Coral Key Malindi novembre 2005

Un pò per caso, un pò per fortuna. E' così che mi viene immediato descrivere le modalità che ma hanno portato in Kenia nel novembre del 2005. La meta alla nostra portata (economicamente parlando) era Cuba, ma poi, a seguito di un trattamento alquanto scortese da parte dell'agenzia di viaggio, siamo finiti in Kenia prenotando da un'altra...
Scritto da: antonio1312
coral key malindi novembre 2005
Partenza il: 26/11/2005
Ritorno il: 04/12/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Un pò per caso, un pò per fortuna. E’ così che mi viene immediato descrivere le modalità che ma hanno portato in Kenia nel novembre del 2005. La meta alla nostra portata (economicamente parlando) era Cuba, ma poi, a seguito di un trattamento alquanto scortese da parte dell’agenzia di viaggio, siamo finiti in Kenia prenotando da un’altra agenzia. Siamo partiti da bologna con destinazione malpensa con ben 10 cm di neve. Potrete capire l’impatto di atterrare (dopo 9 ore di viaggio e lo scalo a Roma per caricare altri viaggiatori) e trovarsi in felpa e pantaloni lunghi con 30 gradi ad attenderci. Il tragitto verso l’hotel (con un autobus che al primo impatto ho pregato non fosse il nostro) è stato molto lungo – 2 ore quasi – e interessante: abbiamo visto buona parte delle coltivazioni tipiche e delle abitazioni degli abitanti locali. Il top è stato arrivare all’albergo: un sogno. L’importante per chi viaggia e, secondo me, valutare quello che si ha rapportandolo alla spesa sostenuta (nel nostro caso 1780 euro a coppia per un soft all inclusive) e al contesto ambietale (siamo in africa). Il posto è splendido, pulito, giardino curato, personale disponibile (anche se non proprio tutti parlano italiano o inglese) e discreto, cucina buonissima (vengo da bologna, pensavo di non vedere la pasta per 10 gg e invece l’ho mangiata mattina e sera: te la “tiravano” sul momento con sughi di carne e pesce). Il posto vale di sicuro più della spesa: la stanza è spaziosa, con il letto a baldacchino con la zanzariera, il bagno con la doccia, un balcone (noi eravamo al primo piano con vista piscina) con divanetto, tetto tipico (credo si chiami makuti) e aria condizionata; niente tv e niente frigo bar, ma non me ne sono preoccupato affatto.. In più avevamo anche la pala a soffitto. Per me è stata una vacanza da sogno che ripeterei subito. Unica pecca il mare avanti all’albergo: le maree condizionano chi ama fare il bagno, però sono il massimo per chi (come me) trova meravigliose la flora e la fauna della barriera corallina, visto che con la bassa marea si poteva camminara sopra e vedere tutto senza l’ausilio di maschera e boccaglio. Le varie escursioni sono da fare perchè permettono di vedere la vera vita dei locali e dei posti che sono un sogno. Noi non abbiamo fatto il safari perchè al ritorno in Italia ci attendeva una doppia dose di lavoro e non volevamo stancarci (poi ci sono sembrati un pò tanti 230 euro a testa dopo quelli spesi per l’all inclusive in albergo). Motivo in più per tornare. La profilassi antimalarica noi l’abbiamo fatta e non ci ha disturbato affatto, però c’era sia gente che non l’aveva fatta e gente che l’aveva fatta e aveva avuto noie con lo stomaco. Quindi dico che uno valuta da se il da farsi (ma se si ha intenzione di fare il safari è meglio farla: informatevi prima perchè si inizia a fare una settimana prima e si finisce una dopo il soggiorno). Noi abbiamo fatto però il blu safari (con l’albergo) e lo consigliamo a tutti: 50 euro a testa spesi bene per i posti visti (atolli che emergono e scompaiono, mare che sembrava quello della sardegna o delle maldive) e pei il ristorante dove ci hanno portato a mangiare: sembrava un’oasi, un paradiso; abbiamo mangiato a base di pesce, 4 portate di cui una aragosta. Ultima nota: i beach boys. In onestà con loro ho fatto solo il giro sulla barriera, un pò perchè ti seguono comunque, un pò perchè avere qualche informazione in più su quello che vedevo mi sembrava utile. Non credo però che sia il caso di andara in safari con loro: si è sempre in africa e se ti capita qualcosa, un conto è rivolgersi al tour operator, un conto ad una fantomatica agenzia locale. Non ritengo che il risparmio economico (30% al max) compensi i rischi potenziali. Poi ognuno è libero di dire e fare quello che crede. Sono, ad ogni modo, molto pressanti: capisco che così sbarcano il lunario, ma la gente che è in vacanza non ha piacere di essere continuamente importunata per provare a vendergli oggetti o servizi.

Ad ogni modo è un posto che mi sento di consigliare a tutti, tenendo presente però tutto quanto riportato.

Jambo



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