Lipari, Eolian summer

Una settimana a Lipari visitando Vulcano, Panarea e Stromboli
Scritto da: FEAL_70
lipari, eolian summer
Partenza il: 06/07/2014
Ritorno il: 14/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Cari TPC, torniamo alle isole Eolie dopo 21 anni di assenza. L’ultima volta eravamo stati nel 1993, una vacanza indimenticabile, trascorsa sull’isola di Salina, visitando con la barca ogni giorno un’isola diversa.

Partiamo da Roma domenica 7 luglio 2014 con il treno Freccia Rossa per Napoli Centrale (€ 116.00 per due persone a/r). Alla stazione di Napoli Centrale, ci dirigiamo verso la Linea 2 della metro (direzione Pozzuoli), costo del biglietto “Unico” €1,30 a persona e dopo 4 stazioni scendiamo a Napoli Mergellina, dove ci attende l’aliscafo Snav. Il biglietto per l’aliscafo veloce (solo passeggeri, NO auto) lo abbiamo acquistato sul sito Snav.it al prezzo di € 223,00 (A/R per due persone). Alle 13.40 l’aliscafo è già arrivato in banchina e sta scaricando i passeggeri e bagagli arrivati dalle Eolie; ripartirà alle 14.30 con un nuovo carico di viaggiatori e valige. Le operazioni di scarico bagagli sono un po’ caotiche, i bagagli vengono tirati a braccia dagli addetti e, se hai la fortuna di riconoscere il tuo, devi farti largo a suon di “permesso/permesso” tra la folla di persone in attesa. Facciamo il check-in alla biglietteria come indicato sul foglio, e ci viene consegnata un’ etichetta di colore giallo che rappresenta la nostra destinazione finale ovvero Lipari. Le etichette sono di diverso colore tra loro; il diverso colore rappresenta l’isola di arrivo e l’ordine di carico dei bagagli sull’aliscafo a cura addetti SNAV. Alle 14.30 l’aliscafo parte in perfetto orario, le condizione del mare sono discrete, e verso le 19 approdiamo sulla prima isola Stromboli. Seguiranno Salina, Panarea, Vulcano e finalmente alle 21 arriviamo a Lipari. Alicudi e Filicudi sono le isole più piccole, più lontane, più disabitate e non sono coperte da questa corsa. A Lipari abbiamo prenotato tramite Booking.com un monolocale con angolo cottura esterno presso la Casa Vacanze Alba Marina che si trova in una traversa della centralissima Corso Vittorio Emanuele II (costo € 568,00 per 8 notti ). Sotto la nostra finestra vari locali e negozietti. Il Corso Vittorio Emanuele II è il cuore della movida e del centro storico di Lipari; c’è il supermercato, l’ufficio postale, vari ristoranti, panetterie, rosticcerie, enoteche, sportelli bancomat, e molto altro. Come sempre Booking.com non ha tradito né disatteso le aspettative, la casa è funzionale e comoda. Quello che descriverò nel seguito è una breve sintesi del nostro soggiorno a Lipari.

SPIAGGE

Le spiagge da visitare sono Canneto (nell’omonima frazione di Lipari), Spiagge bianche, Porticello, Acquacalda. Le spiagge sono raggiungibili dai Bus del servizio pubblico Comunale oppure da un servizio spiagge privato via mare. C’è anche un’altra spiaggia chiamata Valle della Muria, meno famosa e menzionata perché un po’ fuori mano, raggiungibile dopo un camminamento abbastanza impervio che per circa 10 minuti scende dalla strada in un canyon tra le rocce.

Bus pubblico: il servizio Bus è affidato alla ditta Urso (consultate e stampate gli orari dal sito www.ursobus.com). Il bus pubblico offre due corse: quella “urbana” verso le spiagge e quella “extraurbana” verso le frazioni dell’entroterra. Al porto di marina “lunga” (dove arrivano gli aliscafi) c’è il chiosco della stessa ditta, dove acquistare i biglietti. Il bus della corsa “urbana” che arriva a prenderci è piccolo (capienza circa 20 posti) ed ovviamente non è sufficiente ad ospitare tutti, alcune persone rimangono in piedi. Mi chiedo se in agosto, all’apice del caos e dell’affluenza di turisti, i Bus siano più spaziosi o meno. Pensavamo che le fermate di discesa fossero annunciate dall’autista, errore di valutazione, inevitabilmente scendiamo alla fermata e alla spiaggia sbagliata. Volevamo andare alle Spiagge bianche, ci ritroviamo senza volerlo alla spiaggia di Porticello proprio a ridosso della cava di Pomice ormai chiusa e abbandonata dal 2007. Il paesaggio che si presenta ai nostro occhi è spettrale, il dorso della montagna tagliato di netto, tutta la cava e gli impianti di estrazione arrugginiti a abbandonati a se stessi. Non ci facciamo assalire dallo sconforto e prendiamo posto allo stabilimento Baffo dove trascorriamo una tranquilla giornata di mare. Lo spirito si rianima quando pranziamo al bar ristoro lì di fronte “Cuor di cappero” pietanze prelibate e gustose preparate con prodotti locali.

SERVIZIO SPIAGGE VIA MARE. Nei primi giorni del nostro soggiorno non avevamo prestato la giusta attenzione a questo servizio, e come tutte le scoperte casuali, siamo rimasti piacevolmente colpiti. Ci siamo affidati al Servizio Spiagge Sonia che troverete sempre al porto di marina “lunga” (dove arrivano gli aliscafi) accanto al chiosco dei bus Urso. Con il pulmino ti accompagnano fino alla spiaggia di Canneto e da lì con una motobarca hai la possibilità di andare a Spiagge Bianche, Club white beach, Pietra Liscia, Porticello, spiaggia del gabbiano. Una sorta di bus via mare dal breve tragitto. Il costo del biglietto A/R a persona varia da 6€ a 10€. Gli orari di rientro li decidete voi in accordo con l’omino della barca. Il servizio è buono, noi siamo sempre andati alle “ex” spiagge bianche al costo di 20€ (per due persone), che oltre al trasporto via mare A/R, include l’ombrellone e due lettini presso lo stabilimento Ribba Ribba. Lo stabilimento è accogliente e confortevole, il ristorante è buono, il mare è spettacolare. Si chiamano “ex” Spiagge bianche perché un tempo, veniva gettato lo scarto delle lavorazioni della pomice a mare e pertanto il colore della pomice dava il nome alla spiaggia e ai suoi fondali. Ai giorni nostri di bianco non è rimasto più nulla.

CAVE DI POMICE Come detto sopra sono chiuse e abbandonate dal 2007. L’estrazione della pomice fin dall’antichità ha rappresentato la sola fonte di lavoro e di sussistenza per decine di famiglie. Per comprendere le ragioni della loro improvvisa chiusura bisogna fare un salto indietro al 2000 quando le Eolie per le loro caratteristiche e vulcanologiche vengono dichiarate “Patrimonio dell’Umanità dall’ Unesco”. Una delle condizioni per meritare e mantenere questo riconoscimento era la chiusura graduale della cava di pomice e la contestuale salvaguardia del Monte Pelato, la montagna interessata all’attività di escavazione, ritenuto bene ambientale di notevole rilevanza. Dal 2000 al 2006 solo annunci e parole, la graduale chiusura non si è tramutata in fatti concreti. Le associazioni ambientaliste, l’Unesco e lo stesso Governo italiano pressano affinché il sito delle Eolie non venga cancellato dai beni Patrimonio dell’Umanità, avvenimento inevitabile con la prosecuzione dell’attività estrattiva. Si arriva pertanto al 7 novembre del 2006 quando a Porticello, vengono apposti i sigilli ad una parte della cava, e successivamente nel settembre del 2007 tutta la cava viene sequestrata dalla magistratura. Vedere l’impianto abbandonato all’incuria e alla ruggine è un colpo. Con la mente provo a immaginare in quel luogo un museo della pomice, della cava, delle tecniche di estrazione, con foto e arnesi originali delle epoche passate. Qualsiasi cosa si realizzi sarà sempre meglio di quel ammasso di ruggine che è ora davanti ai miei occhi.

GITE IN BARCA Il centro di Lipari è gremito di agenzie che offrono e propongono escursioni in barca. Noi ci siamo affidati alla Compagnia Marina Piccola (sul corso Vittorio Emanuele II a pochi metri dall’ufficio postale) e con loro abbiamo fatto sia la gita a Vulcano che la gita a Panarea/Stromboli. La gita all’isola di Vulcano, la più vicina a Lipari è organizzata tutti i giorni (mare permettendo), con partenza dal porto di Marina Piccola alle 10 e rientro alle 17 (costo 25€ a persona). Diversa questione è la gita Panarea/Stromboli che viene fatta solo con condizione di mare buono, essendo molto più lunga la traversata ed essendo il rientro previsto in tarda serata. Mentre per la gita a Vulcano siamo andati con una piccola barca a motore, 6-8 occupanti al max, per la gita a Panarea/Stromboli siamo saliti su una grande barca da ma ribattezzata “boat people” (capienza max 100 persone). Ci è stato spiegato che la distanza è tale da non poter impiegare una barca di piccole dimensioni. Personalmente non amo le ”boat people”, un grande assembramento di persone, tanta confusione, i passeggeri che occupano i posti a sedere prima ancora di salire a bordo (tipico italian style). Il consiglio che mi sento di darvi è : informatevi bene prima di prenotare, valutate i giorni che avete a disposizione e controllate le previsioni meteo.

MUSEO ARCHEOLOGICO DI LIPARI Consigliata la visita. L’orario estivo d’apertura è 9.00-13.30/ 16.00-19.00. Mettete in conto almeno un paio di ore, perché il Museo è costituito da oltre 40 sale, ubicate in diversi edifici del complesso del Castello, che sorge nella parte alta del centro storico, suddiviso in diverse sezioni, ricchissimo di reperti che partono dal neolitico classico fino all’epoca bizantina e medioevale. Bellissime sono le sale che ospitano i reperti recuperati dall’archeologia sottomarina.

OSSERVATORIO se avete la possibilità di noleggiare un’auto o uno scooter consiglio di arrivare al belvedere dell’ Osservatorio geofisico di Lipari (località S. Salvatore) che vi regalerà una vista fantastica sull’isola di Vulcano e la sua appendice, Vulcanello. In lontananza sono riconoscibili le sagome di Alicudi e Filicudi.

ISOLA DI VULCANO

Vulcano deve il suo nome alla fusione di alcuni vulcani (oggi spenti) il più grande del quale è il Vulcano della Fossa, più a nord c’è Vulcanello, collegato al resto dell’isola tramite un istmo. A sud c’è il Monte Aria, completamente inattivo, che forma un vasto altopiano costituito da lave, tufo e depositi alluvionali e il Monte Saraceno. Sebbene le ultime eruzione risalgono alla fine dell’800, il vulcano non ha mai cessato di dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano fenomeni legati all’attività vulcanologica: fumarole, getti di vapore sia sulla roccia che in mare e la presenza di fanghi sulfurei dalle proprietà terapeutiche. Le fumarole emettono acido borico, cloruro di ammonio e zolfo. Data la tossicità dei gas emessi, è possibile avvicinarsi ad esse solamente se si è accompagnati da guide autorizzate. Se non siete intolleranti all’odore dello zolfo, non lontano dal porto, consiglio di fare un immersione nella “pozza dei fanghi” dove dal sottosuolo sgorga fango caldo e decine di persone, ogni giorno, s’immergono per ottenere benefici per la pelle, per le malattie ossee e respiratorie (costo a persona di ingresso 2€ a persona + 1€ per la doccia).

ISOLA DI STROMBOLI

Stromboli è un vulcano in piena attività, le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora. La sua attività consiste in esplosioni intermittenti di media energia, della durata di pochi secondi ad intervalli di 10–20 minuti, durante le quali vengono emesse piccole quantità di lava incandescente, lapilli, cenere e blocchi. Se prenotate la gita in barca vi porteranno, all’imbrunire, al largo della sciara del fuoco ad ammirare le eruzioni di “iddu” (lui in dialetto siciliano) come viene chiamato dai suoi abitanti.

SCARPE DA TREKKING Da portare con Voi in valigia (alternativamente anche delle buone e robuste scarpe da ginnastica), assolutamente indispensabili se volete salire in cima ai crateri di Stromboli e Vulcano. Credo si possano anche noleggiare, ma nel dubbio meglio portare le proprie.

RISTORANTI Degli 8 giorni trascorsi solo 3 sere siamo andati a cena fuori. Merita menziona la “Trattoria del vicolo” in vico Ulisse (traversa della rinomata Corso Vittorio Emanuele II), ottimo pesce ma non aspettatevi porzioni luculliane.

La nostra Eolian summer è passata, spero di aver soddisfatto le principali curiosità e peculiarità della bellissima Lipari. Torneremo, sicuramente, speriamo solo di non aspettare altri 21 anni.

Un saluto da Feal70 una TPC

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Vista su Vulcano dall'osservatorio

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Museo archeologico di Lipari

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Lipari Spiagge bianche

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Stromboli in lontananza

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Pozza di fanghi a Vulcano



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