Slow Tour Padano, 5 puntata: cercando un equilibrio fra uomo e natura

Sabato 20 novembre su Rete4, Patrizio Roversi fra Altopiano di Asiago, Marca Trevigiana e Colli Euganei
Turisti Per Caso.it, 15 Nov 2021
slow tour padano, 5 puntata: cercando un equilibrio fra uomo e natura
Spesa: Fino a €250 €

La puntata è già disponibile on line su Italia Slow Tour a questo link

 

Nella quinta puntata di Slow Tour Padano in onda sabato 20 novembre Patrizio prosegue il suo itinerario in Veneto, tra Altopiano di Asiago, Marca Trevigiana e Parco Regionale dei Colli Euganei.

L’Altopiano di Asiago è un paesaggio dolcissimo ma variegato, una natura amica. Ricco di storia, a cominciare dai Cimbri che scesero qui dal Nord e che hanno strutturato una comunità ancora oggi viva: i Sette Comuni, da sempre tradizionalmente autonomi. I Cimbri, tra le altre cose, hanno “inventato” le DOP e IGP, e hanno lasciato un’importante eredità socio-economica che ha salvato l’Altopiano da ogni speculazione: gli Usi Civici, la proprietà pubblica e indivisa della terra. L’uomo ha molta responsabilità nei confronti dell’ambiente che va coltivato e custodito, come succede con le malghe, realtà agricole e turistiche indispensabili per la conservazione del territorio e per l’economia di montagna. Patrizio sale alla Malga Larici di Sotto per conoscere un’allevatrice – Sara Strazzabosco e la famiglia Frigostoff – e alla Malga Campo Costalunga per intervistare Giancarlo Rigoni (presidente del Caseificio Pennar) sul progetto FITOCHE, un progetto di difesa dei pascoli alti che coinvolge tutta la montagna veneta. L’alta qualità del latte di montagna ha reso il Grana Padano del Caseificio Pennar un’eccellenza gastronomica pluripremiata.

La storia non è stata generosa con l’Altipiano di Asiago: qui è stata sparata il 24 maggio 1915 la prima cannonata della Prima Guerra Mondiale che da queste parti ha raso al suolo tutto, uomini, case e foreste. Foreste che nell’ottobre 2018, cent’anni dopo, sono state distrutte dalla Tempesta Vaia, che in Veneto ha distrutto 42 milioni di alberi e fatto 1,7 miliardi di danni. Cent’anni fa gli abitanti si sono messi a coltivare il bosco devastato dalla guerra con piccoli frutti, mirtilli e funghi, che hanno compensato il mancato guadagno dal legname. Adesso Giustino Mezzalira (di Veneto-agricoltura) e Andrea Rigoni (imprenditore) raccontano a Patrizio che l’idea potrebbe essere la stessa: coltivare il sottobosco e produrre miele coi suoi fiori, in attesa che il bosco rinasca. Correggendo gli errori del passato che ne hanno indebolito la biodiversità. È il progetto Life Vaia che ci presenta Maurizio Malè di Venetian Cluster.

Il viaggio fra le eccellenze agroalimentari venete non può tralasciare il vino: dalle parti di Treviso, sui Colli Asolani, Patrizio visita la Tenuta Amadio, un’azienda modello di eco-compatibilità. Cosa sono l’agricoltura di precisione e la potatura verde? E come usare la tecnologia per produrre un Prosecco ecosostenibile? La ricerca lavora sodo per ridurre l’impatto ambientale sui vigneti: alla Fondazione Mach di San Michele all’Adige studiano la viticoltura sostenibile, i vigneti resistenti e hanno creato il primo vigneto vibrazionale del mondo!

Sui Colli Euganei Patrizio visita un’altra prestigiosa azienda vitivinicola, il Filò delle Vigne, che ha un problema: l’invasione dei cinghiali che mangiano l’uva e danneggiano il terreno. Niente paura, a Venezia l’Università Ca’ Foscari ha creato un apposito Master sulla Fauna selvatica: il professor Marco Olivi e i suoi studenti affrontano con un approccio interdisciplinare l’eterno dissidio tra Agricoltura e Natura. Formano dei mediatori culturali che intervengono per ristabilire un equilibrio e Riccardo Masin, il Presidente del Parco regionale dei Colli Euganei, conferma che non c’è contraddizione, da queste parti, fra conservazione dell’ambiente e coltivazioni agricole.

Appuntamento sabato 20 novembre alle 15.35 su Rete4, al ritmo degli agro-rapper padani: in questa puntata Patrizio incontra anche Dellino Farmer che, con Matteo del Puppo e Canal, rappano sulla vita dei giovani agricoltori e sulla campagna: “Dai diamanti non nasce niente, è solo dal letame che nascono i fior”. La puntata sarà disponibile on line poco dopo la messa in onda su Italia Slow Tour. Per anteprime e contenuti esclusivi c’è la newsletter di Italia Slow Tour.