Da Key West a Washington

Il nostro tragitto va da Miami Beach a Key West A/R, poi, dopo il parco Everglades, lungo la costa occidentale della Florida sino a Sarasota. Da qui piega verso l'interno sino a Orlando e poi raggiunge la costa atlantica toccando Saint Augustine, Savannah e Charleston. Poi ripiega verso l'interno per arrivare al Great Smoky Mountains Park. Infine...
Scritto da: McLinus
da key west a washington
Partenza il: 04/07/2009
Ritorno il: 25/07/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Da Key West a Washington

Finalmente siamo giunti a Miami Beach: Il nostro piccolo albergo non può certo rivaleggiare con il Fontainbleau Hotel, ma siamo anche noi sulla Collins Avenue, a cinquanta metri da Ocean Drive, nel cuore della città. Ci fermiamo un paio di giorni, per vedere ed annusare le varie anime di Miami Beach: lo “struscio” lungo Ocean Drive; i turisti e i locali che gustano il caffè in calle Ocho a Little Avana; gli edifici art decò in tinte pastello dell’Historic District; i tramonti mozzafiato che si possono ammirare da Key Biscayne… Se è la stagione favorevole, non perdete per nulla al mondo una cena al Joe’s Stone Crab Restaurant a base di chele di granchio: è la specialità della casa, fondata nel 1913 (227, Biscayne St.). Un’altra visita raccomandabile è quella all’Everglades National Park, evitando possibilmente l’umida calura dei mesi estivi, con contorno di feroci nugoli di zanzare. Il parco è uno dei più grandi e costituisce la più vasta distesa subtropicale degli Stati Uniti continentali. Vi si possono incontrare falchi pescatori, aironi bianchi, lamantini, aquile reali e naturalmente un mucchio di alligatori Tipiche della zona sono le airboats, imbarcazioni a fondo piatto con grandi eliche che permettono di scivolare anche su pochi centimetri di acqua nelle paludi. Per maggiori informazioni si può contattare il sito: www.evergladesonline.com.

Il giorno successivo lo dedichiamo alla visita del Walt Disney World. Seguendo il consiglio di amici, scendiamo al Crowne Plaza, sulla International Drive: prezzo abbordabile (130 dollari la doppia) e vicino a tutte le attrazioni. Naturalmente non possiamo fermarci una settimana come il luogo richiederebbe e così operiamo una scelta: decidiamo di visitare Epcot con il suo Futureworld, che offre viaggi attraverso la storia della tecnologia ed il World Showcase, dove sono riprodotte le attrazioni di alcuni Paesi del mondo.

Riprendiamo il nostro viaggio verso est ritrovando l’oceano Atlantico all’altezza di cape Canaveral. Non nutriamo particolare interesse a visitare il centro spaziale e così risaliamo la costa oltre Daytona Beach, sino a Saint Augustine, la più antica città di origine europea, fondata dagli spagnoli nel 1565. Le antiche stradine, i monumenti, le viuzze – tutto vecchio di oltre 4 secoli – conservano una piacevole atmosfera. Visitiamo una ricostruzione della colonia spagnola del 1740 nella quale si muovono artigiani in costume d’epoca. Con un’altra tappa lasciamo la Florida ed entriamo in Georgia fermandoci a Savannah. La città sorge sull’omonimo fiume, caratterizzata da antiche case coloniali, querce americane ricoperte da drappeggi di spanish moss e vecchie banchine dove veniva caricato il cotone. Gli antichi magazzini lungo il Savannah river dove veniva immagazzinato il prodotto sono stati sapientemente restaurati e trasformati in bar, negozi e ristoranti dove risulta piacevole sostare per una pausa rifocillante. Lungo il fiume sono ormeggiate vecchi battelli a ruota che ci riportano indietro nel tempo… Ci rilassiamo dopo pranzo scendendo lungo Bull Street che collega molte delle 24 originali piazze e piazzette di Savannah.

Lasciamo la città e la Georgia ed entriamo in South Carolina per arrivare a Charleston, una delle più antiche ed affascinanti città statunitensi, dove – tra l’altro – vennero esplosi i primi colpi di cannone della guerra civile americana. La città possiede molte case storiche, alcune aperte al pubblico per la visita. Inoltre splendidi giardini fioriti di gelsomini, magnolie e gardenie. A questo punto il nostro tragitto lascia definitivamente la costa e piega verso l’interno arrivando, con la Intestate 26, ad Asheville e da qui sino al Great Smoky Mountains National Park, tra North Carolina e Tennessee. Dal villaggio di Cherokee entriamo dall’ingresso sud nel parco, visitato da più di 10 milioni di persone l’anno e dichiarato patrimonio dell’umanità. Traversiamo il parco lungo la 441 Hwy dalla quale si dipartono numerose diramazioni (alcune chiuse in inverno) che conducono ai vari percorsi turistici ed ai 2024 metri del Clingmans Dome. Ci fermiamo a Gatlinburg, in Tennessee, dove appetitose insegne ci invitano a cena… Il giorno successivo lasciamo il parco per iniziare il lungo tragitto della Blue Ridge ParkWay, una delle strade più famose d’America: uno scenografico percorso la cui altitudine varia tra i 1000 e 1300 metri. Corre infatti lungo le creste del versante meridionale dei monti Appalachi e collega con le sue 469 miglia il Great Smokey Mountains Park al Shenandoah National Park. Il tragitto viene più volte intersecato dall’Appalachian Trail, il lungo sentiero (3.456 km) che corre dalla Georgia al Maine. Numerose sono le aree di parcheggio dove poter sostare ed ammirare panorami grandiosi. In primavera sbocciano molte varietà di fiori selvatici ed in autunno le montagne si incendiano del giallo-arancio e rosso fuoco degli alberi. Uno dei posti più romantici (e più fotografati) del percorso è il vecchio mulino di Mabry Mill, a Meadow of Dan. All’incrocio con l’interstate 64 voltiamo a destra verso Charlottesville, gradevole città nota come la Cambridge della Virginia e città natale di Thomas Jefferson, per arrivare, nei pressi, a Monticello. Qui visitiamo la tenuta di Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti e fondatore dell’università della Virginia. L’edificio mi sembra avere qualcosa di familiare, poi mi ricordo che si trova effigiato sul nichelino, la monetina da 5 cents. Un’altra deviazione porta al Natural Bridge, un arco naturale di roccia alto 65 metri, visitato anche dal sedicenne Gorge Washington, che incise le sue iniziali nella roccia, sul lato sinistro a circa 6 metri d’altezza. Doveva essere un po’ incosciente, come tutti i ragazzi di quell’età. La strada termina verso nord a Rockfish Gap esattamente là dove inizia la Skyline Drive dello Shenandoah National Park. Si tratta di altre 105 miglia che correndo sempre in quota, si aprono su innumerevoli sentieri sui quali non è difficile incontrare l’orso bruno o avvistare il falco pellegrino. Terminiamo infine la nostra lunga cavalcata a Front Royal a poche decine di km da Washington DC dal cui aeroporto, purtroppo, si riparte per Roma…

Carlo Struglia MariaVictoria Meana De La Vega



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