Cosa fare a Jakarta

viaggio in Estremo Oriente
Scritto da: travelale
cosa fare a jakarta
Partenza il: 15/01/2019
Ritorno il: 18/01/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Jakarta non è di certo la città dell’Estremo Oriente più gettonata tra le mete dei viaggiatori internazionali che generalmente fanno un lungo viaggio fin qua giù semplicemente per spostarsi verso uno dei tantissimi paradisi di cui l’Indonesia è ricca e famosa e che ha la città di Jakarta come capitale, ancora per qualche anno forse, visto i continui problemi che si ritrova ad affrontare puntualmente con le inondazioni sempre più frequenti e che ne favorirebbero, secondo gli scienziati, l’affondamento nell’oceano con un ritmo due volte più veloce ad altre città del mondo. In effetti Jakarta è una di quelle megalopoli super cementificate e piene di traffico che ben poche volte la rendono allettante agli occhi del turismo che generalmente sosta qui per ragioni legate agli affari, poiché si trovano le sedi di molte aziende internazionali oppure appunto perché si aspetta di ripartire verso altri lidi. Nel nostro caso la visita a Jakarta è stata programmata al termine di un percorso in treno tra la meravigliosa Jogyakarta, culla artistica di tutta l’isola di Java dove anche Jakarta si trova e la capitale stessa. Di commenti negativi sulla città di Jakarta ne avevo letti e sentiti a bizzeffe ma come sempre accade in me, rivale la voglia di vedere con i miei occhi le cose per poter giudicare, atteggiamento questo che spesso mi ha portato a concordare con i pareri degli altri ma altrettanto spesso a dissentire da quello che il coro diceva a gran voce. Nel caso di Jakarta devo ammetterlo questa megalopoli non rimarrà di certo una delle città più affascinanti che io abbia avuto la fortuna di vedere in Asia e probabilmente i tre giorni che decisi di fermarmi in città, sono stati un pò troppi ma sono ugualmente felice di esserci stata perché qualche cosa di interessante da vedere l’ho trovata.

Arrivati a Jakarta in treno, esattamente alla stazione di Gambir, dalla quale partono anche i bus per l’aeroporto, non resta altro che trovare il piccolo hotel prenotato qualche tempo prima a circa 2 chilometri dalla stazione e che raggiungiamo a bordo di un taxi. Gli hotel a Jakarta non sono proprio super economici, molti riservati prevalentemente ad una clientela internazionale di uomini d’affari disposti a spendere qualcosa in più e quindi per risparmiare ci accontentiamo di una minuscola e claustrofobica camera senza finestra nella quale riusciamo a resistere due notti, nonostante le temperature afose. La visita di Jakarta può iniziare da Mederka Square peraltro poco distante dalla stazione di Gambir, dove si trova il Museo Nazionale che espone una ricca mostra archeologica con numerosi manufatti appartenenti alla zona dei Tana Toraja in Sulawesi, famosa per le cerimonie funerarie di questa etnia. Il quartier generale della città è il Jakarta City Hall dove hanno sede le amministrazioni statali in eleganti palazzi con attorno uno ampio spazio verde ben curato. La parte più antica della città ed anche quella più interessante è la Old City ovvero il vecchio palazzo della città situato nella downtown, la struttura oggi è stata trasformata in un museo ed è possibile vedere i vecchi arredamenti ed i cimeli usati in passato per abbellire le sale di rappresentanza. Sempre nella downtown si trova il luogo più bello in assoluto di Jakarta Merdeka Square alla quale si arriva attraversando un bel viale adornato di alte palme. Questa piazza è sempre molto animata, qui si ritrovano ragazzi e famiglie ed è anche possibile noleggiare delle bici per fare in giro della piazza molto grande e delle vie limitrofe dove per fortuna non passano automobili. Interessante è anche il Glodok Market di Old Batavia un mercato cinese pieno zeppo di bancarelle con in vendita ogni cosa tra oggetti e street food tra i quali ogni tanto spuntano anche dei piccoli templi cinesi dove accendere un cero devozionale. Tutte queste attrazioni sono abbastanza distanti le une della altre e la maniera migliore per farci un bel giro è quella di affidarsi al conducente di uno dei tanti tuk tuk di Jakarta che propongono un giretto completo, con tanto di sosta per visitare ogni attrazione famosa della città. Il costo di questo servizio va contrattato prima di intraprendere il percorso e visto che in molti casi si può trovare qualche furbetto al volante, è meglio utilizzare uno stratagemma collaudato in molte occasioni e che almeno per il momento ha avuto per noi successo, ovvero quello di scrivere il prezzo stabilito su un pezzo di carta insieme a lui così da poterglielo mostrare in caso di repentino cambio idea. Generalmente con circa 100 rupie si riesce a spuntarla, l’equivalente di circa 7 euro, una cifra irrisoria visto che tra il traffico e la sosta nelle varie fermate del tour si impiega almeno una mezza giornata.

Uno dei momenti migliori quando si capita a Jakarta è il tramonto nei pressi del Monas Monument, il monumento nazionale più famoso della città. Il Monas Monument è una torre alta 132 metri intorno alla quale ci sono ampi giardini dove i locali si riversano soprattutto al termine della giornata per trovare un pò di riparo dall’afa e dal rumore incessante delle automobili. Tutto intorno al giardino svettano enormi torri di cristallo e palazzoni eleganti che oltre ad essere la sede per numerose aziende sono anche la location per tanti ed eleganti centri commerciali nei quali però proprio non sentiamo la necessità di andare, rimanendo seduti sul prato verde a riflettere su come l’uomo stia letteralmente “affondando” Madre Terra.

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