Ghost Tour… il mistero di Triora

Sulle tracce di antiche leggende e di arcani irrisolti nel borgo medievale delle Alpi Mistiche della Liguria…
Turisti Per Caso.it, 04 Giu 2012
ghost tour… il mistero di triora
Alpi Mistiche della Liguria è il filo conduttore della promozione turistica delle Valli Argentina e Armea, entroterra di Sanremo e Taggia – Riviera dei Fiori (IM). Una storia comune, fatta di tradizioni e simboli condivisi tramandati nel tempo, che diviene il punto di contatto naturale tra i nove comuni del territorio. Tra questi c’è Triora, il piccolo borgo medioevale del ponente ligure dove la suggestione ha la meglio su tutto. E non è solo questione di streghe, ma di un ambiente ben conservato, di vicoli stretti, di porte socchiuse, di racconti (per chi voglia ascoltarli) che arrivano dalla voce degli anziani del paese o da quella dei professionisti di Autunnonero, il Festival internazionale che ha contribuito a far conoscere Triora, per il mistero prima, per la bellezza poi. Quest’anno, però, niente festival, ma a partire dal 16 giugno, ogni sabato, il Ghost Tour Triora porterà appassionati e curiosi di storia e folclore sulle tracce delle antiche leggende e dei misteri irrisolti legati alla storia del borgo, teatro del più famoso processo alle streghe della storia italiana.

Il Ghost tour prevede un percorso a piedi tra i vicoli del centro storico dell’antica capitale dell’alta valle, per condurre i viaggiatori nel tempo alla scoperta di chiese, conventi, cimiteri e rovine di antichi palazzi, permeate da storie di morte, guerra e sofferenza, toccando i luoghi che hanno segnato le vicende dell’inquisizione. Niente di inventato, ma solo il genuino folklore e le leggende di Triora, nei racconti interpretati dagli Storyteller, le guide narranti del Ghost Tour.

Questa, però non è l’unica novità di quest’anno. Triora, infatti, è approdato sul web con le sue bellezze di oggi e gli orrori del passato e il Museo etnografico locale (www.museotriora.it) è un ottimo punto di partenza per seguire la sua storia del borgo. Nelle sue sale, infatti, sono esposti numerosi reperti – alcuni risalgono addirittura al Neolitico medio (4500-3500 a.C.) – ornamenti funebri e oggetti di uso quotidiano trovati in diversi siti al di fuori dell’abitato tra cui l’Arma della Gastea, una piccola grotta che venne adibita a luogo di sepoltura collettiva, la Tana della volpe, il Riparo della cava, dove sono stati ritrovati numerosi frammenti di un vaso campaniforme di puro stile marittimo, l’Arma della Grà di marmo dove venne alla luce un deposito sepolcrale composto da uno spesso e caotico ammasso di ossa umane, deposte all’interno di una fossa.

Infine, anche una parentesi gastronomica… con il pane di Triora, famoso per la sua lunga conservazione, dovuta alla sapiente miscela di tre farine diverse, accompagnato dal bruss, un formaggio (più è stagionato, più è piccante) ottenuto dalla fermentazione della ricotta. Insomma, un mese di giugno pieno di emozioni e di sapori.



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