On the road a Karpathos

Avventura nel mare turchese e cristallino della Grecia
Scritto da: lacaty79
on the road a karpathos
Partenza il: 16/07/2011
Ritorno il: 23/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’anno abbiamo deciso all’ultimo minuto di fare una vacanza di mare e, visti i tempi strettissimi, ci siamo decisi ad andare sull’isola di Karpathos che ci aveva suggerito una cara amica (grazie Nico!).

Il pacchetto da sabato a sabato costava circa 560€/p.c. inclusi: volo da Bologna a Karpathos (via Samos) + transfer + hotel B&B.

Karpathos è una destinazione ancora poco conosciuta, un’isola selvaggia e naturalistica da visitare in coppia (la vita notturna è limitata rispetto ad altre isole) per chi ha voglia di prendere un mezzo ed esplorare le spiagge, che comunque spesso sono attrezzate.

Tra qualche anno probabilmente diventerà un’altra isola greca turisticizzata e molto frequentata (quest’anno le presenze erano triple rispetto al 2010), per cui approfittatene per visitarla adesso.

Trasporti & Benzina

L’isola ha una forma smilza e allungata, misura 50 Km in lunghezza e 15 Km nella parte piu’ larga ed è attraversata da una catena montuosa il cui punto più elevato è la cima del monte Lastos (1.215 metri).

Questo comporta che per visitare le spiagge sia necessario noleggiare un mezzo adeguato; noi abbiamo preso uno scooter 125 (16-19€/gg), in alternativa c’era anche il quad (42€/gg) o piccole utilitarie/jeep. Dotarsi di casco e controllare cosa è incluso nell’assicurazione e cosa no.

L’isola è montagnosa e molto ventosa, a volte le stradine verso le spiagge sono un pochino esposte o sterrate (lo scooter non viene assicurato sugli sterrati), quindi suggeriamo di preferire il quad: combinate così il senso dell’avventura con maggiore sicurezza contro le folate di vento improvviso.

Attenzione a fare benzina: gli unici 3 o 4 distributori sono vicini a Pigadia (sud-est); ovunque vi rechiate fate sempre il pieno e controllate il buon funzionamento dell’indicatore della benzina! Il nostro era rotto e abbiamo rischiato di tornare da Lefkos in taxi.

Le località che abbiamo visto + dove alloggiare

Pigadia – versante est

E’ la cittadina principale e la più turistica, qui la spiaggia è molto lunga (stile Riccione) e piuttosto banale rispetto alle altre dell’isola.

Rispecchia il tipico centro da shopping e passeggiata serale, con tantissimi negozietti sulla strada principale e ogni sera gremita di turisti. C’è anche la zona che costeggia il porto (romantico sostare sotto le stelle a guardare il mare scuro dalla piattaforma in coma al porto, lontano dalla gente) che è un susseguirsi di ristoranti e butta dentro. Molto carina e dinamica, ma dopo alcune sere potrebbe venirvi a noia l’affollamento e la sensazione di essere puramente circondati da turisti in caccia dei vostri stessi ricordini o momenti indimenticabili.

Noi eravamo alloggiati all’Hotel Iolkos (2 stelle) a Pigadia, ma è stato un aspetto critico.

Pur trovandosi in posizione buona a 5′ a piedi dal centro di Pigadia (ritorno in salita) e presentandosi esternamente tenuto bene, purtroppo sia noi che altre 3 coppie abbiamo notato la scarsissima pulizia: all’arrivo asciugamani già usati giallini, bagno e pavimento sporchi, inoltre non sono state mai cambiate le lenzuola.

Colazione scadente: pane da toast, caffè in polvere, marmellata, fine.

Se non avete la colazione inclusa, potete farla in un ottimo bar con vista mare (5/6€ a testa: mega croissant di 15cm con burro e marmellata oppure colazione all’inglese, inclusi spremuta fresca e caffè lungo): si trova all’inizio di Pigadia, scendendo verso il porto per la strada che all’angolo ha il market e lo sportello bancomat (Karpatou Kirou), proprio all’incrocio dove si trova il concessionario Hertz.

Ristoranti consigliati:

Nisiotiko: il capocameriere alto, magro, con gli occhiali è il tipico oste gentile e accogliente che scambia qualche battuta e ti suggerisce i piatti del giorno, a me ha consigliato uno squisito spezzatino immerso in un formato lungo di riso

Ellenicon: maitre apparentemente brusco ma nella sostanza cordiale, ottima cucina, i calamari erano galattici

Sirtaki: ambientazione all’aperto sotto pergolato di vegetazione, però attenzione: ci hanno fatturato 2 volte la commissione sulla carta di credito

Amoopi – versante est

Se ritornassi sull’isola, probabilmente preferirei alloggiare qui.

Si trova a 20’ di scooter da Pigadia e si trova in un contesto molto più naturalistico: immersa nel verde della baia, con piccoli studio e bed & breakfast, 3 spiagge davvero splendide.

Non è dotata però di un vero centro in cui fare escursioni serali, perciò potreste sentirvi isolati e voler fare qualche scappata a Pigadia. Di notte ricordate che le strade sono buie, ventose e a curve, per cui non andate per ubriacarvi e possibilmente accertatevi di avere un mezzo adeguato.

Ristoranti consigliati:

Votsalakia: affacciato sulla spiaggia Piccola Amoopi

Esperida: lungo la strada per le spiagge

Menetes – centro – sud

Villaggio raccolto, poco turistico, da cui godere di un’ottima vista sia sul mare che sul paesaggio sottostante.

Carina da visitare ma non per come base per i pernottamenti, si trova infatti ad un’altitudine di circa 300 mt per cui è logisticamente difficoltoso raggiungere le spiagge.

Diafani – est

La spiaggia è la meno interessante che abbiamo visto: molto sassosa e proprio a ridosso del porto.

Di solito Diafani si visita durante la gita in barca diretta a Olympos, è un piccolo paese non indimenticabile, unica nota da ricordare una piccola chiesa ortodossa.

Olympos – centro nord

Olympos è situata in alto tra i monti, appositamente nascosta dal mare in un luogo impervio quasi irraggiungilbile per sfuggire ai frequenti attacchi dei pirati.

Fino al 1979 non esistevano vere e proprie strade per raggiungerla tanto che gli abitanti consideravano ”stranieri” addirittura tutti gli altri isolani. Erano abituati a vivere lassù senza acqua corrente ed elettricità, utilizzando terrazzamenti per le coltivazioni; quando in periodo di guerra gli uomini sono stati chiamati alle armi, le donne hanno dovuto arrangiarsi in ogni attività anche pesante (trasporto pietre, acqua, coltivazioni…), tanto che la tradizione dice che le donne di Olympos sono in grado di fare qualsiasi cosa. Durante la guerra l’isola ha sofferto la fame e si narra che Olympos, da sempre abituata ad essere autosufficiente, abbia salvato gli abitanti degli altri villaggi condividendo il suo cibo.

Costo medio della gita -viaggio in barca da Pigadia + pullmann da Diafani a Olympos- dai 25€ (gita individuale con partenza dal porto) ai 39€ (gita col tour operator che effettua anche trasfer da/per hotel al porto: noi l’abbiamo preferita soprattutto perchè guidata da una gentilissima ragazza lituana che spiegava diverse note interessanti).

La particolarità è che il paese si trova aggrappato sulla collina, sviluppandosi in un su e giù di stradine e casette bianche, con una vista splendida sulle colline circostanti e sul mare.

Da vedere prima che terminino di asfaltare la strada (sono a buon punto) e quindi si trasfiguri causa orde turisti.

Ristorante consigliato: Milos, quello con il mulino in cima alla collina alla fine del paesino (rustico, con forno all’aperto dove la nonna greca cucina e impiatta ottimi piatti tradizionali come i makaurones o i fiori di zucchine ripieni o gli zucchini cakes)

Lefkos

E’ piuttosto distante da Pigadia in 125, noi ci abbiamo impiegato almeno un’ora e il viaggio è piuttosto faticoso.

Da Pigadia si sale fino a Menetes poi si scende nuovamente verso Arkasa, da cui segue un lungo rettilineo, finito il quale ci si inerpica nuovamente sul promontorio finale, con un lungo tratto di salita in mezzo ad un bosco e poi un altro esposto affacciato sulla scogliera ventosa, prima di svalicare finalmente a Lefkos.

Attenzione alla benzina e di certo non arriverete “riposati”, però vale la pena! Ha alcune spiagge molto belle.

Mare e spiagge più belle

Il mare è fantastico, limpido e cristallino come una piscina, in alcune baiette si vedono anche pesci (pesci ago lunghi quasi mezzo metro, piccole murene, occhiate, ma pesci sempre poco colorati).

Se volete fare snorkeling a lungo portate una muta corta perchè l’acqua è piuttosto fredda.

Nord: irraggiungibili, c’è solo un’isoletta che però richiede la barca

Ovest:

Lefkos: da vedere! la spiaggia principale è di sabbia e attrezzata, piuttosto frequentata, mare molto bello, no fondale per snorkeling. Ce n’era un’altra più intima e raccolta che ci è sfuggita.

Aghios Nicolaos: divertente! di sabbia e attrezzata anche con docce, sita a pochi metri dal paesino di Arkasa, c’erano alti cavalloni molto divertenti. No fondale per snorkeling.

Agios Thedoros: molto suggestiva e raccolta! Si prende una strada che parte da Arkasa e dopo circa 4 km si arriva in questa piccola insenatura semideserta, provvista di un’unica taverna in cima alla salita ma comunque attrezzata di lettini e ombrelloni; ciottoli e sassi sulla riva, mare cristallino, ottima per la tranquillità e lo snorkeling, è possibile anche farsi i fanghi con la polvere delle roccette che fanno da cornice

Sud:

Diakofti: un po’ ventosa ma è un paradiso assoluto (anche se privo di fauna marina). Immaginatevi una lingua di spiaggia bianca, lambita da onde di acqua turchese trasparente senza ombrelloni nè lettini a disturbare il paesaggio. Questa è la spiaggia per sentirsi in un luogo deserto; partendo da Pigadia arrivate alla rotonda dell’aereoporto e proseguite sulla strada per Arkasa, dopo 300 mt sulla sinistra incontrate una stradina per Agrilopotamos/ Diakofti. Proseguite al bivio a sinistra per Diakofti, dovrete però affrontare lentamente circa 4 km poco gradevoli di strada sterrata e assolata (sconsigliate le ore più calde) che costeggia la pista dell’aereoporto. La spiaggetta è piccola per cui conviene andare presto al mattino e scappare quando diventa troppo affollata. Portatevi assolutamente ombrellone, acqua e provviste perchè non è attrezzata, c’è solo un camioncino-bar molto piccolo (circa 25 posti a sedere) che fa un’ottima omelette karpathiana.

Damatria e le spiagge dei surfisti: tra la spiaggia di Damatria, piccola, sassosa e con in verità pochi pesci, e l’aereoporto c’è una lunga costa dove predominano i surfisti, vietato andare se non volete rischiare di essere affettati mentre nuotate!

Est:

Apella: eletta spiaggia più bella del mediterraneo nel 2003, in effetti è molto spaziosa, di sassolini piccoli e sabbia, attrezzata, e il mare ha il colore di una piscina. Noi preferivamo però spiagge più intime. Da Pigadia in motorino ci vogliono almeno 40’ di viaggio al vento sotto il sole, con asfalto che manda ventate roventi

Kira Panaghia: poco più vicina di Apella, con forse una discesa ancora maggiore di curve immerse nel bosco per arrivare fino alla caletta. Merita comunque sicuramente la sua conquista, bellissimo il colore dell’acqua.

Pigadia: vd. sopra

Achata: Carina. Per arrivare dovete andare verso nord e prendere una stradina di curve immersa nel bosco, si scende fino alla piccola baia con spiaggia di sassi. In questa spiaggia il sole cala presto nel pomeriggio

Grande Amoopi: Sita di fianco alla piccola Amoopi, è una bella spiaggia lunga di sabbia, attrezzata.

Piccola Amoopi: Notevolissima e da non perdere, spiaggia di sassi, ci sono molte insenature e scogli per cui lo snorkeling offre tante possibilità. Attrezzata e servita, molto frequentata (cercate di arrivare presto al mattino per non trovarla murata). Immagino sia molto romantica allas era per osservare le stelle con il sottofondo musicale dello sciabordìo sui sassi rotondi.

Kato Lakos – Aghios Minas: ci hanno riferito che erano molto belle, ma sono raggiungibili solo in barca

Cucina

Le specialità greche sono ottime ma sostanziose! Moltissimi piatti sono i cibi ripieni, difficile resistere.

Piatti leggeri per fare un bel bagno presto: insalata greca (un must, fresca e allettante,meglio quando lasciata a lungo a macerare nel condimento), pesce grigliato (polipo, calamari, occhiate, orata…), suvlaki di pollo (spiedini)

Piatti medi: meat balls con riso (polpette di carne), fiori di zucca (sono ripieni di riso e spezie) , feta grigliata,

Piatti impegnativi: Moussaka (tipo lasagna di melanzane e carne), omelette karpathiana (uovo, peperoni, salsiccia,cipolla, formaggio, la migliore l’ho assaggiata nel baretto sulla spiaggia di Diakofti), peperoni e pomodori ripieni (di carne e non solo), makaourones (vermicelli di pasta pallida conditi con cipolla fritta)

Speriamo che condividere qualche idea e spunto sia stato utile, fateci sapere se vi siete divertiti come noi! Pronti a partire?

Caterina & Andrea



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