Kos: sole, mare, vento, cultura… e relax!

Sette giorni di sole, mare, vento e cultura nell'isola di Ippocrate dove non c'è rischio di annoiarsi ma anche di trovare i propri spazi di relax e silenzio.
Scritto da: flukerm
kos: sole, mare, vento, cultura... e relax!
Partenza il: 18/07/2013
Ritorno il: 26/07/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’anno, è il 2013, io (Paolo) e la mia amica Valeria, abbiamo deciso che l’isola della Grecia da conoscere e vivere sarebbe stata KOS, facente parte dell’arcipelago del Dodecaneso.

Raccolte le dovute informazioni e guide, scaricati e letti gli utili diari di viaggio dei nostri predecessori e predisposto il piano di viaggio, ci siamo messi al lavoro per organizzare gli spostamenti e il soggiorno sull’isola e finalmente il giorno 18 luglio partiamo! Abitiamo a Roma, pertanto l’aeroporto di partenza è quello di Fiumicino ed il volo A/R è operato da Blu Express per la “modica” cifra di 185 euro circa (più bagaglio 40e). Alle 21.45 dovremmo decollare ma un disservizio tecnico imputabile ad Aeroporti di Roma ci fa partire dopo un’ora; va beh, siamo in vacanza e la voglia di arrivare è tanta per cui portiamo pazienza e superiamo facilmente questo inconveniente.

Giungiamo al piccolo aeroporto di Kos dopo due ore di volo, più un’ora di fuso e fanno le due di notte! Consapevoli che a quell’ora non avremmo trovato mezzi pubblici, ci siamo diretti subito verso il primo taxi nel piazzale esterno e dopo una ventina di minuti e

35e di spesa, raggiungiamo il nostro Hotel Alexandra Beach, prenotato in precedenza su Booking e situato a Psalidi che dista 1,5 km da Kos town. La camera doppia per 75e a notte, compresa la colazione, è carina, ampia, come pure il bagno, con balcone che da verso la piscina. Il giardino interno della struttura è grande, pulito ed il verde viene curato con attenzione. Effettuate le pratiche di check-in ed essendo quasi le tre…. non ci rimane che andare a letto.

19/7 VENERDI’

È una bella giornata, sole pieno e tira una bella arietta fresca. Facciamo colazione in hotel (l’unica cosa veramente deludente di tutta la vacanza!) e decidiamo di visitare la costa vicina a Psalidi e a Kos town. Per fare questo, noleggiamo un paio di biciclette per tutto il giorno (4 e l’una) presso il negozio Power Extreme (che ci viene a prendere in albergo e ci da un ottimo servizio) e sfruttando le numerose piste ciclabili presenti nella parte sud-est dell’isola, scorrazziamo con facilità da un posto all’altro. Sicuramente è il posto della Grecia finora visto dove rileviamo la più alta presenza di questo mezzo di trasporto, oltre ai consueti motorini di varia cilindrata e forma. Buona parte dell’isola, essendo piuttosto piana, si presta ad essere percorsa sulle due ruote ecologiche, anche se le distanze estese possono diventare, però, un problema, soprattutto per i meno allenati. Noi giriamo, comunque, per il centro del capoluogo e l’approccio è molto positivo. Città ben organizzata, pulita con bei locali eleganti sul porto e sulle stradine del centro storico, con tante taverne e ristoranti pronti a far accomodare ai propri tavoli tutti i turisti che vi passano davanti.

Seguiamo, ad ogni modo, la linea della costa ed arriviamo alle spiagge di Lambi. Una successione di stabilimenti concentrati e disposti nei pochi metri di sabbia disponibili ed un mare che non è proprio come ce lo saremmo aspettato. Sabbia scura o dorata, con cumoli di posidonia, fondali con presenza di pietre, acqua fredda e tanto movimento ondoso provocato dal vento che soffia, su questo tratto di costa, piuttosto incessantemente. Essendo ancora un po’ provati dal viaggio della notte precedente ci sistemiamo nella struttura che a nostro avviso sembra la più carina, con lettini dotati di un morbido materassino e ombrelloni in canna; sono concessi gratuitamente con il solo “obbligo” di consumare qualcosa. Ci riposiamo, facciamo un paio di bagni, e alle 19.00 riprendiamo le nostre bici per l’ultimo giro in città. Tornati da Power Extreme, sostituiamo le due ruote con un bel Honda SH 200 che affittiamo per i successivi sei giorni al prezzo di 150e; ottimo prezzo visto che altri esercenti consultati ci avevano fatto preventivi più alti. Saliti in sella andiamo dalla parte opposta dell’isola, dove si trova la famosa sorgente di acqua calda che sbuca direttamente in mare. La strada corre alta sulla costa con una serie di curve che fanno scoprire ogni volta bei paesaggi o strutture moderne di residenza, ben integrate nel territorio.

Lasciato il motorino nel piazzale di arrivo, scendiamo a piedi con i nostri zainetti, per la ripida strada bianca, fino al luogo dove sgorga l’acqua termale. L’ora serale è propizia per un nuovo bagno “caldo”nella pozza delimitata da scogli; qui l’acqua fredda del mare si mescola con quella calda termale, dando piacevoli sensazioni a seconda di quanto ci si avvicini o allontani dalla fonte. È proprio quello che serviva per ricaricarsi a fine giornata!

Terminiamo il nostro primo giorno di vacanza cenando egregiamente per 15e, in riva al mare, alla taverna che si trova di fronte al nostro albergo, raggiunta comodamente a piedi.

20/7 SABATO

Ci svegliamo tardi, sbrighiamo un po’ di cose in camera e verso le 12.00 inforchiamo scooter e andiamo, finalmente, verso sud. Destinazione Kardamena, villaggio di pescatori, oggi importante località balneare.

La strada principale che va da Kos a Kefalos è scorrevole, in buone condizioni, e attraversa tutta l’isola da est a ovest. Lungo il percorso si incontra, a destra e a sinistra, qualche piccolo paese, capre, esercizi commerciali, campi coltivati e non, e diverse strutture militari. Alla rotatoria, nei pressi dell’aeroporto, confluiscono le varie arterie che collegano i principali centri dell’isola. Noi imbocchiamo quella che scende fra boschi e macchia mediterranea verso la località prescelta. Percorriamo tutto il tratto di costa fino alla fine della strada per goderci il paesaggio e scoprire il posto migliore dove posizionarci. Ma dopo un paio di km si trovano solo centri turistici con propria spiaggia e accesso, per cui torniamo indietro e ci appostiamo nei pressi del centro abitato. Qui la spiaggia di sabbia fine è carina, una sola fila di ombrelloni e lettini, anche qui gratis, ed il mare, freddo, ha dei bei colori (ma senza esagerazioni). Il posto è tranquillo per cui riusciamo a leggere, riposarci e rilassarci a dovere. Al tramonto andiamo a visitare il centro di Kardamena, caratterizzato da una moltitudine di negozi turistici e bar/ristoranti ancora semivuoti. Apprendiamo, dai racconti di altri viaggiatori, che il luogo è frequentato da giovani provenienti soprattutto dal nord Europa. A noi non ispira più di tanto. L’edilizia è confusa e non particolarmente bella da vedere; il mare ed il porto non entusiasmano per cui una volta finito il tour preferiamo ritornare dalle “parti nostre”. Doccia, cambio look e pronti per la serata. Scegliamo nuovamente, dopo vari mesi, un locale suggerito dalla Lonely Planet, il Barbas di Kos town, molto elogiato per le capacità di cottura delle carni alla griglia. A parte il cameriere ateniese simpatico, riteniamo questo ristorante molto “normal”, se non sotto media rispetto a tutte le altre taverne frequentate, magari con atmosfere più greche e meno turistica come questo. Infine giro per le stradine illuminate e colme di gente per capire il tipo di vita notturna che la città offre. Numerosi bei posti dove bere, mangiare o sostare, molti giovani concentrati soprattutto nella bar-street e negozi di souvenirs per tutte le tasche e gusti.

21/7 DOMENICA

Con il nostro motorino percorriamo la strada pianeggiante costiera che va da Lambi a Marmari, passando per Tigaki. Tutto questo tratto è caratterizzato da spiagge lunghe, con qualche stabilimento balneare e varie strutture residenziali turistiche, vento intenso e scarsa presenza umana. In effetti è un po’ difficile sostare in spiaggia visto il costante afflusso di correnti d’aria e i lettini da sole sono spesso dotati di pannelli o strutture che proteggono dal vento. Anche il mare ne risente e si presenta in questo lato di isola sempre mosso e non idoneo per bagni tranquilli. Lasciamo a coloro che sono già appostati nelle località di Tigaki e Marmari questa esperienza e dopo aver effettuato una breve sosta al Lago salato, riprendiamo la main road e ci dirigiamo sul lato opposto dell’isola ad Agios Stefanos, nella baia di Kefalos.

Finalmente un posto gradevole con un bel mare cristallino, un po’ freddino e sabbia dorata. Di fronte a noi l’isoletta di Kastri con la chiesetta bianca e blu, raggiungibile dai più volenterosi e “coraggiosi”, anche a nuoto. Paghiamo 6e per due lettini più ombrellone e rimaniamo fino a sera a riposarci e a goderci la bella giornata di sole…. e vento!! Prima di cambiare sito, diamo un’occhiata ai resti della basilica paleocristiana presenti sulla balza rocciosa sovrastante la spiaggia e scattiamo le ultime foto.

La sera decidiamo di andare a conoscere il tanto nominato borgo di Zia, fermandoci eventualmente per cena. Dalla main road deviamo a destra e ci inerpichiamo sull’unica montagna di Kos, il monte Oromedon. Le indicazioni sono un po’ scarse e alla fine arriviamo, invece, ad Asfendiou. Qualche volta fa bene perdersi e per noi è stata una bella fortuna approdare in questa località di poche case ed abitanti ma soprattutto alla taverna Kazino, dotata di terrazza panoramica; la clientela era quasi esclusivamente greca come pure tutte le varie specialità portate al nostro tavolo dal titolare, al quale abbiamo lasciato libera iniziativa e facoltà di farci degustare qualsiasi cosa. Ovviamente è finita splendidamente e siamo rientrati in hotel veramente soddisfatti, sia della cena che del posto.

22/7 LUNEDI’

Mattinata dedicata alle visite culturali. Riusciamo a vedere con la luce del sole il famoso platano di Ippocrate o per lo meno quello che ne rimane. L’albero è sostenuto da una struttura in ferro che lo aiuta a “restare in piedi”. Ad ogni modo fa un certo effetto essere su un luogo così carico di storia ed importanza ed anche l’insieme della piazza e degli edifici antichi circostanti ha un aspetto gradevole.

Ci trasferiamo, quindi, al Kastro (castello dei Cavalieri), situato a pochi metri in prossimità del porto, che merita sicuramente una visita. L’entrata costa 3e; delle due cinte murarie, quella interna è stata costruita tra il 1450 e il 1476 mentre quella esterna, meglio conservata, tra il 1495 ed il 1514. Il castello aveva una posizione strategica e insieme a quello di Bodrum controllava e gestiva il traffico di navi e merci che transitavano davanti.

Percorriamo il cammino di ronda dal quale si scorgono pittoresche vedute sul porto, sul golfo di Alicarnasso, sulla città ed i suoi bei viali. Continuiamo con un giro per le vie pedonali del centro storico dando uno sguardo alla piazza del Mercato, alle moschee, alle chiese e alle file di negozi di vari settori merceologici, talvolta interrotti da bar eleganti, organizzati ed accoglienti dove trovare relax e refrigerio con un buon drink.

Cambiamo poi zona e visitiamo l’area archeologica ad ovest, dove sono state rimesse in luce vestigia di templi, terme, case ornate di mosaici e di affreschi, una via romana e infine l’odeon.

Il pomeriggio, invece, lo trascorriamo sulla spiaggia di Psalidi, vicino al nostro albergo; il mare, come già anticipato, da queste parti non è straordinario. Ma troviamo un piccolo stabilimento che propone degli insoliti lettini dotati di paravento a cupola, molto colorati, che ci incuriosiscono e che decidiamo di testare. In effetti, visto il vento che soffia costantemente, è il giusto rimedio per potersi godere il sole fino al tramonto; per rendere più gradevole la nostra permanenza, la struttura ci offre un paio di fette di fresca anguria che allietano il nostro meritato riposo dopo una mattinata intensa.

Rientriamo presto in hotel, cambiamo look e siamo subito pronti per andare a Zia per vedere borgo e tramonto. Arriviamo puntuali e questa volta sul posto giusto! Il sole sta per tramontare, la serata e le condizioni meteo sono ideali (zero nuvole all’orizzonte) per cui lo spettacolo al quale assistiamo è veramente straordinario. Ci appostiamo alla taverna Oromedon; seguiamo il sole rosso scendere lentamente proprio dietro le isole di Kalimnos e Pserimos e ne rimaniamo colpiti per la struggente bellezza. Ne ho visti diversi di tramonti in Grecia (Santorini, Milos, Mykonos, Naxos, Skiathos, Skopelos ecc.) ma questo rimarrà memorizzato fra i più incantevoli.

Pertanto, ceniamo alla taverna Oromedon che era consigliata da altri TPC e poi ci addentriamo nei vicoli del paesello che appare ai nostri occhi proprio delizioso. Varie taverne, ognuna diversa dall’altra, impostate anche su più piani, originalmente allestite in funzione dei tramonti che tutti i turisti vengono a godere da queste variopinte terrazze, sono distribuite nelle due stradine o nei viottoli pedonali che compongono il borgo collinare. Non c’è molta gente in giro, essendo quasi mezzanotte, ma continuiamo lo stesso a girovagare poiché ad ogni angolo troviamo sempre qualcosa di sorprendente! Insomma proprio una magnifica serata ed il posto non è assolutamente da perdere!!

23/7 MARTEDI’

Oggi è il giorno di Bodrum. Dopo aver seguito l’indicazione di un TPC di acquistare il biglietto del viaggio a/r il giorno prima per evitare le code (consultare più chioschi perché i prezzi sono diversi; noi abbiamo speso 20e compresa la tassa doganale), siamo alle 10 puntuali all’imbarco per sbrigare i controlli doganali e salire sulla motonave.

Troviamo presto un buon posto dal quale godere la tratta, ma poi partiamo con mezz’ora di ritardo! Un’ora di traversata e giungiamo al porto della città turca. Ci accolgono il bel castello, le bandiere rosse con stella e mezza luna…. e le frotte di venditori pronte a spremere i turisti di turno.

La città appare nell’insieme quasi moderna, caratterizzata da abitazioni di forma piuttosto simile, da negozi di ogni genere con personale determinato a proporti i propri oggetti e da una temperatura ben superiore a quella di Kos. Giriamo innanzitutto per le stradine prospicienti il porto e capiamo subito che sarà una bella lotta dover affrontare gli inviti a comprare di tutti i venditori. Basta che osi guardare un prodotto esposto e ti ritrovi immediatamente vicino il commesso che “consiglia” l’acquisto. Noi siamo venuti però essenzialmente per il bazar nel quale i nostri amici ci avevano assicurato si potessero fare buoni affari. Una volta scoperta la posizione chiedendo alla gente del posto, entriamo in questa struttura e veniamo colti da una certa delusione. Niente a che vedere con il bazar di Istanbul!!

Si tratta di un grosso capannone ad ambiente unico dentro al quale sono distribuiti vari banchi di abbigliamento, spezie e qualche ceramica. Riusciamo ad acquistare un po’ di cose carine (soprattutto le ceramiche turche che sono fatte in casa, piuttosto che i capi taroccati dei soliti marchi internazionali di abbigliamento ecc.) anche se alla fine usciamo un po’ stremati dalle contrattazioni (talvolta con inseguimento) per stabilire i prezzi di ogni singolo bene, tanto che non vediamo quasi l’ora di risalire sul traghetto. Piccolo break per rifocillarsi con kebab e bibita e poi ancora in giro a caccia di qualche altro affare, in altre vie del centro, solo che i consueti avvoltoi stanno sempre in agguato!! Ripartiamo alle 17.30 contenti e stanchi. Non abbiamo avuto il tempo (o la voglia) di spingerci un po’ fuori per visitare i vari monumenti romani, ritenendo che ci sarà un’occasione più propizia; ma la città merita sicuramente più attenzione di qualità.

Rientriamo a Kos, recuperiamo le forze fisiche e decidiamo di concederci una cena di pesce andando in uno dei ristoranti segnalati nei racconti di viaggio di questo sito. La strada è quella che dal porto corre parallela verso Lambi e al primo incrocio si fronteggiano due locali. Noi scegliamo “Nikolas” che è quello quasi pieno di clienti e non rimaniamo delusi. Buon servizio e buona qualità di pesce. Antipasto, calamari alla griglia, acqua, ½ vino per 40 e in due più anguria offerta dal gestore.

Soddisfatti, torniamo nelle strade della movida per gli ultimi giri nelle vie dello shopping e del divertimento notturno e infine a letto.

24/7 MERCOLEDI’

E’ il momento di Paradise Beach! Eravamo certi che mare e spiagge migliori fossero nella parte sud-ovest dell’isola e così è stato. Prima di giungere alla spiaggia, facciamo una piccola deviazione dalla strada principale per visitare la cittadella di Andimahia; edificata dai cavalieri di San Giovanni a pianta rettangolare, conserva rovine di chiese, case e cisterne. All’interno si accede gratuitamente ma la cosa più interessante è percorrere il sentiero sopra la cinta delle mura esterne che permette di comprenderne il posizionamento e di godere di bei panorami sulla costa e la parte sud dell’isola. Giungiamo quindi a Paradise. Paghiamo 8e per due lettini ed un ombrellone ed entriamo subito in mare. L’acqua è sicuramente la più bella finora vista e sempre piuttosto fresca; sabbia dorata, bar e ristorante disponibili nei pressi…. ma non siamo riusciti a trovare le famose fuoriuscite di bolle in mare, probabilmente più ad est rispetto a dove ci eravamo fermati. Ci godiamo, comunque, tutto il pomeriggio di sole e bagni in mare sapendo che sarebbero stati gli ultimi qui a Kos. Alla chiusura dello stabilimento riprendiamo il nostro SH ed andiamo a nord dall’altra parte dell’isola per il tramonto e la cena. Lungo il tragitto, sostiamo ad Andimahia per vedere il bel mulino antico e scattare un po’ di foto. Dopo di che eccoci a Mastihari; poca gente in giro e gran parte di questa era posizionata per assistere al calar del sole. Anche noi ci sistemiamo su una spiaggia di bella sabbia bianca e ci gustiamo con il rumore del mare in sottofondo, il tramonto. Replichiamo la cena a base di pesce in una delle taverne situate di fronte al piccolo porto e con i soliti 40e riusciamo a degustare una saporita grigliata mista e a tornare al nostro hotel più che mai soddisfatti.

25/7 GIOVEDI’

E’ il nostro ultimo giorno. Prepariamo le valigie, facciamo colazione ed andiamo a vedere il sito che ci mancava: l’Asklepieion. E’ sicuramente il più bello e meglio conservato dei siti archeologici; ingresso 4e. Si tratta di un santuario dedicato al figlio di Apollo (Esculapio), il dio guaritore, e dista un paio di km dal centro del capoluogo; sulle quattro terrazze che sovrastano la piana di Kos si succedono, pertanto, rovine di terme romane e di porticati dove scorrevano le acque curative sulfuree, vestigia di un tempio ellenistico e di uno romano, ed infine ciò che rimane del grande tempio di Esculapio.

Il pomeriggio lo passiamo, invece, alla piscina dell’albergo; prendiamo le valigie, riconsegniamo il “nostro” SH al noleggio e visto che avevamo ancora tempo, dal momento che il bus per l’aeroporto partiva alle 23.00, riusciamo a cenare in prossimità della stazione degli autobus. Tzaziki, souvlaki di pollo e una buona insalata greca, accostati ad una fresca birra, costituiscono la nostra ultima cena a Kos.

L’autobus parte puntuale e in circa 40 minuti ci conduce al piccolo aeroporto; alle 1.45 decolliamo e alle 3.00 siamo di nuovo a Roma!

Le cose sono andate molto bene, ci siamo rilassati come desideravamo, abbiamo scorrazzato in lungo ed in largo per tutta l’isola, in bici ed in motorino, sentendoci quasi due adolescenti, abbiamo visitato ed apprezzato le importanti testimonianze archeologiche e monumentali presenti, goduta l’atmosfera ed i ritmi soft o sostenuti del capoluogo, ma anche la pace e la tranquillità di posti come Zia, Kefalos, Kardamena, Asfendiou, Mastihari, immortalato tramonti straordinari, goduto di un sole quasi mai impossibile imparando ad apprezzare quel vento che soffiava costantemente ma che ha reso meno infuocate le nostre escursioni quotidiane, ritrovato e riassaggiato specialità culinarie alle quali siamo oramai legati, insomma vissuto questi sette giorni con tutti gli ingredienti necessari affinché rimanesse impressa nel cuore e nella mente questa entusiasmante vacanza a KOS!

PAOLO E VALERIA

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