La strada del vino

A sud del Po, in un’area stretta tra Piemonte ed Emilia dove nascono i vini DOC omonimi, per un breve viaggio tra i sapori
ink, 15 Nov 2012
la strada del vino
L’Oltrepò Pavese è un vasto triangolo di terra limitato dalle province di Alessandria e Piacenza. Questa regione, che si incunea fino all’Appennino ligureemiliano, è percorsa da itinerari escursionistici e da una Strada del Vino e dei Sapori. Varzi è un ottimo punto di partenza. Il centro storico medievale di Varzi vale senza dubbio una visita, anche soltanto per fare una passeggiata nel suo cuore più antico: stretti vicoli e porticati che testimoniano l’importanza di questo centro nel passato come stazione di transito e sosta per le carovane lungo la “via del sale”. Continuando sulla Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese, il primo borgo che si incontra è quello di Zavattarello, ai piedi di un colle. In cima a quest’ultimo si trova un castello medievale, scenario di sanguinose lotte tra guelfi e ghibellini. All’interno del castello è possibile visitare un museo d’arte contemporanea o godere dell’ottima vista dalla torre. Spingendoci più a nord entriamo nel vero centro vinicolo dell’Oltrepò, la Valle Versa, dal caratteristico paesaggio collinare coltivato a vigneti. Santa Maria della Versa è la capitale dello spumante di marca Oltrepò Pavese. Siamo nella zona numero uno in Italia per la produzione di Pinot Nero utilizzato come base di vini spumanti. Una visita alla cantina La Versa è quindi assolutamente d’obbligo, per acquistare, o anche soltanto per degustare, uno dei prodotti più prestigiosi di tutto il territorio nazionale.

BORGH I E CLASSESE

Da Santa Maria della Versa si arriva a Cigognola, un borgo sorto in epoca romana e dominato nel corso del tempo da diverse casate, tra le quali quella dei Visconti. Di questo dominio e dell’antica fortificazione che lo proteggeva restano oggi le antiche mura e una torre merlata. Molto vicino si trova anche il borgo fortificato di Montù Beccaria. Qui è possibile fare una tappa alla storica cantina “Il Montù” per acquistare qualche bottiglia di Bonarda, vino rosso con tante bollicine. A nord incontriamo Stradella, cittadina nota, oltre che per i suoi vini, anche per una produzione che risale all’Ottocento, quella della fisarmonica. All’interno di Palazzo Garibaldi c’è un museo proprio dedicato a questo strumento. Si compone di due sezioni, quella documentaristica e fotografica e quella espositiva. Nell’area espositiva, oltre ai primi esemplari prodotti dalle fabbriche di Dallapè, Maga, Rogledi, si può ammirare la fisarmonica “liturgica”, particolarmente adatta all’esecuzione di musica classica. C’è poi lo splendido laboratorio artigiano, per respirare l’atmosfera delle antiche botteghe. Infine, possiamo compiere una piccola deviazione verso Canneto Pavese per assaggiare il Classese, uno spumante a base di uve Pinot nero e poi, da lì, a Broni, la “città internazionale della vite e del vino”: degno coronamento di una giornata a spasso tra il verde dei tralci d’uva.