A Siena spendendo poco

Ecco come accomodarsi nella piazza più bella del mondo a pochi euro
Patrizio Roversi, 14 Nov 2011
a siena spendendo poco
Non tutti sanno che… Siena è una delle città più turistiche del mondo. Non per il numero dei visitatori che accoglie, ma per la loro relazione con l’offerta, che è di uno a uno: il numero dei turisti coincide con i posti disponibili e questo accade in ogni periodo dell’anno. Insomma: signori, è completo!

FAST FOOD ALLA TOSCANA

La conseguenza sui prezzi è immaginabile: sono alti, altissimi, per tutte le voci che normalmente appaiono in una vacanza. Per dare un’idea, nella centrale via Banchi di Sopra, il prezzo medio di un panino (freddo e stopposo) è di 8 euro. Da consumare al banco, ovviamente. Per fortuna, ci sono delle felici eccezioni. Una di queste è l’Osteria Il Grattacielo (via dei Pontani 8, tel. 0577 289326), il cui nome allude alla possibilità, semplicemente alzando un braccio, di “grattare” il soffitto. Il locale è minuscolo (ha meno di 20 coperti) e antico (è stato aperto nel 1840, come prima osteria della città). Gli ambienti sono rustici e la cucina è quella locale, con predominanza dei piatti “veloci”, come i deliziosi affettati e sott’olii, oppure la frittata e l’insalata di fagioli, il tutto innaffiato dal rosso della casa. Si mangia con 10 euro a testa, nella bella stagione anche nel piccolo dehors. Per assaggiare i pici (grossi spaghetti fatti a mano) cacio e pepe, oppure l’arrosto di cinta (una specie di maiale selvatico, già raffigurato nei dipinti locali del Quattrocento) si può andare alla Trattoria Papei (piazza del Mercato 6, tel. 0577 280894) con vista sulla Torre del Mangia. Il prezzo medio a testa è inferiore ai 25 euro, ma sale un po’ se si sceglie la fiorentina.

RITI TURISTICI

Prima di allontanarvi, non rinunciate al “rito turistico” per eccellenza: sedersi qualche minuto in piazza del Campo: dal 1300 il fulcro della vita pubblica senese, nonché sede del celeberrimo Palio. Nonché, sicuramente, una delle piazze più belle del mondo. Ma naturalmente non è possibile lasciare Siena senza un tributo, anche veloce, alla sua storia. Per un itinerario minimo non si può evitare la visita alla Chiesa di Sant’Agostino: di origine duecentesca, l’interno è una galleria d’arte. Sempre ne centro c’è via delle Sperandie da dove si gode la vista sulla campagna e la sul Monastero di Sant’Eugenio fondato prima dell’anno Mille. Da vedere, naturalmente il Duomo: la cui facciata duecentesca è stata restaurata di recente. E il giro sarebbe ancora lungo.