Paura e delirio a Lisbona

Addio al celibato, girando Sintra e Lisbona... tra il delirio di ogni serata
Scritto da: battistelli
paura e delirio a lisbona
Partenza il: 28/01/2016
Ritorno il: 31/01/2016
Viaggiatori: 12
Spesa: 1000 €
Eccomi a raccontarvi il mio addio al celibato, dodici squilibrati abbiamo deciso di passare quattro giorni di DELIRIO a Lisbona.

28/01/2016

Con il volo della Ryanair Roma-Lisbona pagato sui 70€, atterriamo alle 19:30 locali, usciti dall’aeroporto decidiamo per colpa di Zappa, non mia, di andare in hotel in taxi al costo totale di 22/25€ a tratta, con la metro si paga 1,40€ a persona.

Dopo esserci docciati usciamo per andare a cena, trovare un ristorante libero senza aver prenotato per dodici persone al Bario Alto è molto difficile e dopo un po’ di girovagare troviamo posto al Restaurante Alto Do Século, qui mangiamo quasi tutti baccalà con uova e olive nere, polipo alla brace e come antipasto prosciutto tagliato a mano accompagnato da tanto tanto vino ma quello era scontato, dopo cena come prima tappa facciamo una piccola sosta in un bar per un cicchetto “africano” e poi deliriamo fino alle 04:30 in qualsiasi locale del Bario Alto tra birre, vino, capirinhe e tequile. La serata è finita con una piccola gara a chi arrivava prima in hotel facendo di corsa una salita assurda, chi perdeva pagava la colazione il giorno dopo, i perdenti ovviamente sono stati il Garzone e Scacchia tagliando il traguardo mano nella mano.

29/01/2016

Dopo la colazione in hotel compresa nel prezzo e qualche pasteis de nata denominata da Zappa anche “tartelletta” nel forno sotto l’hotel, decidiamo di andare a visitare Sintra per un solo motivo, conquistare il Pozzo Iniziatico. Dalla stazione di Rossio con un biglietto di €4,30 andata e ritorno in 45 minuti di treno si arriva a destinazione, per prima cosa decidiamo di salire fino al Castelo dos Mouros, per arrivarci bisogna fare una bellissima ma faticosa passeggiata in salita di circa 45 minuti ma ne vale assolutamente la pena, i giardini e il bosco che si attraversano sono fantastici, anche se sfiniti e sudati la vista dall’alto è fantastica e ripaga di tutti gli sforzi fatti per salire. Riscendendo si è fatta l’ora di pranzo e decidiamo di fermarci a mangiare al Ristorante Tulhas consigliatoci da qualche cittadino locale, come al solito ci ingozziamo con baccalà e polipo alla brace accompagnate da birraaa birraaa piano piano. Riposati e rifocillati siamo pronti ad andare a far visita alla villa Quinta da Regaleira, il prezzo d’ingresso è di 6,00€ a testa, non poco ma ne vale veramente la pena. Il giardino della villa è favoloso ed immenso, molto enigmatico, pieno di sorprese, di grotte con sotterranei e proprio percorrendo uno di questi sotterranei siamo arrivati in fondo al Pozzo Iniziatico alto 26 metri, l’unico motivo per cui siamo venuti fino a Sintra.

Finita la visita della villa per tornare verso il centro abitato si percorre una strada piena di statue bizzarre e si vocifera che toccare la vulva della statua della venere azzurra porti fortuna, qualcuno di noi l’ha fatto e un paio avevano paura di essere arrestati ma gli porterà fortuna per tutto l’anno.

Nel centro di Sintra, una piccola Norcia abbiamo incontrato Julio Cesar l’ex portierone dell’Inter che ora gioca con il Benfica, così dopo questo gradito incontro immortalato con una bella foto siamo pronti per tornare a Lisbona e preparaci per fare serata.

Per cena ci troviamo di nuovo a cercare un ristorante che ci accolga a tutti perché come dei polli non abbiamo prenotato niente ma oggi essendo venerdì è impossibile trovarne uno libero cosi colti dalla disperazione e dalla fame nera chiamiamo il nostro amico tassista russo che con il suo taxi da otto posti ci fa salire a tutti e dodici dentro schiacciandoci come sardine e rischiando l’arresto e la licenza per portarci al Chimarrào una churrascaria leggermente fuori dal centro storico, qui pagando il menù fisso si può mangiare quanto si vuole ma la qualità della carne non è il massimo, a me non è piaciuta però ci siamo molto divertiti perché il locale era pieno e c’era musica dal vivo, anche la musica non era proprio il massimo però c’era atmosfera e poi la clientela era di ottima fattura.

A fine cena per tornare in centro ci siamo divisi perché c’era il rischio di vomitare in dodici dentro al taxi e cosi ci siamo dati appuntamento di nuovo al Bairro Alto, la serata è continuata come la sera prima tra tanto alcool e localini con musica dal vivo. Alle cinque di mattina al ritorno in hotel è scattata la guerra tra la camera 106 e la 107 con tanto di lancio di piante e bidoni dell’immondizia fino a che l’uomo della reception ci ha giustamente sgridati, cose che capitano…

30/01/2016

È sabato mattina ed è solo in nostro terzo giorno a Lisbona, ma da come viviamo la giornata sembra che stiamo qui da un mese, siamo distrutti e con sole quattro ore di sonno siamo pronti a vivere questa bella giornata. Oggi abbiamo deciso di stare tutto il giorno in giro per Lisbona e visitare ben bene la città, come prima tappa volevamo prendere il turistico tram 28 che ti fa fare il giro della città ma oggi nella piazza dove c’è la fermata del tram è in corso la festa del capodanno cinese e quindi niente tram, così visto che siamo stanchi invece di girare a piedi tra salite e discese decidiamo di fare il giro dei posti più belli di Lisbona in tuk tuk con autista portoghese ma che parlava perfettamente italiano cosi ci ha spiegato anche i vari monumenti visitati.

Le tappe toccate in questo mini tour sono state: la Cattedrale Sé Patriarcal, poi ci siamo fermati su due punti panoramici uno proprio sopra l’Alfama e l’altro era il più alto della città, la chiesa di Santa Engracia ed infine il quartiere Alfama. Da qui dopo una birretta rigenerativa continuiamo il nostro giro a piedi fin sopra al castello di Sao Jorge ma decidiamo di non entrare perché la visita durava circa un paio d’ore ed essendo ora di pranzo decidiamo di fermarci a mangiare, mentre cercavamo un ristorante a caso incontriamo per strada la reginella di Lisbona salutata con tanto di canzoncina e balletto da parte di Biagio.

Per pranzo ci fermiamo al Restaurante O Regueirao, ma non lo consiglio perché il cibo è congelato e di bassa qualità. Fatta la pausa pranzo continuiamo il nostro giro turistico ripartendo da piazza del commercio fino ad arrivare in tuk tuk alla torre di Belem, qui decidiamo di fare la visita all’interno pagando i 5,00€ del biglietto d’ingresso, la vista dalla torre sul fiume Tago è molto bella ma la visita è stata molto movimentata tra tentativi di omicidio di massa da parte di Zappa e situazioni di incontinenza sempre di Zappa, tralasciamo i particolari.

Vista la torre visitiamo da fuori il Monumento alle Scoperte ma esausti decidiamo di non salire fino a sopra per vedere dall’alto la rosa dei venti raffigurata di fronte il monumento, stanchi decidiamo di rigenerarci con una guinness al pub irlandese della zona per poi tornare in hotel a darci una sciacquata.

Per cena sta volta ci siamo organizzati e grazie al consiglio dei portoghesi abbiamo prenotato al Restaurante Cervejaria Solar do Kadete, ristorante di pesce buonissimo, il cameriere per farci scegliere cosa mangiare ci ha portato un vassoio pieno di pesce freschissimo. La cena è stata di alta qualità tutto buonissimo, c’è stato solo un momento di panico perché una ragazza nel tavolo affianco al nostro aveva un vestito con ancora la targhetta del prezzo attaccata dietro e non abbiamo resistito nel non dirglielo facendola sprofondare dalla vergogna tra il divertimento della nostra tavolata.

La serata è continuata nella Rua da Rosa, una via color rosa piena di locali molto belli, noi abbiamo passato tutta la notte al Pensao Amor, un locale bizzarro ma fantastico, è un ex bordello ora trasformato in locale stile ottocentesco con 4/5 sale tutte diverse tra loro, una stile discoteca con dj, una con tutti tavolini e divanetti con molte cose bizzarre attaccate al soffitto e pareti, una con un palo da lap dance e qui abbiamo assistito ad uno spettacolo di una sessante, una stanza con una libreria ed una con una cartomante e qui mi sono fatto fare le carte per la prima volta in vita mia, il locale era strapieno ed abbiamo passato tutta la notte tra balli, bevute e chiacchierate con gente strana di qualsiasi parte del mondo, tornando in hotel alle sei di mattina.

31/01/2016

Dopo quattro ore di sonno ci alziamo per prepararci e lasciare la camera, il volo è alle sette del pomeriggio quindi dopo aver sistemato la valigia e lasciatala in una stanza che funge da deposito bagagli nel nostro hotel, scendiamo in strada per passeggiare un po’ e trovare qualcosa da comprare per riportare in Italia, sembriamo degli zombie che camminano, alcuni sono in condizioni pessime con il Garzone che entra in qualsiasi bagno incontri scomparendo ogni cinque minuti.

Dopo un breve giro e qualche scatoletta di sardine acquistata torniamo nei dintorni del nostro hotel per fare pranzo con pollo, costatelle e patatine alla Frangasqueira National, una rosticceria gestita da una ragazza milanese.

Ora siamo pronti per fare il tanto atteso ritorno in patria, penso che non avremmo retto un altro giorno al ritmo di quelli precedenti, un altro giorno e qualcuno non sarebbe tornato vivo in Italia.

Comunque ringrazio tutti gli undici squilibrati che mi hanno accompagnato in questo breve viaggio, facendomi passare momenti di gran divertimento e li ringrazio per avermi sfamato pagandomi tutti i pranzi e tutte le cene, regalandomi questo indimenticabile addio al celibato, ovviamente da non rifare mai più visto che l’età avanza e reggere questi ritmi è sempre più difficile.

Lisbona l’ho trovata bellissima con tanti locali per divertirsi la sera, pieno di gente molto socievole, non ci è successo nessun inconveniente a parte quelli che ci siamo creati da soli, per bere si spende pochissimo, quindi tutto fantastico tranne le lunghe e faticose salite da rifare ogni volta per tornare in hotel, quindi un consiglio prendete un hotel vicinissimo la fermata della metro.

Guarda la gallery
portogallo-q3467

Paura e DELIRIO a Lisbona 2016



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari