Isole Eolie – Vulcano – Hotel Conti

Siamo sempre noi tre, io Domenico e la nostra bimba Arianna. Dopo Gallipoli-flash (vedi brevissimo racconto) dei due giorni precedenti, decidiamo di cercare acque marine calde e vicino casa. Domenico decide per Vulcano. Memore dell'esperienza del 2004, durante la quale ha potuto bagnarsi nelle acque del''isola, riscaldate dai soffioni di vapore,...
Scritto da: loretta
isole eolie - vulcano - hotel conti
Partenza il: 04/06/2009
Ritorno il: 07/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Siamo sempre noi tre, io Domenico e la nostra bimba Arianna. Dopo Gallipoli-flash (vedi brevissimo racconto) dei due giorni precedenti, decidiamo di cercare acque marine calde e vicino casa. Domenico decide per Vulcano. Memore dell’esperienza del 2004, durante la quale ha potuto bagnarsi nelle acque del”isola, riscaldate dai soffioni di vapore, visibili sott’acqua, a pochi centimetri dalla riva accanto la pozza dei fanghi. A Gallipoli il mare era, per lui, freddissimo (io mi sono calata “quasi” con tranquillità…). Già mentre eravamo a Gallipoli lui prenotava l’Hotel Conti, a porto di ponente. Il posto, in termini naturalistici, è unico. L’hotel è strutturato con alloggi diversamente posizionati, indipendenti e sulla sabbia nera tipica dell’isola. A parte la straordinarietà di queste isole, dove non mi stanco mai di soggiornare, il nostro ospite non ci ha convinti gran che. L’alloggio, piccolo ed essenziale, e datato (i sanitari, funzionanti, visibilmente degli anni ’70), aveva una nuova porta di ingresso un po’ soffocante. Forse per necessità della bimba siamo stati costretti a vivere qualche ora un più in camera e abbiamo mal sopportato alcune cose. Ristorante dell’hotel: praticamente tutto fritto. Pesce, verdure, carne… Una delusione, vista la fame che gode questa struttura. Non parliamo per la bimba che, ovviamente, aveva necessità di mangiare un po’ diverso da noi (ha 17 mesi). La semplice pasta al pomodoro era proprio sciapa. E Arianna, in pratica non ha mangiato, eccetto il suo latte con i biscotti. Siamo tornati al ristorante “don Piricuddu” di medio prezzo, ma di ottima cucina. Un primo, un secondo un contorno, degli antipasti (i moscardini!) e un quarto di vino e una birra sui 60 €. Le porzioni sono abbondanti e una porzione va bene per due (e Domenico è un uomo di “forchetta!”). Arrivato il giorno della partenza, visto che le camere si devono lasciare entro el 10, chiediamo una sistemazione per ovviare alle necessità di Arianna: era impensabile stare sotto il sole fino alle 16,30, ora della nave. Alla nostra richiesta di una camera di cortesia o qualcosa di simile, il direttore, in verità, s’è comportato in modo scostante e infastidito alla fine ci accontenta. Ci siamo sentiti trattati un po’ da pezzenti, anche se i nostri 68€ a persona al giorno mezza pensione li abbiamo pagati, normalmente e avremmo pagato, se necessario, la camera per quelle poche ore. Non chiedevamo niente di eccezionale, ma la cortesia quella si e non della camera. Il fatto è che queste strutture, poiché sono posizionate in posti unici, al momento del “bisogno” fan venire fuori il così detto “zoccolo duro” dei personaggi. Si sa che in quei posti, comunque, ci andrà gente, quindi, poco professionalmente, ci si può prendere la licenza di fare un po’ come ce pare. Evidentemente si andava al risparmio perché la stagione estiva non era ancora iniziata; ad esempio, la pizzeria, proprio sulla riva, ben visibile dai naviganti, ancora non era in funzione, il lido e gli ombrelloni non erano ancora allestiti, ma non si può certo dire che c’era il deserto relativamente ai turisti. Poi il risparmio è solo per chi vende, mai per chi acquista: al market vicino la piazzetta, un pacco di pannolini (che sbadatamente abbiamo scordato a casa) da 3,99€ è passata a 8,5€. Sinceramente non so quanto giustificabile. Si sa che le isole pagano lo scotto della difficile raggiungibilità, soprattutto durante il periodo invernale, ma il problema si pone nei periodi veramente critici, in pieno inverno. Comunque, Hotel Conti a parte, suggerisco di vivere queste isole affittando gli appartamenti dei privati, spesso gestiti da agenzie: si è veramente indipendenti, si vive meglio lo spirito dei luoghi Abbiamo pensato che, per Arianna e per non metterci a spignattare, per pochi giorni era meglio una sistemazione con servizi. Credo che abbiamo sbagliato. Comunque queste mie esperienze e critiche non offuscano, minimamente, il concetto che ho di questi luoghi meravigliosi. Buoni viaggi, Loretta P.


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