London calling? E noi rispondiamo

Un long week end per fuggire dal lavoro e visitare i musei della capitale inglese
Scritto da: amarantegnene
london calling? e noi rispondiamo
Partenza il: 06/05/2011
Ritorno il: 10/05/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Dopo vari anni nei quali la Francy ha insistito per voler visitare Londra, alla fine quest’anno l’ha avuta vinta e, quindi, in occasione del nostro anniversario, ho deciso di accontentarla.

6 Maggio

Partiamo dall’aeroporto di Bologna con destinazione Londra Gatwick; il volo, con EasyJet, dura circa 2 ore e una volta arrivati in suolo britannico facciamo subito il biglietto del Gatwick Express (circa 30 £ per il biglietto andata e ritorno, i treni partono ogni 15 minuti), che ci porta a Victoria Station, stazione da dove partono e confluiscono tutte le linee metropolitane più importanti.

Qui facciamo la Oyster Card, che ci consentirà di muoverci liberamente in metro e bus spendendo cifre ragionevoli (circa 5/6 £ al giorno); i trasporti, infatti, a Londra sono decisamente costosi, quindi, è vivamente consigliata.

Arriviamo finalmente al nostro albergo, il Premier Inn di Earls Court; prenotato via Internet a circa 50 £ a notte a testa (prezzo onesto per essere a Londra), l’hotel si è rivelato una piacevole sorpresa; silenzioso, vicino alla stazione della metro Earls Court, pulito e con camere confortevoli.

La zona di Earls Court è tranquilla, vicina al centro città e ben servita dai mezzi; insomma, consente di spendere un po’ meno rispetto agli standard di Londra ed essere comunque a pochi minuti dalle attrazioni della City.

Dopo aver lasciato i bagagli in camera ed esserci rinfrescati un po’, partiamo alla volta del West End, dirigendoci verso Covent Garden; giriamo un po’ per il quartiere e poi ci fermiamo a mangiare il fish and chips al “Rock & Sole Plaice”, consigliato dalla guida. Il cibo è buono, anche se un po’… grasso, però il posto merita una sosta.

Proseguiamo poi verso Soho, quartiere molto ‘vivo’ e cosmopolita, ricco di ristoranti, locali e gente di ogni genere, attraversando China Town con il suo consueto brulichìo, e quindi arriviamo a Piccadilly Circus.

I suoi mille led illuminano quasi a giorno la piazza, attraverso la quale passano incessantemente i mitici bus rossi a due piani nonché i black cab; qui siamo davvero nell’ombelico del mondo; vi sono persone di qualsiasi razza, etnia, nazionalità e religione, tutti insieme riuniti intorno al monumento che campeggia al centro della piazza.

Dopo le consuete foto d’obbligo, torniamo in albergo per un necessario sonno ristoratore.

7 Maggio

Appena svegliati prendiamo l’autobus e ci dirigiamo verso South Kensington; facciamo colazione in un bar nel quartiere e poi andiamo a visitare il Victoria & Albert Museum.

A Londra tutti i musei (tranne il Madame Tussauds) sono gratuiti, mentre le chiese e altre attrazioni sono, invece, a pagamento e con biglietti decisamente salati…

Il museo è davvero bello, ricchissimo di opere d’arte provenienti da tutto il mondo; particolarmente interessanti le parti riservate all’arte cinese, indiana e giapponese.

In seguito, su espressa richiesta della mia fidanzata (e di chi sennò…) decidiamo di proseguire verso i grandi magazzini di Harrods; dentro c’è davvero di tutto, in prevalenza articoli di lusso.

Ovviamente usciamo con una quantità di cose spropositata, tanto che mi vedo costretto a tornare in albergo per posare le innumerevoli buste portate via.

Pranziamo in un pub proprio vicino all’albergo e successivamente andiamo ai Kensington Gardens, con l’intento di andare a visitare Kensington Palace, la residenza che ospitò Lady Diana in seguito alla separazione dal Principe Carlo.

Purtroppo però, arrivati all’ingresso, notiamo che gli arredi delle stanze del palazzo sono in ristrutturazione, e lo stesso occupa una sorta di mostra contemporanea con installazioni futuriste; decidiamo quindi di non entrare, ma ci godiamo i giardini all’esterno del palazzo, ricchi di fiori e piante di ogni colore, con scoiattoli che scorrazzano qua e là.

Proseguiamo poi dentro Hide Park, arrivando fino all’Albert Memorial e alla Royal Albert Hall; la nostra visita quotidiana si conclude con una breve puntata al quartiere di Tottenham, con tutti i suoi negozi e la gente indaffarata nello shopping.

Torniamo in albergo prima di cena, dato che stasera ci incontriamo con una amica e compaesana della mia fidanzata che lavora a Londra da qualche tempo.

L’appuntamento è a Piccadilly Circus e da lì andiamo a cena in un ristorante thailandese a Soho dove ceniamo decisamente bene. La serata prosegue a passeggio per le strade del centro di Londra fino a tarda sera.

8 Maggio

Dopo una ricca colazione ci dirigiamo con la metro verso la House of Parliament; da qui abbiamo una visione privilegiata per poterci godere la grandezza del Big Ben, che si innalza proprio sopra di noi e sembra guardare dall’alto il Tamigi che gli scorre sotto.

Ci dirigiamo quindi verso l’abbazia di Westminster, che appena una settimana prima era stata lo scenario del Royal Wedding tra William e Kate; la nostra visita, purtroppo, si deve interrompere all’esterno dell’abbazia, dato che, essendo domenica, vi sono le funzioni religiose che non consentono l’entrata ai turisti.

A questo punto, data l’ora, andiamo verso Buckingham Palace attraverso St James’s Park, per assistere al famoso e imperdibile cambio della guardia (ore 11.30 ogni giorno in estate).

Il parco è davvero bello, ricco di animali, laghetti, prati ottimamente curati; insomma, merita una vista e una lunga passegiata.

Arrivati a Buckingham Palace cerchiamo di accaparrarci un posto decente per poter assistere al cambio della gurdia, per la verità con scarso successo, data la quantità enorme di persone che accorrono quotidianamente.

Lo spettacolo merita la fatica; musiche, colori, senso di appartenenza, insomma, una manifestazione da non perdere.

La tappa successiva del nostro itinerario è Trafalgar Square. Arriviamo in questa piazza brulicante di ragazzi e veniamo accolti dalla maestosità della National Gallery.

Entriamo immediatamente e facciamo una delle visite più belle che ci sia mai capitato di fare; all’interno del museo ci sono dei veri e propri capolavori, di tutte le epoche, di tutti i generi pittorici, degli artisti più importanti della storia, da Giotto a Leonardo, da Van Gogh a Renoir, tutti suddivisi secondo la loro nazionalità.

In particolare non si può restare che estasiati davanti ai “Girasoli” di Van Gogh, piuttosto che alla “Vergine delle Rocce” di Leonardo o al “Battesimo di Cristo” di Piero della Francesca.

Alla fine siamo costretti a velocizzare la visita, che potrebbe durare tranquillamente un giorno intero, uscendo però davvero soddisfatti di quanto visto.

La giornata poi si conclude con una veloce visita al mercatino di Portobello Road, altro luogo dello shopping, ovviamente bramato specialmete dalla mia fidanzata.

La visita, però, è carina, e merita un po’ di tempo per scorrazzare tra i robivecchi, i negozietti di abbigliamento e i rigattieri; torniamo indietro attraverso il quartiere glamour di Chelsea e quindi in albergo, decisamente distrutti dalla stanchezza.

9 Maggio

Essendo l’ultimo vero giorno di soggiorno a Londra, decidiamo di partire dalla visita del Financial District, meglio conosciuto come la City; la zona è molto moderna, ovviamente; può tranquillamente essere considerata il cuore pulsante dell’economia londinese, con tutti i suoi grattacieli ricchi di uffici, società e quant’altro, oltrechè il London Stock Exchange, cioè la borsa britannica.

Proseguiamo quindi verso una delle cattedrali più importanti del mondo, e cioè St. Paul; esternamente si capisce già quanto sia imponente, e la sensazione è confermata appena si varca la soglia di entrata.

In realtà la prima cosa che si nota all’entrata…è il biglietto di ingresso…ben 15 sterline… fortunatamente comprensive di una utilissima audioguida.

La cattedrale è davvero splendida e merita una visita accurata; è ricca di storia e opere d’arte, e nel corso della sua lunga storia ha officiato eventi molto importanti, tra cui i funerali di Winston Churchill e, soprattutto, il matrimonio tra il Principe Carlo e Lady D.

E’ possibile inoltre salire fino in cima alla cupola, da dove si gode una bellissima vista della città, del Tamigi e del Tower Bridge.

Dopo le foto di rito, la tappa successiva e immancabile è la visita alla Tower of London; anche in questo caso il costo è di tutto rispetto (20 sterline circa), ma non vi fate scoraggiare, merita senza dubbio la visita.

La struttura è molto bella, ricca di stanze, torri ecc… che culminano con la visita dei gioielli della corona, posti all’interno di un caveau inespugnabile nelle Waterloo Barracks; sono pazzeschi.

Appena fuori della Tower of London si trova il Tower Brigde, uno dei simboli di Londra.

Dopo un veloce pranzo ci dirigiamo infine verso il British Museum (gratuito); partendo dal presupposto che per visitarlo tutto ci vorrebbero alcuni giorni, noi optiamo per andare a vedere quelle che sono le maggiori attrazioni e, quindi, innanzitutto la Stele di Rosetta.

Si prosegue poi verso il padiglione greco, nel quale sono esposti i famosi e tanto discussi fregi del Partenone della Acropoli di Atene…; tra le cose più particolari troviamo un Moai dell’Isola di Pasqua e una grandissima quantità di oggetti provenienti dall’Oriente, dal Messico, dall’Egitto, insomma, da qualsiasi parte del mondo.

Non c’è che dire, il museo è davvero ricco e prezioso; una notazione, però, è d’obbligo. Per amanti dei viaggi e delle diversità dei popoli e delle culture come noi vedere tante cose trafugate ed esposte come proprie non è certamente il massimo… opinione personale ovviamente.

Dopo questo tour de force siamo davvero distrutti, pertanto ci dirigiamo verso l’albergo; ceniamo nei paraggi e poi a letto, il giorno dopo ci aspetta il volo di rientro.

In ultima analisi possiamo affermare che Londra ci è piaciuta (più alla Francy che a me…), e merita di passarci almeno 4 o 5 giorni, senza però spearare di poterla visitare tutta, perché occorre molto più tempo.



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