Parigi e i castelli della Loira 2

Viaggio in famiglia tra le vie della capitale, Disneyland e i castelli di Blois, Cheverny, Chenonceau, Amboise…
Scritto da: monica&fabio
parigi e i castelli della loira 2
Partenza il: 16/08/2011
Ritorno il: 26/08/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Partecipanti: Fabio, Monica e Sara (due anni e mezzo). E’ passato quasi un anno da quando abbiamo fatto questo viaggio e finalmente sono riuscita a trovare il tempo di scrivere il diario. Premetto che su Parigi potrei scrivere per ore, ma di diari che raccontano quanto sia bella questa città ce ne sono già tanti. In quanto amante di viaggi itineranti che vorrebbe continuare a farli nonostante la famiglia si sia “allargata”, il mio obiettivo è dare informazioni pratiche e utili a chi si accinge a fare una vacanza di questo tipo con bambini piccoli (durante questa vacanza mia figlia aveva 2 anni e mezzo).

Ovviamente abbiamo evitato i musei, abbiamo fatto tante soste nel verde e nei parchi giochi e quando potevamo rientravamo in camera per far dormire Sara. In dieci giorni siamo comunque riusciti a vedere tutto, anche se quando si lascia una città come Parigi si ha sempre la sensazione di essersi persi qualcosa.

Martedì 16 agosto

Partenza da Milano Malpensa con arrivo a Parigi alle. 13.10. Per fortuna Sara si è addormentata durante l’atterraggio e ha continuato a dormire sul passeggino anche dopo che abbiamo comprato la Paris Visit e preso il treno per Parigi. Se pensate di fare almeno 4 viaggi al giorno con i mezzi, di andare a Disneyland e usare il treno anche per il viaggio dall’aeroporto allora la Paris visit è conveniente e comoda.

Dalla fermata della rer arriviamo all’Hotel De la Paix (225 Boulevard Raspail – 105 € a notte solo pernottamento). Lo consiglio decisamente: carino, pulito (la nostra stanza non era nemmeno tanto piccola, ci stava tranquillamente il lettino della bimba fornito gratuitamente dall’hotel). Si trova a 20 mt dalla metropolitana ed è comodo per tutto. La zona è un po’ deserta in agosto. Boulangerie e negozi sono chiusi e per fare colazione si trovano principalmente bar che propongono il menù (croissant, bevanda calda e succo) che alla fine costa come fare colazione in hotel. Se si fanno due passi e si arriva fino a Boulevard Montparnasse si trova molta più scelta, ma noi con Sara non potevamo ritardare troppo il momento della colazione.

Dopo il dovuto riposino pomeridiano, prendiamo la rer e scendiamo a Luxembourg da dove iniziamo una passeggiata tra Pantheon e vie del quartiere latino. Con la cena non siamo fortunati; io mi ricordavo che nel quartiere latino i ristoranti che propongono menù turistici sono più o meno tutti uguali e con un livello medio accettabile, ma questo era veramente indegno (mi hanno servito delle cozze riscaldate con una salsa al roqueford che non so nemmeno come descrivere); purtroppo non ho più lo scontrino e non posso segnalare il nome (spesa: € 64,00). Questo quartiere non è comodissimo da girare con il passeggino a causa delle strade a ciottoli e della gran quantità di gente. Riprendiamo la metropolitana e rientriamo in hotel.

Mercoledì 17 agosto

Questa mattina la dedichiamo a Montmartre. Arriviamo a Pigalle e prendiamo il Montmartrobus; è praticamente il pulmino di linea del quartiere, fa un giro più “completo” rispetto al trenino turistico che parte sempre da Pigalle e se hai la paris visit puoi salire e scendere tutte le volte che vuoi.

Scendiamo alla basilica, qualche foto e iniziamo il nostro giro che, attraverso bellissime stradine, ci riporta verso la base del “monte” (noi non lo abbiamo utilizzato ma c’è un parco giochi ombreggiato dietro la basilica). A pranzo ci fermiamo in un ristorante con tavolini fuori (Le Chinon, rue des Abbesses 49). Non è male e ha anche il menù Enfant (spesa: € 33,70). Rientro in hotel, sosta per la nanna e poi metropolitana fino all’Arco di Trionfo dove iniziamo a camminare lungo gli Champs Elysee verso Place de la Concorde. A metà percorso deviamo per vedere il Petit e il Grand Palais e il Pont Alexandre III. Arrivati in Place della Concorde entriamo nei Jardin des Tuileries dove portiamo Sara in un bellissimo parco giochi (vicino c’è ance una specie di Luna park ma lo evitiamo). Ritorniamo nella zona del nostro albergo e per cena decidiamo di provare L’Hippopotamus in Bld Montaprnasse; è una catena specializzata in carne, per i bambini va benissimo, hanno i menù per loro, portano a tavola matite per colorare e regalano un palloncino quando vanno via (mia figlia i giorni successivi mi chiedeva di tornare nel ristorante col palloncino). E la carne non è affatto male. Troviamo anche un cameriere molto gentile che ha vissuto diversi anni in Italia (Spesa: € 54,80).

Giovedì 18 agosto

Giornata dedicata a Disneyland Paris. I biglietti li ho comprati dal sito www.billetfrancilien.com. Sarebbero biglietti acquistabili solo da francesi ma si riescono tranquillamente a comprare anche da qui. Costano molto meno di quelli ufficiali ma valgono solo per il giorno che scegli. Trovate tanti forum che ne parlano (molti hanno dubbi sulla validità) ma io vi posso confermare che funzionano senza problemi. Dovete solo stare attendi quando mettete l’indirizzo a scegliere Francia e non Italia altrimenti vi rimandano al sito ufficiale di Disneyland.

Fortunatamente la giornata è nuvolosa quindi le code sono più sopportabili. A parte quella per la giostra di Dumbo (un’ora e mezza!) le altre sono state tutte relativamente corte. Avevo paura che le attrazione per bambini piccoli fossero poche invece alla fine abbiamo riempito tutta la giornata senza problemi (e vedere mia figlia che abbraccia emozionata Topolino e “Tigro vero” è stato impagabile). Vi consiglio di stabilire prima coi bambini le regole di eventuali acquisti; questo posto è fatto per farvi spendere e da quando entrate tra palloncini, peluche, caramelle, vestiti da principessa è un continuo chiedere! Se siete interessati a cenare in uno dei ristoranti all’interno del parco dovete prenotare dal mattino in un desk all’inizio del parco. Alle sette abbiamo provato a fermarci nella steak-house dei Pirati dei caraibi ma il primo turno disponibile era alle 22.30. Alla fine andiamo un fast food dove prendiamo una pizza e riusciamo a vedere lo spettacolo della sera in cui c’è la presentazione della nuova principessa Disney Rapunzel. Sara ormai è cotta quindi rientriamo in hotel (ovviamente crolla sul passeggino e dorme tirata fino al giorno dopo!).

Venerdì 19 agosto

Stamattina andiamo alla Torre Eiffel; mentre Fabio è in coda io porto la bambina a giocare (c’è un parco giochi recintato nel Parc du champs de Mars, proprio dietro il pilone da cui si parte per andare al ristorante). I biglietti si possono anche prenotare via internet e risparmi un bel po’ di coda ma per noi era difficile essere sicuri su giorno e orario in anticipo. Decidiamo di andare fino alla cima ma arrivati al secondo piano scopriamo che per salire all’ultimo c’è un’altra coda infinita e dopo mezz’ora di attesa decidiamo di rinunciare (entrambi ci eravamo già stati e Sara iniziava ad innervosirsi un po’). Oggi decidiamo di comprarci dei panini e ci mettiamo a mangiare sul prato sotto la torre. Dopo pranzo prendiamo il Bateaux Parisien per un tour sulla Senna; l’ho sempre considerata una cosa troppo turistica e superflua ma devo ammettere che sono rimasta piacevolmente sorpresa e che la vista della città dal fiume è molto bella. Rientriamo in hotel per riposarci un po’. Stasera ceniamo in un ristorante consigliato dalla guida: La Machon d’Henri, 8 rue Guisade, nel quartiere di Saint Germain. Per arrivarci facciamo prima un giro sull’ile de la cité e e a Notre Dame; purtroppo non possiamo entrare Perché sta per chiudere ma la guardia ci consiglia di tornare dopo cena perché ci sarà un concerto e quindi la cattedrale sarà aperta al pubblico. Il ristorante è piccolo e non facilissimo da trovare, noi proviamo il piatto della casa che è uno stufato fatto cuocere per 8 ore. Non parlano inglese ma sono disponibili, hanno anche adattato un piatto per poterlo dare alla bambina. Ottimo rapporto qualità/prezzo (Spesa: € 82,00). All’uscita ritorniamo all’Ile de la Cité e riusciamo a fare un giro dentro Notre Dame. Sulla piazza ci sono dei giocolieri e musicisti di strada con cui Sara si è molto divertita. Rientro e nanna.

Sabato 20 agosto

Oggi è l’ultimo giorno e ci manca una buona parte del centro (Les Halles, la zona del Louvre, il Palais Royale). Purtroppo Sara si sveglia con la nausea e si sente male proprio fuori dall’hotel. In farmacia (dove ovviamente non parlano una parola di inglese o italiano) riesco a farmi capire con gesti e un francese alla Totò e mi danno uno sciroppo per il vomito. Decidiamo che è inutile stare entrambi chiusi in camera tutto il giorno, così io rimango con Sara mentre Fabio esce; per fortuna con un po’ di sonno, acqua e pane la situazione migliore abbastanza in fretta e quando rientra Fabio esco anche io a fare un giro; decido di andare a vedere l’Ile Saint Louis, l’isoletta piccola vicino all’Ile de la Cité, mi concedo un insalata e un bicchiere di vino fuori da un piccolo café con vista sulla Senna (LA Sarrasine, 12 Rue Jean de Bellay, Spesa € 14,50) e, dato il tempo limitato, prendo la metro per fare una paio di fermate ed arrivare a Les Halles dove trovo tantissima gente (fino ad oggi avevo l’impressione che la città fosse un po’ deserta). Percorro la Rue Saint Honoré verso il Louvre e a questo punto prendo la metro e torno a Montmartre. E’ il posto di Parigi che preferisco e siccome il primo giorno, seguendo un percorso suggerito dalla guida, ci siamo un po’ persi e non me lo sono goduto, decido di tornarci e fare due passi da sola con tutta calma. Al rientro in hotel per fortuna Sara sta bene così andiamo a fare una passeggiata al parco Luxembourg (prima di entrare troviamo anche un parco giochi dove farla un po’ divertire). Il parco è davvero bello. Pieno di persone che si rilassano, leggono, chiacchierano. I parigini si godono davvero i loro spazi verdi. Noi non siamo arrivati in tempo, ma il sabato e il mercoledì c’è una zona del parco in cui si può far fare un giro ai bambini sui pony. A cena torniamo all’Hippopotamus vicino al nostro hotel e poi a dormire (Spesa: € 49,50).

Tra le cose che vengono consigliate per i bambini a Parigi c’è anche la Città dei Bambini al Museo della Scienza e della Tecnica e due grandi boschi, il Bois de Boulogne e il Bois di Vincennes, che offrono tante attività e giochi. Purtroppo si trovano fuori dal centro e non abbiamo avuto tempo di andarci.

Domenica 21 agosto

Al mattino andiamo a piedi alla stazione di Montparnasse (attraversando un mercato di quadri che ci ricorda come il quartiere fosse una volta la zona degli artisti). Ritiriamo la nostra macchina e lasciamo Parigi alla volta di Blois. Abbiamo scelto questa cittadina perché è comoda per vedere i castelli della Loira principali. Ci fermiamo a pranzo in un’area di sosta e arriviamo nel primo pomeriggio al B&B Le Chante des Muses (Marolles, 5 Rue de la Mairie). Il posto ha molto potenziale ma è tenuto male (bici arrugginite in giardino, ragnatele, bagno che perde, etc.). La coppia che lo gestisce è gentile, ci davano il pane alla mattina per farci i panini del pranzo, Sara poteva giocare con i giochi in giardino dei loro figli e c’era anche la piscina. Però, considerando che era a 3 km da Blois e poco curato, il prezzo secondo me era troppo alto (115 € a notte con colazione).

Dopo aver sistemato le valigie andiamo a fare un giro a Blois. Compriamo un carnet di biglietti per diversi castelli e visitiamo subito il castello di Blois. E’ particolare perché intorno al cortile si sviluppano quattro ali appartenenti a quattro periodi e stile di costruzione diversi. Per fortuna Sara arrivava da un periodo di fissazione per Shrek quindi con i riferimenti al cartone siamo riusciti a distrarla un po’. Quando usciamo nella piazza dopo la visita fa un caldo pazzesco così rientriamo al B&B e facciamo un bagno in piscina. Fortunatamente nei giorni successivi la temperatura non sarà così alta.

Ritorniamo a Blois per la cena, non c’è molta gente in giro, forse perché è domenica. Scegliamo il ristorante Les 3 clefs (12 rue des 3 clefs). Senza infamia e senza lode (spesa: € 56,20).

Lunedì 22 agosto

Per i pranzi di questa parte di vacanza decidiamo che faremo dei pic-nic nei parchi dei castelli. Poco lontano dal B&B c’è un grosso centro commerciale (Leclerc) dove compriamo affettati, formaggi, frutta e anche una tovaglia di carta in “rotolo” che torna utile dove non ci sono aree pic nic con tavoli e panchine.

Il primo castello che visitiamo è anche quello più grande: Chambord. Io l’avevo visto con i miei genitori da bambina e mi ricordo di aver dato forfait dopo la visita del primo piano! Non possiamo soffermarci troppo sulle varie zone perché non è facile mantenere l’interesse di Sara per molto tempo. Alla fine della visita ci facciamo “perdonare” noleggiando le biciclette e facendo un bel giro nel parco. Volendo ci sono anche le bici con il “rimorchio” ma preferiamo la classica con il seggiolino. Ci sono diversi circuiti all’interno del parco ma fa abbastanza caldo e ci fermiamo quasi subito a mangiare in un prato dove Sara può correre quanto vuole e noi possiamo riposarci un po’ all’ombra. Dopo pranzo riprendiamo il giro e nella zona intorno al fiume troviamo anche delle piante piene di more grandissime di cui ovviamente ci facciamo una scorpacciata. Dopo aver restituito le bici, facciamo un giro nel “villaggio”, piccolo agglomerato con chiesetta e municipio che si trova vicino al castello. Qui scopro un bel parco giochi un po’ nascosto e riusciamo a dedicare ancora un po’ di tempo a Sara.

Prendiamo la macchina e ci trasferiamo al castello di Cheverny. Questo castello non lo avevo visitato durante il mio precedente viaggio e mi è piaciuto moltissimo. E’ ancora abitato, gli arredi sono bellissimi, Sara è rimasta incantata da una nursery in cui c’erano tantissimi giocattoli d’epoca (difficile farle capire perché non li poteva usare!). Alle 17.00 succede una cosa un po’ particolare: in un recinto vengono preparate delle vasche con il cibo per i cani da caccia. Immaginate 30 cani affamati che vengono tenuti dietro un cancello intanto che aspettano di mangiare. Quando li liberano e loro si avventano sul cibo, è una scena impressionante. All’uscita dal castello facciamo una capatina nel negozio in cui vendono il vino prodotto qui e dopo un assaggino rientriamo a casa. Per cena seguiamo un consiglio della guida e andiamo nel ristorante dell’hotel Le Monarque (61 Porte Chartraine – Blois). Come praticamente in tutti i ristoranti francesi anche qui troviamo il menù bambini; sinceramente a distanza di tempo non mi ricordo cosa ho mangiato ma ricordo di essere rimasta un po’ delusa rispetto a quanto descritto dalla guida (spesa: € 66,30).

Martedì 23 agosto

Oggi visitiamo il castello di Chamont-sur-loire; dall’ingresso si percorre una lunga scalinata da cui si gode una bella vista sul fiume e il paesaggio circostante. Ovviamente gli interni sono belli, ma la particolarità di questo castello è il parco. Ci sono tantissimi fiori e ogni tanto si trovano delle “installazioni” (tipo una sedia di legno gigante nelle scuderie). Da aprile a ottobre qui si svolge il Festival internazionale dei Giardini; noi abbiamo scelto di non visitarlo perché dalla descrizione non sembrava particolarmente interessante per Sara, si trattava più di che altro di un “museo” sulla biodiversità con piccoli orti botanici e bioarchitettura; oggi probabilmente lo avrebbe apprezzato, ma l’anno scorso, a due anni e mezzo, sarebbe stato un po’ noioso. Optiamo per il nostro pic-nic nel parco e oggi rientriamo al B&B per un riposino. Dedichiamo il tardo pomeriggio a una passeggiata per il centro di Blois che guadagna qualche punto in più dopo l’impressione di desolazione che ci aveva dato al nostro arrivo. Nella piazza di fronte al castello c’è il museo della magia e al quarto di ogni ora dalle finestre escono delle teste di drago dorate che per qualche minuto si muovono e fanno versi. Il museo prevede anche degli spettacoli ma noi non siamo mai riusciti ad organizzarci per arrivare in tempo. Noi giriamo un po’ a caso per le stradine, ma più tardi ho scoperto che sulle strade ci sono dei simboli che indicano diversi percorsi “tematici” (li trovate all’ufficio del turismo). Mentre ci inerpichiamo con il passeggino su strade ciottolose in salita scopriamo una piazzetta molto carina (place du Grenier a Sel) con diversi ristoranti e decidiamo di ritornarci più tardi per cenare. Arrivati in cima visitiamo la chiesa poi ci fermiamo al belvedere che si trova li vicino da cui si gode una bellissima vista sulla città (e su un labirinto con delle sagome dei personaggi di Alice nel paese delle meraviglie che però a quest’ora è chiuso). C’è anche un parco giochi e facciamo la nostra tappa obbligatoria prima di tornare alla piazzetta dove scegliamo il ristorante “La grolle”(36 Rue Foulerie). Mangiamo nei tavolini all’esterno circondati da palazzi in pietra. Il proprietario/cameriere è molto gentile (fa tutto da solo ma nonostante questo il servizio non ne risente). Io mi tolgo la voglia di cozze che mi porto dietro da una settimana e proviamo la raclette. Sarà per l’atmosfera o perché la bambina è stata particolarmente tranquilla a tavola, ma questa cena è quella che mi è piaciuta di più (Spesa: € 76,00). Nel ritornare alla macchina scopriamo anche una zona con molta gente e diversi locali (di cui ovviamente noi non possiamo approfittare).

Mercoledì 24 agosto

Oggi la giornata prevede due castelli: Chenonceau alla mattina e Amboise al pomeriggio. Il primo è quello che mi era rimasto più impresso la prima volta che ero stata da queste parti; si trova sul fiume Cher che durante la seconda guerra mondiale divideva la Francia libera da quella occupata. Attraverso la galleria di 60 mt costruita sul ponte che aveva un uscita sul lato del fiume libero la resistenza era riuscita a far scappare molte persone. Alla fine della visita affittiamo una barca per un giretto sul fiume. All’interno del parco del castello non si può mangiare ma a noi mancano ancora molte cose da vedere. Per fortuna all’uscita scopriamo che se vuoi ti mettono un timbro sulla mano e puoi rientrare (…e scatta il deja-vu adolescenziale delle domeniche pomeriggio in discoteca!). Mangiamo i nostri panini sui tavolo nell’aera apposta appena fuori l’ingresso e rientriamo nel parco dove visitiamo la fattoria, il parco degli asini, l’orto e… sorpresa: parco giochi! Potevamo non fermarci un po’? Riprendiamo la macchina e ci trasferiamo ad Amboise. Anche qui dobbiamo farci una bella scarpinata in salita per raggiungere l’ingresso; gli interni si visitano abbastanza in fretta ed è tutto un riferimento a Leonardo Da vinci che qui è stato sepolto.

Usciamo dal castello, facciamo una passeggiata tra le viette di Amboise e rientriamo a Blois. Stasera per cena accettiamo il consiglio del nostro padrone di casa che ci parla di un ristorante con uno chef che ha lavorato in giro per il mondo e fa ottima cucina a prezzi da brasserie (Le bistrot du Cuisinier – 20 quai Villebois-Mareuil). L’ambiente è un po’ elegante, io purtroppo non ho la prontezza di andare via subito e una volta seduti ci rendiamo conto che l’ambiente non è il massimo per una bambina, mi sento un po’ in difficoltà ogni volta che alza la voce o piange perché vuole scendere dalla sedia a giocare (Spesa: € 78,10). Stasera andiamo al castello di Blois per vedere lo spettacolo luminoso (lo fanno in tutti i castelli). Praticamente ci si siede per terra nel cortile, si spengono le luci e vengono proiettate delle immagini sulle pareti del castello mentre una voce racconta quello che è successo qui nel corso dei secoli. Purtroppo era la versione in francese e non abbiamo capito niente, anche perché nel frattempo dovevamo raccontare la “nostra” versione della storia a Sara che voleva sapere chi erano i personaggi delle immagini e cosa stava dicendo la voce narrante.

Giovedì 25 agosto

Oggi scegliamo di visitare una castello poco conosciuto: La Ferte Saint-Aubin. Lo scegliamo perché un volantino lo descrive come un posto perfetto per i bambini con tanto di casette di legno in miniatura, museo delle bambole e cavalli. Il castello è stato acquistato da dei privati che lo stanno ristrutturando un pezzo per volta usando solo donazioni e i soldi dei biglietti. Questo vuol dire purtroppo che la maggior parte degli spazi è decisamente trascurata. Ovviamente per Sara è stato quello più divertente: all’interno del castello non ci sono limitazioni, si può fare e toccare tutto quello che si vuole. All’ultimo piano si trova anche la ricostruzione di una classe d’epoca con banchi e lavagna e dei giochi di legno per i bambini. Nel seminterrato ci sono le cucine dove nel pomeriggio una signora fa una lezione per imparare a fare le madeleines. Purtroppo l’isola incantata (quella con la casetta di legno) è chiusa al pubblico per motivi di sicurezza (e questo vi dà l’idea delle condizioni in cui versa questo posto). Andiamo allora nella parte che viene indicata come “stazione”. Qui hanno ricostruito una stazione ferroviaria dove c’è anche la locomotiva e un vagone che hanno recuperato dall’Orient Express! Ci sono dei recinti con animali (incluso un pavone un po’ spelacchiato che circola liberamente); sia all’interno che all’esterno ci sono una serie di giochi vecchio stile tipo cricket, volano, i ferri di cavallo da tirare intorno a un bastone, dei tavoli tipo flipper in cui tirare delle palle di legno. Mangiamo qui i nostri panini e prendiamo un po’ di sole sulle sdraio messe a disposizione dei visitatori. L’unica parte ristrutturata è quella dell’ingresso dove si trova il museo delle bambole. La locomotiva è un po’ arrugginita ed è tutto davvero trascurato: polvere, mobili rotti, un chiesa su un isola (ovviamente chiusa) che cade in pezzi; considerando che il biglietto costa come gli altri castelli che abbiamo visto è un po’ un furto, ma se davvero i proprietari stanno cercando di fare tutto da soli, allora 8 euro a persona si possono anche spendere per aiutare a recuperare un posto così: alla fine Sara si è divertita più che da altre parti quindi è andata bene comunque. Al rientro a Blois decidiamo per la cena di tornare al ristorante della piazzetta. Stavolta ci delude un po’; pur correndo come un matto, il cameriere/proprietario stavolta ci mette davvero tanto a servirci (si vede che si sente così in colpa che porta al tavolo dei giochi di suo figlio per Sara). Anche la carne alla griglia non è un granché e l’atmosfera è un po’ intristita dal fatto che le vacanze sono finite. (Spesa: € 61,00).

Venerdì 26 agosto

Partenza molto presto, facciamo colazione in area di sosta (al B&B non la danno prima delle 08.00) e ci dirigiamo all’aeroporto dove restituiamo la macchina e decolliamo alle 11.00.

Considerazioni finali: Parigi è sempre Parigi, non mi stancherò mai di tornarci e con i suoi grandi spazi verdi offre tante alternative di svago per i bambini. La zona dei castelli è stata bella, ma dal terzo castello in poi è stato difficile riuscire a non fare annoiare Sara, ma per fortuna anche qui lo spazio esterno per giocare non è mai mancato. Probabilmente a posteriori avrei pernottato in residence con angoli cottura; dopo essere stati in giro tutto il giorno Sara era stanca e costringerla a stare seduta in un ristorante non è stato il massimo, sarebbe stato meglio avere la possibilità qualche volta di mangiare tranquilli in casa.

Ecco una serie di link che vi possono essere utili:

Noleggio bici: www.parisinfo.com/plan-paris/se-deplacer/location-de-vehicules-sans-chauffeur/dossier/location-de-vehicules-sans-chauffeur_velos-et-rollers

Attività per bambini: www.altraparis.com/it/bambini/,15

Passeggiata con pony: www.evous.fr/spip.php?page=article&id_article=1124363

Marionette: www.parisparis.com/fr/enfant/marionnettes1.html

Biglietti Eurodisney: www.billetfrancilien.com

Aree gioco: www.paris.fr/loisirs/activites-enfants-et-adolescents/activites-dans-les-parcs/p130



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