A casa dei maldiviani

Un'isola abitata fuori dai soliti circuiti
Scritto da: mokina
a casa dei maldiviani
Partenza il: 12/03/2011
Ritorno il: 21/03/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Avevamo voglia di tornare alle Maldive, ma dopo aver apprezzato la tranquillità di ASDU con il fai-da-te non avevamo voglia di uno dei soliti “resort”, ma qualcosa di un po’ diverso, qualcosa di un po’ meno “ovattato” delle coccole a più stelle, qualcosa di più vero per vivere le isole insieme alla popolazione locale. Non sono assolutamente prevenuta sui resort e sui servizi che offrono, ma decisamente non è il mio tipo di vacanza: ognuno è giusto che scelga in base alle sue esigenze e le mie sono sicuramente quelle da “viaggiatrice curiosa” e non da “turista comodosa “ (ecco perché passo ore in internet ad organizzarmele e a studiare gli itinerari!)

Detto questo, la bellissima vacanza che mi accingo a raccontare non è decisamente per tutti: serve un po’ di spirito di adattamento ed una mente “aperta”, ma con poco….riverete tanto!

Tutto inizia in una fredda e piovosa sera di gennaio, quelle sere invernali dove uno sogna il mare ed il caldo; solito sito EMIRATES (si vola tanto bene!), biglietto a buon prezzo (760 euro a testa)…….ok, si può fare, ma in che isola andiamo poi?

Utilizzando i soliti motori di ricerca, capito in un sito di vacanze alternative: è quello che fa per me e ci metto davvero poco a prendere contatti e prenotare, visto che i prezzi sono assolutamente in linea con quanto ho deciso di spendere per la vacanza. Partenza il 12 marzo, volo perfetto, arriviamo all’aeroporto di Male dove incontriamo gli altri membri del gruppo: trascorreremo la settimana con altre sei coppie, meta KEYODHOO, atollo di Male Sud (per l’esattezza l’atollo di VAAVU), raggiungibile in 1 ora e trenta di motoscafo. L’impatto con l’isola è decisamente positivo: niente mezzi di trasporto e solo strade di sabbia; beviamo un drink di benvenuto e raggiungiamo le nostre camere…. Per oggi staremo qui in relax. Nel pomeriggio visitiamo la spiaggia dell’isola (carina, ma niente di che) con gli altri del gruppo per iniziare a conoscerci aspettando il tramonto; siamo stati davvero fortunati, sono tutti simpaticissimi!

L’isola è di religione musulmana e le donne, per rispetto alla popolazione, non devono girare in costume o con abiti troppo succinti: basta comunque una maglietta ed un pareo (portate pochi abiti, non servono proprio!). Noi siamo riusciti a fare stare tutta l’attrezzatura da snork ed i vestiti in un solo trolley per due (e nemmeno tanto grande!): servono creme ad alta protezione solare (il sole qui è davvero forte, soprattutto se splende per 7 giorni!), cappello ed occhiali; se vi fa piacere portate penne e matite colorate per i bimbi del villaggio (siamo stati ricevuti dal preside della scuola al quale abbiamo lasciato tutto il materiale). Sull’isola c’è anche la moschea ed un dispensario medico di primo soccorso; non c’è polizia, il villaggio è molto tranquillo e non ci sono liti o furti (pare che l’unico motivo di qualche lite siano state le recenti elezioni: i giovani sono riusciti ad eleggere un nuovo presidente maldiviano, ma sembra che gli anziani abbiano votato contro, rimasti conservatori e preferendo il vecchio presidente). I ragazzi possono scegliere con chi sposarsi e, la nuova famiglia, va ad abitare con i genitori o con i suoceri, aggiungendo una camera alla casa; il cibo non manca mai, grazie alla pescosità delle acque (il pesce qui costa meno di 1 $ al kilo), garantento una vita tranquilla e dignitosa alla popolazione.

Tornando alla nostra vacanza, si cena tutti insieme al ristorantino dell’isola: pasta, pesce, verdure, riso e frutta saranno i piatti principali di pranzi e cene (se non vi piace il pesce, qualche problemino potreste averlo, anche se potete comunicarlo a Claudia prima della partenza); la colazione prevede invece pane con burro e marmellata e un piatto maldiviano a base di tonno e cocco. Il negozietto di alimentari dell’isola è comunque ben fornito: per 3 $ comprerete un bicchiere di pseudo-nutella davvero buono e per meno di 1$ dei biscottini ottimi (di riso o farciti al cacao); ci sono inoltre prodotti vari da toeletta.

Dopo queste premesse, vi faccio un breve racconto delle isole deserte visitate

2° giorno= HULIDHOO= isola deserta con lunga striscia di sabbia, davvero molto bella… peccato un po’ di bottiglie di plastica su un lato della spiaggia! Lo smaltimento dei rifiuti sulle isole è molto problematico (soprattutto la plastica) ed i maldiviani hanno poco senso “civico” perché abituati a buttare tutto in mare (ora il governo stà sensibilizzando la popolazione al problema). Di fronte un’altra isola che deve essere davvero molto bella: peccato che sia di un ministro maldiviano e non si possa accedere; torniamo a pranzo al ristorante della nostra isola e nel pomeriggio partiamo per la pesca (divertente, ma non ne prenderemo molti!)

3° giorno= BODHU MORA= l’isola è meravigliosa, circondata da un ‘incredibile laguna di acqua bassa (se l’avete, portate la borsa impermeabile, visto che ogni tanto si deve “camminare” nell’acqua per arrivare a riva); ci fermiamo tutto il giorno con pranzo a base di spaghetti aglio e olio e pesce in barca. Durante lo snork vediamo una manta! La barriera qui si sta ricolorando (dopo i disastri del Nino) e ci sono pesci pagliaccio, pesci angelo, pesci pappagallo e…….un piccolo squaletto pinna nera! Nell’acqua bassa della laguna poi, girano indisturbate le razze……

4° giorno= AMBARA= l’isola è abitata da due guardiani, visto che avevano iniziato a costruire un resort (che poi hanno abbandonato) ed è privata; è davvero bella anche questa e la classifica di quella che, per ora, mi è piaciuta di più è davvero difficile! Pranzo sotto le piante con una tavolata davvero decorata con gusto (Suja, uno dei nostri marinai, è davvero bravo in questo): noodles, pesce, tramezzini, anguria e l’immancabile cocco, ottimo gustato con i filetti di pesce.

5° giorno= TINADHOO= oggi è la festa DELLA LIBERAZIONE e noi abbiamo deciso di festeggiarla a nostro modo: cantiamo a squarciagola l’inno nazionale sotto una bandiera inventata dalla nostra fantasia (creata con le polo bianca+rossa+verde) davanti ad un W LE MALDIVE scritto con le foglie… ne esce una foto ed un video buffissimi!

Decisamente è un modo insolito ed alquanto alternativo di commemorare la festa. Nel primo pomeriggio shopping sfrenato, visto che il giovedì sono aperti tutti i negozietti della nostra isola (arrivano i turisti in escursione!). La sera poi, PESCA MIRACOLOSA: complice la luna piena e il mare piatto come un lago facciamo strage di dentici: ne prendiamo ben 130 kg…….c’è da sfamare tutto il villaggio! Riusciamo a pescare anche 2 teste……..il resto del pesce se lo mangia lo squalo che gira sotto la nostra barca: pesca facile anche per lui stasera!

6° giorno= oggi torniamo a Hulidhoo, la nostra prima escursione; nel pomeriggio andiamo a visitare l’isola di fronte che è anche la capitale dell’atollo: FELIDHOO. Mangiamo un gelato ottimo e giriamo per le strette vie di sabbia: vediamo l’ospedale, la moschea, il lago di acqua dolce e qualche negozietto davvero carino (come quello del ragazzo che confeziona pesci con foglie di palma e banane dipinti). Dopo cena (tutta con pietanze maldiviane: davvero ottima!), serata pro Giappone: assistiamo infatti ad una partita di pallavolo fra le squadre dell’isola per raccogliere fondi per i terremotati; ci viene anche chiesto di giocare ed i nostri ragazzi riescono a perdere lo scontro ITALIA-MALDIVE!

7° giorno= è arrivato anche l’ultimo giorno, purtroppo… oggi si va al banco di sabbia KULUDHOOFUSHI , una meraviglia in mezzo al mare! Solito sbarco nell’acqua fino alla vita, costruzione di un minimo d’ombra per gli zaini e per coloro che al sole tutto il giorno, proprio non ci stanno e poi………scattiamo decine di foto! Irripetibile il colore del mare in tutte le sue sfumature e la finezza della sabbia: nemmeno le foto rendono giustizia al posto! Purtroppo nel pomeriggio arriva un gruppo di ritorno da un’escursione della vicina isola di Alimatha, ma si fermano solo per mezz’ora. Parliamo con il loro animatore e scopriamo che l’isola è piena e tiene 350 persone circa… non li invidiamo per nulla e siamo ben contenti di risiedere nella nostra tranquilla Keyodhoo dove, per fortuna, non siamo solo un numero di camera. Al ritorno gli uomini del villaggio ci preparano una sorpresa : danze tradizionali a ritmo dei tamburi. L’indomani barca fino a Male, dove salutiamo e ringraziamo della bella vacanza tutti i compagni… Michela, Mauro, Benedetta, Fausto, Sara, Paolo Alessia, Daniele,Fabio, Simona. Paola, Rosario e soprattutto la mitica Claudia, che ci ha allietato con la sua presenza (e mi sa che si è pure divertita anche lei!)

Noi passiamo la giornata in città (siamo gli unici che partono a mezzanotte) fra mercati e negozi, sognando le isole deserte sotto un caldo torrido, ma ci consola il fatto che con gli amici è stato solo un arrivederci……….abbiamo già stabilito il week and della rimpatriata! Ecco che cosa ha reso questa vacanza indimenticabile: i sorrisi dei bimbi, il saluto degli abitanti di Keyodhoo, le isole deserte, il mare dai mille pesci, Mario, Suja e Alibé (i nostri marinai), ma soprattutto…… i nostri nuovi amici!!!!!!! E se è vero che chi trova un amico trova un tesoro…..noi siamo tornati ricchissimi!!!!

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