Malesia: il mio primo viaggio fai da te!

Viaggio fai da te in Malesia e Singapore, con costi molto contenuti, tra cultura, natura e relax.
Scritto da: garghi
malesia: il mio primo viaggio fai da te!
Partenza il: 02/09/2010
Ritorno il: 16/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ciao a tutti i TPC, eccomi qua pronta a raccontarvi il mio viaggio che si è svolto a settembre tra la Malesia e Singapore, desiderosa di fornire quelle informazioni preziose che possano aiutarvi ad organizzare un fantastico viaggio fai da te.

Indice dei contenuti

Questo è stato il mio primo viaggio interamente fai da te e ne sono veramente entusiasta, però proprio per l’inesperienza, la mia proverbiale insicurezza mi ha spinto ad organizzare tutto o quasi, prima della partenza. Lo so questo forse non fa di me una vera TPC, ma posso migliorare…. Questa scelta è stata dettata dalla necessità di inserire in soli 15 gg tutti i luoghi che volevo visitare e per ciò ho cercato di ridurre al massimo la possibilità di imprevisti, che avrebbero potuto far perdere tempo prezioso. Organizzare tutto da sola è comunque stato facilissimo, basta soltanto perdere un po’ di tempo su internet, affidarsi a una guida e logicamente ai diari di viaggio di TPC. Sconsiglio vivamente di affidarsi ad agenzie o di partecipare a tour guidati, l’anno scorso per lo stesso viaggio in agenzia di viaggio mi hanno chiesto 2.700 €, pasti esclusi, io invece ne ho spesi ca 2000 € compresi pasti e qualsiasi spesa extra, anche souvenirs e posso dire di non essermi fatta mancare proprio niente. Ho viaggiato in assoluta sicurezza e con facilità anche grazie alla gentilezza e all’ospitalità della gente del posto.

Per la guida, grazie ai consigli degli altri viaggiatori, mi sono affidata alla Lonely Planet, molto dettagliata e affidabile come sempre.

ITINERARIO

02/9/2010 volo Emirates da Roma FCO h 21 (arrivo il 03/9/2010 a KUL alle 21.35) 03-04-05-06 Kuala Lumpur al Melià Hotel 07 Trasferimento per la foresta di Taman Negara via Jerantut (autobus+motolancia) 08 Taman Negara 09 Trasferimento per Perhetian Besar (foresta-Jerantut autobus+Jerantut-kuala Besut minibus+Kuala Besut-isola traghetto) 10-11-12 Perhentian Basar al Coral View Resort 13 Trasferimento isola-Singapore (isola-Kuala Besut traghetto + Kuala Besut-Kota Bharu taxi + volo Air Asia per KUL +volo Air Asia KUL-SIN) 14-15 Singapore al Fort Canning Lodge (www.fortcanninglodgesingapore.com) 16 volo Air Asia SIN-KUL + volo Emirates KUL-Roma FCO (arrivo a Roma il 16 alle h 13.45 ca)

COSTI

· Volo Emirates A/R €688 120 90 100 · Melia’ Hotel €60/notte/camera doppia · 3gg/2nt Taman Negara €150 (trasferimento da Kuala Lumpur, pernottamento e pensione completa) · Trasferimento Taman Negara-Kuala Besut €18 · Trasferimento in traghetto per P.Besar A/R €20 · Trasferimento Kuala Besut-Kota Bharu €17 · Coral View Resort (in Family Deluxe Garden View) €60/note/camera doppia · Volo Air Asia KUL-SIN A/R €95 · Volo Air Asia Kota Bharu-KUL €70 · Trasferimento Tembeling Jetty-Kuala Besut €17 · Fort Canning Lodge ca €100/note/camera doppia

TOTALE €1385 a persona.

03/9/2010

Arrivo puntuale con un volo comodissimo (monitor personale, vasta scelta di film, cibo ottimo). Lo scalo di 4h all’aeroporto di Dubai è volato tra negozi e comodità e credo sia servito a non arrivare stremati dopo 12h di volo. Dopo il ritiro dei bagagli e le solite formalità, alle 22.30 siamo già sul KLIA express che in 30 min. Ca ci porta alla stazione centrale di KUL (KL sentral). C’è un treno almeno ogni 20 min. E il biglietto costa 35 RM, è il modo più rapido e economico per raggiungere la città. Una volta raggiunta la stazione centrale si hanno varie scelte in basa all’ubicazione dell’alloggio, io ho dovuto prendere un TAXI, poiché a quell’ora al mio arrivo la monorotaia era chiusa, pagando un biglietto prepagato all’uscita della stazione.

N.B. TRASPORTI: i taxi e gli autobus in generale a KUL sono da evitare perché il traffico è veramente impossibile, impiegano troppo tempo per arrivare a destinazione. Meglio sceglire i mezzi più veloci (monorail o LRT) e camminare un po’, infatti le varie linee non sono ben collegate e anche in quei casi in cui c’è il collegamento, occorre uscire dalla stazione, fare un tratto di strada, entrare nell’altra e pagare un nuovo biglietto.

04/9/2010

1°giorno. Sveglia alle 9, ricca colazione (buffet internazionale abbastanza vario) e dritti all’ufficio Malaysian Info Tourist, sarò stata sfortunata a trovare l’unico operatore sfaticato, ma non mi ha affatto aiutato, ne sapevo già più di lui e mi ha fornito solo la cartina. Decido di iniziare da Chinatown, in Pedaling Street, pieno di bancarelle di merce contraffatta, segnalo che ci sono buoni zaini da trekking che non ho trovato così a buon mercato nel resto del paese. Ho passato qualche ora anche al Central Market, utile per acquistare oggetti di artigianato locale e fare un buon pasto. In particolare segnalo un chioschetto che serve frutta in pezzi o succhi freschi, che si trova sul lato sn in fondo, rispetto all’ingresso principale e la Log Art Gallery (www.logartgallery.com) che propone oggetti e quadri molto originali. Proseguo verso il quartiere indiano, se capitate qui di sabato pomeriggio troverete un mercato molto colorato; sembra proprio di essere in India, grazie alle donne vestite con il Sari, le locandine di Bollywood e la musica tipicamente indiana, che invade le strade. Verso sera passo per il quartiere malese di Kumpang Baru, passando per il quartiere di Chow Kit, è una passeggiata molto gradevole e utile per vedere dove vivono i pochi malesiani rimasti a KUL. Da qui inizio a scorgere le Petronas illuminate nel cuore della notte, veramente mozzafiato! Ceno al Suri Penang Little Cafè, al 4° piano del SURIA Commercial Center (il centro commerciale delle Petronas) per soli 45 RM e mangiando tanto. Lo consiglio vivamente per l’ottima cucina tipica. Buono anche il Rasa Food all’ultimo piano.

05/9/2010

2°giorno. Sveglia di buon’ora e alle 8 presenti all’ingresso delle Petronas per prendere i biglietti gratuiti per la visita dello Skybridge (attenzione il lunedì è chiuso). Arrivando più tardi delle 8.30 non si trovano più i biglietti, che sono in numero limitato. Facciamo un’ora e un quarto di fila e la prima visita disponibile è alle 11.45, è breve, il tempo di fare qualche foto, ma sicuramente ne vale la pena. A piedi raggiungo il Pavillon, centro commerciale nuovissimo veramente impressionante per grandezza, passando dal parco dietro le Petronas, peraltro è molto carino, ma il caldo è veramente soffocante e all’aria aperta non si resiste un granchè. Al Pavillon da non perdere il Food Republic al 1° piano seminterrato, ottimo e pittoresco. La sera girovago tra Bukit Bintang, Changhait Bintang e Jin Sultan Ismail, strade piene di vita e adattissime per passare la serata. I ristoranti per i miei gusti si sono un po’ troppo occidentalizzati e dei sapori locali è rimasto ben poco, così mi immergo nelle bancarelle di Arab Square, dove assaggio un po’ di tutto tra l’ilarità che desto nella gente del posto. Alla fine ceno con 12 RM (non so se mi spiego) e torno all’hotel, dopo un giretto al Plaza Low Yat, centro commerciale dedicato solo al digitale (telefonia, PC, etc…). Si può trovare di tutto e fare degli ottimi affari, soprattutto sugli accessori.

N.B. ALLOGGI: a KUL consiglio di pernottare proprio in quest’ultima zona e comunque nella parte sud della città, ad esclusione forse di Chinatown e Little India, dove i prezzi sono bassi ma le strutture sembrano piuttosto fatiscenti e la pulizia è veramente cosa sconosciuta (tenete conto che lo standard generale è molto basso). Nella zona delle Petronas invece ci sono i grandi alberghi e sicuramente si può godere di una splendida vista sulle Petronas, ma la sera c’è ben poco e la metro non copre bene tutta zona. Tra le Guest House di rilievo la Tropical Guest Hostel, in Tengkat Tong Shin, 2 (www.tropicalguesthousekl.com).

06/9/2010

3°giorno.

Partiamo per le Batu Caves utilizzando i mezzi pubblici. Dalla stazione KL sentral si prende il treno KTM Komuter (la stazione è a ca 200 m dalla sentral). È semplice, tutto segnalato, Batu Caves è una fermata del treno e il biglietto costa 1 o 2 RM e arriva proprio sotto il tempio, quindi diffidate dalle visite guidate che vi portano per ca 80 RM con immancabile visita di negozi vari. Si può prendere anche l’autobus come consiglia la Lonely, ma il treno impiega molto meno tempo e il prezzo è lo stesso. Che dire delle Batu Caves, semplicemente meravigliose, tappa obbligata in una città che ho scoperto non offrire molto al viaggiatore. Nel pomeriggio visito il Butterfly Park, per raggiungerlo si deve percorrere la strada di fronte all’ingresso della Moschea Nazionale a dx. E’ un posto molto carino (18 RM) da visitare se non si è mai visto un parco di farfalle prima. All’uscita diluvia e così decido di prendere il treno per raggiungere la Manara Tower. Nota dolente: la torre non è vicina a nessuna stazione e la strada per raggiungerla non è ben segnalata, trovarla è stata difficile e soprattutto una scarpinata infinita, mi accorgo solo il giorno dopo della navetta gratuita segnalata sulla Lonely…. Oppure prendete un taxi dalla stazione monorail più vicina. La torre (38 RM) è un’esperienza da fare poiché unica nel suo genere, ma consiglio di visitarla il primo giorno, poiché permette di avere una panoramica della città, per potersi così orientare facilmente. Si è fatta l’ora di cena e dopo una rinfrescata in albergo, mi immergo nelle abitudini malesi cenando nelle bancarelle di Jin Alor con dell’ottimo pesce. È un posto adatto a chi voglia assaggiare la cucina tipica, poiché ormai la maggior parte dei ristoranti della zona, di malese hanno solo i camerieri. Si torna in albergo, devo preparare i bagagli, domani mi aspetta la foresta!

07/9/2010

4°giorno. Alle 8 devo essere di fronte al Mandarin Pacific di Chinatown, perché da qui parte l’autobus che mi porterà nella foresta di Taman Negara. I 3gg/2notti nella foresta li ho organizzati da casa contattando il tour operator locale Journay Malaysia, seguendo il consiglio di un altro TPC e non la Pink Anchorage che consiglia la Lonely. L’operatore della Journay, tale Sig. Kah Lok, è stato molto gentile e puntuale e ho potuto poi verificare sul posto che il prezzo che ho pagato all’agenzia è lo stesso di quello proposto in loco, invece la Pink Anchorage ci ha messo una settimana per rispondere ad una mia mail. Ho preferito acquistare prima della partenza questo pacchetto per ottimizzare i tempi, ma mi sono resa conto che si può tranquillamente realizzare le stesse cose sul posto, con tutta comodità. Potete rivolgervi ad una qualsiasi agenzia in città e prenotare i trasferimenti. Per raggiungere la foresta infatti si deve arrivare a Jerantut (da KUL 3.5 ore), il modo più comodo è l’autobus, arrivati qui ci si deve recare all’ufficio dell’NKS, che organizza tutto ciò che riguarda la foresta. Dall’agenzia un altro autobus porta fino al molo Tembeling Jetty (30 min), qui si sbrigano le formalità per entrare nella riserva (non dimenticate di denunciare la macchina fotografica) e si prende una lancia che in 3 ore porta alla foresta.

N.B.

BAGAGLIO: se non siete dei viaggiatori zaino in spalla, ma viaggiate con un bagaglio tradizionale, organizzatevi con uno zainetto in cui portare il minimo e lasciate il bagaglio grande in deposito a Jerentut, poiché una volta nella foresta ma anche prima per prendere la motolancia, si è costretti a faticare un po’ tra scalini e sentieri molto impervi.

Indispensabile: repellente, torcia, scarponcini da trekking, magliette di cotone a maniche lunghe, calzini lunghi.

Il viaggio in motolancia è lungo e scomodo, ma sicuramente emozionante e porta fino a Kuala Than, il paese dove si trovano tutti gli alloggi e che è diviso dalla foresta dal fiume. La lancia si ferma al FBK Floating Restaurat, che funge da “ufficio turistico” della foresta, dove si possono organizzare le escursioni e dove noi, che avevamo prenotato il pacchetto, abbiamo sempre mangiato. Consiglio di non prenotare la pensione completa, perché lungo il fiume ci sono molti ristoranti che offrono una grande varietà di pasti a pochi RM.

N.B. ALLOGGIO: nella foresta le possibilità di alloggio sono molto ma molto spartane e considerate che non sono una persona abituata al lusso o alla comodità, quindi ho scelto il Rain Forest Resort (1 km, non sempre c’è il servizio navetta) che insieme al Woodland Resort (800m), sono i meno peggio, almeno hanno l’aria condizionata, considerate che appena usciti dalla stanza tempo 10 min d’orologio e si è completamente intrisi di sudore. Per chi preferisca alloggi più semplici, consiglio Abdul Chalet e un paio che si trovano proprio sopra il sentiero che parte dal FBK, di cui non ricordo il nome, mentre ai più esigenti il Mutiara Taman Negara Resort, dall’altra parte del fiume (resort molto internazionale). Sconsiglio il Nusa Holiday, poiché troppo lontano dai ristoranti e l’Aki Chalet. È comunque molto semplice orientarsi, perché all’arrivo l’omino dell’FBK organizza una bella riunione e spiega tutto a tutti e poi perché Kuala Than è talmente piccola che non ci si può sbagliare!

Appena dopo il tramonto scendo per la cena, il panorama è affascinante, solo per questo e per l’atmosfera di pace e semplicità che si respira vale la pena stare qui due giorni. La notte partecipo al Night Walking Jungle, per avvistare qualche insetto gigante e particolare….. Neanche l’ombra, fatta eccezione per qualche ragno e formica, in effetti molto grandi. Avevo letto resoconti entusiasti di altri TPC, ma a me non è piaciuto affatto, forse mi aspettavo troppo, si cammina in un sentiero molto pulito e comodo con una guida che ti aiuta ad avvistare qualche insetto. Il tutto è molto turistico. Un po’ delusa vado a dormire.

08/9/2010

5°giorno. La mattina partecipo al Jungle Trekking, una passeggiata di 3 km in salita ripida, fino ad arrivare ad un punto panoramico da cui si vede a perdita d’occhio tutta la foresta. Al ritorno passiamo per il Canopy Walkway, i ponti sospesi più alti al mondo. Si cammina a 40 km da terra, circondati da un verde intenso abbagliante. Bellissimo! Nel pomeriggio la guida ci accompagna a fare un giro in motolancia, si diverte a farci bagnare un po’, finchè arriviamo al villaggio degli Orang Asli, “dice” il popolo indigeno della foresta, ma…! La visita non mi è piaciuta per niente, sa troppo di trovata per turisti.

N.B.

ESCURSIONI: per gli amanti del trekking c’è da sbizzarrirsi e credo che solo così possa essere apprezzata a pieno la foresta, ma occorre fare veramente tanti km, per chi invece voglia fere solo passeggiate più tranquille, c’è un po’ poco da fare e da vedere e sicuramente, per questo genere di esperienza non prendete la guida, non ce n’è bisogno, basta la mappa dei sentieri che vi fornisce l’FBK. Non prenotate prima, scegliete sul posto ciò che più vi piace.

09/9/2010

6°giorno. H 08.00 addio alla foresta, si parte per Pulau Perhentian. Il viaggio si svolge in autobus fino a Jerantut, 1h e mezza scomodissimi, l’autista guida come un matto. Alle 10 si parte per Kuala Besut e a metà tragitto si cambia mezzo: in 7-8 persone veniamo stipati in un pulmino (sempre più scomodi)! L’autista vola, non guida, sembra che siamo in ritardo e infatti arriviamo a Kuala Besut alle 17.15 (ultimo traghetto alle 18 e sempre che le condizioni meteo lo consentano). Se arrivate più tadi sarete costretti a pernottare in città. Anche questi trasporti li ho prenotati con la Journay Malaysia, in alternativa si possono organizzare all’NKS di Jerantut, l’importante è dare conferma all’FBK di Kuala Than della partenza il giorno prima. Al molo ci accoglie un omino che sbriga le formalità per i biglietti, poi ci accompagna al motoscafo, dove l’autista dice di sbrigarci che è tardi ed infatti parte a tutta velocità. Lo scafo accompagna ognuno di fronte al proprio resort, prima a P.Besar poi a P.Kecil. L’isola appare subito come un paradiso, una collinetta ricoperta di fitta vegetazione rigogliosa, circondata da qualche strisciolina di sabbia. Tutti i bungalow sono immersi nel verde o direttamente affacciati sulla spiaggia. Come alloggio abbiamo scelto il Coral View Resort, dopo aver letto i consigli di atri TPC e fatte alcune semplici considerazioni, il Coral infatti si trova sulla spiaggia più bella di tutta l’isola, insieme al PIR (Perhentian Isalnd Resort), questo però è più caro e si avvicina poco di più agli standard internazionali.

N.B.

ALLOGGIO: in ogni caso fate attenzione, il livello generale degli alloggi sull’isola è molto scarso, alcuni hanno solo bagni in comune e sono privi di aria condizionata (anche sull’isola è molto caldo e umido, anche la notte). Ad es. Il Coral, che è il migliore dopo il PIR, ha dei bagni un po’ fatiscenti, anche se puliti, con un lavandino minuscolo, scarichi a vista e uno scaldabagno, che in Italia non si vede più negli alberghi dagli anni ‘60. Ai turisti più comodi, consiglio di cambiare isola, dicono che Redang, abbia un mare ancora più bello e degli standard che più si avvicinano ai livelli internazionali, c’è infatti anche l’aeroporto ed è utilizzato dai circuiti dei tour organizzati in Malaysia. Il mio consiglio è senz’altro per il Coral, semplicemente per il fatto che si affaccia sulla spiagia più bella di tutta l’isola.

10-11-12/9/2010

7°-8°-9° giorno. I tre gg sull’isola sono trascorsi all’insegna del puro relax. Sono stata quasi sempre in acqua a fare snorkeling, si possono ammirare coralli e pesci meragliosi. Un giorno ho partecipato ad una escursione in barca per fare snorkeling in posti più lontani dalla spiaggia (30 RM + pinne 5 RM + maschera 5 o 10 RM). L’ho prenotata direttamente al Coral, non vale la pena di partire dagli altri resort, tanto i prezzi sono gli stessi e anche i posti in cui si viene portati. Ho ammirato coralli, qualche squaletto e tartarughe giganti. Ne vale veramente la pena. Dai resort poi si possono prendere anche dei taxi boat che in pochi min. E con pochi RM ti accompagnano su altre spiagg o anche a P. Kecil

N.B.

PASTI: ho quasi sempre mangiato al Coral con una spesa dai 30 ai 60 RM per un pasto più che completo, diciamo che sono una buona forchetta. È tutto molto economico, anche se non come in città, logicamente. Altri TPC consigliano il Mama’s, perche’ molto economico, ma io ci ho mangiato una sera per una cena a base di pesce e ho pagato più che al Coral. Per la colazione invece ho alternato il buffet del Coral (20 RM, un po’ caro ma praticamente fa per colazione e per pranzo!) e la colazione del “Reef”, il ristorante a fianco (10 RM per succo d’arancia, pumcakes e toast), ma non lo consiglio per pranzo o cena.

13/9/2010

10°giorno. Lascio il paradiso a malincuore…. La sera prima alla reception prenoto il traghetto per le 08 di mattina, devo partire presto ho il volo alle 12 ca da Kota Bahru. Il treghetto parte alle 08.30 e dopo aver fatto una serie di tappe nei vari resort in entrambe le isole, arriva a Kuala Besut. Qui c’è un’orda di tassisti che accolgono i viaggiatori, io ne prendo uno per 70 RM, chiedono tutti la stessa cifra, l’unico modo per risparmiare è trovare qualcuno con cui dividere il passaggio, per i mezzi pubblici non saprei. Arrivo all’aereoporto alle 10.30 ca (il tragitto è di ca 45-60 min.), l’aereoporto è piccolissimo, quasi tutti i desk sono di Air-Asia, compagnia low cost asiatica che consiglio caldamente, super efficiente, puntuale, gli aerei sono comodi e nuovi e i prezzi imbattibili, soprattutto se si prenota in anticipo. Ricordate sempre di pagare il supplemento per il bagaglio al momento dell’acquisto del biglietto, perché questo comprende solo ca 10 kg di bagaglio e il supplemento peso costa poco solo se acquistato in anticipo, altrimenti il prezzo sale in modo spropositato. Dopo il cambio volo a KUL (da K. Besut non ci sono voli diretti su Singapore), arrivo nella magnifica città-stato e con un taxi verso le 18.00 sono in albergo. L’alloggio è semplice e confortevole, lo consiglio anche per la posizione e per il prezzo molto competitivo, considerando i prezzi alti della città, nulla a che vedere con la Malesia, qui siamo nel tempio del commercio e i prezzi sono simili ai nostri. Singapore non è una tipica capitale orientale, qui di oriente c’è ben poco e si respira un’aria molto internazionale. La sera giretto intorno ad Orchard Road, immensa strada contornata da un centro commerciale dopo l’altro, minimo 5 piani di negozi ognuno. Non tralasciate i piani sotterranei, da cui si accede alla metro, poiché ci sono negozi più economici.

14/9/2010

11° giorno. Tutto il giorno giro per la città, che è semplicissima da visitare, ho pochi consigli da dare, perché con una cartina alla mano e la metro, comodissima, si arriva facilmente in tutte le zone. Singapore è una città ultra moderna, dove la prima lingua parlata è l’inglese ed è praticamente impossibile imbattersi in difficoltà. Girate e visitate ciò che più vi piace, verrete stupiti dalla pulizia e dalla precisione. Due giorni in città sono più che sufficienti.

15-16/9/2010

12° giorno. Purtroppo è giunta l’ora di ripartire, mi godo un’ultima giornata in città e la sera raggiungo l’aeroporto con la metro, ci vuole ca mezz’ora e si deve fare un cambio di stazione, ma lo consiglio per il prezzo, ridicolo rispetto al taxi. Alle 21.00 ho il volo Air Asia per KUL e qui alle 02.00 il volo internazionale che mi riporta a Roma (sempre scalo a Dubai)

N.B: a Kuala Lumpur i voli low-cost non arrivano all’aeroporto principale della città, ma al low-cost carrier terminal. Distano l’un l’altro ca 10 km. Tra i due ci sono autobus che al costo di 2 RM coprono il tragitto, non vale la pena prendere il taxi. Però calcolate bene l’orario in base ai vostri voli, perché c’è un autobus ogni ca 45 min. Che dire la Malesia è un posto meraviglioso, in tutto il paese c’è tanto da vedere, consiglio vivamente di non tralasciare un’isola per qualche gg, di concedere 3 gg a Kuala Lampur e 2 gg a Singapore. Organizzatevi sul posto, è tutto molto easy! Chi voglia maggiori info mi può scrivere a: ily1980@libero.it

Ciao a tutti e buon viaggio!



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