Lisbona e la deliziosa Sintra

Lisbona è una città solare, pigra, intrigante. Sicuramente a dimensione d'uomo, eppure piena di arte e di voglia di fare. Stupendi i dintorni, Sintra ti incanta
Scritto da: girovaga54
lisbona e la deliziosa sintra
Partenza il: 26/03/2010
Ritorno il: 29/03/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

Venerdì 26 marzo

La partenza è prevista alle ore 11:00 dall’Aeroporto di Fiumicino con il volo Easy Jet EZY 2977 delle ore 11:00. In realtà siamo partiti in ritardo ed oltretutto il volo è durato più del previsto causa forti venti contrari. Siamo arrivati a Lisbona alle ore 13:00 circa ed all’Aeroporto ci siamo serviti del bus per raggiungere l’albergo. Il biglietto di € 3,00 è valido per il resto della giornata di arrivo sui mezzi pubblici. La fermata del bus è nei pressi della Praca Marques de Pombal, dove è situato l’albergo “HF Fenix Lisboa”. Poiché erano circa le ore 15:00, prima di entrare in hotel, ci siamo fermati a fare uno spuntino alla “Pastelaria Docelandia” in Rua Braamcamp n. 8, la prima traversa a destra rispetto all’ingresso dell’hotel. Con una spesa di nemmeno € 10,00 in due ci siamo rifocillati con un ottimo spuntino. Siamo finalmente entrati in hotel e preso possesso della nostra stanza. La stanza n. 717 non è molto grande, ma arredata con gusto, mobili nuovi, pulita, con un bagno però non eccezionale per un albergo a quattro stelle (la vasca ha la doccia priva di box, con una semplice tendina un po’ antiquata). In compenso dalla finestra si gode un ampio panorama sulla bella piazza. Di notte, si è un po’ infastiditi dal ronzio dell’impianto di climatizzazione, problema peraltro comune in tutti i piani dell’albergo. Usciti dall’albergo, con il bus 37 si raggiunge il centro e scendiamo a Praca dos Restauradores. Da lì è facilmente raggiungibile a piedi l’Elevador de Santa Justa, un ascensore che porta al quartiere del Chiado, dove si possono visitare le rovine della Chiesa do Carmo ed il suo Museo Archeologico. Da qui si raggiunge la Chiesa di Sao Roque: nella piazza antistante c’è il curioso monumento al venditore dei biglietti della lotteria. Attraverso le vie del Chiado siamo arrivati alla Rua Garrett, una piazzetta molto animata dove si affaccia il famoso Caffè “A Brasileira” frequentato da Fernando Pessoa, ricordato da una statua di bronzo che lo raffigura seduto ad un tavolino. La piazza è caratteristica anche perché vi si incrociano le linee dei piccoli tram colorati che attraversano tutta Lisbona. La passeggiata è proseguita fino al Cais do Sodrè e da qui abbiamo preso la Praca do Municipio e successivamente la vasta Praca do Comércio che si apre sul Tago. Dalla riva si vede a destra il Ponte 25 de Abril, che ammireremo meglio andando successivamente a Belem. Attraverso l’Arco Triunfal percorriamo una delle principali vie della Baixa, la Rua Augusta, fino ad arrivare alla Praca Dom Pedro IV, comunemente chiamata Rossio. Questa bella piazza ha al centro una fontana ed è chiusa da un lato dal Teatro Nacional de Dona Maria II. A questo punto si è fatta ora di cena ed abbiamo deciso di fermarci allo storico Cafè Nicola, in stile art decò, al n. 24/25 della piazza, dove abbiamo mangiato il famoso “bacalao” e bevuto un ottimo vino spendendo una cifra modesta (circa € 35 in due). Stanchi, ma ancora desiderosi di conoscere Lisbona, dopo la cena, ci siamo avventurati verso Rua Portas San Antao e tornando verso Praca dos Restauradores, siamo passati di fronte alla caratteristica stazione ferroviaria del Rossio. Finalmente abbiamo preso un bus che, percorrendo tutta l’Avenida da Liberdade, ci ha riportati in albergo.

Sabato 27 marzo

Usciti dall’hotel, per prima cosa abbiamo comperato il biglietto giornaliero che, al prezzo di € 4,00 circa, permette di viaggiare per l’intera giornata su tutti i mezzi pubblici. Percorriamo a piedi l’Avenida da Liberdade, un lunghissimo viale alberato, pavimentato alla maniera portoghese ed arricchito da fontane. Dopo vari tentativi riusciamo a trovare il capolinea del mitico tram 28, in Praca Martin Moniz ed inizia così la nostra salita verso il quartiere dell’Alfama: il tram sferraglia passando in vie strettissime, superando pendenze impossibili ed affrontando curve improbabili, lasciando tutti i passeggeri nel dubbio se riuscirà o meno a restare nei binari. Scendiamo al Miradouro de Santa Luzia, da dove si gode il panorama dei tetti della città vecchia fino al Tago. In breve si raggiunge la Sé Patriarcal, la cattedrale di Lisbona e la vicina Chiesa di Sant’Antonio da Sé. Da qui siamo saliti a piedi fino al Castello di Sao Jorge, il punto più alto di Lisbona. Abbiamo pranzato alla Caffetteria del Castello e con il minibus siamo ridiscesi a Praca da Figueira dove abbiamo preso il tram 15 per andare a Belem. Qui abbiamo visitato il Monastero dos Jeronimos, una magnifica costruzione in stile manuelino. All’interno della Chiesa di Santa Maria de Belem è custodita la tomba di Vasco da Gama. Stupendo è il Chiostro del Monastero. Attraversata la piazza antistante (Praca do Imperio su cui si affacciano Centri Culturali), abbiamo ammirato il monumento dos Escobrimientos, dedicato a tutti i navigatori portoghesi scopritori di nuove terre. Dopo una non indifferente camminata abbiamo raggiunto la Torre di Belem che si protende sul Tago. Ritornati verso il centro di Belem ci siamo fermati a gustare la pasteias, in quella che è considerata una delle più celebri pasticcerie del Portogallo. Ritorniamo verso il centro di Lisbona con un affollatissimo autobus dove sfuggiamo ad un tentativo di borseggio. Scesi a Praca da Figueira, andiamo in Calcada da Gloria e saliamo verso il Bairro Alto con la funicolare. Divertentissimo. Ci fermiamo a riposare al Miraduro de Sao Pedro de Alcantara. Abbiamo cenato al ristorante “Quebra Mar” al n. 77 della Avenida da Liberdade. Non contenti, pur stanchissimi, dopo cena abbiamo nuovamente preso la funicolare e successivamente il tram 28 al Chiado per completare il percorso di questo tram. Abbiamo così avuto modo di constatare che il quartiere dell’Alfama, di notte, può essere pericoloso.

Domenica 28 marzo

Oggi è prevista una gita fuori Lisbona, a Sintra precisamente. Ci rechiamo alla stazione del Rossio da dove partono i treni per questa cittadina. Il biglietto, andata e ritorno, costa 4,00 euro. In circa 40 minuti siamo a Sintra: usciti dalla stazione, da dove, guardando in alto, si vedono le rovine del Castelo dos Mouros, ci siamo avviati a piedi verso il centro storico per visitare il Palacio Nacional de Sintra o Palacio Real: essendo domenica mattina, l’ingresso è gratuito. Usciti dal palazzo, poco dopo la piazzetta antistante, siamo saliti sul bus n. 434 ( € 4,50 il biglietto andata e ritorno), che attraverso un percorso da brivido, tocca i principali monumenti della cittadina. Noi scendiamo davanti all’ingresso del Parque da Pena, prolungamento dei giardini del Palacio Nationale da Pena: optiamo per la sola visita al parco (€ 5,00 a persona) e perciò visiteremo solo l’esterno del palazzo, che è in realtà un insieme di costruzioni molto varie e di epoche diverse, quasi un castello fantastico. Ripercorriamo i vialetti del parco e aspettiamo il bus 434 che ci riporterà al punto di partenza con un tragitto ancora più spericolato. Si è fatta l’ora di pranzo e ci fermiamo a mangiare qualcosa in un bar nella piazzetta. Breve giro su per i vicoli di Sintra che assomigliano a quelli di Sperlonga e poi di corsa alla stazione per riprendere il treno per Lisbona. Riusciamo a prendere al volo (letteralmente) quello delle 15,00. Scesi alla stazione del Rossio, ritorniamo in albergo per un breve riposo e poi decidiamo di andare in metro (la fermata è davanti al nostro hotel) al Parco delle Nazioni. Abbiamo così modo di vedere alcune stazioni della metro, coloratissime e tutte piastrellate in maniera diversa. Il Parco delle Nazioni è immenso: comprende il centro commerciale “Vasco de Gama”, l’Acquario, la torre Vasco de Gama, ristoranti, locali di ogni genere, passeggiate lungo il Tago, da cui si vede benissimo il ponte Vasco da Gama. Abbiamo anche provato l’ebbrezza di sorvolare il tutto prendendo la cabinovia che lo attraversa in tutta la lunghezza (€ 3,90 a persona).

Per tornare in centro abbiamo preso l’autobus n. 28 (lo stesso numero del tram) che ha fatto un giro lunghissimo attraversando tutta la zona commerciale portuale del fiume Tago e siamo scesi in Praca do Comercio. Con l’elevador da Gloria, siamo andati a cena nel quartiere del Barrio, al ristorante Và-e-Volte, niente di eccezionale. Piccolissimo l’interno, attaccati gli uni agli altri e non entusiasmante il cibo. Anche stasera decidiamo di ritornare all’Alfama con il tram 28 e per la seconda volta ci troviamo ad assistere ad un episodio violento (un accoltellato in mezzo alla strada). Se fossimo rimasti ancora a Lisbona, non saremmo andati più all’Alfama di sera.

Lunedì 29 marzo

È il giorno della partenza, il volo Easy Jet U24978 parte alle 13:55. Usciamo dall’albergo intorno alle 9:30 per fare un giro al Parco Edoardo VII che si affaccia su un lato della Praca Marques de Pombal: è un grande spazio verde per Lisbona, ma, secondo me, sopravvalutato. Alle 11:00 torniamo in hotel a riprendere i bagagli e con l’autobus n. 22 (capolinea proprio davanti all’albergo) arriviamo all’aeroporto. Qui ci attende una sorpresa: il nostro volo è stato spostato alle 15:00: non ci rimane che armarci di pazienza, mangiare uno spuntino e ingannare il tempo.

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