Lisbona in 3 giorni, con bimba a seguito

Lisbona in 3 giorni, con bimba a seguito
Scritto da: ElviraRabuazzo
lisbona in 3 giorni, con bimba a seguito
Partenza il: 23/01/2020
Ritorno il: 26/01/2020
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Dato che l’età non mi permette di mettere le candeline sulla torta, o meglio non mi và di fare “la festa di compleanno”, cerco di andare fuori città per evitare la spiacevole domanda : “quanti sono?”.

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Pertanto grazie al Black-friday Ryanair, mi sono regalata una fuga di 3 giorni a Lisbona.

Era da tanto che volevo andare, ma i prezzi da Catania da Aprile/Settembre cominciano ad essere esagerati, soprattutto perchè non viaggio da sola.

1 GIORNO

Partenza da Catania, con breve scalo a Bergamo (BGY) e da lì raggiungeremo Lisbona per le 19:15 ore locali, si guadagna 1 ora; Arrivati all’aereoporto, scarico l’app Citymapper, così da non perdere nessun collegamento (tram, treno,bus), e prima di prendere la metro che collega l’ aereoporto al centro città acquistiamo la Lisboa card valida per 72 ore al costo di 42 euro ad adulto.

Arriviamo in circa 35 min. Al ns. Apparthotel “Vila Garden Guesthouse” (av. Almirante Reis,98, 180 euro per 3 notti).

Anche se non ha l’ascensore, per chi viaggia con bimbi, può lasciare il passeggino sul pianerottolo dopo l’ingresso del pianerottolo, e l’ho trovato molto pulito; inoltre nota di merito la ragazza che ci ha accolti, dopo aver fatto il check col mio documento, ci ha suggerito la cena tipica porteghese in una trattoria poco lontano dall’appartamento, ed al ritorno dalla cena ci ha fatto trovare una bottiglia e due calici per il brindisi (troppo carina!).

2 GIORNO

Finalmente si parte alla scoperta della città, seguiamo il consiglio di tutti e dopo una breve colazione in pl. Martim Moniz, con Pasteis de Nata, passiamo da pl. Rossio in direzione di un “Miradora”, sono tanti in città, quello che è gratuito con la Lisboa Card, è quello di St. Justa, appena finito di rifarci gli occhi, raggiungiamo il vicino “Convento do Carmo”, quest’ultimo è a pagamento. Ma ne vale la pena, il tetto è mancante, a causa dei ripetuti terremoti, ed incendi ma per capirne di più ci dirigiamo a piedi verso la “Praca do Comercio”; anche se è inverno il clima è buono e non fà freddo, per cui è piacevole camminare e non prendere mezzi (in discesa).

La piazza dà sul fiume “Tejo”, da qui si ammira il Cristo Re (in lontananza), e il ponte del 25 Aprile, che dire è famosissima,oltre che bella nella sua colorazione prettamente gialla, se non passi di qui non puoi dire di essere stato a Lisbona!

Sulla sinistra della piazza, sempre gratis con la Lisboa card, c’è il “Lisboa story centre”, un museo interattivo che racconta le vicende della città e delle sue ripetute ricostruzioni, tra terremoti, tsunami, incendi, crolli etc…. insomma non si sono fatti mancare nulla.

Finita la visita il tempo di qualche foto, e ci dirigiamo al “Mosteiro dos Jeronimos”, incluso nella ns. Tessera, è bellissimo, caratterizzato da questa architettura che strizza l’occhio al mondo arabo, e in una delle stanze si possono amirare gli Azuleios, adesso continuiamo il giro per la “Torre de Belem”, essendo bassa stagione non abbiamo fatto file chilometriche, anche se accompagnati da una lieve pioggerellina, che comunque non dura molto, riusciamo ad entrare, per salire in cima l’ultimo tratto ci sono da seguire le indicazioni a tempo, avendo una bimba di 3 anni, preferiamo fare a turno, ma anche in questo caso siamo gratificati dal panorama mozzafiato.

Dato che c’è ancora luce, proseguiamo la ns. Passeggiata verso “Padrao dos Descobrimentos” questo monumento che raffigura una caravella bloccata tra le onde è dedicato agli scopritori, funge anche da miradouro, noi preferiamo tornare a casa passando dalla famosa pasticceria di Belem, per i pastais de Belem, che dire nè compriamo 10, riservandocene qualcuno per la colazione del giorno dopo.

Arrivati a casa veloce cambio, ed immancabile nei nostri viaggi l’appuntamento all’Hard Rock Cafe, con il solito jambo combo, e BBQ, la piacevole sorpresa è stata la direttrice, cordialissima e di Roma, che ci ha dato qualche informazione utile, per visitare al meglio la città, purtroppo non avendo molto tempo, non andremo a “boca de inferno/ cascais”, ma per chi ha qualche giorno in più sò che è consigliatissimo.

3 GIORNO

Pare che sia bellissimo da visitare, ed una attrazione per i Bimbi, per cui prendiamo la metro ad Alameda e scendiamo ad (Cabo Ruivo-Oriente) per scoprire l’Oceanario, la visita durerà tutto la mattinata, mia figlia è rimasta incantata dalla varietà di animali acquatici, per cui abbiamo passato una giornata anche in relax, da non perdere, è a pagamento, ma con il 15% di sconto con la LisboaCard.

Bene sono le 14:00, abbiamo fame, prendiamo il bus che ci porta senza troppa fatica al mercato coperto “Time Out Market”, mai sosta fu più deliziosa, la varietà dei cibi è indescrivibile c’è solo l’imbarazzo della scelta, per cui enjoy!

Con la pancia piena e visto che alle 17:30 chiudono i musei, abbiamo il tempo di vedere l’ultimo museo gratuito con la carta, il Museu Nacional de Arte Antiga, non è grandissimo, per cui in 1 ora si riesce a visitare/vedere tutto.

Per concludere questa giornata in lungo ed in largo decidiamo di andare verso il Chiado- Bairro Alto, per percorrere qualche passo, nel quartiere che ha dato i natali al poeta Fernando Pessoa che fu il fulcro della vita intellettuale portoghese, in zona troviamo il Teatro s. LUIZ, il Teatro da Trindade e il Teatro Sao Carlos; ovviamente il primo cafè da visitare è ” A Brasileira”, per intenderci il locale con la statua del poeta, che però per l’occorrenza era coperta per via dei lavori in corso.

Comunque proprio li vediamo il famoso “Tram 28”, decidiamo di prenderlo fino alla fermata più vicino all’hotel, per cui direi rimane di cambiarci e cenare al vicino ristorante “Portugalia”.

Mattina del 26/01/2020, giorno di partenza, se pur con notevole ritardo partiamo per Milano (BGY)

Avendo fatto un breve soggiorno, andiamo via con la voglia di ritornare, la gente della città è stata cordiale ed in generale rilassata, sicuramente la prossima volta ci spingeremo nei dintorni, per le tappe suggerite e che per il fattore tempo non siamo riusciti a vedere.



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