Londra, tre giorni d’inverno

A zonzo per la capitale inglese
Scritto da: carladav
londra, tre giorni d'inverno
Partenza il: 09/02/2013
Ritorno il: 11/02/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Tre giorni a Londra

1° giorno sabato

Partenza da Torino e arrivo a Stansted alle 11.30; avendo già acquisto il biglietto on line, appena scese dall’aereo ci dirigiamo verso il primo bus Terravision che in un’ora ci porta a Victoria Station. Abbiamo prenotato a pochi passi un ottimo hotel, il Park Plaza Victoria Station 130 euro a notte, 4 stelle con una eccezionale colazione a buffet, grazie alla quale non pranzeremo mai.

Depositato il leggero bagaglio prendiamo l’autobus 24 per recarci a Camdem; dal secondo piano del bus vediamo Trafalgar Square, i vari teatri di Covent Garden. Giriamo per le bancarelle ed i canali finchè non viene buio, poi riprendiamo il 24 e scendiamo a Trafalgar Square. Poiché al sabato i musei sono aperti fino a tardi, decidiamo di recarci al Tate Modern prendendo sempre un bus, il 173, che ci lascia vicino a Saint Paul. Attraversiamo il ponte godendo la vista di una Londra bellissima con i suoi ponti e grattacieli tra cui lo Shard. Cominciamo la visite del tate dall’ultimo piano, dove si trova un accogliente bar con vetrate da cui godere una vista affascinamte. Il museo si gira con interesse e curiosità facendo foto in mezzo soprattutto a giovani e famiglie con bambini. Ma la prima giornata non può terminare senza la cena in un pub. Poiché piove e nevica alla grande scegliamo il Queen arms, non distante dal nostro hotel.

Tipico pub rumoroso e sufficientemente sporco, con pavimento in legno e vecchio bancone; il cameriere ha passa su un tavolo uno straccio che è meglio non osservare con troppa attenzione e ci chiede se vogliamo cenare. Accanto a noi grandi bevitori rumorosi che hanno pure appoggiato le scarpe sul tavolo confrontando le loro calze. Per cena salsicce con purè e cipolle cotte nel vino ed un piatto con hamburger di carne Angus.

Non male, veri piatti rustici con due pinte di birra. Abbiamo cenato nel totale frastuono, ogni tanto i vicini di tavolo ci mostravano i loro piedi, mentre continuavano ad ordinare e bere. Accanto a noi un bellissimo cane rosso scodinzolava contento in compagnia di altri ragazzi. Il cameriere è passato più volte a chiederci se andava tutto bene. Buona la birra. Se volete l’autentica atmosfera di pub Londinese andateci (30 sterline in due).

2° giorno domenica

Piove e nevica; dopo una fin troppo abbondante colazione decidiamo di recarci a piedi al British Museum. Passando da Trafalgar Square vediamo un grande assembramento di persone. Nella piazza un palco, lanterne rosse e banchetti di cinesi. Stanno per arrivare i carri del festeggiamento del capodanno cinese: ed ecco che arriva un serpentone con draghi… Arriviamo al British nel momento dell’apertura ed iniziamo la visita dopo aver preso delle audio guide. Ma è difficile seguire i percorsi per il troppo affollamento soprattutto nelle prime sale, quelle dedicate all’arte egizia e greca. Soltanto quando arriviamo alle sale dedicate all’africa c’è meno gente e la visita più rilassante.

Ci sono molti bambini, scolaresche e la Great Court è piena di gente che mangia e sta seduta anche a terra. E’ un museo in cui le persone si sentono a casa propria, con ingresso rigorosamente gratuito, quindi goduto come bene proprio.

Usciti dal British ci dedichiamo a fare un po’ shopping su Oxford Street e un tuffo da Selfridges, dove gli acquisti sono molto piacevoli e non banali.

Cena da Nando’s con pollo piccante (23 sterline in due)

3° giorno lunedì

abbiamo solo mezza giornata disponibile, piove, nevica decidiamo di recarci al Tate Britain, che da Victoria si raggiunge a piedi in 15 minuti. Piacevolissima scoperta, poca gente, interamente dedicato a pittori inglesi dal 500 ai giorni nostri, con un’ala dedicata a William Turner.

Il weekend giunge al termine, riprendiamo l’efficiente bus Terravision e da Stansted il volo per Torino.

Un plauso alle persone che lavorano per Terravision in Italia, (Torino, Bergamo, Londra): sempre efficienti, puntuali e gentili. Volo spesso con Ryanair e mi sono sempre trovata bene, puntuale, il personale gentile ed efficiente; ho, Invece, trovato spesso passeggeri (soprattutto meno giovani) insofferenti, incapaci di rispettare poche regole, peraltro sottoscritte e risolvere gli inconvenienti che durante i viaggi possono capitare.



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