Discovering Malta

On the road alla scoperta di Malta e Gozo
Scritto da: Fabio Pinelli
discovering malta
Partenza il: 20/03/2015
Ritorno il: 23/03/2015
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
Vai dove ti porta Ryanair! Sfruttando questo motto prenotiamo verso metà gennaio un volo a/r Bergamo – Malta per la fine di marzo all’onesta cifra di 65€. Viaggiatori 5: io, la mia ragazza, sua sorella e due amici. La scelta di hotel sull’isola è vasta: noi optiamo per lo Sliema Marina Hotel, prenotato sempre a metà gennaio ad un prezzo di 70€ per 3 notti in camera doppia, che si trova sul lungomare di Sliema zona di fronte alla Valletta ed abbastanza strategica per raggiungere un po’ tutte le mete. La pecca è il traffico che soprattutto nella zona centrale di Malta (Valletta e paesi vicini) è molto intenso e si fa sentire sia che si scelga di viaggiare in auto o in bus, facendo sembrare interminabili anche tappe relativamente corte kilometricamente parlando.

DAY 1 (20 Marzo)

Partiamo da Orio al Serio alle 18.30 ed arriviamo all’aeroporto di Malta alle 20.15 (1 ora e 40 minuti di volo la tratta). Le opzioni per raggiungere la propria destinazione dall’aeroporto sono 2: bus (quelli che hanno nella loro rotta l’aeroporto sono numerati con una X iniziale) o taxi (tratta fissa 20€). Per fare più rapidamente prendiamo il taxi (2 in realtà perché siamo in 5 e non ci sono taxi da 5 persone). Dopo venti minuti di guida fast & furious raggiungiamo l’hotel, ci sistemiamo ed usciamo per mangiare e bere qualcosa.

Direzione: Saint Julian’s / Paceville! Queste due località sono il teatro principale della movida maltese. Ci arriviamo prendendo un bus vicino all’hotel e la sensazione è quella di essere a Lloret de Mar o Rimini. Orde di ragazzi e ragazze in un susseguirsi di pub, discobar e night club. La serata promette bene! Purtroppo dato l’orario (attenzione: a Malta si cena abbastanza presto, stile inglese… tenetevi come orario limite per andare a cena le 21 – 21.30 ma proprio al massimo) siamo costretti al solito rifugio: Mc. Dopodichè indecisi su quale bar scegliere per bere qualcosa, decidiamo di provarli tutti… In realtà provarli tutti è dura (ma non impossibile), ad ogni modo partiamo dall’alto e ne facciamo passare 4 o 5… si può bere a costi decisamente competitivi quindi il vostro portafoglio non ne risentirà troppo. Verso le 3 rientriamo nei ranghi e ritorniamo in hotel prendendo un bus notturno. I bus di notte ci sono ma sono meno frequenti (passano più o meno 1 volta ogni ora) e il biglietto costa di più rispetto alla tariffa diurna, €2.50 contro €1.50.

DAY 2 (21 Marzo)

La colazione all’ottavo piano del nostro hotel ci dà una bella visuale della Valletta e della baia che la separa da Sliema. La prima tappa della giornata è proprio la capitale che vorremmo raggiungere tramite il collegamento via ferry Sliema – Valletta. Purtroppo il servizio è sospeso a causa del vento… non eccessivo ma evidentemente sufficiente allo scopo, così ci tocca prendere nuovamente un autobus. Passeggiamo per le vie della città perdendoci tra le stradine sali e scendi della penisoletta. Arriviamo alla “punta” della Valletta dove si erge il Forte di Sant’Elmo. Ci dirigiamo poi ai Lower Barakka Gardens passando dal Siege Bell War Memorial e poi agli Upper Barakka Gardens da cui si ha una visuale sulle Three Cities ovvero le tre penisolette di fronte alla Valletta (dall’altro lato rispetto a Sliema) ossia Vittoriosa, Senglea e Cospicua. Poi ci fermiamo alla St. John’s Co Cathedral che decidiamo di visitare pagando il ticket di 7€ e la scelta si rivela ottima perché lo stile barocco e i dettagli dell’interno della chiesa è veramente regale. All’interno di questa chiesa è custodito anche una famoso dipinto del Caravaggio raffigurante la decapitazione di San Giovanni Battista. Terminata la visita ci incamminiamo verso altre chiese tra cui la Carmelite Church la cui cupola è quella che svetta dalla prospettiva che si ha da Sliema, ma la troviamo chiusa. Il suo interno però ci è stato detto che non è assolutamente paragonabile a quello della Chiesa di St. John’s.

Anche oggi arriviamo lunghi col pranzo e cosi optiamo per un pranzo rapido ed economico al Mc per poi dirigerci all’aeroporto per prenotare l’automobile per i due giorni seguenti e per prendere l’autobus 201 diretto alle Blue Grotto e ai templi megalitici di Hagar Qim e Mnajdra. Per questioni di tempo scegliamo di non scendere alle Blue Grotto (e di questo mi son pentito) per andare direttamente ai templi… ma una volta là ecco la beffa: sono le 16.37 e l’ultimo ingresso era alle 16.30. Tentiamo invano di convincere a farci entrare ma senza successo anche perché alla biglietteria si son già dileguati tutti. Peccato. Orari visita da rivedere comunque. A questo punto veniamo raggiunti da un amico maltese del mio amico Antonio: Simon ci raggiunge ai templi con la sua Jeep e con grande gentilezza si offre di portarci a Rabat dove abbiamo appuntamento con un altro nostro amico che vive a Malta. Ci carica tutti sulla Jeep e partiamo in stile Safari beduino per le strade secondarie. Prima di arrivare a Rabat ci porta a vedere le Dingli Cliffs, scogliere molto scenografiche. Dopodichè proseguiamo verso Rabat che era la vecchia capitale di Malta. A Rabat, Simon ci fa provare i pastizzi… prodotti da forno salati, tipici maltesi, ripieni a vari gusti… raggiungiamo poi a piedi l’ingresso principale di Mdina, la città del silenzio. Si tratta di una cittadella fortificata all’interno di Rabat. Qui a Mdina incontriamo il nostro amico Giuseppe e la sua ragazza che ci accompagnano allo scoperta di questa cittadella in cui regna l’assoluto silenzio ed in giro per le strade non si incontra veramente nessuno. Facciamo una sosta birretta al bar ristorante la Fontanella consigliato per una bella vista panoramica.

Verso le 19.30 decidiamo di prendere un autobus per tornare a Sliema ad un orario che ci consenta di trovare ancora ristoranti aperti: così verso le 8 prendiamo il bus a Rabat e alle 9 circa siamo a Sliema. Proviamo invano a trovare un tavolo da 5 nei ristoranti Tà Kris e L’Artist, tipici maltesi e consigliati da Tripadvisor ma la risposta che riceviamo è univoca: fully booked… Consiglio di prenotare un tavolo il sabato sera, soprattutto se siete in tanti. Stanchissimi dalla giornata, allora ci rifugiamo nel ristorante proprio sotto il nostro hotel dove mangiamo pesce. Ristorante approvato… e comodo.

DAY 3 (22 Marzo)

Il terzo giorno lo dedichiamo interamente all’isola di Gozo. La giornata inizia andando all’ufficio di Sliema della Hertz per il ritiro dell’auto prenotata il giorno prima in aeroporto. Ci affidano una Kia Picanto rosso ferrari che ci darà grandi soddisfazioni, anche se inizialmente era apparsa una scelta discutibile dato che siamo in 5 e che domani dovremo andare all’aeroporto carichi di valige. Ma ci adattiamo. Paghiamo 72€ per due giorni, comprensivi di assicurazione completa e doppio pilota (uno dei quali gravato da un prezzo più alto perché sotto i 25 anni). Sbrigate le formalità partiamo all’avventura. Siamo inizialmente un po’ intimoriti a causa della guida sul lato opposto ma ci abituiamo quasi subito. Siamo diretti a Cirkewwa dove prenderemo il traghetto che ci porterà a Gozo.

Da Sliema a Cirkewwa ci mettiamo un’oretta perché le strade soprattutto nella parte iniziale del tragitto sono piuttosto trafficate. Arrivati al porto ci mettiamo in coda per salire e dopo una quarantina di minuti ci imbarchiamo. Durata del tragitto 30 minuti circa. Prezzo: quel giorno la tratta per Gozo era a metà prezzo in virtù di una promozione valida per tutti di cui abbiamo beneficiato. Per 5 persone ed automobile abbiam speso €14.50 totali, da pagare all’imbarco al ritorno.

Nella breve tratta sul traghetto, si costeggia l’isola di Comino (la più piccola delle 3) consigliata soprattutto in estate per alcune spiagge come la Blue Lagoon e la baia di Santa Maria. Si possono visitare anche fuori stagione prendendo degli altri battelli più piccoli (al porto ci sono vari agenti che vendono i biglietti per Comino).

Sbarcati a Gozo ci dirigiamo a Ramla Bay, prima tappa. Qui la spiaggia è ampia e di un bell’arancione vivo. Ci rilassiamo distesi sulla sabbia e ci godiamo il sole per un po’, purtroppo c’è un venticello fresco che ci scoraggia dal fare il bagno (non impossibile comunque per chi volesse…); dopodichè ripartiamo verso la citta di Marsalforn ma non la visitiamo, la osserviamo solo velocemente passandoci in auto, niente di che. Proseguiamo verso i Ggantija Temples che troviamo aperti, a differenza dei templi di ieri, quindi entriamo a visitarli pagando il salato ticket (€9) che permette di visitare il sito ed anche un mulino (Ta’ Windmill) situato a poche centinaia di metri di distanza. Purtroppo troviamo sia i tempi che il mulino in fase di restauro (un po’ come tutta Malta del resto) quindi circondati da impalcature che non ci permettono di godere a pieno della visita. Probabilmente se dovete scegliere tra questi templi e quelli di Malta, scegliete i secondi.

La prossima tappa è la città più grande di Gozo: Victoria (o Rabat) e la sua Cittadella che è un po’ il contraltare della Mdina per la Rabat di Malta. La Cittadella è fortificata e sembra carina se non fosse per i lavori di ristrutturazione che anche qui deturpano tutta la scenografia. Terminata la visita, andiamo a mangiare un panino in un caffè in Pjazza San Gorg.

Ripartiamo alla volta di quella che era per me la metà più attesa ovvero Dwejra Bay con il Fungus Rock e la Azure Window. Per arrivarci fatichiamo perché il navigatore ci fa fare una strada chiusa, ma comunque riusciamo ad arrivare un po’ prima del tramonto. Questa baia e la sua scogliera sono uno spettacolo della natura, passiamo qui molto tempo a fotografare tutto e saliamo anche in cima all’Azure Window per godere del panorama e del tramonto da lassù. Salendo verso la cima di quest’arco potete scorgere anche il poco conosciuto Inland Sea, un piccolo bacino d’acqua del mare che sfocia da sotto le rocce verso l’interno creando un piccolissimo laghetto. Giudico questa luogo, Dwejra Bay, il top sight non solo di Gozo ma di tutta Malta.

Ripartiamo sulla nostra Picanto in direzione di Mgarr–ix Xini Bay, ultima tappa prima di riprendere il traghetto. La strada che porta a questa baia è davvero strettissima e per chi soffre di vertigini non è il top, ma la piccola baia è molto carina. Noi la osserviamo solo dall’alto perché ormai la sera è calata e non vogliamo attardarci troppo. Simon ci aveva consigliato questo posto per mangiare del buon pesce.

Arriviamo nei pressi del porto e la coda è abbastanza lunga. Non riusciamo ad imbarcarci sul traghetto delle 19.15 così ci tocca aspettare quello successivo previsto per le 20.45… per fortuna invece ne arriva un altro alle 20, non previsto, sul quale riusciamo a salire. Gozo ci è davvero piaciuta. Se andate a Malta, andateci assolutamente.

Ritornati sull’isolotto principale decidiamo di fermarci a cena nel paese di Mellihea, vicino al porto di Cirkewwa perché sono già le 21 quasi e non vogliamo rischiare di non trovare posti aperti. Così ci fermiamo al ristorante Ix-Xatba trovandolo per caso e vedendo che le recensioni su Tripadvisor sono ottime. In effetti mangiamo bene (chi coniglio, chi filetto di manzo, chi calamari, io opto per l’ agnello) e il personale è molto cortese. Affrancati da questa ottima cena facciamo rientro all’hotel che sono le 11 e troviamo lo stesso la forza di uscire verso mezzanotte per l’ultima serata maltese. Rimaniamo in zona e andiamo nel’unico pub aperto sul lungomare di Sliema dove ci facciamo qualche giro di Jagerbomb.

DAY 4 (23 Marzo)

Ultimo giorno! Colazione rapida nel bar a fianco al nostro hotel e poi via con la Picanto Parabufali verso il Popeye’s Village. A differenza di ieri, oggi decido di guidare senza l’aiuto (?) del navigatore, seguendo solo i cartelli e la sensazione. Nel tragitto verso la meta prefissata, passiamo dalla cittadina di Mosta dove spicca lo stupendo duomo: Mosta Dome. Questa cittadina è trafficatissima, sembra che passino di qui tutti i maltesi. A fatica riusciamo a parcheggiare ed entriamo nel duomo. Entrata libera. Vale la pena anche all’interno.Proseguiamo poi verso il villaggio usato come set per il film di Braccio di Ferro. La visita non la facciamo perché è consigliata più che altro per bambini. Ci basta fotografare dall’alto le casette che danno su una splendida baia. Colori dell’acqua eccezionali.

A questo punto risaliamo in auto per fare tappa in un paio di spiagge: Paradise Bay e Golden Bay. La prima è un spiaggia piccola situata vicino al porto dove ci si imbarca per Gozo. Ci fermiamo poco qui. Rimaniamo di più invece nella Golden Bay, molto più ampia e spaziosa… sabbia un po’ più chiara rispetto alla Ramla Bay di ieri. Vorremmo fare il bagno ma ci scoraggia solo l’acqua veramente fredda. Così rimaniamo semplicemente sdraiati sulla sabbia godendo del sole che non si sente troppo grazie ad un leggero venticello molto piacevole, e trincando un bella birretta.

Verso le 14 decidiamo di rimetterci in viaggio per vedere le ultime cose prima di andare all’aeroporto. L’idea era quella di tornare a Rabat per visitarla meglio… sta di fatto che sbagliamo qualche strada ritrovandoci dalla parte opposta, così cambiamo meta al volo decidendo di dirigerci alle Three Cities di fronte alla Valletta. Il traffico è davvero intenso, per fare pochi kilometri ci si mettono delle mezz’ore abbondanti. Parcheggiamo a Cospicua e passeggiamo lungo il Vittoriosa Yacht Marina fino alla punta della penisola. Qui si trovano ormeggiate numerose barche dalle svariate dimensioni, anche un paio di yacht veramente notevoli. Ci spostiamo poi sul lato opposto di Cospicua, quello di fronte a Kalkara e poi all’interno di Cospicua caratterizzata da viuzze molto carine e colorate. Affamati ci fermiamo per un very late lunch al Cafè Rouge consigliatissimo per degli ottimi hamburger.

E’ giunta l’ora di salutare Malta, così ritorniamo a Sliema per recuperare le valigie all’hotel … praticamente tutto il tragitto da Cospicua a Sliema lo facciamo in coda nel traffico.. ci impieghiamo circa 1 ora e più per fare 10km scarsi… siamo comunque in orario, carichiamo le valigie sulla Picanto stracolma (5 persone, 5 trolley, 2 zaini, 2 borse) e via verso l’aeroporto con la carrozzeria che tocca quasi terra.. che vettura! Lasciamo il traffico alle spalle e abbastanza rapidamente arriviamo al Luqa International Airport dove salutiamo la nostra Picanto lasciandola nel parcheggio deserto della Hertz, lasciamo le chiavi nel box Hertz all’interno dell’aeroporto e fine dell’avventura.

Alla prossima, Malta.



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