Consigli tattici per un viaggio fra i Grandi Parchi Americani!

Come risparmiare, passaporto dei parchi e annual pass, curiosità
Giavaluca, 18 Apr 2019
consigli tattici per un viaggio fra i grandi parchi americani!
Raccontarvi qualche cosa dei parchi americani che già non sapete è davvero difficile, però esistono cose che i libri o le guide non vi dicono. Avete mai sentito parlare del Passaporto dei parchi? È un reale passaporto che potete acquistare alla modica cifra di 9.95 $ nella maggior parte delle Ranger Station. Aprendolo troverete diverse pagine dedicate ad ogni parco e nello spazio libero è bellissimo collezionare il timbro di ingresso di ogni gate che visiterete. Non tutti magari ci hanno fatto caso, ma accanto ad ogni ingresso nella stazione dei Ranger trovate un timbro con “luogo-data e nome ingresso” del parco che state visitando. Fermatevi sempre e timbrate tutto il vostro passaporto. Ormai a distanza di tanti anni, me li riguardo con piacere anche perché posso ricordarmi la mia prima volta allo Yellowstone, la mia prima volta al Sequoia oppure la fortuna di avere il timbro celebrativo dei 100 anni della nascita della N.P.S. proprio nel mio Glacier. È un ricordo bellissimo! Ecco il sito ufficiale dove è possibile acquistare online: (eparks.com/store)

Come risparmiare un po’

Spesso mi chiedono come risparmiare durante un viaggio in USA. Bene, la prima risposta è semplice: comprate il cibo nei supermercati. Sembra banale, ma un vasetto di Yogurt acquistato in un Parco arriva a costare circa 1.80$,in un supermercato classico sui 0.90 C mentre al WalMart, nota catena supermercati di qualità ma low cost, difficilmente supera i 0.45 C. Mica male no? Pensate su un panino o su un’insalata! Inoltre ricordate che in tutte le grandi catene di supermercati esiste il frigobar portatile in polistirolo che è fantastico. A seconda delle dimensioni il suo costo varia dai 4 ai 10 $ ma è una vera bomba del freddo. Il ghiaccio è acquistabile in negozio o in alternativa qualsiasi Motel possiede una macchina del ghiaccio per fare la scorta. Addirittura alcuni parchi te lo offrono. Il ghiaccio rimane anche per oltre 24 ore al suo interno se chiuso correttamente lasciando la macchina parcheggiata sotto il sole in una zona molto calda. Insomma, fatevi la vostra spesa, mangiate di qualità e risparmiate i soldi per qualche gita. Il suo nome è Cooler Box, eccolo nel sito di WalMart.

Volete vivere un’esperienza unica nella natura? Provate a dormire in un Canvas Tent Cabin! Sono delle tende, ma con una solida struttura a volte anche in legno, dotati di letti, stufa a legna, appendi abiti e spesso una parte esterna c’è un tavolo e sedie per mangiare all’aperto. Sono sempre o quasi dotati di corrente elettrica e a ovviamente potete scegliere quelli spartani con il minimo indispensabile o quelli più “belli” che sembrano delle vere e proprie camere da letto. È un ottimo modo per vivere un’esperienza unica, stare a contatto con la natura e spesso di risparmiare. Uno molto famoso è nello Yosemite National Park nell’Half Dome Village (travelyosemite.com/lodging/half-dome-village). Un altro davvero bello è a Colter Bay Village, nel Gran Teton National Park. Si trova in una posizione stupenda, davanti ad uno dei laghi alpini più grandi al mondo, sul quale è possibile navigare con canoe noleggiate nella tranquillità di un luogo fantastico. Può inoltre essere una validissima alternativa per risparmiare e visitare il vicinissimo Yellowstone N.P dove i prezzi per dormire sono tutt’altro che economici. Inoltre, ognuno di questi Cabin Tent è dotato di una grossa griglia per cucinare all’aperto! In quest’ultimo poi è possibile dormire con il proprio sacco a pelo, in alternativa noleggiano coperte e lenzuola. Al mio risveglio mi sono trovato un branco di Wapiti che brucavano davanti alla mia tenda. Ecco il link: gtlc.com/lodges/colter-bay-village

consigli sull’itinerario

Se il mio parco preferito resta il Glacier N.P. al secondo posto c’è sicuramente l’Arches National Park, un posto magico e ben lontano da quanto si possa trovare in Europa. Oltre alla sua innata bellezza, lo sapevate che esiste un orario consigliato per fotografare ogni singolo arco? Infatti la luce cambia spesso e a seconda della posizione ed inclinazione di ogni arco i Ranger suggeriscono degli orari durante i quali otterrete foto migliori. Così, se tutti sanno che il Delicate Arch deve essere fotografato al tramonto, non tutti pensano che il Double Arch va visto prestissimo al mattino. Per tutte le info potete rivolgervi tranquillamente ai Ranger o consultare il sito della N.P.S. (nps.gov/arch/planyourvisit/photography.htm). A qualsiasi orario decidiate di arrivare all’Arches N.P non perdetevi però la passeggiata più famosa in assoluto verso il Delicate Arches che a causa del caldo potrebbe essere abbastanza faticosa. Lasciate nel tardo pomeriggio l’auto nel parcheggio e, dotati di scarpe comode e una buona scorta d’acqua, percorrete queste 3 miglia (andata e ritorno) verso un luogo magico. A seconda della vostra preparazione la salita potrebbe durare dai 50 minuti a quasi due ore, un cammino in salita e senza particolari difficoltà se non per il caldo. Nessuna fretta, ma una volta in cima godetevi lo spettacolo del Delicate Arch! E’ possibile scattarci foto sotto, mettendosi in fila ed aspettando il proprio turno, ma quando il sole cala e comincia il tramonto tutti si preparano a scattare foto a raffica e nessuno può più avvicinarsi. Questo tramonto vi ripagherà della fatica fatta a salire e forse sarà una delle immagini più belle che vi riporterete in Italia. La discesa è molto rapida, magari portatevi una pila, una folla di centinaia di persone in processione tornerà verso il parcheggio. Difficilmente ci impiegherete più di 45 minuti a rientrare.

Moab, la città più vicina è davvero carina e in posizione strategica. Vicinissima all’Arches National Park ma anche al Canyonlands, quello famoso di Thelma e Louise! Sempre in zona non potete non fare un salto al Dead Horse Point State Park. Infine, non meno importante, nel centro di Moab è possibile prenotare una mezza giornata (non di più) per fare rafting sul Colorado River. Non immaginatevi impetuose rapide, ma un fiume che scorre con pochi brividi, adattissimo alle famiglie. Bellissima la guerra a pistole d’acqua alla fine e occhio a tuffarsi: è un’emozione farlo, ma l’acqua rossa del fiume non perdona! Per fortuna alla fine è possibile fare una doccia direttamente negli spogliatoi. Quindi se qualcuno mi chiede se bisogna andare a Moab e quanti giorni fermarsi, la mia risposta è assolutamente sì e suggerisco di non fare meno di due notti.

Una piccola curiosità: normalmente questa è una tappa che si aggiunge al giro classico dalla Monument Valley. Sulla Strada per Moab troverete un piccolo monumento nazionale chiamato Natural Bridges National Monument: un parco molto mistico dove imparerete a conoscere meglio gli indiani d’America e il loro spirito si farà sentire. Per concludere questo piccolo Monumento nazionale è il primo Dark Sky Park dello Utah e dicono al mondo: cosa significa? È una zona priva di ogni forma di inquinamento visivo, per questo motivo è possibile vedere mediamente otto volte di più le stelle che si vedrebbero in un qualsiasi altro posto buio della terra. Quindi, naso all’insù!

Concludendo ricordatevi di acquistare l’Annual Pass per i parchi americani. Ha un costo di 80$ e vale un anno compreso quello di acquisto (se lo prendete agosto 2018 sarà valido fino a fine agosto 2019) e avete accesso illimitato e gratuito in tutti i parchi nazionali e monumenti nazionali gestiti dalla N.P. S. Il pass è valido per un auto e tutti i suoi occupanti. Mediamente se si visitano almeno 4 parchi, avrete un risparmio. I costi d’ingresso nei parchi lo potete trovare anche scaricando la bellissima APP della N.P.S. La Monument Valley non è parco Nazionale, ma riserva indiana quindi il Pass non funziona.

Ricordate che potrete anche riutilizzarlo per un anno, quindi se avete intenzione di tornare, lo sfrutterete ancora. Ecco il link: nps.gov/planyourvisit/passes.htm

A questo punto non vi resta che preparare le valige e partire!

GiavaLuca

Guida per caso dei Parchi Americani