In Slovenia, lungo le acque dell’est

coltivandole e trasformandole in medicine naturali per la salute. Va visitata la sala affrescata fatta a volta e l’antica farmacia (la terza più vecchia d’Europa) coi volti dipinti dei vari medici dell’antichità. Qui capisco come la Slovenia sia uno dei posti più verdi di questa zona, andando anche alla Riserva Naturale dei Cervi di Jelonov Greben. Qui i cervi, lasciati liberi, sono praticamente allevati e sono talmente tanti che finiscono per costituire una prelibatezza gastronomica per i turisti, che li apprezzano molto. Io personalmente non ce l’ho proprio fatta a mangiarmi Bambi, e alla fine anche il risotto coi funghi era buonissimo! Anche qui le terme di Olimia sono famose per l’acqua, per l’architettura delle piscine molto innovative ma anche perché qui si possono fare massaggi con la cioccolata…
ROGASKA E LA CURA DELL’ACQUA
Rogaska è un complesso termale enorme, in perfetto stile austroungarico con alcune aggiunte moderne. Qui ho assistito al tipico rito del bere l’acqua così come doveva avvenire un secolo fa e come avviene ancora: tutti col bicchiere in mano ad attingere alla fonte, dandosi poco tempo per arrivare in camera. Effettivamente l’acqua è straordinaria e i suoi benefici effetti erano conosciuti da Francesco Giuseppe e tutta la sua progenie, che venivano qui con regolarità. E – a proposito di bicchieri, di cui c’è una intera collezione al museo delle terme – qui, proprio qui, nell’antichità si produceva il vetro, perché qui si trova la sabbia giusta per farlo. Questo è il paese dei cristalli e mi viene in mente che il materiale e il sapere della lavorazione del vetro poteva venire da qui. Quindi anche la tradizione del vetro di Murano?! Così si chiuderebbe il cerchio dei miei collegamenti storici vissuti sul campo. Infatti, a proposito di Murano: da dove prendeva la materia prima per produrre il vetro? Ma avevo promesso di cambiare discorso…
MORAVSKE E LA CURA DEL PETROLIO
Ora, non si sa se per punizione o per premio, alla fine del viaggio non mi resta che vivere anche l’esperienza delle terme di Moraske. Negli anni 60 da queste parti stavano cercando il petrolio e a 1400 metri invece hanno trovato un’acqua però piena di idrocarburi, che sgorga ad una profondità che va da 1175 ai 1467 metri. Ha naturalmente un aspetto torbido, un sapore salato. La temperatura alla sorgente è 72°. Di solito le acque ricche di idrocarburi e bicarbonati sono molto più fredde. L’acqua nera tonifica l’organismo, ha un effetto antidolorifico ed essendo ricca appunto di bicarbonati favorisce la dilatazione vascolare, producendo un effetto positivo sui fenomeni infiammatori cronici di diversa natura. E’ inoltre famosa come calmante, poiché riduce la tensione nervosa. Insomma: un bagno nel petrolio mi mancava! Ne sono uscita viva e rinfrancata, sembra che faccia veramente bene, quindi questo elemento che tanti danni ha fatto alla nostra atmosfera può, viceversa, essere fonte di salute. E’ proprio vero: tutto dipende da come viene usato!
Syusy Blady