Londra 7

Forse quello che segue è la cronaca di un qualcosa che non è ripetibile perchè certe sensazioni sono strettamente personali e magari il modo di sentire un viaggio cambia da persona a persona. Londra colpisce non per bellezza della sua architettura (Roma, Venezia, Firenze, Vienna e tante altre sono sicuramente più belle), ma per i colori che...
Scritto da: Daniele Spina
Partenza il: 23/06/2000
Ritorno il: 07/07/2000
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Forse quello che segue è la cronaca di un qualcosa che non è ripetibile perchè certe sensazioni sono strettamente personali e magari il modo di sentire un viaggio cambia da persona a persona. Londra colpisce non per bellezza della sua architettura (Roma, Venezia, Firenze, Vienna e tante altre sono sicuramente più belle), ma per i colori che essa offre. Tutto il mondo ha lasciato un presidio a Londra: inglesi, italiani, tedeschi, belgi, spagnoli, pakistani, indiani, africani, caraibici risiedono in tutta la città, che assume, di conseguenza, un calore unico che ha demolito tutti i luoghi comuni di che vengono associati a questa bellissima città e alla Gran Bretagna tutta: “gli inglesi sono freddi” (non è assolutamente vero, semmai sono riservati e questo può essere frainteso), “si mangia male” (non è vero, e anche se lo fosse… Chissenefrega), “sono tradizionalisti” (nient’affatto, per esempio erano disponibili dei servizi telefonici ad alta tecnologia che tuttora in Italia non esistono).

E comunque, adattandomi un po’ a dormire in un ostello, ho avuto modo di socializzare con miei coetanei di tutto il mondo, uscire con loro, parlare con loro. Quello che ho assorbito in quei quindici giorni mi ha cambiato radicalmente riesco a vedere le cose sotto diversi punti di vista, perchè adesso SO che non è assolutamente vero che tutto il mondo è paese. Non sono importanti i posti che ho visitato, ma con chi ci sono andato. Quindi, invito tutti a viaggiare cercando di capire le cose attraverso gli occhi di chi ci vive. Solo così riusciremo a dimenticare il nostro caffè e ad apprezzare quello degli altri (ho trovato ottimo il caffè inglese), i nostri ristoranti e il nostro gusto per la moda (che, tra parentesi non ha alcuna utilità pratica).

Lasciamo a casa la nostra boria da turista ignorante e qualunque posto avrà un senso: non è difficile, basta provarci.



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