Malindi: Kivulini Beach Resort

Kenya: Malindi - Kivulini Beach Resort Stefano e Chantal – Valle d'Aosta dal 10 novembre 2009 al 18 novembre 2009Giorno 1: finalmente la partenza...sembrava non arrivare mai!! L'orario di partenza da Milano Malpensa è prevista alle ore 22.05 ma come di consuetudine è in ritardo di 1 ora. In fondo non ci è andata male, durante il...
Scritto da: tatai79
malindi: kivulini beach resort
Partenza il: 10/11/2009
Ritorno il: 18/11/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Kenya: Malindi – Kivulini Beach Resort Stefano e Chantal – Valle d’Aosta dal 10 novembre 2009 al 18 novembre 2009

Giorno 1: finalmente la partenza…Sembrava non arrivare mai!! L’orario di partenza da Milano Malpensa è prevista alle ore 22.05 ma come di consuetudine è in ritardo di 1 ora.

In fondo non ci è andata male, durante il viaggio abbiamo dormito tutta la notte e alle prime luci del sole, come per magia…Eravamo sopra l’infinita natura africana.

Il primo scalo è Zanzibar e poi abbiamo proseguito per la nostra meta…MOMBASA – KENYA.

Prima di atterrare le Hostess ci fanno compilare una infinità di fogli burocratici.

L’aereoporto è ben tenuto, abbiamo pagato i nostri 25 dollari per il visto turistico e poi via!

Giorno 2: All’uscita dall’aereoporto ci hanno assalito una infinità di tassisti…Poi finalmente il nostro autista ci ha accompagnato dall’aereoporto al Kivulini Beach Resort a Malindi.

Il tragitto è durato per circa 2 ore e mezza…Eravamo sfiniti dal viaggio…

Durante il transfer abbiamo già iniziato a scorgere un po’ di Kenya…L’impatto è stato molto forte…

parti di città di Mombasa coperte da sporcizia e povertà alternata da paesaggi irripetibili.

Dal nulla infinito si intravedevano i villaggetti dei keniani che camminavano scalzi sul bordo dell’unica strada asfaltata.

Con stupore abbiamo notato che i ci sono tantissime scuole e il nostro autista ci ha spiegato che i keniani si impegnano molto per cercare di dare una base di istruzione ai bambini, pertanto ci ha raccomandato, nel corso della nostra vacanza, di non dare soldi direttamente ai bambini quando li incontravamo per strada.

Giunti nel nostro villaggio, terminato il check-in, i camerieri ci hanno offerto l’aperitivo di benvenuto ed accompagnato nel nostro bungalow…Bellissimo e pulitissimo! Poi di corsa a mangiare la sala ristorante è quasi in chiusura! Nel pomeriggio non ce l’abbiamo più fatta dalla stanchezza e abbiamo riposato…Verso le 17.00 ci siamo ripresi e siamo andati a curiosare qua e là il villaggio…

Purtroppo la spiaggia era pressochè inesistente, ma in compenso c’erano i famosi “Beach Boys” che già ci hanno riempito il cervello con cose da fare e da vedere e ci proponevano i loro prezzi super economici! Inizialmente eravamo timorosi…Fidarsi o no? Poi nel dopo cena abbiamo fatto conoscenza con degli altri turisti (tutti italiani!!) del villaggio che erano arrivati qualche giorno prima di noi e ci hanno dato 2 dritte, anche con i Beach Boys!

Giorno 3: Uaoh! La prima colazione al Kivulini Beach Resort…Sembra di essere in paradiso, con i profumi dei fiori e della salsedine…

La mattinata l’abbiamo passata in totale relax a bordo piscina così per ambientarci un po’ e conoscere gli animatori; nel pomeriggio invece abbiamo deciso di andare con la navetta gratuita del villaggio alla spiaggia del Parco Marino…Una bellissima spiaggia ampia con la sabbia bianca e i primi acquisti dai Beach Boys così ci siamo accordati per l’indomani per la prima gita con loro: Il Safari Marino (anziché 55.00 Euro con l’Agenzia del villaggio: 35.00 Euro con i Beach Boys).

Giorno 4: Pronti per il Blu Safari: partenza alle ore 9.00 dal villaggio su un Ape Piaggio trasformata in Taxi, arriviamo alla spiaggia del Parco Marino e li aspettiamo gli altri prenotati per la gita.

Finalmente ci avviamo “per mare” con la nostra barca…Prima tappa sulla Barriera Corallina e via al primo tuffo con maschere e boccagli per ritrovarci a nuotare in un’infinità di pesci variopinti e tutte le bellezze dei coralli.

Da qui proseguiamo verso Sardegna 2 un magnifico isolotto in mezzo al mare trasparente che appare e scompare in base alla marea…Ed ad aspettarci un mercatino di prodotti tradizionali in mezzo al mare.

A seguire ci avviamo verso la riva di Sardegna 2 dove magicamente i Beach Boys fanno apparire un grill per grigliare il pesce fresco direttamente in mare: un’abbondanza di barracuda, gamberi di mare e piccole aragoste contornate da riso al pomodoro, lime e pane tostato terminando con frutta fresca locale: papaya, banane, ananas e cocco.

Dopodichè ci riavviamo verso la spiaggia del Parco Marino per tornare al villaggio.

Io e Stefano, già accordati con il nostro Beach Boys, prima di tornare al villaggio facciamo tappa a Lea Mwana un villaggio poco distante per andare a trovare i bambini dell’orfanotrofio…Lì ti ricordi che siamo in Africa, il problema della povertà, delle malattie, dell’Aids è all’ordine del giorno e così abbiamo lasciato una piccola mancia e preso un opuscolo con eventuale indirizzo e dati bancari per fare di tanto in tanto delle offerte.

Giorno 5: Ahi ahi!!! Il Safari Blu ci ha lasciato una bella scottatura…Quindi totale giornata sotto l’ombrellone così ne abbiamo approfittato per riposare e goderci il villaggio…E per organizzare per il giorno a seguire la seconda gita: il Camel Trophy (anziché 30.00 Euro con l’Agenzia del Villaggio 25.00 Euro con i Beach Boys).

Giorno 6: Bene…Ricoperti di crema protettiva e spalle coperte alle ore 8.30 ci avviamo all’ingresso del nostro villaggio per l’appuntamento con i nostri Beach Boys per il Camel Trophy…E non fatevi ingannare anche voi perchè non si va a spasso sulla Spiaggia Dorata con i cammelli, ma con le Jeep. Il nome della gita fa riferimento al paesaggio in quanto, adiacentea una immensa spiaggia dorata , potete scorgere le dune di sabbia.

Quindi arriviamo alla riva del fiume Sabaki; la strada è interrotta in quanto la settimana prima è venuta una forte pioggia e non era agibile con la Jeep, così ce la siamo fatta tutta a piedi, ricoperti di fango fino al ginocchio…Purtroppo ciò ha rallentato il tragitto e siamo riusciti solo a vedere i fenicotteri rosa e ci siamo persi gli ippopotami che con la bassa marea erano già andati verso l’entroterra.

A gita completata ne deduciamo che non è granchè…Quindi non ce la sentiamo di consigliarla…Meglio risparmiare i 25.00 euro per qualcos’altro! Giorno 7: Sempre con i nostri Beach Boys e altre amicizie del nostro villaggio abbiamo organizzato l’ultima escursione della nostra magica vacanza: Watamu isola dell’Amore.

Watamu è veramente bellissima, al mattino la bassa marea ci ha fatto camminare verso il mare per circa 15 minuti e siamo rimasti a mollo per tutta la mattinata, si perchè con la temperatura che c’era in questo periodo (minimo 30°-35° C), si stava bene solo in acqua. Verso ora di pranzo la marea ha riniziato ad alzarsi e in mezz’ora era già praticamente tutto ricoperto dal mare…Così con un euro ciascuno siamo tornati a riva con le barche a vela guidate dai pescatori del posto. Finalmente è ora di mangiare: lì abbiamo trovato un ristorante pizzeria gestito dal un italiano e non potevamo non assaggiare la pizza! (prezzi convenienti e bel servizio).

Il pomeriggio siamo tutti andati a Gede a visitare le Rovine dell’Antica Città Araba attualmente abitata da scimmie! (Costo totale dell’intera giornata con i Beach Boys 17.00 Euro per persona pranzo escluso anziché 15.00 Euro per Watamu più 30.00 Euro per Gede con l’Agenzia del villaggio).

Giorno 8: Totale giornata in villaggio più preparativi per il rientro!!

CONSIGLI PERSONALI: I dollari servono solo per pagare il visto turistico all’aereoporto, a volte l’Agenzia di viaggio li consiglia per tutte le spese…Non è così! In quanto sono molto più comodi i nostri Euro che possono essere a loro volta cambiati in scellini, possibilmente non in villaggio, ma al Casinò di Malindi dove la valuta è più conveniente.

Telefonare dal Kenya verso l’Italia è veramente dispendioso (tipo 6.00 euro 1 minuto!!) quindi si possono trovare già all’aereoporto le schede telefoniche Safari.Com già da 5.00 euro in su che sono decisamente più economiche.

Portare con sé indumenti che non si utilizzano più e cosmetici tipo shampoo e docciaschiuma in quanto in Kenya i vestiti sono molto apprezzati sia come dono (soprattutto per i bimbi) o da usare come baratto!



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