Vacanze a Kos

Sedici giorni su e giù per l'isola
Scritto da: beretz
Partenza il: 13/08/2013
Ritorno il: 29/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Nel mese di luglio ci siamo decisi sulla destinazione della nostra vacanza di agosto, l’isola greca di Kos, per il periodo e’stato determinante il costo del biglietto aereo. Con Easyjet il costo piu’ basso per l’andata era il 13 agosto e per il ritorno il 29/8, il costo 931 euro. Per il soggiorno abbiamo trovato una camera tripla in uno studios ben recensito sul sito www.booking.com, Afentouli Studios a Kefalos, 16 notti in camera tripla a 528 euro. La struttura e’ piccola, immersa nel verde, camera spaziosa con balcone, pulizie e cambio degli asciugamani ogni due giorni, angolo cottura attrezzato sufficientemente con piastre elettriche e microonde, ma non abbiamo mai fatto da mangiare, un suggerimento: riservate un piccolo spazio in valigia per una caffettiera. La signora Hula, la proprietaria, è una persona gentilissima e disponibilissima, ogni tanto ci ha dato le verdure dell’orto e frutta, l’ultimo giorno ci ha invitato a bere un caffè greco accompagnato da uvetta e abbiamo scambiato due chiacchiere, in perfetto inglese lei, ha vissuto in Florida, e noi nel nostro stentato inglese, ma ci siamo capiti lo stesso. Le spiagge di Kamara sono raggiungibili a piedi e con una passeggiata di circa tre chilometri, 15/20 minuti, si arriva alla bellissima spiaggia di Agios Stefanos. Per il noleggio dell’auto ci siamo rivolti, a Kefalos, all’autonoleggio Manolis, una Kia Picanto dal 17 al 29 con assicurazione completa spendendo 400 euro.

Partiamo da Milano alle 17,10, aereo al completo e per ottimizzarne il peso uno dei piloti, quello che pesa di più, almeno così ci hanno detto, abbandona il veicolo. C’e’ da dire che erano in tre, ma in ogni caso la cosa è stata presa con un po’ di perplessità dai passeggeri. In perfetto orario arriviamo a Kos. Ritiro bagagli e andiamo a prendere un taxi di fronte l’uscita dell’aeroporto. L’alternativa è il bus ma avremmo dovuto aspettare mezz’ora e non eravamo certi di riuscire a trovare lo studios con il buio. Quindici minuti circa di tragitto 30 euro, abbiamo scambiato due parole con l’autista che ci ha dato anche una piccola guida di Kos e alcune informazioni turistiche. Ci danno le chiavi della camera, lasciamo i bagagli e poi ci avventuriamo alla ricerca di un ristorante dove cenare. Cena al ristorante Zafyros, terrazza sulla spiaggia e vista dell’isola di Kastri, come benvenuto non è male. Cena a base di buon pesce fresco con modica spesa. Ritorniamo alla nostra camera percorrendo l’unica strada che attraversa il paese, non ha l’aspetto di un tipico centro balneare e, nonostante non sia tardi, c’è in giro pochissima gente. Scopriremo poi che il lungomare è la zona con più ‘movida’. I primi tre giorni siamo senza macchina per cui restiamo a Kefalos, poi in tredici giorni percorriamo 890 chilometri. L’isola di Kos offre bellissime spiagge, mare stupendo, scenari mozzafiato, tramonti che lasciano senza parole, buon cibo e siti archeologici. Il tutto a prezzi decisamente accessibili. La nostra giornata tipo era spiaggia, ogni giorno diversa, giro turistico e poi cena in un ristorante possibilmente vista mare. Cercherò di dare alcune indicazioni sulle cose da fare e da vedere a Kos.

LE SPIAGGE

Secondo me le spiagge piu’ belle sono nella baia di Kefalos

Kamari, è la lunga spiaggia di Kefalos, sabbia mista a sassolini, attrezzata con lettini e ombrelloni, mare trasparente, subito profondo, sulla spiaggia ci sono numerosi bar e ristoranti alcuni dei quali mettono a disposizione le attrezzature se si fa una consumazione, c’è anche un mini market. Kamari ha anche un piccolo porto dal quale partono le barche per le escursioni alla vicina isola di Nisyros.

Agios Stefanos, e’ una bella spiaggia di sabbia fine, mare poco profondo, è la spiaggia più famosa di Kos, di fronte c’è la piccola isola di Kastri con la chiesetta di San Nicola, bianca con il tetto azzurro, per tradizione chi raggiunge l’isola a nuoto suona la campana posta all’esterno della chiesa. Noi l’abbiamo fatto due volte, sono circa trecento bracciate, la cosa piu’ complicata è l’accesso all’isola a piedi nudi, il percorso più agevole è dalla parte destra, c’è una minuscola spiaggia e poi un sentiero tra le rocce. L’isola e’ abitata da due pavoni, la vista è stupenda e i colori del mare unici. Per chi non nuota l’isola è raggiungibile con il pedalò La spiaggia di Agios Stefanos è famosa anche per i ruderi della Basilica paleocristiana che si trovano alla fine della spiaggia. Pur essendo un sito archeologico di una certa importanza non e’ ben custodito, ho avuto modo di vedere addirittura dei turisti fare il pic-nic seduti sui resti delle colonne. Uno scempio che deturpa il paesaggio e’ la struttura abbandonata del club Med.

Camel beach, è raggiungibile percorrendo una strada sterrata e in forte pendenza. La vista dall’alto è stupenda, una piccola insenatura con spiaggia di sassi, attrezzata con ombrelloni di paglia, mare trasparente, subito profondo, il noleggio dell’ombrellone e lettini costa 7 euro e comprende l’uso delle canoe e l’uso di maschere e pinne. C’è un piccolo bar non molto rifornito, ma nelle vicinanze c’è il ristorante Camel. Abbiamo trascorso una splendida giornata a godere del sole, del mare e della brezza che qui non manca mai.

Paradise beach, lunghissima spiaggia di sabbia fine, è la più frequentata, bene attrezzata, con bar e Kantine, è però la più cara, 8 euro per ombrellone e lettini, questa spiaggia è anche detta Bubble beach per il fenomeno prodotto dai fondali vulcanici, piccole bollicine, che per quanto abbia guardato non ho visto. Troppo affollata e gli ombrelloni troppo vicini. Magic beach, dopo Camel beach si susseguono una serie di spiagge come Exotic beach, Sunny beach e Banana beach che però fanno parte di un’unica spiaggia. Quando arriviamo, alle 10, è ancora vuota, la spiaggia è estesa oltre che in lunghezza anche in larghezza, la sabbia e’ finissima e dorata, bene attrezzata, e con un ristorante nelle vicinanze. Abbiamo trascorso una bella giornata di mare in tranquillità. Il mare, come sempre è stupendo, un po’ più freddo, trasparente, e subito profondo. Le spiagge sul litorale a ovest sono le piu’ selvagge e difficoltose da raggiungere.

Siamo stati ad Agios Theologos, per raggiungerla si passa da Kefalos vecchia e si prende la strada a sinistra, noi prima di trovarla abbiamo fatto il giro di Kefalos un paio di volte poi abbiamo chiesto indicazioni, se passate di fianco ad un centro sportivo siete nella direzione giusta, la strada è asfaltata fino al ristorante omonimo, poi diventa sterrata, superato il ristorante c’è un tratto di strada poi un’area a destra dove è possibile parcheggiare, sotto c’e’ la spiaggia. Una piccola insenatura di tufo, pochi ombrelloni sgangherati, spiaggia di sassi piuttosto grossi. E’ molto ventilato, il mare è sempre agitato ma essendo i fondali molto bassi è piacevole fare il bagno tra le onde, si torna bambini, oltre il bagnasciuga il fondale è di sabbia. E’ piacevole starsene al sole cullati dal rumore del vento e delle onde. Ci siamo stati talmente bene che ci siamo ritornati. Un’altra bella spiaggia indicata sulle guide è Cavo Paradiso ma non ci siamo fidati a fare 8 km. di strada sterrata stretta e in pendenza. A nord ci sono le spiagge piu’ famose soprattutto per gli sport acquatici perchè è la costa più ventosa. Siamo stati a Limnionas, dista pochi chilometri da Kefalos. La strada finisce al ristorante Limnionas, sulla sinistra c’è una insenatura con il mare in burrasca, sulla destra c’è una spiaggetta attrezzata e una più piccola libera, e un porticciolo, il mare da questo lato è calmo, la spiaggia di sabbia fine e dorata, c’è molto vento. Qui abbiamo visto uno dei più bei tramonti di Kos.

Le spiagge del nord si trovano quasi tutte in piccole località. Sono paesini con magari solo una strada ma dove si trovano numerosi ristoranti che offrono ottimo pesce. Le spiagge sono di sabbia fine e dorata, bene attrezzate, con ristoranti e bar, di fronte si possono ammirare le coste dell’Asia e dell’isola di Kalimnos, il mare e’ freddo, e in qualche caso con le alghe, ma non danno fastidio. Ci abbiamo trascorso delle piacevoli giornate, anche perche’ quando eravamo stanchi di stare in spiaggia, ci aggiravamo per il villaggio tra i negozietti per turisti Le spiagge visitate al nord: Mastichari, Tigaki, Marmari Le spiagge di Kos town, Lampi e Psalidi sono state una vera delusione. Kardamena l’abbiamo evitata perchè non ci è sembrata una bella spiaggia Poco distante da Kos, superata Psalidi si arriva a Therme, la strada finisce e c’è un parcheggio sulla destra, qui si lascia l’auto e si scende a piedi, circa quindici minuti, fino alla spiaggia dove ci si immerge in una vasca naturale di acqua caldissima. Ci siamo immersi per venti minuti, molto rilassante anche se il calore dell’acqua in certi momenti diventa insopportabile. Delizioso immergersi dopo nell’acqua fresca. Peccato che la zona intorno non sia ben curata, c’è una struttura abbandonata e semidistrutta. Poco lontano c’è la spiaggia attrezzata ma si riempie subito. Siamo quindi tornati all’auto, la salita è stata piuttosto faticosa, sulla strada abbiamo incontrato degli asini e al parcheggio girano tranquille delle capre. Abbiamo visto che si può parcheggiare anche più vicino alla spiaggia ma dei cartelli avvisano che potrebbe esserci caduta di massi. Ci siamo diretti ad Agios Focas Beach, una delle spiagge meglio attrezzate di Kos. Bar, musica di sottofondo e servizio in spiaggia, non c’è una tariffa per l’ombrellone ma è sufficiente una consumazione. E’ molto bene organizzata, pulita, l’acqua del mare è in certi punti calda perchè risente della vicinanza a Therme. Volendo c’è anche una vasta zona di spiaggia libera.

I RISTORANTI

Kos offre una vastissima scelta di ristoranti, in qualche caso ci siamo affidati alle recensioni e in altri chiedendo ai gestori delle spiagge. A Kefalos ce ne sono molti, quasi tutti offrono cucina greca ma soprattutto pesce, quasi tutti sono in posizione vista mare e hanno prezzi modici. Zefyros, ci siamo stati la nostra prima sera a Kos, si mangia discretamente ma e’ poco frequentato. Antonios, al mercoledì e al sabato fanno il menu bbq, pesce o carne, vino a volontà e dolce a 12,90. Locale situato sulla spiaggia, grande e con un buon servizio, pesce e carne buoni, porzioni esagerate. Ci siamo stati due volte. Syrtaki molto deludente, da evitare Argos è situato all’inizio della passeggiata di Kamari. Locale molto carino, pesce freschissimo molto buono, abbiamo mangiato delle sardine grigliate da leccarsi le dita. Limons non ha una bella vista mare perchè situato dietro al Syrtaki, il ristorante è a gestione familiare, la mamma in cucina, il papà e il figlio in sala. Ottima cucina greca con prodotti della loro azienda agricola. Il papà è una persona simpatica, lasciatevi consigliare da loro sui piatti del giorno. Alla fine ti offrono anche una specie di grappa locale, ce l’ha suggerito la proprietaria del nostro studios. Maria, molto rinomato a Kefalos per il pesce, il locale è un po’ squallido e l’odore di fritto regna sovrano, abbiamo preso le crocchette di ceci, buone, e un fritto misto che non sono riuscita a finire, non male. Arrivati a Kardamena, località balneare poco distante da Kefalos, c’e un grande parcheggio vicino al centro pedonale dove lasciamo l’auto. La piazza, le stradine con i negozi e i locali notturni, il lungomare con i ristoranti, non si impiega molto a girarla. E’ nota soprattutto tra i giovani per il divertimento notturno e infatti verso sera si riempie di giovani, soprattutto inglesi che bevono e schiamazzano.

Le spiagge non ci sono piaciute e per questo non ci siamo stati di giorno. All’inizio della strada pedonale sulla sinistra si trova il ristorante Avli, caratteristico locale greco, abbiamo prenotato un tavolo appena arrivati a Kardamena, e abbiamo fatto bene perchè alle otto era già pieno e c’era la fila. Abbiamo mangiato piatti di carne della cucina greca. Ottima cucina, buon servizio e suggestiva la location con musica greca di sottofondo. Vale davvero la pena andarci. Un’altra sera siamo stati al Captains sul lungomare. Ci siamo fidati delle recensioni ma è stato davvero deludente, la peggiore grigliata di pesce che ci abbiano mai servito. A Limionas, al termine della giornata passata in spiaggia e dopo aver ammirato lo spettacolo del tramonto, abbiamo cenato nel ristorante Limionas. Il locale ha la terrazza con vista mare, buon servizio e pesce fresco ben cucinato, ottima l’insalata greca, prezzo un po’ superiore alla media, ma la location e il tramonto li fanno spendere volentieri A Kos town ci siamo stati due volte, la prima volta abbiamo cenato da Zorbas, tipico ristorante per turisti con pessima cucina, da dimenticare, non prendono la carta di credito anche se sulla porta c’è l’adesivo della Visa. Ci siamo rifatti quando siamo stati da Petrino, è stata un’esperienza unica, da non perdere. Servizio ottimo, bellissimo il giardino, ci hanno servito del pane speziato fatto da loro con una crema di melanzane, husmus di fave ottimo, e secondi di carne, abbiamo speso 44 euro in due quando la media a Kos è di 30 euro ma ne vale davvero la pena.

A Mastikari segnalo un altro ristorante da non perdere, il Traditional, si trova alla fine della passeggiata sul lungomare, ha una bella terrazza dalla quale godere del bellissimo tramonto, servono prodotti bio della loro azienda agricola, oltre al menù vi mostreranno i piatti del giorno, ho mangiato i peperoni ripieni, mai mangiati di così buoni, e poi polpo grigliato, ottimo. Ci siamo tornati per provare la mussaka e rimangiare i peperoni. Una delizia. Non prendono la carta di credito. A Zia la taverna piu famosa è la Oromedon, perchè anche Bill Clinton si è fermato qui a mangiare, ci siamo stati senza aver prenotato e nonostante fosse pieno hanno aggiunto un tavolo sul terrazzo in un posto strategico per godere del bellissimo panorama e dello spettacolo del tramonto. Abbiamo atteso molto prima di essere serviti, e devo dire che non è nulla di eccezionale, piatti molto normali e servizio un pò scadente, è ritenuto il miglior ristorante di Kos. Tigaki, è un villaggio di pescatori con numerosi ristoranti sia sul lungomare che sulla piazzetta, abbiamo cenato al Dana, personale molto cordiale, e una grigliata di pesce fresco buonissima servita con insalata greca e varie verdure cotte, abbiamo speso solo 37,50 e a fine cena ci hanno offerto l’uozo. Tigaki ha una strada principale con tanti locali, alberghi, ristoranti e negozi di souvenir.

COSA VISITARE

A Kos ci sono soprattutto le spiagge con i piccoli paesini dove è piacevole passeggiare, alcuni di questi villaggi conservano i resti di castelli medievali come a Kefalos, posto in una posizione da cui si gode un panorama stupendo sulle baie. Un paesino che merita una visita è Zia, situata a 300 metri di altitudine, è purtroppo meta di molti turisti per il panorama e lo spettacolo del tramonto, per cui si incrociano numerosi bus in strade non certo larghe, ci sono molti negozi che vendono souvenir e prodotti locali, consiglio di andarci per l’ora del tramonto e fermarsi a cena. A Kos Town bisogna invece dedicare almeno mezza giornata, è una città con monumenti a cielo aperto. Arrivati in città si prende la direzione porto, sulla destra ci sono una serie di parcheggi, tutti gratuiti, mentre sulla sinistra si vedono già alcuni siti archeologici. Abbiamo lasciato la macchina nei pressi dell’Odeon e ci siamo incamminati verso il centro, sebbene muniti di due cartine e guida turistica il nostro senso di orientamento si è rivelato pessimo, la nostra prima meta era il Platano di Ippocrate, pensavamo di esserci arrivati e ci siamo fermati ad ammirare un platano nella zona dell’arcivescovato, ci sembrava però strano che non ci fossero turisti ma solo un vecchietto che si godeva il fresco, gli abbiamo chiesto se stavamo ammirando il famoso platano e lui dopo aver confermato i nostri dubbi si è offerto di accompagnarci. Durante il tragitto ci ha raccontato un pò della sua vita e un pò delle cose da vedere a Kos. Arrivati nella piazza ci ha fatto notare una targa dedicata alla memoria dei greci che furono impiccati dai tedeschi proprio al platano di Ippocrate. Lasciamo il gentile signore e cominciamo la nostra visita. Nella piazza oltre al platano c’è la Moschea Gazi Hassan Pasha del 1786 ora data in gestione a negozianti, si vendono souvenir e il giuramento di Ippocrate, trascritto nelle varie lingue. Nei pressi c’è il sito archeologico dell’antica casa greco romana e l’Agorà, ma al lunedì è chiuso. Facciamo il giro del sito lungo il perimetro esterno. Vicino alla piazza c’è l’ingresso del castello dei Cavalieri un’imponente costruzione del 14^ secolo nei pressi del porto. L’ingresso costa 3 euro, la visita dura circa un’ora. Dopo ci siamo diretti verso il porto dove abbiamo preso i biglietti per il giro in trenino costo 5 euro. Alle 12,30 comincia il giro, memorizziamo la posizione di alcuni luoghi da vedere poi a piedi, ne approfittiamo per godere anche un pò di fresco. Il giro dura 25 minuti. Ritorniamo al porto e prendiamo una delle stradine a sinistra che arriva in Piazza Elephtherias dove si trova la Moschea di Defterdar anch’essa non più adibita a culto. Di fronte c’è il mercato coperto, dove sono in vendita prodotti tipici, ci sono negozi di frutta e verdura. Acquistiamo un pò di frutta per il pranzo, che ci gustiamo nella piazza Agios Paraskevis, di fronte abbiamo la Chiesa. Saltiamo la visita alla chiesa perchè è chiusa, per cui procediamo con la passeggiata per le stradine del centro storico. Affollata, tanti negozi non solo di souvenir, tanti locali che alla sera si riempiono di turisti.

Arriviamo in piazza Diagora, proseguendo per via Nissiriou si arriva all’Ippodromo, sito archeologico piuttosto grande che, sebbene facesse molto caldo, abbiamo visitato. Sono circa le 15 quando finiamo, fa molto caldo ma completiamo il tour visitando l’Odeon situato di fronte all’Ippodromo. Il teatro è ben conservato ed è ancora utilizzato per le rappresentazioni. Torniamo al parcheggio e in macchina andiamo prima a Psalidi e poi a Lampi ma entrambe le spiagge sono deludenti. Ritorniamo a Kos per la cena. Passeggiata sul lungomare e poi cena deludente al ristorante Zobras.

Il secondo giro a Kos lo abbiamo fatto di sera, abbiamo ripercorso le stradine, le piazze e il lungomare, è affollatissima, trafficata e rumorosa. Comunque bella anche così. Altro sito archeologico che merita la visita è l’Asclepion. Partenza alle 9,10 e alle 9.40 arriviamo a Asclepio passando da Platani, a pochi chilometri da Kos. L’ingresso costa 4 euro. La visita dura circa un’ora. La costruzione risale al IV secolo a.c. ed è dedicato ad Asclepio dio greco della medicina. Era destinata alle cure e venivano anche dal continente a curarsi secondo gli insegnamenti di Ippocrate. Le rovine di Asclepio sono su tre livelli e alcune testimonianze si sono conservate molto bene. C’è una splendida vista della città e delle coste dell’Anatolia Escursione a Nyssiros. sveglia presto, colazione e poi al porto di Kefalos, ci imbarchiamo sul Kamari II per l’escursione a Nyssiros, l’isola piu piccola del dodecanneso distante circa un’ora di navigazione da Kos. I biglietti li abbiamo acquistati all’agenzia a Kefalos, 26 euro a persona. Sbarcati a Mandraky prendiamo posto sul bus che ci porterà sul vulcano. Lungo il tragitto,che dura mezz’ora, si può ammirare il panorama che offre degli scorci davero notevoli. Arrivati sul posto siamo affascinati da quanto vediamo, sembra di essere su un altro pianeta, ci sono colline gialle, l’odore di zolfo si sente anche se, fortunatamente, non è forte, il territorio intorno al cratere è vasto e lunare. In fila indiana percorriamo il sentiero che arriva nel cratere. E’ una sensazione strana, il vulcano di Nyssiros è dormiente ma, al tempo stesso, in attività. Ci sono dei fumaioli, l’odore di zolfo è piu intenso ma non fastidioso. Il terreno in alcuni punti è molle e caldissimo. Valter è finito con un piede in un buco e si è scottato. Torniamo al bus e dopo un’altra mezz’ora di strada siamo a Mandraky. Abbiamo tempo fino alle tre e mezza per visitarla. Le cose da vedere sono il Monastero del XIV secolo dedicato alla Vergine della Grotta, costruito all’interno dei ruderi del castello, in cima alla scogliera, e la Chiesa. Ci arriviamo seguendo il percorso in salita e arrivati in cima ci fermiamo a guardare il bellissimo panorama, poi scendiamo a visitare la Chiesa, anche noi prendiamo le candele da infilare nella sabbia e due batuffoli intinti di olio sacro, l’interno è, come molte chiese ortodosse, spoglio e scuro, si percepisce però che questo luogo sacro è meta di pellegrinaggi per la richiesta di grazie.

Torniamo a passeggiare per le stradine di Mandraky, le case di Nyssiros sono le tipiche case bianche con le porte e le finestre blu, e l’ingresso è decorato con mosaici fatti con i sassi neri della spiaggia, levigati dal mare. Seguendo il percorso lastricato in fondo al paese si arriva alla spiaggia di ciottoli neri, Valter fa il bagno, il mare è troppo agitato per i miei gusti. La cosa che ha colpito Valter è stato il rumore che fanno i sassi, che sono tondi e neri, mossi dalle onde, sembra che parlino. Ci fermiamo in un bar del centro a riposare e gustare un gelato, poi verso le tre ci avviamo verso il porto. Il ritorno lo facciamo con il mare un pò mosso e il posto che abbiamo scelto, vicino alla cabina di pilotaggio, e infelice visto che veniamo docciati ogni volta che c’è un’onda un pò alta che si infrange contro la barca, ma Valter lo trova divertente. La visita di Nyssiros è stata una bella esperienza, ci ha colpito soprattutto il paesaggio lunare che circonda il cratere. La nostra vacanza si è conclusa, sono stati sedici giorni stupendi, in piena libertà, senza imprevisti, tutto all’insegna della tranquillità, della semplicità, e del contatto con la natura, erano anni che non facevamo una vacanza cosí. Siamo partiti baciati dall’ultimo tramonto di Kos.



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