Magnifica Madeira

Una settimana di passeggiate piacevolissime, lungo le levadas e sui monti, immersi nel profumo di eucalipti e nei colori di fiori, circondati da valli profondissime
Scritto da: laurasergio
magnifica madeira
Partenza il: 09/06/2013
Ritorno il: 16/06/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
L’avamposto portoghese in Atlantico

9 giugno 2013 il viaggio

Partenza da Malpensa con la Tap, con scalo a Lisbona, e arrivo alle 18.00 puntuali, all’aeroporto con pista stretta fra le colline ed il mare. Una mezz’oretta di attesa per noleggiare l’auto a 88 euro per la settimana, con la Guerin Car Rental.

Ci dirigiamo subito verso Monte, piccolo paese sopra Funchal. Il tempo è nuvoloso e la casa dove alloggeremo le prime due notti è letteralmente immersa nella nebbia. Siamo circondati da una foresta di eucalipti che rilasciano profumi inebrianti, tanto che …brucia il naso! Non pare proprio di essere sullo stesso parallelo di Casablanca. I proprietari sono simpatici e accoglienti, la casa è grande e riscaldata dal fuoco di un camino: ovunque sono esposti cimeli e ricordi dei loro innumerevoli viaggi per il mondo. Fernando si occupa di farci assaggiare il vino locale mentre Maria ci serve una cena coi fiocchi: un’ottima zuppa di castagne, uno squisito tonno al forno con cipolle, patate dolci e couscous. Insomma, siamo costretti a fare un giretto sia per scaldarci che per digerire. Poi subito a letto con tanto di coperte riscaldate: chi l’avrebbe mai detto?

10 giugno 2013 Levada dos Tornos

Risveglio con cielo sereno, umidità e nuvole all’orizzonte sul mare. Ottima colazione e poi con l’auto fino a Monte. Abbiamo in programma la Levada dos Tornos, ma prima vediamo la Chiesa di Nostra Signora e i portatori delle discese di vimini. Camminiamo per 15 km in piano costeggiando una levada in mezzo ad una natura lussurreggiante. Per evitare un torrente, percorriamo un tratto di levada con degli strapiombi che fanno un po’ tremare le gambe a Laura; a seguire tutto incantevole, mentre il cielo si rannuvola di nuovo. Pausa pranzo al bar Ortensia, attraversiamo una galleria i 350 m. e arriviamo prima di Camacha, dove un taxi ci riporta a Funchal. Oggi a Madeira è festa, i negozi sono quasi tutti chiusi, ma è piacevole passeggiare. Prendiamo il bus per ritornare a Monte e qui l’auto che ci riporta alla nostra casa in mezzo ad un nebbione padano. I nostri padroni di casa sono squisiti ed è un vero piacere fare due chiacchiere con loro, viaggiatori come e più di noi. La loro casa è piena di oggetti provenienti da tutto il mondo, e si parla usando contemporaneamente 5 lingue: portoghese, con qualche parola di brasiliano, inglese, francese, spagnolo, italiano. Laura in questi frangenti è al top, e anche Marco pare apprezzare. La cena squisita: riso con i gamberetti e vino buonissimo.

11 giugno 2013: Punta di San Lorenzo

Lasciamo la nostra umida tana e salutiamo gli amici. Ci dirigiamo verso la punta orientale di Madeira: la penisola di San Lorenzo. La passeggiata che abbiamo fatto è di circa 8 Km. a/r ed è spettacolare, con vista sul mare sia a nord che a sud. La punta di Madeira è un parco, ed è possibile fare un bagno salutare nell’oceano, come abbiamo fatto più volte. Al termine siamo partiti verso Santana, sulla costa nord, e siamo arrivati a S. Jorge, immersa nella nebbia, in un delizioso alloggio ordinato e accogliente, quasi in stile altoatesino. Al tramonto la nebbia si è diradata, si è finalmente alzata la temperatura e lo spettacolo del tramonto sulle altissime pareti a picco sul mare è stato strepitoso. Per cena, andiamo alla Casa de Palha consigliata. Tonno e polipo al forno: prezzi buoni e cena squisita, anche se nostro figlio non ha potuto apprezzare a causa di un colpo di freddo che gli ha fatto andare tutto per traverso.

12 giugno 2013: Pico de Ruivo

Stamattina sveglia con molta calma, visto che la notte è trascorsa parecchio agitata a causa del voltastomaco di Marco.

Il cielo sembra limpido e Marco pare un po’ debole, così puntiamo alla cima più alta di Madeira, il Pico de Ruivo con una passeggiata abbastanza semplice e breve. Arriviamo al parcheggio e la giornata è ancora serena; il tragitto è breve e il dislivello è di soli 300 m. In un’ ora siamo al rifugio sotto la cima. Io e Laura saliamo in cima e godiamo di un panorama a 360° molto suggestivo, poi torniamo con calma mentre il cielo si rannuvola come di consueto coprendo il mare che non vediamo più. Lasciamo Marco a casa e giriamo per S. Jorge, un paesino pieno di colori e casette bianche con i tetti rossi. Per cena ottima minestra, il famoso bacalau, ottimo e abbondante.

13 giugno 2013: Calderao Verde

La meta della nostra passeggiata di oggi è il Calderao Verde, una stupenda levada di 6.5 Km, con 4 tunnel, di cui uno lungo 400m. E’ uno spettacolo di passeggiata, con zero pendenza. Si cammina a fianco della levada che segue la costa della montagna; il sentiero è sempre più stretto, lungo strapiombi pieni di vegetazione e acqua: un mondo magico. Al termine una spettacolare cascata. Al ritorno, verso le 15.00 , ci dirigiamo verso Porto Moniz, nostra tappa per le prossime due notti. La strada è un continuo saliscendi, con alte pareti a picco sul mare. A Porto Moniz, piccola città sul mare, troviamo delle splendide piscine naturali sul mare ricavate tra gli scogli vulcanici. Malgrado l’acqua non sia calda e il cielo non sia sereno, ci tuffiamo per una nuotata rigenerante con le onde che si infrangono vicinissime. Poi cena squisita e tramonto come al solito splendido dopo una giornata nuvolosa.

14 giugno 2013: Levada da Janela

Questa passeggiata lungo la Levada da Jamela parte vicinissima a Porto Moniz e potrebbe anche durare per 25 Km, ma noi lo riduciamo a 14 km. (andata e ritorno), con due gallerie molto lunghe ( 500 m.). La vegetazione è trasbordante, con i soliti dirupi ai quali ormai ci siamo abituati, per fortuna con protezioni. Al ritorno camminiamo sotto una lieve pioggerella che non dà fastidio. Nel pomeriggio giriamo per Porto Moniz , paese tranquillo, poca gente, ma scenari memorabili. Ottima cena con tanto pesce e gli spiedini tipici di Madeira. Tramonto super, visto dalle piscine.

15 giugno 2013: Levada de 25 fontes

Lasciamo Porto Moniz con l’auto e ci dirigiamo verso l’altopiano interno da cui si può godere la vista del mare sui due lati dell’isola. Verde e desolato, troviamo solo qualche mucca al pascolo. Arriviamo a Robocal e lasciamo l’auto in un parcheggio. Con la navetta scendiamo 2 km nella valle verde e rigogliosa per camminare lungo la Levada delle 25 fonti. E’ presto e c’è ancora poca gente. Il sentiero lungo la levada è strettissimo, a tratti pare di camminare sotto delle gallerie naturali formate dai rami. Arriviamo infine ad un calderao alimentato da 25 fonti, tranquillo, bello e caratteristico. Al ritorno facciamo una piccola deviazione che ci porta ugualmente alla base della navetta. Dall’altopiano, decidiamo di scendere lungo la costa; ovviamente la strada è molto ripida. si viaggia in seconda. Giungiamo così a Ponta do Sol dove possiamo riposarci sulla spiaggia di sassi all’ombra di un ombrellone di paglia. Cerchiamo di non prendere il sole, dopo la scottatura clamorosa alla Punta di S.Lorenzo. Niente bagno, ma Laura riesce a fare una doccia sotto una cascata che finisce direttamente in mare; molto caratteristico.

Di nuovo in marcia, verso Cabo de Gato, una scogliera alta 580 m sul mare: la guida dice che è una delle più alte del mondo. Non ci meraviglia che si trovi proprio qui a Madeira, dove abbiamo potuto osservare pareti ripidissime e valli profondissime scavate fra le montagne. Impressionante.

Riprendiamo l’auto, ma purtroppo sotto gli occhi un ciclista (coraggioso pedalare su queste strade…) ci cade davanti, rompendosi il dito mignolo. Lo accompagniamo perciò all’ospedale di Funchal, e poi ci dirigiamo finalmente di nuovo alla casa di Maria, delle prime due notti. Stavolta, niente camino acceso e coperte termiche. Il cielo è limpido e l’aria è bellissima. Dopo cena scendiamo a Monte per vedere i fuochi di artificio a Funchal che si tengono ogni settimana a giugno per decidere la società che si occuperà dei fuochi di capodanno.

16 giugno 2013

Pico do Arierio-Camacho-ritornosiamo purtroppo giunti all’ultimo giorno. Vogliamo godere al massimo le ultime ore in terra portoghese e approfittiamo della mattinata per salire sul Pico de Aireiro, il monte di 1810 m. che si trova accanto al Pico de Ruivo e che presenta un crinale molto frastagliato e ripido. I gradini ripidi con strapiombi a destra e a sinistra ci fanno tremare un po’ le gambe. Sulla costa il mare non si vede più, coperto da una coltre soffice e bianca di nebbia, ma quassù la giornata è limpida e il cielo è azzurro. Bello vedere da una nuova prospettiva questo gruppo montuoso così selvaggio e articlato.

Al ritorno passiamo da Camacho, paese noto per la lavorazione del vimini, con cui abili mani artigiane intrecciano oggetti meravigliosi. Proseguiamo verso Santo da Serra dove Maria ci ha consigliato di andare per il mercato: in realtà si tratta di una tipica festa paesana. Possiamo gustare il bolo de caco e i mega-spiedini, le espetadas con ottima carne infilata su lunghi rami e cotta in autonomia, bevendo una birretta locale -Corral – su grandi griglie a legna.

Alle 15.00 siamo all’aeroporto: rendiamo l’auto senza problemi.

Il ritorno a Linate, dove troviamo l’auto parcheggiata prima della partenza, è veloce e tranquillo.

Madeira: una isola verdissima, una eterna primavera, bellissime camminate adatte a tutti.

Qui un breve video con musica di sottofondo portoghese: http://www.youtube.com/watch?v=Wn3dDTnonjI

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