Malesia di Kuala Lumpur, Perhentian e Redang e Hong Kong

Alla scoperta di Kuala Lumpur, moderna ed efficientissima metropoli, poi un soggiorno nelle spiagge bianchissime delle isole Perhentian e di Redang, infine quattro giorni a Hong Kong
Scritto da: Syria
malesia di kuala lumpur, perhentian e redang e hong kong
Partenza il: 03/08/2012
Ritorno il: 25/08/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Eccomi qua a raccontare il nostro ultimo viaggio nel sud est asiatico, con mio marito e la nostra bimba ormai “globetrotter” di 4 anni.

Dopo vari anni in Thailandia e dopo aver visto parte dell’Indonesia optiamo per un viaggio in Malesia per dedicare gli ultimi giorni a visitare Hong Kong, il nostro sogno da tempo.

Partiamo da Torino con un volo Lufthansa su Francoforte e di qua su Kuala Lumpur con scalo a Bangkok.

A Kuala Lumpur atterriamo nel tardo pomeriggio e con un taxi a tariffa fissa raggiungeremo il Trader’s hotel, dove pernotteremo 3 notti. La scelta dell’hotel si è rivelata ottima è un ottimo punto di partenza per esplorare la città, vicino al centro commerciale Suria da dove ogni giorno con la metropolitana gireremo in città.

Purtroppo non siamo saliti sulle Petronas, in quanto il primo giorno (domenica) abbiamo dormito causa jetlag, ed il giorno successivo (lunedi) le Petronas sono chiuse.. pazienza, sarà per il prossimo viaggio.

La città si è rivelata una bellissima sorpresa, moderna ed efficiente sotto ogni aspetto. Proprio recentemente è stato inugurato un passaggio pedonale sopraelevato, condizionato, con varie uscite, che da KLCC (da Acquaria) conduce in circa 10 minuti a Bukit Bintang, nella zona del centro cmmerciale Pavillion.

Dedichiamo il primo giorno all’esplorazione del quartiere indiano con i suoi templi, di Chinatown (in particolare Petaling street) e passeggiamo in Mareka Square fino al Central market.

Il giorno successivo in taxi raggiungiamo il Thean Hou Temple, buddista, decisamente suggestivo, su una altura appena fuori la città. Da qui un taxista ci propone per 100 RM un giro di 5 ore a vedere cose scelte da noi… ci pensiamo un po’ poi decidiamo di accettare, è un modo per vedere bene tante cose senza stancarsi eccessivamente. Come prima sosta andremo al Palazzo Reale, dove casualemnte assistiamo al cambio della guardia, poi andiamo alle Batu Caves, che data la lontananza dal centro città e il non semplice raggiungimento con mezzi pubblici avevamo deciso di tralasciare inizialemnte.. sono contenta di averle viste, ma in realtà rimangono a mio parere da vedere solo dopo aver visto tutte le altre cose più interessanti di Kuala Lumpur.

Andremo poi alle due moschee principali, la Masjid Jamek e la Moschea Nazionale: in entrambe dopo esserci coperti possiamo entrare, e per noi è la prima volta in una mschea. Molto interessante.

La visita sarebbe dovuta terminare alla Menara Tower, ma un traffico congestionato a causa di una festività che riportava in città tantissime persone ci ha fatto rinunciare anche a quasta vista della città dall’alto.

Per cena posso consigliare il food court del Suria, con vari tipi di cucine a scelta e la zona di Bukit Bintang che offre un’ ampia scelta di ristoranti.

Arriva ora il momento della partenza per le isole ed il dolce far niente… un volo Beryaja air dal Sultan Abdul Aziz Airport in circa un’ora ci porterà a Redang. Qui avevamo prenotato dall’Italia tramite Anjhung Holiday il transfer in barca a Perhentian Besar. Eravamo con una famiglia di amici , per cui in 7 abbiamo diviso la spesa di 550 RM (abbastanza elevata ma non si trova a meno il transfer). Arriviamo cosi alla nostra destinazione in poco più di un’ora di barca veloce..molto veloce: sempre tramite anjhung holiday avevamo prenotato 5 notti da Abdul’s Chalet, ottima scelta, chalet puliti, con aria condizionata, in prima fila a 10 passi dal mare. Il sevizio è buono,la camera semplice ma come detto pulita..le pulizie giornaliere si fanno su richiesta, non danno i teli mare ne sapone, ma è comunque una soluzione con buon rapporto qualità prezzo. Da qui faremo escursioni in barca alle spiagge vicine con costi variabili tra i 5 ed i 15 RM per persona a tratta.

Per i pasti la scelta essenzialemnte è tra il ristorante di Abdul, che è buono ma con un servizio lentissimo, il ristorante del tuna, abbastanza caro e un po’ caotico, ed il ristorante del cocohut, che era il nostro preferito, a cui si aggunge a pranzo un baretto sulla spiaggia tra il tuna e Abdul, che però ha i tavoli sotto ombrelloni e se c’è il sole forte si rischia davvero di soffrire il caldo.

La prossima tappa è Redang, dove soggiorneremo 8 notti al Coral Redang.. cerchiamo un transfer da Perhentian (non avevamo prenotato dall’Italia perché pensavamo di spuntare un prezzo minore dell’andata) ma essendo in 7 e con 3 bimbi abbiamo optato nuovamente per la barca privata, mentre potevamo risparmiare un po’ approfittando di un “passaggio” delle barche che portavano turisti a gite di snorkelling a redang e lang tenah.

Redang è diversa, invasa letteralmente dai cinesi che si vedono però solo al tramonto e quando partono sulle barche in comitiva per lo snorkelling!

A Redang si mangia essenzialmente nei propri resort ed in pochi altri, er cui la scelta non è varia. Unica zona con un po’ di “vita” serale è nella spiaggia del Laguna dove c’è un ristorantino , una band e alcuni negozietti di souvenirs.

Dopo 8 giorni partiamo alla volta di Singapore con un volo Beryaja Air e da qui ci aspetta un volo di 4 ore Jetstar per Hong Kong.

Lascio il racconto alla parte di Hong Kong.



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