Qui non si invecchia ci si prepara

Siamo stati due settimane a watamu (125 km da mombasa e 20 da malindi). villaggio aquarius, posto tranquillo, animazione inesistente ma era quello che volevamo. dopo dieci minuti dall'arrivo ci rendiamo conto che c'è una vera guerra in corso fra i villaggi e quelli dell'agenzia locale per accaparrarsi le varie escursioni, soprattutto i...
Scritto da: Maurizio Brunelli
qui non si invecchia ci si prepara
Partenza il: 25/07/2003
Ritorno il: 09/08/2003
Viaggiatori: fino a 6
Siamo stati due settimane a watamu (125 km da mombasa e 20 da malindi).

villaggio aquarius, posto tranquillo, animazione inesistente ma era quello che volevamo.

dopo dieci minuti dall’arrivo ci rendiamo conto che c’è una vera guerra in corso fra i villaggi e quelli dell’agenzia locale per accaparrarsi le varie escursioni, soprattutto i safari.

due ragazzi ci fermano subito per proporci un safari con la locale agenzia.

al contrario degli altri, noi avevamo tutto il tempo di guardarci intorno prima di fare una scelta ,infatti stavamo aspettando un ‘altra coppia che da roma sarebbe arrivata la settimana successiva. Il giorno stesso comunque conosciamo la guida ,ancora dell’agenzia locale, e ci fa subito una buona impressione. Lo mettiamo in attesa. Il secondo giorno gita al parco marino con lo spettacolo delle mangrovie e una buona grigliata di pesce sulla spiaggia. (siamo andati con il villaggio per fare conoscienza con gli altri). Il resto della prima settimana non abbiamo fatto gite particolari ma è stata molto importante perchè siamo entrati nel clima del posto. Tutti volgiono qualcosa, inutile illudersi, vi salutano ,vi chiamano amici ma in realtà sono spinti dalla necessità, dalla fame. Questa non è stata una sorpresa, quello che invece non ci aspettavamo era la ‘vita notturna’. Sia che si andasse a malindi (al ‘fermento’), sia che si restasse a watamu (‘happy night’ e ‘come back’) ci si rendeva ben conto di come le notti in kenya siano popolate soltanto di disgraziati, prostitute e italiani danarosi, oltre ai turisti naturalmente. Il mare non è facilmente praticabile per via della bassa marea, anche se lo scenario è da ammirare così come la spiaggia: bianca e finissima. La seconda settimana ,in quattro, l’abbiamo praticamente affidata a la guida, si è presto rivelata una scelta felice. Finalente partenza per il ‘safari’. Partenza alle 3.30 di mattina(!), arriviamo allo tsavo ovest alle 7.00. Animali nessuno, a parte qualche piccola antilope : i dic dic. Ma è stato un continuo crescere di emozioni, giraffe ,gazzelle, zebre. A pranzo ci fermiamo in un posto difficile da descrivere. Un bellissimo capannone col tetto di palma da cocco, arredato in perfetto stile africano e aperto sull’orizzonte lungo della savana con bufali e zebre che si andavano ad abbeverare al laghetto sottostante. La sera un ghepardo che al tramonto ci attraversa la strada e ci dirigiamo al campo tendato. Qui ci aspettano i masai molto cordiali e simpatici che dopo cena raccontano storie intorno al fuoco. Ma le migliori ce le racconta la nostra quida la guida fra grasse risate. I campi tendati non hanno recinsioni e la notte ,passate le 11 si possono sentire gi animali che passano fra le tende, il battere degli zoccoli, emozionante. Sveglia alle 5 , caccia serrata al leone, ci manca ancora il re. La guida non ha dubbi, ne vedremo. Il primo avvistamento è da troppo lontano per cantare vittoria, il secondo è stranissimo. Un leone vicino alla strada, maschio , aspettiamo sperando che si alzi e quando finalmente lo fa, sorpresa!!! è zoppo, e si allontana claudicante e indifferente. È stato triste. Dopo pranzo cominciamo a battere sentieri solitari, non si vedono più altri pulmini come il nostro, e neanche tanti animali; siamo perplessi. Dopo mezzora di bush inanimato arriviamo ad un fiume ed è spettacolo! la guida ci invita a scendere dal pulmino (è vietato) andiamo a piedi fino ai bordi del fiume dove vediamo i coccodrilli e gli ippopotami, uno di questi si agita, sta per uscire dall’acqua, ci fermiamo , si tranquillizza e anche noi. Si rimonta sul pulmino. Continuiamo a costeggiare il fiume, vediamo una lince, è quasi sera e stiamo per uscire dal parco, è stato un bellissimo safari. La guida con calma dice lion lion. Da dietro un cespuglio ecco un vero e proprio branco di leonesse in siesta. Ne contiamo 8, le ammiriamo qualche minuto, stiamo per andare via soddisfatti quando da qualche metro di distanza sbucano incuriositi una decina di cuccioli che si mettono seduti pian piano e ci guardano. Se andate a watamu fate il safari con la guida, è esperto e simpatico, pagate anche la metà di quello che vi chiede il villaggio. Portate anche delle magliette per i bambini e visitate le scuole, i bambini sono bellissimi. Nel complesso AKUNA MATATA!



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