Quattro giorni in giro per Malta

Visita ad alcuni dei luoghi più interessanti dell'isola utilizzando i mezzi pubblici: siti preistorici e templari
Scritto da: RosaLuca
quattro giorni in giro per malta
Partenza il: 04/01/2016
Ritorno il: 08/01/2016
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €

Spese basiche

Albergo: Hotel Castille La Valletta 300 € in totale a coppia per 4 notti con prima colazione a buffet

Volo: Ryanair Bologna-Malta A/R: 80 € a testa

Ingresso Ipogeo: prenotato da internet 30 € gli adulti, 15 € per gli over 60 (in tutti i Musei e luoghi di visita per gli over 60 c’è una riduzione quasi sempre pari al 50%)

Visite effettuate

Palazzo Falson a Mdina

Museo Archeologico La Valletta

Armeria e Appartamenti di Stato La Valletta

Co-Cattedrale di San Giovanni La Valletta

Teatro Manoeli La Valletta

Palazzo dell’Inquisizione Vittoriosa

Tempio di Tarxien a Paola

Ipogeo Hal Saflieni a Paola

Tempio Hagar Qim a Qrendi

Tempio Mnajdra a Qrendi

Siamo 5 amici (3 donne e due uomini) di cui 4 over 60. Io che scrivo sono già stata a Malta altre 3 volte di cui due con l’auto, ci torno volentieri per clima, cose da vedere e atmosfera rilassata. Solo una volta sono stata però in estate in periodo “mare”, ma anche in quel caso mi sono dedicata alle visite, Gozo compresa.

Questa volta abbiamo deciso di muoverci con i mezzi pubblici perché sono capillari e molto frequenti e la guida a sinistra è sempre un po’ problematica!

Lunedì 4 gennaio

Il volo partirebbe da Bologna alle 19.05, ma ha un po’ di ritardo che comunque recupera.

Subito fuori dall’aeroporto, pur essendo sera, scopriamo un bel clima mite, palme al vento e la fermata dell’autobus proprio lì davanti: quello che porta alla Valletta è l’X4.

Appena arrivati scopriamo che la Valletta ha ancora le luminarie natalizie ed è tutta bella ordinata e pulita con il colore caldo della pietra maltese. Clima mite e palme ondeggianti al vento… l’inverno della pianura padana è già lontano!

L’Hotel Castille è a due passi dalla piazza del terminal dei bus e di fianco al bellissimo Auberge de Castille. Vista sul porto e sul mare. Receptionista brillante e parlante italiano. Stanza molto grande con bella vista sulla piazza e sul porto. Appoggiamo il bagaglio e non resistiamo e via a fare due passi. Festeggiamo l’inizio vacanza con una birretta maltese, la Cisk, nel locale più tipico della Valletta, il Jubilee.

Dimenticavo, il wi fi in questo albergo funziona benissimo ed è libero e senza stress di password o altro in tutta la struttura.

Martedì 5 gennaio

Sveglia presto, il programma è intenso, e alle 7,30 siamo a colazione al 5° piano, sole, vista magnifica, buffet completo. Mangiamo abbondantemente e ci facciamo anche un po’ di foto sul terrazzo.

Dirigiamo spediti al punto bus. Un po’ di confusione per decidere di quali biglietti dotarci: non esiste più il giornaliero che avevo fatto in altre visite precedenti, così decidiamo per un 12 corse a 15 €, anche se non le useremo tutte almeno non dobbiamo perdere tempo a fare i biglietti di volta in volta. Adesso le tessere sono diventate di tipo magnetico a contatto e, in maniera semplice ma molto efficace, si appoggiano semplicemente sullo strumento a fianco dell’autista che così controlla il diritto di ognuno a viaggiare e nello stesso tempo sul visore compare il credito rimasto. Tutto il parco bus è stato rinnovato negli ultimi anni con autobus nuovi togliendo però completamente dalla circolazione quelli caratteristici di Malta (è un peccato) che rimangono sulle cartoline e sui magneti!

Partiamo per Mdina/Rabat, la vecchia capitale al centro dell’isola, il tempo è proprio splendido e caldo, mi sa che oggi si suda.

Arrivati entriamo nella città vecchia, tutta pedonale, con stradine e palazzi di un bel colore caldo tufaceo tipico del calcare maltese! Andiamo diretti al famoso Bar Fontanelle dalle cui terrazze la vista spazia sulla cupola di Mosta (visitata in un viaggio precedente) fino al mare. Bellissimo! Ottimo anche il caffè!

Ci rechiamo poi al Palazzo Falson, l’audioguida a raggio laser che avevo decantato non è in funzione, così ci danno il testo completo in italiano e ci facciamo la lettura stanza per stanza. Veramente bello, cucina, studio e si sale fino alla terrazza superiore con bar e vista anche sul bel cortile interno. Discesi vediamo anche una mostra di orologi antichi vari fra cui quello famoso a 10 ore del periodo della rivoluzione francese! Da notare l’enorme orologio tipico maltese decorato a fiori, una meraviglia.

Usciti passiamo dalla bella chiesa e facciamo un altro giretto fino a riprendere il bus. Bellissimi i portoni dei palazzi e le maniglie decorative di tante tipologie, da notare quelle a forma di pesce o con la classica croce maltese.

Tornati alla Valletta andiamo diretti al Museo Archeologico a vedere i reperti trovati nei vari templi, fra cui i donnoni coi gonnoni a pieghe di Tarxien, decori di ghirigori e caprette e soprattutto la famosa Sleeping Lady, donnina piccina dormiente sul fianco appoggiata su un divanetto, trovata nel famoso ipogeo che visiteremo domani.

Usciti, dirigiamo al Ferry che porta a Sliema e prima di arrivarci facciamo pic nic in una graziosa piazzetta/giardino con panchine e vista mare, il tutto sotto un sole quasi estivo.

E’ molto caldo, l’aria è tersa e il mare calmissimo, prendiamo la barca e scendiamo a Slijema da dove attacchiamo a passeggiare facendo prima un percorso sulla punta, Tignè Point, che è di fronte alla Valletta e poi seguendo un chilometrico lungomare che porta a St Julian. La zona è tutta attrezzata di panchine e vari bar e locali e si costeggia il mare aperto. Bellissimo e molto rilassante.

In un bar decisamente alternativo con splendida vista ci fermiamo per un po’ di relax pomeridiano prima di riprendere il bus per la Valletta. Decidiamo di tornare al Jubilee per la cena, visto che ieri sera che ci aveva ispirato. E’ strapieno ma ci sistemano ugualmente molto gentilmente in fondo al locale su due tavolini mignon, a dire il vero un po’ scomodi per mangiarci. Mangiamo cose diverse ma tutte ottime: una specie di pasticcio al forno con il Lampuki, pesce tipico maltese (pesce capone che si pesca solo in un periodo dell’anno sotto frasche di foglie di palma che fanno ombra e dove loro si riparano), coniglio, zuppa di zucca al curry e insalata col tonno alla piastra. Anche il prezzo è più che accettabile.

Usciti facciamo altri due passi per cercare il famoso pub, che si chiama appunto The Pub, dove è morto Oliver Reed mentre girava qui il Gladiatore. E’ molto carino ma non si beve il tipico liquore maltese a base di fico d’India con cui volevamo chiudere la serata, hanno solo whisky e simili… quindi ci accontentiamo di fotografare le pareti piene di foto e articoli di giornale che ricordano l’attore decisamente dedito significativamente all’alcool. Usciti adocchiamo lì accanto un grazioso ristorante pieno di gente seduta anche fuori, vista la temperatura primaverile, e mi sa che domani ci veniamo.

Torniamo in hotel, di notte la città è semideserta e tranquillissima. Girano le autobotti per il lavaggio delle strade e la raccolta dei rifiuti che qui è a tempo con i sacchi differenziati, cioè mettono fuori di diverso colore a seconda dei tipo di rifiuto e dopo poco passano i camion appositi, infatti non si vedono bidoni (ingombranti, brutti e costosi!!!!). C’è sempre da imparare.

Mercoledì 6 gennaio (La Befana!)

Solita colazione abbondante alle 7,30. Il tempo è ventoso e non butta benissimo e le previsioni mettono che nel pomeriggio piove, così partiamo a scheggia verso la famosa baia di Marsaxlokk. Prendiamo il bus numero 81 e partiamo. Turisti zero, la baia è tranquillissima e c’è il sole. Carinissime le barche, i luzzi, tutte colorate con l’occhio in rilievo. Altre volte ne ho viste di più in mare, adesso ce ne sono parecchie tirate su in rimessaggio, ma così riusciamo a fare dei bei primi piani agli occhi! Passeggiata lungo il porto e ci fermiamo al sole in un tavolino a prendere il classico caffè. Ci sono anche un po’ di bancarelle di souvenir e si fanno acquisti, ovviamente. Poi una visita alla chiesa dove spicca un enorme gruppo di figure in cartapesta arrivato direttamente dalla Sicilia e, su indicazione del guardiano della chiesa, compriamo lì vicino il classico formaggio di capra maltese speziato (da cui si spera di non contrarre la famosa febbre maltese/brucellosi!) e l’ottimo pane locale e ce lo mangiamo alla bruta in attesa del bus.

Ripartiamo e scendiamo a Tarxien per vedere i famosi templi (2200/1800 a.C.). Anche questi patrimonio dell’Unesco. Il tempo come da Meteo è sensibilmente peggiorato ma il tempio è dotato di bellissime passerelle e di una enorme tensostruttura che lo protegge dalle intemperie. Prima si fa il giro all’esterno e poi si entra dentro. All’uscita ci intratteniamo con il bigliettaio simpatico e chiacchierone e compriamo il liquore che volevamo assaggiare ieri sera al pub!

Dirigiamo a piedi all’Ipogeo di Hal Saflieni (che avevo prenotato da internet per le ore 15 un mesetto fa). Spioviggina! Lungo la strada becchiamo finalmente un venditore di pastizzi, ci mancavano! Ce ne facciamo un paio, coi piselli, con la ricotta, con gli spinaci e il tonno, buoni ma belli unti! Ovviamente tirano una birretta anche per far arrivare le 15! All’Ipogeo (3600/2500 a.C.) siamo l’ultimo turno. Si lascia tutto in una teca e si scende con l’audioguida in italiano. E’ veramente spettacolare con gallerie e stanze intagliate nella roccia che simulano colonne e templi e zone decorate. E’ qui che è stata trovata la famosa statuetta! E’ anche l’unico tempio preistorico sotterraneo al mondo! Da non perdere. La prima volta che l’ho visitato era “selvaggio” e scivoloso e senza nessuna struttura organizzata. Poi è stato chiuso per qualche anno e sono state costruite passerelle che permettono un percorso circolare con luci a tempo e limitato il numero di visitatori a 60 al giorno, 10 alla volta. Così si gusta veramente. Dal sito degli Heritage of Malta è molto facile prenotare date e orari disponibili.

Usciamo che piove! Riprendiamo l’81 e torniamo alla Valletta, che rabbia ‘sta pioggia! Imperterriti però dirigiamo, come da programma, agli Upper Baracca Gardens, che sono proprio vicino al nostro albergo e da cui la vista su Vittoriosa e sulla terrazza dei cannoni, la Saluting Battery, è/sarebbe bellissima! Da lì prendiamo un avveniristico ascensore e scendiamo per andare al Water Front, che sarebbe la passeggiata con negozi e locali lungo il molo di attracco delle navi da crociera. Il tempo è di orribile e locali e negozi mezzi chiusi, comunque l’Hard Rock Cafè è aperto con commesso italiano, ed è aperto anche un negozio tipo cartoleria/souvenir dove riusciamo comunque a spendere due soldini!

Torniamo indietro che ormai è già buio, l’ascensore preso all’insù però si paga, e decidiamo di andare a cena al D’Office, vicino al The Pub, che avevamo visto ieri sera. Il centro è animatissimo quando ci sono i negozi aperti e la strada pedonale principale molto piacevole.

Ci fermiamo al Cordina, il locale/pasticceria più vecchio e tipico della Valletta, un po’ liberty e un po’ art decò, per un aperitivo!

Tempo sempre brutto e anche ventoso, la fontana suoni e luci della piazza del Palazzo dei Templari è bellissima, ma passiamo di corsa verso il ristorante perché abbiamo fame!

Ordiniamo un sacco di cose: la zuppa di pesce Aliota, il polipo alla maltese, i famosi bragioli, la zuppa di zucca, insalata con salsiccia e formaggio. Ci dà anche come antipasto un burro al pomodoro ottimo. E’ tutto squisito, l’Aliota in particolare! Il locale è carino, pulito e il gestore, gentile e di classe. In camera assaggiamo finalmente il liquore al fico d’India, insomma… dolciastro e non un granchè.

Il tempo è ancora poco bello e ventoso… domani dovrebbe migliorare!

Giovedì 7 gennaio

Solita colazione alle 7,30. Vento forte ma tempo in via di rasserenamento.

Al terminal dei bus prendiamo il 74 per Qrendi. Gli orari anche oggi non è che si capiscano benissimo e che corrispondano con quanto scritto alla fermata. Chiediamo informazioni ai tipi con giubbino giallo che sembrano come dei coordinatori, hanno dei fogli con la situazione aggiornata dei bus che è un po’ “fluida”. Comunque partiamo con autista alle prime armi e istruttore tipo corvo alle sue spalle e autobus vecchio e sfatto. Siamo su una scuola guida e si vede e si sente! Speriamo bene, a parte noi un’unica turista in solitaria.

Scendiamo alla fermata di Qrendi da dove si raggiungono i templi di Hagar Qim (in alto vicino alla biglietteria e al centro visitatori) e Mnajdra (che si vede scendendo per un sentiero verso il mare). Alla biglietteria ritroviamo il tipo spiritoso del tempio di Tarxien di ieri. Dunque alla biglietteria ti danno il biglietto per entrare e quello per l’audioguida, poi all’ingresso di ogni tempio devono ridigitare i codici del biglietto per controllo. Insomma un po’ di complicazione affari semplici! I templi, a parte il vento, sono bellissimi e in posizione spettacolare, sole mare e finocchietto selvatico! Entrambi coperti da mega tensostrutture bianche protettive (e l’Unesco paga!). Sono più vecchi delle piramidi e di Stonhenge! Emozionanti veramente.

Dal secondo, che è più in basso, parte un sentiero verso una torre di avvistamento da cui si vedono bene l’isoletta di Fifla e uno scoglio a forma di arco. Visitati i templi decidiamo di fare la passeggiata, anche perché abbiamo tempo per il prossimo bus. Ci facciamo tutto il percorso indicato con targhe naturalistiche su piante e animali. Bello e da consigliare assolutamente.

Riprendiamo il bus, stavolta bello e normale con autista provetto, torniamo alla Valletta e cambiamo bus. Prendiamo il 4 per Birgu/Vittoriosa. Il biglietto rimane lo stesso perché siamo entro le 2 ore e strisciandolo compare la scritta “transfer”, figo! Vittoriosa sembra vicinissima, ma il giro per arrivarci via terra è lunghetto. Si scende in piazza e subito abbiamo un po’ di scompenso per capire il percorso da fare per le stradine strette con bei palazzi e portoni carini. Qui non ci sono i balconi tipici della Valletta ma uno stile quasi più siciliano. Da qui, arrivati al mare, si vedono bene sia la Valletta che le altre due “dita” (Senglea e Cospicua) a destra e a sinistra di Birgu. Molto scenografico. Comunque i locali scarseggiano e la voglia di pastizzi rimane insoddisfatta. Oggettivamente non entusiasmante! Così andiamo a visitare il Palazzo dell’Inquisizione, che era poi l’obiettivo della gita. Bello e decisamente interessante, oltre che inquietante!

Tornati in città andiamo a piedi ai Lower Baracca Gardens, belli e scenografici. Arriviamo anche alla enorme statua sdraiata che domina la baia verso Vittoriosa e alla famosa campana. Bellissimo.

Da lì risaliamo fino al Forte Sant’Elmo, sulla punta della città verso il mare aperto! Al ritorno ci fermiamo in un bar superalternativo per il classico drink pomeridiano, io mi faccio addirittura un ottimo chai! Il tempo è migliorato ma sempre ventoso. Torniamo in albergo sempre osservando la città piena di bellissimi balconi ovunque, verdi, blu, rossi, veramente particolari e caratteristici. Poi via verso la cena al ristorante Anglo-Maltese!

Da subito abbiamo un’impressione nefasta: all’ingresso un mega espositore con pastizzoni vari tipo lasagnone e torte salate in quantità che inquietano. Dentro è semi deserto e poco invitante. Ma ormai! Ordiniamo l’Aliota, coniglio alla maltese, un rotolo di dentice e uno zucchinone ripieno di carne simile ai bragioli. Di contorno verdure lesse da busta surgelata e patate con buccia grigie! L’Aliota bisunta acquosa con poco pesce, il coniglio secco immangiabile, il pesce così così, forse la meglio è la zucchinona. Quindi mega delusione. Peccato

Depressi paghiamo (dopo aver anche constato un errore nel conto) e usciamo nel nostro classico Triq la Republique e torniamo spediti al D’Office a prenotare per domani a pranzo e poi chiudiamo in bellezza al Jubilee per rifarci con il dolcetto della staffa. Non sbaglia! Sentiamo pure quelli tipici al dattero.

In albergo finiamo il liquore al fico d’India (Bajtra) e ci organizziamo per domani, ultimo giorno!

Venerdì 8 gennaio

Indovinate? Colazione alle 7,30, però un po’ più leggera! Visto che abbiamo prenotato il pranzo al D’Office! Tempo ventoso ma splendido! Usciamo dopo aver pagato e lasciato le valige in albergo. Alla bus station ci informiamo per andare all’aeroporto nel pomeriggio e poi partiamo per l’Armeria dei Cavalieri che apre mezz’ora prima del Palazzo medesimo. L’Armeria è bellissima con audioguida in italiano e una marea di armi e armature di tutti i tipi belle e strane. Ce la giriamo con calma, poi ci facciamo anche le Stanze di Stato, fra cui una con stupendi arazzi e mega corridoi con tutti i ritratti dei Gran Maestri, la Vallette in testa e Cotoner a seguire!

Anche qui bigliettaio sempre è allegro e spiritoso, per me li formano così apposta, e così finisce che ci compriamo il mitico orologio maltese!

Prima di andare alla Co-Cattedrale di San Giovanni, sul perchè del Co ci interroghiamo parecchio, facciamo una puntata al Teatro Manoeli per vedere gli orari di visita, lo faremo dopo pranzo. La visita della Cattedrale, con audioguida in italiano, è proprio meritevole. E’ bellissima, con tutte le cappelle delle 8 lingue delle 8 punte della croce e tombe sia statuarie che marmoree nel pavimento (quella famosa a scheletro nell’ingresso) bellissime, più ori e affreschi di Mattia Preti ovunque.

Poi collezione di arazzi fantastici e infine i due famosi Caravaggi, di cui uno è la grandiosa decollazione di San Giovanni appunto, unica sua opera firmata, e l’altro è il San Girolamo. Direi che insieme all’ipogeo e ai templi sul mare valgono il viaggio!

Usciti andiamo spediti al D’Office. Il tipo ci accoglie festosamente come vecchi amici! L’Aliota forse è meno buona e ricca di quella dell’altra sera, ma è sempre tutto ottimo e soprattutto l’ambiente è bello, pulito, allegro!

Ce la prendiamo comoda e usciti andiamo al Manoeli. Visita anche qui con audioguida, un po’ di costumi e notizie sul Teatro e poi ci si siede dentro. E’ una vera bomboniera, molto carino. Usciti cerchiamo ancora un po’ di souvenir e al Cordina compriamo un po’ di pastizzi di rinforzo per la serata e in una pasticceria un po’ di dolcetti al dattero.

Torniamo agli Upper Baracca per un po’ di foto con tempo buono, c’è il sole e la vista è splendida. Ci riprendiamo le valige e andiamo al bus. E’ già buio, il volo parte alle 21,20.

Al Duty free ultimi acquisti, biscottini e liquore e anche un sale con erbe locali in una ceramica maltese molto carino! Ryanair concede borsa extra da Duty free appunto!

In aeroporto riprendiamo la macchina lasciata al P4 del Marconi e si torna a casa… e nel nostro inverno padano!

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Isola di Fifla

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Mniidra 1

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Zuppa aliota

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Hotel Castille

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Balconi maltesi

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Battery park

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Maniglia 1

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Gatto maltese 3

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Donna preistorica

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Tarxien

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Lower Baracca Gardens



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