Viaggio a Malta 2

GIUGNO A MALTA Arrivando alla Valletta dal mare colpiscono subito i muri antichi della città cotti dal sole e la pulizia dell’acqua. In un anfratto della zona portuale c’è gente che fa il bagno. E’ un buon segno. Di fronte ad una scena simile il paragone corre all’Italia: se, ad esempio, qualcuno si tuffasse da una banchina del porto di...
Scritto da: Marghe6
viaggio a malta 2
Partenza il: 16/06/2007
Ritorno il: 25/06/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
GIUGNO A MALTA Arrivando alla Valletta dal mare colpiscono subito i muri antichi della città cotti dal sole e la pulizia dell’acqua. In un anfratto della zona portuale c’è gente che fa il bagno. E’ un buon segno. Di fronte ad una scena simile il paragone corre all’Italia: se, ad esempio, qualcuno si tuffasse da una banchina del porto di Genova, passerebbe poi tre anni in un reparto di malattie infettive. Appena si sbarca (nel nostro caso dalla Motonave Splendid della Compagnìa Grandi Navi Veloci dove una mela costa 2 euro e 60 !), la prima categoria di persone che s’ incontra è quella dei tassisti. E’ un assalto. Per 30 euro (1 lira maltese – state all’occhio – è scambiata circa a 2,30) ti propongono di portarti in centro che si trova (scopriremo più tardi) a soli 10 minuti di cammino. Rifiutando le prime offerte le tariffe scendono in picchiata: per lo stesso tragitto, alla fine, la richiesta è di 10 euro e se anche in questo caso rispondi che vuoi proseguire a piedi ti ci mandano con gesti e parole che non sembrano per niente complimenti. Arrivare nella Piazza del capolinea degli autobus è una bella sorpresa. I mezzi sono coloratissimi. Gli autisti strani e nervosi. Molto nervosi. C’è da capirli. Ad ogni passeggero distribuiscono personalmente i biglietti, danno i resti e se sono in un buon momento rispondono perfino alle richieste d’informazioni dei turisti. Gli autobus sono pezzi d’antiquariato spettacolari e sembrano usciti da un film di Pippi Calzelunghe. Gli autisti li personalizzano con distintivi di paesi stranieri, santini, sciarpe di squadre di calcio. La guida è a destra, la velocità folle, ma sono in assoluto i mezzi più consigliati per girare l’isola. Altra sorpresa le città. Sono bellissime con la loro miscela di stili: normanno, arabo, bizantino e britannico. Non tradisce le attese l’isola di Gozo, la mitica Ogygia cantata da Omero. Nei pressi della Grotta, dove Ulisse e Calypso vissero per sette anni la loro storia d’amore, ci s’immerge nel mare color smeraldo di Ramla Bay, la spiaggia rossa. In giugno si presenta ancora semi – deserta perché non è collegata alle linee di trasporto pubblico. Ci siamo arrivati accompagnati, questa volta, da un tassista bravissimo e onesto. La principale città di Gozo è Victoria: ricorda certi paesi siciliani degli Anni 50. Altra località da non perdere è Medina, la città del Silenzio. E’ uno scrigno di enorme ricchezza culturale. A Malta, dovunque vi troviate, osservate gli orologi sulle facciate delle chiese: spesso sono due, ma uno solo indica l’ora giusta. Servono a disorientare il diavolo che così non riesce a calcolare l’attimo dell’ultimo respiro del defunto e quindi a catturare la sua anima. Tra i posti più battuti dai turisti di tutto il mondo, Marsaxlokk, il porticciolo delle barche colorate di rosso, giallo e blu e con l’occhio d’Osiride dipinto sulle prue. E’ un paese bellissimo e riposante, sfregiato purtroppo da un’enorme centrale elettrica costruita sulla baia. Per quanto riguarda il turismo a Malta nel mese di giugno, abbiamo incontrato pochi italiani. Molti gli inglesi: uno spettacolo vederli mangiare di mattino. Nel buffet del Suncrest Hotel di Qawra (albergo ottimo rispetto alla media e con buona cucina), divoravano le stesse calorie di una famiglia italiana a Natale. Attempate signore, insuperabili nel bere, avrebbero steso bevitori leggendari come Bukowski. Sulla costa, tra Burgibba, Saint Paul Bay, St. Julian’s e Sliema moltissimi locali e pub. Dappertutto si organizzano crociere di un giorno in ogni angolo dell’arcipelago, immersioni e corse in acqua-scooter. Per lo shopping si salvano i negozi di souvenir, anche se non mancano articoli (come ad esempio gli strofinacci da cucina) dove gli italiani sono presi in giro per come parlano l’inglese. Infine lasciate stare l’abbigliamento. Molti negozi sono fermi all’84. Al di là di tutto Malta è divertente e meriterà sempre una vacanza Anna e Fabio


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