Lampedusa e Pantelleria: mare puro!
Piccole insenature, acque cristalline e fondali ricchi di vita sottomarina
Spostandosi nel canale di Sicilia, l’estate arriva già a
maggio e si fa il bagno fino ad autunno inoltrato a
Lampedusa e
Linosa, le uniche due isole abitate dell’arcipelago delle
Pelagie. La maggiore è Lampedusa, aspra e rocciosa, con grandi falesie calcaree a picco sul mare e poche piccole insenature dall’acqua cristallina, come la spiaggia prospiciente la famosa
Isola dei Conigli. Protagonista assoluto è il mare, un concentrato di blu mediterraneo. Sull’isola è stata istituita una riserva naturale, che comprende proprio la spiaggia dei Conigli, oltre alla limitrofa isola omonima. Per chi ama il diving, ci sono splendidi fondali sia nell’isola principale sia attorno al vicino isolotto di Lampione. Tutto legato al mare è anche il mondo della vicina Linosa, un’isoletta (circa 6 kmq ed un perimetro costiero di 11 km) di origine vulcanica disseminata di fichi d’india e macchia mediterranea, con piccole casette colorate a un piano. Ha una sola spiaggia di sabbia nera, Cala Pozzolana di Ponente, protetta da una parete a strapiombo, e scogli che si affacciano sul profondo blu del mare. All’origine vulcanica dell’isola si devono anche fondali ricchi di pareti che scendono negli abissi marini, secche, anfratti, tunnel e passaggi che fanno la gioia dei subacquei. Ricchissima è la vita sottomarina, protetta dalla costituzione di una riserva marina. Mare Nostrum Diving organizza escursioni e immersione e propone anche pacchetti diving che includono l’alloggio (www.linosadiving. It).
Chiudiamo in bellezza, con Pantelleria, quintessenza distillata degli elementi naturali che caratterizzano le isole siciliane: nera roccia vulcanica, profondo blu del mare e vento. Isolata al centro del canale di Sicilia, è la più grande fra le isole della regione, con una costa rocciosa disseminata di fantastiche calette (le più famose sono Cala Levante e Cala Tramontana) e un entroterra di terra nera, in cui vengono coltivati i limoni e la vite, da cui si ricava il celebre passito. Ed è anche la più (intellettual) chic, con tanti habituée celebri che passano le vacanze nei vecchi dammusi (case tradizionali di pietra, dal tetto conico dipinto a calce) , ristrutturati e trasformati in sofisticati “ritiri di campagna”. I prezzi degli affitti, manco a dirlo, negli ultimi anni sono saliti alle stelle, ma in bassa stagione sono affrontabili. Provate con Euterpini, un complesso di 8 dammusi fra pini marittimi e limoni: in bassa stagione, i prezzi variano da 700 a 1200 euro a settimana, inclusa prima colazione a buffet (www.euterpini.com).