siamo avvicinati ma appena ci siamo resi conto che l’animale al guinzaglio non era un cane ma un enorme cinghiale, abbiamo ritenuto opportuno non avvicinarci troppo. La cosa incredibile è che in queste strade piene di ogni tipo di rifiuto, la ragazza era armata di paletta (dimensioni pala da neve) e raccoglieva quello che il cinghiale lasciava in giro. Abbiamo deciso di restare a Gozo per cena e siamo andati nella città principale, Rabat, proprio al centro dell’isola. Molto bella, tutta color sabbia, pulitissima, case vecchie con portoni coloratissimi, e una ristrutturazione bellissima della Cittadella. Sicuramente valeva la pena vederla anche di giorno. Poi ce ne siamo tornati verso il traghetto, ce ne sono tutta notte anche se dopo le 23/24 non sono frequenti, ma consentono di passare l’intera giornata a Gozo.

Il giorno dopo abbiamo girato bene La Valletta. Innanzitutto va vista dal mare, perché i bastioni sono altissimi e impressionanti, il panorama merita. E poi ci si addentra. Per me è molto bella ma dovrebbero proibire del tutto le auto. Le strade sarebbero da cartolina ma le macchine sono parcheggiate ovunque e rovinano decisamente il paesaggio. Anche qui il colore prevalente è il sabbia e i portoni e le finestre sono spesso di colori vivaci, un bel contrasto. La Cattedrale l’abbiamo solo intravista, era domenica e non erano ammessi i visitatori, e c’era personale a sorvegliare che nessuno andasse in giro o scattasse foto. La vista dall’alto degli Upper Barakka Gardens è bellissima. Sotto c’è la batteria di cannoni e di fronte il panorama su Senglea e Vittoriosa. Vale la pena fare tutto il giro della costa per vedere diversi panorami, basta sapere che si è sempre in discesa o salita quindi ci vogliono gambe allenate. Abbiamo visto una mostra interessante al St James Cavalier Centre for Creativity, anche questa una bella ristrutturazione e un luogo per esposizioni di arte contemporanea. Poi abbiamo ripreso la macchina e siamo andati a Mdina. Anche qui bella la Cittadella e passeggiare per le viuzze. Poi abbiamo scelto le Dingli Cliffs per il tramonto. Decisamente più comode, ci arrivi in macchina e fai solo pochi passi. Tramonto bellissimo e belle scogliere ma le Ta Cenc sono più impressionanti.

Il terzo giorno abbiamo iniziato da Marsaxlokk. È un piccolo paesino di pescatori famoso per il mercato del pesce ma era lunedì e fuori stagione e non c’era. C’era però un mercatino di artigianato e souvenir. Il paesino è carino e dalle vicinanze si possono fare delle passeggiate verso spiagge meravigliose. Mare turchese e verde acqua, scogli bianchi, davvero una bella vista. E poi essendo febbraio non c’era quasi nessuno. Credo sia difficile fare il bagno, forse ci si arriva solo in barca, ma vale la pena andarci anche solo per il paesaggio. Ci sono vari punti da raggiungere, bisogna spostarsi in macchina e poi a piedi. Io consiglio le Remarkable Stones, e poi la zona lì attorno, dipende da quanto si ha voglia di camminare. Ripresa la macchina siamo passati dal Jerma Palace Hotel. Lo scheletro di un edificio distrutto, un luogo abbandonato e molto degradato pieno di rifiuti ma anche di bella street art. Abbiamo visto quello che si vedeva dalla strada e dal cortile interno ma non abbiamo avuto il coraggio di entrare nell’edificio. All’ultimo minuto siamo riusciti a vedere anche la Blue Grotto. Costa 8 euro a testa ma ne vale la pena, il mare è bello e le grotte emozionanti, con delle piccole barche si entra e si passa sotto ad enormi archi e i riflessi dell’acqua creano strani colori.

Per me Malta è stata una bella esperienza, in primo luogo per le viste impressionanti da e verso La Valletta e poi per certi scorci di mare, sia quando li vedi dalle alture che dalle spiagge. E poi è interessante studiarne la storia, anche moderna, ad esempio non sapevo che fosse stata pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale.

Febbraio è un buon mese anche se abbiamo avuto sia sole che pioggia, ho foto in canottiera e in piumino e cappello! Consigli di vestirsi a strati perché quando esce il sole è caldo ma il vento è onnipresente e abbiamo anche preso un bel’acquazzone.

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Rabat gozo

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La valletta

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