Camminare a piedi per Roma!

2 GENNAIO 2005 Finalmente dopo tanto tempo e svariati imprevisti arriva il 2 gennaio, ovvero il giorno della nostra partenza per Roma. Naturalmente siamo io e Andrea, il mio fidanzato, sempre insieme in tutti i viaggi lunghi o corti che siano. Ci fermeremo nella capitale per 5 giorni. Alle 7 del mattino partiamo da Milano destinazione Roma che...
Scritto da: Marika B.
camminare a piedi per roma!
Partenza il: 02/01/2005
Ritorno il: 05/01/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
2 GENNAIO 2005 Finalmente dopo tanto tempo e svariati imprevisti arriva il 2 gennaio, ovvero il giorno della nostra partenza per Roma.

Naturalmente siamo io e Andrea, il mio fidanzato, sempre insieme in tutti i viaggi lunghi o corti che siano.

Ci fermeremo nella capitale per 5 giorni.

Alle 7 del mattino partiamo da Milano destinazione Roma che raggiungiamo verso le 12.

Prima cosa: recarsi al punto informazioni dove prendere cartina della città e informazioni varie.

Con la cartina e guida alla mano troviamo la via dove si trova l’Hotel Luciani.Abbiamo prenotato per la prima volta nella nostra vita un albergo via internet e sinceramente siamo un po’ preoccupati, ma una volta arrivati tutte le nostre paure svaniscono, l’albergo c’era e anche la nostra prenotazione. (per informazioni www.Hotelluciani.It) Dopo aver posato i bagagli diamo ascolto al nostro stomaco e ci dirigiamo immediatamente alla stazione Termini dove sicuramente troveremo un posto per mangiare e dove non ci fosse molta coda vista la nostra fretta di conoscere la città.

Decidiamo di mangiare un trancio di pizza (si rivelerà la mia fedele compagna per tutto il viaggio)e poi via verso il centro! Compriamo la tessera dei mezzi pubblici che vale una settimana (scelta che si rivelerà sbagliata perchè abbiamo preferito fare gran parte dei nostri spostamenti a piedi) e ci immergiamo nella metropolitana romana. Rimango immediatamente colpita, io abituata alla metropolitana milanese, dove tutto è perfetto, preciso ecc., mi ritrovo davanti a qualcosa che i miei occhi avevano visto poche volte, treni rumorosi e non troppo curati nella manutenzione… Ma questo è il bello di viaggiare, trovarsi davanti a luoghi e posti totalmente diversi dai tuoi.

Scendiamo alla fermata Colosseo e… Rimaniamo meravigliati dalla bellezza di questo monumento; ciò grazie anche ad una splendida giornata di sole e alla domenica con il centro storico chiuso al traffico.

Dal colosseo ci spostiamo verso il Vittoriale. Io rimango a bocca aperta (rimarrò così molte volte in tutti i giorni passati a Roma) scattiamo le classiche foto e passeggiamo sotto il colonnato e ammiriamo il panorama che si vede dai lati del monumento.

Da Piazza Venezia incominciamo il primo nostro vero itinerario romano: da Piazza Venezia a Piazza Navona.

Dal monumento a Vittorio Emanuele ci siamo diretti verso la chiesa dei Santi Apostoli ma essendo domenica era chiusa e quindi non era visitabile, cmq sappiamo che la facciata è neoclassica mentre l’interno è barocco. Qui si può vedere la Tomba di Clemente XIV di Canova.

Prossima tappa Fontana di Trevi. Una volta arrivati abbiamo provveduto al classico lancio della monetina e alla classica lotta tra le centinaia di persone che affollano la piazza.

Dalla Fontana di Trevi ci dirigiamo verso piazza Colonna dove si trova la colonna di Marco Aurelio e piazza Montecitorio dove scattiamo qualche foto al palazzo di Montecitorio creato dal Bernini ora sede della camera dei deputati.

Proseguiamo poi per Piazza Borghese dove c’è palazzo borgese (chiuso al pubblico) una volta residenza della famiglia Borghese.

Ci addentriamo nelle stradine che fiancheggiano il fiume e dove io (fanatica di shopping) scopro un bellissimo negozietto che vende borse fatte di seta e madreperla. Nonostante il prezzo un po’ altino mi lascio convincere dall’atmosfera del negozio e ne compro una.

Con il mio acquisto in una mano e con la cartina nell’altra proseguiamo verso la chiesa di Sant’Agostino dove dopo un po’ di attesa (il prete era in ritardo!) e qualche chiacchera con due sipatiche suorine, entriamo e con la macchina fotografica pronta vediamo la Madonna dipinta dal Caravaggio, l’affresco di Raffaello raffigurante Sant’Elia e la Madonna del parto.

Raggiungiamo piazza Navona ma il nostro itinerario non termina qui; lì vicino si trova Santa Maria Della Pace, da fuori già mi piace forse perchè si trova in un piccola stradina chiusa, ma aimè è spesso chiusa al pubblico quindi ci limitiamo a fare delle foto dall’esterno.

Da lì ci siamo diretti verso Castel Sant’Angelo, decidiamo di spendere 7 € e di entrare a vedere ciò che da fuori si presenta come una meraviglia. Una volta entrati si cammina lungo dei passaggi sotterranei, si ammirano delle bellissime stanze affrescate che contengono delle opere e vari oggetti di diversi periodi storici fino a salire ai bastioni che offrono una meravigliosa vista della città. Per noi questa è stata ancor di più una sorpresa in quanto, quando siamo entrati il cielo era ancora chiaro mentre quando siamo usciti sull’alto della struttura il cielo era scurissimo e tutte le luci della città erano accese. Ci siamo diretti poi verso Piazza dell’Orologio e Chiesa Nuova; attraversiamo via del Governo Vecchio, corso Vittorio Emanuele per poi ritornare in Piazza Navona. Una volta arrivati praticamente a destinazione capiamo che è ora di cena e dopo aver vagato alla ricerca di un posto carino ed economico dove cenare decidiamo di fermarci al ristorante Navona Notte (Ristorante Navona Notte – Via del Teatro Pace n. 44) dove ordiniamo 2 menù “Navona notte” con una pizza senza pomodoro troppo buona! Stanchi dal viaggio e dalla camminata del pomeriggio torniamo a piedi verso la fermata della metropolitana Colosseo e torniamo al nostro albergo.

3 GENNAIO 2005 La mattina seguente dopo un’abbondandte colazione incominciamo il nostro secondo giorno nella capitale. Prendiamo la metro e ci rechiamo ai Musei Vaticani. Una volta arrivati rimaniamo sblorditi davanti alla lunga lunghissima fila che gira praticamente tutto il perimetro della struttura.

Con tanta pazienza ci facciamo tutta la fila, paghiamo 12 € (12 €!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) ed entriamo.Vediamo tutto ma proprio tutto in più di 5 ore (ops! Non proprio tutto i Giardini non li abbiamo potuti vedere perchè la visita era da prenotare. Sigh!), passiamo anche un po’ di tempo nel cortile a riposarci e a prendere un po’ di sole…

Una cosa da non tralasciare è la Cappella Sistina, uno splendore, è d’obbligo visitarla per il suo insieme di colori e per la sua maestosità.

Una volta usciti dai musei vaticani (c’è ancora un po’ di coda fuori) ci dirigiamo verso San Pietro. Ecco questa forse è una delle poche cose che non mi sono piaciute di Roma. La piazza, secondo me, è troppo grande e dispersiva e l’interno della basilica è anch’esso molto dispersivo, cmq ci mettiamo anche qui in coda ed entriamo nella basilica e visitiamo, quasi per caso (la ns guida non le citava) le tombe dei Papi. Andrea freme anche per salire sul, come dice lui, “er cupolone” ma ci dicono che per quella giornata non faranno salire più nessuno perchè non riescono a smaltire la fila.

Con un po’ di tristezza ci addentriamo nel “mondo dei ristoranti” e dopo una lunga, lunghissima ricerca quasi disperata di un posto decente ci abbandoniamo alla stanchezza e alla fame in un posto squallidissimo (evito di riportare il nome anche perchè non lo ricordo con l’esattezza) dove mangiamo per 13 € una coca cola allungatissima, pasta scaldata al micronde e caffè terribile.

Il pomeriggio lo passiamo in giro per i negozi passandoli tutti in rassegna.

Alla fine del giro turistico dei negozi ricapitiamo in Piazza Navona e ci fiondiamo, quasi senza forze, in un bar per un aperitivo progettiamo di ritornare a mangiare nel ristorante della sera precedente ma dopo 15 minuti cambiamo idea e torniamo in albergo, questa volta non ce la facciamo a piedi fino alla fermata della metro ma prendiamo l’autobus n. 64 che ci porta diretti alla stazione Termini e quindi in albergo. Dopo esserci rifocillati usciamo ma rimaniamo in zona, anche perchè sin dal giorno precedente una steck house proprio vicino all’albergo ci attira e quindi cogliamo l’occasione e ci andiamo a mangiare. Il posto è carinissimo, tutto il stile ranch, mangiamo un po’ di carne paghiamo il conto un po’ salatino e andiamo a nanna.

4 GENNAIO 2005 Il terzo giorno incomincia con l’immancabile colazione abbondante e con la ormai familiare discesa verso la metropolitana.

Ci dirigiamo al Colosseo e ci mettiamo, anche qui, in coda per entrare. Arriviamo alla cassa e paghiamo (in Italia si paga ovunque!) io 6 Euro perchè ho meno di 24 anni e lui (da fare scenografia c’ero io che ridevo dietro di lui) invece paga 10 Euro.

Entriamo e visitiamo ciò che rimane dell’antico luogo dove veniva gran parte della popolazione romana a vedere i leoni e i gladiatori. Visitiamo anche una piccola mostra allestita all’interno che spiega come sarà tutta la zona tra qualche anno (o forse tra tanti anni).

Una volta usciti ci dirigiamo verso i Fori Romani; è emozionante camminare nei luoghi dove un tempo sorgevano templi e case… Cmq grazie alla grande passione di Andrea e alla nostra guida riusciamo a non perderci “nemmeno un sassolino” del posto.

Da qui incominciamo il nostro secondo itinerario: dal ghetto a trastevere.

Ci dirigiamo verso Piazza del Campidoglio, progettata da Michelangelo e circoscritta da Palazzo Senatorio. Qui si trovano anche i musei capitolini, che però non visitiamo perchè l’itinerario da seguire è molto lungo e non vogliamo tralasciare nulla.

Fotografiamo la statua di Marco Aurelio e andiamo a vedere Santa Maria in Aracoeli. Da qui scendiamo e ammiriamo dall’alto il Foro Romano. Ci spostiamo un po’ dalla zona e andiamo a visitare un’altra chiesa (scusate non ricordo il nome ma era vicino alla facoltà di ingegneria) che purtroppo apriva solo nel pomerggio. E’ stato un vero peccato non poterla vedere ma almeno così avrò qualcosa da vedere quando ritonerò nella capitale.

E’ ormai ora di pranzo e ci fermiamo in un piccolo negozio di pizza al trancio veramente ottima.

Con il pancino pieno e dopo esserci fermati un po’ al sole a riposarci riprendiamo il cammino.

Passiamo dal Circo Massimo e arriviamo fino alla piazza della Bocca della Verità; anche qui ci mettiamo in fila (ma sempre in fila stiamo noi????) per fare la foto di rito con la manina dentro alla bocca, la leggenda dice che la bocca si chiude quando un’ipocrita ci mette la mano.

Entriamo anche nella chiesa piccolina e un po’ spoglia. Lì vicino si trovano anche due templi di origine romana il templio di Vesta (quello rotondo) e il tempio di Fotuna Virilis. Ci incamminiamo verso il lungo Tevere fino ad arrivare alla Sinagoga. Qui rimaniamo colpiti dalla notevole presenza delle forze dell’ordine ma forse è giusto così con tutte le cose che stanno accadendo in questo periodo tra le varie religioni e popolazioni.

Non entriamo e sinceramente non sappiamo nemmeno se si può entrare a visitare e proseguiamo oltre.

Arriviamo in via del portico d’Ottavia dove è possibile camminare tra ciò che rimane del vecchio portico. Andiamo sempre dritti e arriviamo nel cuore del vecchio ghetto ebraico dove tutt’ora qualche famiglia continua ad esercitare la propria attività commerciale.

Qui si trova la fontana delle tartarughe, molto carina forse anche grazie al posto dove è collocata.

Camminando arriviamo fino al ponte Fabricio che attrversa il Tevere e porta all’isola tiberina; quest’ultima è per gran parte occupata da un’ospedale. Visitiamo la chiesa di San Bartolomeo prima di attraversare il ponte Cestio che ci porterà al quartiere di Trastevere.

Ci ritroviamo a passegiare in vie con un loro fascino particolare che ci fa sembrare di essere in un posto totalmente diverso dalla capitale, o meglio da quello che avevamo visto in precedenza.

Visitiamo Santa Maria in Trastevere dove possiamo ammirare i suoi bellissimi mosaici. Percorrendo sempre queste viettine arriviamo fino all’orto botanico; Andrea mi convicne ad entrare e solo alla fine capisco di aver speso bene questi 3 €.

All’entrata ci viene consegnata una cartina con un percorso da seguire. Si passa tra tantissimi tipi di vegetazione, dai bambù ai giardini giapponesi fino alle erbe medicinali. Peccato che la stagione non è proprio la migliore per visitare questo posto ma si può dire che è stato ugualmente interessante. Usciti dal giardino botanico decidiamo di fare una sosta e ci fermiamo a prendere una cioccolata calda, nonostante l’orario, ma la gola è forte e cedo ad una buona cioccolata “pere e cioccolata” in un bar piccolissimo e molto carino.

Il nostro itinerario continua attraversando il ponte Sisto e proseguendo in via Giulia, dove si trova la chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte. Ci viene consigliato di guardare la facciata che riporta diversi teschi ma ormai è buoi e la zona non è illuminata molto bene quindi non riusciamo a vedere quasi nulla. La nostra guida ci diceva anche una piccola curiosità: al n. 52 di questa via nel 1650 circa fù istituita un carcere… Noi abbiamo cercato ma non abbiamo trovato il numero civico ma ne abbiamo dedotto che si trovasse dove ora c’è la polizia di stato o qualcosa di simile.

Siccome abbiamo ancora un po’ di tempo prima di cena lo passiamo nelle vie limitrofe tra negozietti vari intanto ci godiamo un po’ l’atmosfera romana che è totalmente diversa da quella che si può respirare qui a Milano.

Nel nostro girovagare capitiamo in via dei Banchi Vecchi dove in lontananza riesco a percepire l’esistenza di un piccolo negozietto che vende tè e affini. Io mi fiondo dentro… Andrea non può fare altro che seguirmi. Il negozio si chiama Bibliotèq, è un posto bellissimo, dove si possono trovare tantissime varietà di tè, scatolette dove riporre il tè, tazze particolari, cioccolato e cosa molto importante delle mandorle, nocciole e scorze d’arancia ricorperte di cioccolato. (Il negozio ha anche un sito internet www.Biblioteq.It , un saluto particolare va al gentilissimo proprietario di questo meraviglioso posto!). Con due sacchetti pieni di cose buonissime e di una tazza usciamo, promettiamo di tornare qui giovedì mattina, e proseguiamo in via del Cappellari, via caratteristica per la presenza di numerosi laboratori artigianali, ed arriviamo in Campo dei Fiori. La piazza non era molto piena di gente ma è riuscita cmq a trasmetterci parecchie sensazioni. Naturalmente anche questo è un luogo che non dimenticheremo.

Fuori percorso, nella giornata di oggi, abbiamo anche visitato il Pantheon, purtroppo non l’abbiamo visto molto bene a causa dell’affollamento (un po’ come la fontana di trevi) e della ristrutturazione in corso.

Il nostro itinerario di oggi termina qui e la fame si fa sentire. Ci dirigiamo quindi verso Piazza Navona, dove, ormai è la prassi, andremo a mangiare da “Navona Notte”.

Con lo stomaco pieno pieno, prendiamo il bus 64 e torniamo in albergo stanchissimi ma felici di aver visto in una sola giornata così tante cose.

4 GENNAIO 2005 Come al solito sveglia e mega colazione. Ci dirigiamo subito in stazione a fare i biglietti del treno per il pomeriggio. Infatti andremo a Latina a trovare dei miei parenti che non vedevo da circa 19 anni. La visita è d’obbligo! Cmq… Per la mattina abbiamo ancora un’itinerario breve ma non meno importante degli altri.

Il percorso di oggi ci porteà da Piazza di Spagna a Piazza del Popolo.

Ci dirigiamo da Termini a Piazza di Spagna con la metropolitana. La prima cosa che mi colpisce è la scala; me la immaginavo totalmente diversa… Ma va bene lo stesso. Ai piedi della scala c’è la fonata della barcaccia, foto di rito e salita fino alla Chiesa della Trinità dei Monti. Prima di entrare però ci soffermiamo un’attimo per ammirare la vista che si vede dall’alto. (E’ una scusa, devo riprendere fiato… Ehehe) Entriamo nella chiesa e ci soffermiamo a parlare con una suora che ci spiega che gli affresci stanno per essere restaurati quindi gran parte sono coperti da teli e impalcature. Lasciamo un’offerta per l’opera di ristrutturazione e continuiamo il nostro percorso verso il Pincio. Ci addentriamo e ci facciamo una mega passeggiata in questo posto magnificoe da dove, in alcuni punti, riusciamo a fare delle bellissime foto di Roma “dall’alto”.

Allunghiamo il percorso fino a Villa Borghese… Il tempo ormai stringe, non ci possiamo soffermare… Se abbiamo tempo ci torniamo domani prima di partire.

Usciamo dal parco e raggiungiamo Piazza del Popolo, facciamo un giretto veloce veloce, vediamo Santa Maria del Popolo e le due chiese gemelle Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria di Montesano.

Ormai è giunto il momento di tornare verso la stazione Termini per mangiare e prendere il treno per Latina.

Optiamo per mangiare velocemente al classico mcdonald e poi ci dirigiamo al binario giusto da dove partirà il treno.

Saliamo e dopo 40 min di viaggio (non mi ricordo la durata esatta mi dispiace) arriviamo a Latina dove con l’aiuto di qualche persona gentile e dei mezzi pubblici riusciamoad arrivare a destinazione. Di questa città non abbiamo visto praticamente nulla anche perchè alle 17.30 avevamo il treno di ritorno per Roma.

Rientrati nella capitale, affamati come sempre, ci dirigiamo a cenare nel ristornate che tanto ci è piaciuto vicino alla stazione. Mangiamo un piatto misto di carne e ritorniamo in albergo. Sistemiamo le valigie e poi nanna, domani sarà il nostro ultimo giorni qui.

5 GENNAIO 2005 Il giorno seguente colazione abbonadante e… Giornata di relax tra le vie del centro. C’è solo un problema che non abbiamo tenuto conto: oggi è il giorno della befana e tutti i negozi sono chiusi, anche il negozio del tè e alcuni negozi dove ci sarebbe piaciuto comprare qualcosa!!!! Bè… Occupiamo la giornata a passegiare, a fare le ultime foto e a rilassarci al Pincio e verso le 16 ritorniamo in stazione per prendere l’Eurostar che in 4 ore ci riporterà in quel di Milano.

Spero che questo itinerario potrà essere d’aiuto a qualcuno, come per me lo sono stati molti itinerari all’interno di questo sito.

Marika



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