Maiorca 4

Una serie di sfortunati eventi in un luogo meraviglioso
Scritto da: customgirl78
maiorca 4
Partenza il: 16/07/2010
Ritorno il: 24/07/2010
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
Per godere al meglio di un’improvvisa settimana ferie, dopo aver valutato più opzioni, ho scelto come destinazione Maiorca! Come al solito ho scelto il metodo “fai-da-te”, ho prenotato tutto via internet ed ho optato per questa soluzione: aereo Treviso-Ibiza (andata con ryanair, ritorno con easyjet a Venezia), traghetto Ibiza-Palma con Balearia. Purtroppo i voli diretti per Maiorca sono solo da Milano, altrimenti bisogna fare scalo a Barcellona o a Madrid. 16/7 Venerdì E’ arrivato il grande giorno!! Con L’autobus raggiungo il piccolo aeroporto di Treviso convinta di essere in abbondante anticipo (come al solito solo bagaglio a mano) ma, a sorpresa trovo una lunga coda ed assisto a comiche scene di persone costrette a vestirsi a strati per non superare il limite di peso. C’imbarchiamo in orario ma, a causa dell’intenso traffico aereo, partiamo con mezz’ora di ritardo! Poco male, fortunatamente non ho problemi di orario.! Una volta arrivata a Ibiza prendo il bus (n°10) per il porto (€ 3, 20) e in uhna decina di minuti sono a destinazione! Il traghetto è alle 20, quindi ho qualche ora di libertà! Lascio la valigia ad un deposito bagagli lì vicino dove per 5 euro me la tengono fino a mezzanotte (tariffa unica). Liberata dall’ingombro, ne approfitto per gironzolare un po’ lì nei paraggi e curiosare nei vari negozietti. Lì ogni discoteca ha la sua bottega dove vende gadget di ogni forma e colore con raffigurato il proprio logo. Puntuale alle 20 arriva il traghetto, la nave è molto grande e lussuosa, all’interno vi trova spazio un bar, un’area bimbi e uno shop. Le poltrone sono molto comode e ci sono degli schermi dove durante la navigazione viene proiettato un film. La traversata dura mezz’ora più del previsto ,.per fortuna ho prenotato un hotel a Palma per la prima notte, visto l’orario di arrivo (22,30), perchè la mia destinazione finale è esattamente dalla parte opposta dell’isola. Pensavo però che l’hotel fosse più vicino, invece è situato a 16 km dal porto, con il risultato che pago 24 euro di taxi. Quando arrivo in hotel sono veramente stanca, e non vedo l’ora di riposare un po’.

17-7 SABATO Dopo colazione prendo l’autobus e arrivo in Plaza d’Espana, dove si trova la stazione delle corriere e del treno oltrechè degli autobus, e vi si trova anche l’ufficio del turismo. Per arrivare a Can Picafort dovrei prendere la corriera 390 al costo di €4,85 ed il viaggio dovrebbe durare 1ora e 15 minuti. Ho finito i contanti, vado a prelevare. Inizia il dramma!!!!!!!!! Inserisco la carta e lo sportello me la sputa fuori immediatamente, dice che “non è valida”!!! IMPOSSIBILE!!!!!!!!! Provo in unaltro, un altro e un altro ancora, niente! E adesso che faccio???? Sola, a Palma di Maiorca, con 3 euro in tasca che non mi bastano neanche per la corriera per arrivare in hotel!!!!! Chiamo a casa e chiedo a mia mamma di contattare il numero verde, dal quale peraltro, non risulta nessun tipo di problema. Torno all’ufficio del turismo per chiedere aiuto e l’indirizzo del consolato, quando l’impiegata, mossa a compassione (ormai stavo per mettermi a piangere) mi dona i 2 euro mancanti per il biglietto della corriera. Non finirò mai di ringraziarla!!! Sollevata prendo la corriera e verso le 12,30raggiungo la mia meta. L’hotel che ho prenotato è in un’ottima posizione, centrale e a pochi metri dalla spiaggia. La camera ha un letto matrimoniale, un bagno con una piccola vasca e una terrazza con vista sulla piscina dell’hotel, di dimensione giuste e arredata in modo sobrio. Tento di pagare l’hotel con la carta ma niente! non c’è proprio verso!! La signora dell’hotel è molto cortese, capisce la situazione e dice che per loro non c’è nessun problema e che possono attendere. Le spiego che tra 2 giorni mi dovrebbe raggiungere un amico che mi portrà dei contanti ed un’altra carta. L’hotel aspetta ma nel frattempo io che mangio??? Mannaggia a me e a quando ho lasciato il bancomat!!!! Dopo 1000 telefonate, un amico di famiglia contatta l’albergo e si accorda per pagare lui l’albergo con la sua carta di credito e aggiunge 200 euro che mi vengono poi dati dall’hotel. Fiuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!! Meno male!!! Ormai tranquillizzata vado subito in spiaggia! Si stà da Dio! Il mare è azzurro, l’acqua tiepida ed è ventilato, si stà così bene che riesco pure d addormentarmi!! Verso sera, dopo una bella doccia, scendo a fare due passi e mi rendo conto che questa è una colonia di tedeschi e inglesi, italiani neanche l’ombra!! Passeggio sul lungomare ammirando il paesaggio, che meraviglia, sembra di essere ai tropici! la ittadina è una tipica cittadina balneare, quello che un po’ dispiace è che si sia snaturalizzata per adattarsi alla clientela e ci sia poco di veramente spagnolo. dopo una bella cena a base di tapas e sangria me ne vado a nanna!

18/7 DOMENICA Come al solito mi sveglio troppo presto! cerco di tergiversare un po’ ma alle 8,30 scendo a fare colazione, che purtroppo è molto “tedesca”, pazienza! oggi mi godo la spiaggia e interrompo la mia seduta abbronzante solo per seguire la gara di motogp e vedere Valentino arrivare 4° con una gamba rotta dopo un duello all’ultima curva!

19/7 LUNEDì Oggi dovrebbe arrivare il mio amico, così decideremo se noleggire un auto per qualche giorno. Dato che oggi le banche sono aperte ne approfitto per capire cosa è successo alla mia carta e capire se si può rimediare in qualche modo. In banca mi confermano che la carta di credito è smagnetizzata e non è possibile accedere al denaro!! Uff!! Nel frattempo arriva il mio compagno di viaggio che mi porta carta e contanti!!

20/7 MARTEDì Dopo colazione, con una lunga camminata raggiungiamo l’ufficio turistico che ci consegna piantine, orari autobus e depliant vari di cui uno addirittura in italiano!! praticamente una rarità!! Io trascorro il resto della mattinata in spiaggia, mentre il mio compagno di viaggio, un po’ bruciacchiato dal giorno prima, da forfait. Nel pomeriggio prendiamo la corriera e ci dirigiamo ad Artà, un piccolo paesino arroccato su una collina dove, in teoria, è possibile visitare il monastero. In pratica il monastero è chiuso e si può visitare solo la chiesetta adiacente, però non è male. Un po’ dispiaciuti per il poco tempo a disposizione, rientriamo a Can Picafort e finiamo la giornata in piscina. La serata inizia con una sangia sul lungomare, e prosegue con una cenetta in una trattoria locale (aperta tutto l’anno) praticamente adiacente all’hotel. Scopriamo con piacere che il titolare parla molto bene l’italiano e ne approfittiamo per farci consigliare qualcosa di tipico. Il risultato è polpo alla griglia e calamari al sugo. Il polpo era cosparso da alcune scagliette di sale che lo rendevano un po’ troppo salato per i miei gusti, i calamari erano molto più sulle mie corde e potevano essere equiparati alle nostre “seppioline in umido”. Con la pancia piena ce ne andiamo a nanna soddisfatti!

21/7 MERCOLEDì Mattinata buttata in cerca di un autonoleggio con disponibilità immediata, ma è impossibile. Alla fine stanchi e accaldati decidiamo per l’autonoleggio a fianco all’hotel, anche se non è tra i più convenienti almeno è comodo. Ci accordiamo per una peugeot 206 plus per 2 giorni, a partire dal giorno seguente, al prezzo di 94 € comprensivi di 10 euro di assicurazione. Aggiungiamo 7€ al giorno per il navigatore. Ormai la mattinata è andata, cerchiamo almeno di salvare il pomeriggio! Alle 12.20 prendiamo la corriera per Cala Agulla, che pare abbastanza famosa per la sua bellezza. neanche a dirlo sbagliamo fermata escendiamoa Son Moll, senza però pentircene. Lo spettacolo è notevole! Chiediamo informazioni per raggiungere la nostra meta, ci vogliono circa 20 minuti, ci incamminiamo di buona lena e senza accorgecene ci ritroviamo ai tropici!!! La caletta non è molto grande ed è affollatissima (per la maggior parte da tedeschi), si stà uno appiccicato all’altro ma il mare è un incanto!! L’acqua è trasparente e i pesciolini nuotano fino a riva, poco più in là delle barche a vela. L’azzurro dell’acqua cambia tutte le gradazioni dal trasparente fino ad arrivare al blu che incontra l’azzurro del cielo!! veramente un paradiso!! peccato questa invasione ditedeschi con lo stereo e le bottiglie di birra! Dopo qualche ora in paradiso, a malincuore, rientriamo per darci una sistemata e per la consueta sangria. Cena al ristorante della sera precedente; antipasto di calamari fritti ripieni e paella. Buonissima ma veramente troppa, anche se siamo due buone forchette riusciamo a mangiarne a fatica metà. Stasera suonano dal vivo e la serata trascorre in allegria.

22/7 GIOVEDì Oggi abbiamo l’auto! Prima tappa Mercato di Inca! Il mercato è veramente ampio, vi si può trovare di tutto, dalle cose più normali e mediocri a oggetti di artigianato locale veramente interessanti. Trascorriamo tra le bancarelle tutta la mattinata. Proseguiamo per Sineu ma rimaniamo un po’ delusi, il paesino è carino ma niente di speciale. C’è una chiesa molto grande, Nostra Senora de Los Angeles, ma è chiusa, apre alle 17. Approfittiamo della pausa per rifocillarci in una trattoria. Ordiniamo fritto mallorquin aspettandoci qualcosa di simile alla nostra frittura ma la verità è tutt’altra cosa. Ci arriva un piatto con patate, peperoni, carne tutto saltato in padella e aromatizzato con spezie locali. Proseguiamo per Manacor alla fabbrica di perle, visitiamo lo shop e assistiamo ad una dimostrazione sulla produzione delle perle. Apprendiamo così che le perle vengono ralizzata con una pasta di vetro detta opalina bianca, questa pasta viene fatta sciogliere con una fiamma ossidrica e avvolta attorno ad un filo di rame. Successivamente vengono bagnate in un acido che fa sciogliere il rame facendo così rimanere la perla con i fori per il filo. Una volta essicate vengono immerse in un bagno di sostanze naturali come polvere di conchiglie e squame di pesce per dare loro il colore finale. Usciamo da lì con i nostri bravi pacchettini e ci catapultiamo a fianco dove c’è un grande negozio di prodotti in legno di ulivo, la scelta è vastissima anche troppo! Prossima tappa Palma de Maiorca!!! Lasciamo l’auto in un parcheggio sotterraneo a fianco alla cattadrale, e quando usciamo iniziamo subito con lo scatto feroce!! Quà il tempo passa e non ce ne rendiao conto!! Quando raggiungiamo la cattedraole mancano pochi minuti alle sette e stanno per chiudere, siamo tra gli ultimi ad entrare. Dentro la cattedrale mi delude abbastanza, abituata allo splendore delle chiese andaluse, vedere gli altari coperti di polvere m’intristisce, soprattutto considerando i 4 euro d’ingresso che ti fanno pagare. Quando usciamo le 19 sono passate e i musei sono chiusi. Passeggiamo nei dintorni e c’intrufoliamo in un’altra chiesa proprio durante il rosario. La nostra passeggiata prosegue senza allontanrci più di tanto. Ormai stanchi cerchiamo l’Hard Rock Cafè per la maglietta di rito, fatichiamo un po’ a trovarlo ma alla fine eccolo là. Sono le 22 e ci sono ancora 30°, appiccicaticci e stanchi rientriamo a Can Picafort. Ci vuole un’ora di viaggio.

23/7 VENERDì Oggi è l’ultimo giorno e, purtroppo, il tempo non è dei migliori. La giornata è grigia, speriamo non piova! Con l’auto ci dirigiamo alle Grotte di Artà, che si trovano sulla costa e non all’interno del paesino visitato nei giorni precedenti. Le grotte aprono alle 10 ed il prezzo è altino € 10,50. Si entra a gruppi da 15-20 persone a intervalli di un’ora. Si è accompagnati da una guida multilingue che fornisce tutte le spiegazioni. Cosa strana; è possibile fotografare e toccare le formazioni rocciose. La visita dura un’ora e alla fine è valsa il prezzo del biglietto. Continuiamo con le Grotte del Drach. Se dall’altra parte il biglietto d’ingresso era sembrato alto in un primo momento, ma alla fine poteva anche starci, quì inece no. L’entrata costa €11, 50 e la visita dura sempre un’ora. Non si è accompagnati da una guida ma soprattutto c’è una folla assurda! si entra ogni ora ma in gruppi di 300 persone credo, comunque troppe!! sconsigliatissmo a chi soffre di ansia o attacchi di panico. Troppa gente ammassata in un luogo chiuso e ristretto. Si procede lungo un percorso, è assolutamente vietato fotografare, e tutti vicini vicini si arriva ad una specia di auditorium natirale con delle panchine di frontead un algo sotterraneo. Una voce (non so se registrata o meno) ti dà qualche nozione sulla grotta in tutte le lingue ed, al termine di questa inizia un “concerto”. Tre barche sfilano davanti a noi improvvisando una specie di balletto acquatico, all’interno di una di queste ci sono dei musicisti che suonano un paio di brani durante la traversata. Al termine dell’esibizione si può tornare da dove si è venuti a piedi, oppure in barca riparmaindo 15 metri di camminata. Fortunatamente quando “riemergiamo” le nuvole si sono aperte ed hanno lasciato spazio ad un po’ di sole. mangiamo in un localino a Porto cristo, dove prendiamo una solenne fregatura! ma non può andare sempre bene!! Euforica per il fatto che è uscito il sole, vorrei andare a Cala Millor o Son Moro, seguiamo i cartelli ed arriviamo ad una spiaggia ma non era proprio quello che avevo in mente, mi sa che abbiamo sbagliato qualcosa….! Non importa!! mi faccio lasciare alla spiaggia mentre il mio compagno di viaggio automunito, se ne và in giro per l’isola. La zona dove sono è abbastanza brutta, solo hotel, pochi negozi e ristoranti. Il mare è mosso perchè c’è un po’ più di vento ma tutto sommato si sta bene ed è possibile anche fare il bagno, in quanto l’acqua non è fredda come mi aspettavo. Questa vacanza continua a presentare qualche problema, il mio compagno di viaggio si è perso!!! Cioè se n’è andato per i fatti suoi e ora non sa come recuperarmi perchè non ha memorizzato la posizione sul navigatore. Uffffffffffffff!!!!!!!!!! Dopo due ore di attesa finalmente riusciamon ad incontrarci e ritornare all’albergo, dove preparo la valigia perchè domani la sveglia suona alle sei.

24/7 SABATO Sveglia ore 6,15; suona ma rimango a letto per i famosi 5 minuti e quando riapro gli occhi sono le 6,45!!!!!!!!!!!!!!!!!! ACCIDENTI ACCIDENTI ACCIDENTI!!! La corriera è alle 7.00!!! Mi cambio, butto le ultime cose alla rinfusa in valigia e scendo di corsa in preda al panico! Per fortuna la fermata è vicina, riesco ad arrivare per tempo, e la corriera tarda qualche minuto. Tiro un sospiro di sollievo e puntuali alle 8.30 arriviamo a Palma. Con un autobus raggiungo il porto dove mi aspetta il traghetto che dovrebbe partire alle 10 e invece parte mezz’ora dopo!!! E’ proprio destino!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ovviamente non riusciamo a recuperare il ritardo durante la navigazione e all’arrivo prima di farci sbarcare ci fanno attendere un buon quarto d’ora perchè prima fanno sbarcare le auto. UFFAAAAAAAAAAAA Mi tuffo nell’autobus che porta in aeroporto che, ovviamente, si ferma a tutte le fermate e, non contento, a metà percorso si ferma 5 minuti buoni per fare cambio di autista…con comodo!!!

SICURAMENTE PERDERO’ L’AEREO Scendo dall’autobus che sono le 15.10; l’ora di chiusura dell’imbarco!! CORRO, SUPERO I CONTROLLI DI SICUREZZA, GUARDO IL TABELLONE PER VEDERE QUAL’è IL GATE E ……………VOLO IN RITARDO!!! Uff! Meno male!! ma quanto ritardo?? L’aereo doveva partire alle 15.40, c’imbarcano alle 16,40, sembra bene! Ma quando non và non và!! A causa dello sciopero dei controllori di volo francesi il capitano ci comunica un’altra ora di ritardo!! Se tutto va bene speriamo di partire per le 18.30. Ore 18.30 Partiamo!!! sììììììììììììììììììììììììì A bordo ci offrono dei soft drinks e degli snacks per il disagio e dopo circa 2 ore atterro finalmente a Venezia. Che dire?? Il destino ce l’h messa tutta per rovinarmi la vacanza ma non ci è riuscito!!! complice quel posto incantevole che è l’isola di Maiorca!!



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